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L'Invasione del Taranto Comix: la IV edizione

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Manca poco alla nuova edizione di Taranto Comix, che si terrà il 16 e 17 dicembre al Palamazzola



I giorni sabato 16 e domenica 17 dicembre il Palamazzola di Taranto ospiterà la IV edizione del Taranto Comix, la manifestazione dedicata al mondo dei fumetti e dei videogiochi.
“Ignorare l’evoluzione del mondo dei fumetti e dei videogiochi sarebbe drammatico – ha affermato nella conferenza stampa di presentazione dell'evento Valentina Tilgher– perché si tratta di un fenomeno in crescita. Il mio suggerimento è quello di spostare la manifestazione in diversi luoghi della città. Sarebbe un ‘virus’ positivo.”
Tra gli ospiti della manifestazione citiamo autori quali Carmine Di Giandomenico, Davide La Rosa, Samuel Spano e Alessandro Vitti.



Comunicato stampa del 13/12/2017
TARANTO

L'Invasione del Taranto Comix: arriva la IV edizione

I giorni sabato 16 e domenica 17 dicembre il Palamazzola ospiterà la IV edizione del Taranto Comix: la manifestazione dedicata al mondo dei fumetti e dei videogiochi, diventata un punto di riferimento locale e regionale per appassionati ed espositori.

Èil quarto anno per il Taranto Comix, è il quarto anno che la manifestazione più 'nerd' della città dei due mari richiama a Taranto centinaia di appassionati, ospiti ed espositori provenienti non solo dalla Puglia ma dall'Italia intera. Segno, questo, di quanto i fumetti e i videogiochi stiano "invadendo" le nostre vite, tanto per usare un'espressione cara agli organizzatori: Danilo Curatti, Luigi Minonne e Andrea Romandini dell'associazione culturale TACO.

"Invasione", non a caso, è il tema di questa IV edizione; tema rappresentato perfettamente nel manifesto in cui il talentuoso Andrea Scoppetta, che vanta nel suo curriculum collaborazioni per importanti progetti Disney/Pixar come Big Hero 6, Inside Out, Zootopia, illustra le colonne doriche in versione fumettistica e una ragazza che sta per entrare a Taranto, raggiunta da Taras.



Tornei, giochi da tavolo, incontri con autori, youtubers e la sfilata cosplay sono solo alcuni degli ingredienti di questa due giorni tanto attesa, dove arte ed eccellenze si mescoleranno dando vita ad un evento trascinante che ha raccolto il contributo e l'impegno di "Nakama Comics & Manga"- che si occuperà della Gara Cosplay di domenica 17 dicembre - e della scuola di grafica e fumetto "Grafite", che ha arricchito la fiera ospitando personaggi degni di nota.

“Ignorare l’evoluzione del mondo dei fumetti e dei videogiochi sarebbe drammatico – ha affermato in conferenza stampa Valentina Tilgher, assessore con delega Sviluppo economico e Marketing, presente insieme a Carmine Pisano, dirigente del SUAP del Comune di Taranto – perché si tratta di un fenomeno in crescita. Il mio suggerimento è quello di spostare la manifestazione in diversi luoghi della città. Sarebbe un ‘virus’ positivo.”

Gli ospiti del Taranto Comix 2017
Una carrellata di talenti locali e nazionali animerà questa IV edizione del Taranto Comix. Tra i più acclamati rientra certamente il Signor Distruggere, alias Vincenzo Maisto: blogger, scrittore per Rizzoli e influencer salernitano seguitissimo sui social network grazie alle sue perle distruttive e dissacranti con le quali dissemina il web. Al Taranto Comix si esibirà nella performance "Mamme vegane contro l'invidia."
Illustratore della serie di Flash della DC Comics, Carmine Di Giandomenicoè l'attesissimo ospite della scuola di fumetto Grafite. Illustra per la Marvel svariati titoli con personaggi celebri come Capitan America e Wolverine e sul fronte italiano illustra storie di primo piano su Dylan Dog.
Davide La Rosaconta tra le sue collaborazioni quella in veste di vignettista con la trasmissione di Rai2 "Voyager." A dicembre 2014 con Star comics scrive "La notte del presepe vivente" (su disegni di Federico Rossi Edrighi). Dal 2016 inizia a scrivere e disegnare strisce per l'agenda "Smemoranda".Sempre nel 2016 entra a far parte della scuderia di sceneggiatori di Dylan Dog edito da Sergio Bonelli Editore. 
Dal clamore del web al successo sulla carta stampata: Samuel Spano conquista con "Nine Stones", crime story con elementi fantastici. Contemporaneamente lavora ad alcuni progetti di fumetto come colorista per la casa editrice francese Glénat e inizia la sua attuale collaborazione con De Agostini per la creazione delle collezioni de "I Magiki" e come colorista per Disney America e Disney Pixar su fumetti e libri illustrati per ragazzi di film come Inside Out e Frozen, Finding Dory.
A guidare il nutrito gruppo dei 'Cosplayers'sarà, invece, Nadia SK: cosplayer italiana di fama internazionale, appassionata di videogiochi e manga, si è sempre distinta per la creazione dei suoi costumi. Ospite in molti paesi esteri tra cui USA, Messico, Costa Rica, Brasile, Canada, Colombia, Emirati Arabi, Cina, ha partecipato anche a numerose gare internazionali portando a casa diversi premi come il World Cosplay Summit nel 2008. Ha da poco vinto al Lucca Comics & Games il primo posto per ECG solo.
Non finisce qui: chiunque vorrà potrà farsi truccare dalle sapienti mani di Francesco Sanseverino: prostheticmakeup artist appassionato di cinema e fumetti. Nel 2012, dopo aver intrapreso la carriera di truccatore/scultore come autodidatta, apre un canale YouTube con lo scopo di far conoscere a tutti il mondo del makeup fx.
Blogger ed influencer, dopo il successo riscosso nella III edizione, Pino Cuozzo torna anche quest'anno ad essere una delle figure di spicco del Taranto Comix. Da semplice lettore dei fumetti, il talento campano è diventato un punto di riferimento nel mondo dei comics. Specializzato nel fumetto americano, esercita un ruolo di primo ordine sulla "Cup of Pino", pagina web che in pochissimo tempo si è trasformata nel tempio virtuale degli appassionati del genere americano.
Un altro ritorno è quello di Enzo Rizzi, che porta al Taranto Comixla novità dell'anno: la miniserie dal titolo "Heavy Bone: Zombie from Hell". Enzo Rizzi è il creatore di "Heavy Bone - il serial killer di rockstar", protagonista in passato di una mini-serie di quattro albi (Inksteria), di quattro volumi editi dalla NPE intitolati "Heavy Bone: La Storia del Metal", "Heavy Bone: Diabulus in Musica","Heavy Bone: La Storia del Rock" ed "Heavy Bone: La Storia del Pop."

 

Giochi e tornei

 

Non solo fumetti. Il Taranto Comix fa rima anche con tornei e giochi da tavolo a cura di The Throne of Games di Luciano Gigante.
Per la prima volta, inoltre, ci sarà l'area Nintendo. “La Grande N” sarà presente in fiera con uno spazio che arriva proprio da casa madre, coadiuvato dagli youtubers Cydonia e Kezya, che allestiranno un’area gioco con console “Switch” dove - tra sabato e domenica - saranno organizzati tornei di Pokemon per grandi e piccoli.
Presenti anche gli ideatori di Ghenos Games, vincitori del gioco dell'anno 2017 a Lucca.

 

Il Cosplay Contest

 

Rappresenta fin dagli esordi uno dei momenti più attesi del Taranto Comix: il Cosplay Contest, curato da Nakama Comics & Manga. Si parte sabato 16 dicembre con la sfilata, si prosegue con la gara e la premiazione domenica 17 dicembre. Agguerritissimi cosplayers si sfideranno sfilando su una passerella appassionante ed estrosa e mostrando i loro costumi per aggiudicarsi il titolo di: -Miglior Cosplay Maschile -Miglior Cosplay Femminile -Miglior Gruppo Cosplay -Miglior Cospaly in assoluto.

In giuria ritroveremo la madrina della gara, Nadia SK, insieme a Francesco Accettura (vincitore della III edizione) e Francesco Sanseverino.

La musica

Come vuole la tradizione, la musica sarà l'altra grande protagonista del Taranto Comix. Sabato 16 dicembre "La Combriccola di Boe" farà scatenare i presenti sulle note delle più belle sigle dei cartoni animati in un mix inaspettato di citazioni di celebri brani del panorama musicale nazionale. La Combriccola ha anche preso parte ad uno spettacolo comico/musicale, tenutosi a Monteroni, assieme ai comici di “Zelig” e “Colorado”: Giovanni Cacioppo e “I Ditelo Voi”.

Domenica 17 dicembre sarà la Hill Valley Band a trasportare gli ascoltatori nel favoloso mondo dell'America degli anni '50 e '60. Un mix di surf, rock’n’roll, rockabilly, swing, tanta brillantina, pin up mozzafiato e auto dalle cromature da sogno. Con un' allegria travolgente, la Hill Valley Band eseguirà i più grandi e ballabili successi di quel periodo, da Elvis a Chuck Berry.


Le case editrici

Le case editrici al Taranto Comix:
  • Lavieri Edizioni con il suo ricco catalogo di libri illustrati e fumetti, tra i quali rientra "Le indagini di André Dupin." A tal proposito, allo stand Lavieri Gianfranco Vitti e Fabrizio Liuzzi personalizzeranno con una dedica le copie acquistate.
  • Mondadori presenterà Umberto Giampà, giovane promessa del fumetto Made in Italy, conosciuto per l'antologia "Gangster."
  • Lion, per la prima volta a Taranto grazie alla partnership con Grafite.

Disegnatori al pubblico
La lista dei disegnatori del Taranto Comix conta una serie di talenti imperdibili: Coma Empirico, Dick and Cok, Virginia Carluccio, Nicola Sammarco, Alberto Buscicchio, Andrea Buongiorno.

FAN ZONE
All'interno del Palamazzola sarà allestita una fan zone per consentire ai presenti di farsi autografare dal loro artista preferito disegni, illustrazioni e libri.
Ad attenderli ci saranno: Alessandro Vitti, autore del manifesto del Taranto Comix dello scorso anno, che firmerà la stampa del 2016; Andrea Scoppetta, che firmerà l'illustrazione del manifesto della IV edizione; Davide La Rosa e Samuel Spano, che autograferanno "Nine stones"; Coma Empirico, che firmerà le sue illustrazioni: un inno a temi esistenziali e sociali in chiave cinico-ironica.

Alla conferenza stampa di presentazione: da sinistra l'assessore Valentina Tilgher,
Andrea Romandini, Luigi Minonne, Danilo Curatti.


Costo abbonamento (solo 500 posti)

Euro 10,00 - Sabato 16 dicembre e Domenica 17 dicembre

Costo singolo biglietto
Sabato 16 dicembre - Euro 6,00 / Orario 11-22
Domenica 17 dicembre - Euro 7,00 / Orario 10-22

**Ingresso libero per disabili e bambini fino a 4 anni.

ABBONAMENTI e GIORNALIERI disponibili presso:
  • Nakama Comics & Manga (Corso Piemonte, 89)
  • Games Time (via Cavallotti, 51)
  • Comix&More (via Roma, 4)
  • Cinema Teatro Orfeo (via Pitagora, 78)
  • Creativiviaggi (via Cesare Battisti 330/A)
  • Libreria Valhalla (via Dante, 96)
  • The Throne of Games (via Emilia 32/C)
  • Bar Zanzibar (via Orsini 69c)
Oppure chiamando i numeri 349 8784615 - 328 4275021 - 338 5789020

I BIGLIETTI GIORNALIERI sono disponibili al botteghino direttamente in fiera durante l'evento.

L'hashtag ufficiale dell'evento è #TarantoComix
Si ringraziano gli Sponsorche sostengono l'evento: Accetta Immobiliare, Casarredo Caiazzo, Semeraro&Miccoli.
Si ringrazia Se Dico Taranto, media partner dell'evento.
Si ringraziano i fotografi ufficiali della manifestazione - C8 Photo & Graphic - e le associazioni che presenzieranno con un banchetto informativo all'interno della fiera: Amnesty Internationalsezione Taranto - Arcigay - Scarpetta Rossa.

Si ringraziano, infine, il Cinema Teatro Orfeo per il supporto e il Comune di Taranto per il patrocinio.


Baronciani: le ragazze, Munari, l'amore e la musica

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Alessandro Baronciani ci racconta la nuova vita del volume in cui omaggia il designer Bruno Munari



Le ragazze nello studio di Munari di Alessandro Baronciani sta vivendo una seconda vita. Pubblicato originariamente nel 2010 e da tempo fuori commercio, è tornato in libreria quest'anno in una nuova edizione targata Bao Publishing, con copertina inedita e diverse pagine ridisegnate.
Ne abbiamo parlato con l'autore, ripercorrendo il suo rapporto con l'artista e designer Bruno Munari, approfondendo l'esigenza di ristampare questo libro romantico in versione "rimasterizzata" e concedendoci il tempo per stilare una piccola classifica dei suoi dischi preferiti del 2017.


Chi è per te Bruno Munari?
Una specie di Leonardo Da Vinci post moderno. Ovviamente con tutte le eccezioni del caso. Munari è stato un inventore, designer, grafico, innovatore ma anche attento autore di libri per bambini, appassionato di culture orientali. L'ho scoperto bene soltanto dopo i vent'anni e poi è diventato una “specie” di protagonista di un mio libro a fumetti, dopo i trenta.

A cosa è dovuta l’idea di rimettere le mani a Le ragazze nello studio di Munari? A motivazioni principalmente editoriali e legate al fatto che era da tempo fuori commercio o ha prevalso una precisa esigenza artistica?
Il libro all'epoca uscì con dei problemi. Non fu mai ristampato e quindi non riuscii mai a rimetterci le mani sopra per sistemare gli errori della prima edizione. Erano poche cose, ma a cui tenevo. Quando finalmente arrivò il momento di ristamparlo con un altro editore ho potuto rivedere e correggere e, dato che c'ero, mettere qualche titolo dove serviva e ridisegnare qualcosa. Non lo sapevo, l'ho scoperto soltanto ristampando Le Ragazze nello studio di Munari, ma sono un po' perfezionista.

Cosa rappresenta Le ragazze nello studio di Munari all’interno del tuo percorso artistico?
È stato un libro all'epoca della prima edizione a cui pensavo da tanto tempo. Volevo fare un libro speciale, e finalmente ero riuscito a convincere l'editore a stamparmelo. Prima di proporlo ho fatto dei libri che erano andati benissimo e che erano in ristampa quindi mi sembrava il momento buono per provarci, rischiare senza far perdere denaro alla casa editrice. Sapevo che pubblicando un libro più costoso degli altri, era necessario sapere di non perderci. In questo momento, mentre ti scrivo, il libro ha finito la sua prima edizione BAO nel giro neanche di due mesied è in ristampa e questa notizia mi riempie di gioia. Vuol dire che i libri non nascono quando vengono creati, nascono quando le persone li vogliono leggere. È un po' come se fosse una conferma di quello che avevo immaginato.

L’esperienza di lettura è una caratteristica importante de Le ragazze, per via degli inserti cartotecnici che impreziosiscono il volume. Come è nata l’idea di realizzarli?
È nato tutto dagli inserti cartotecnici. Che poi nessuno ha veramente capito cosa fossero. Sette anni fa spaventava, e poi a una presentazione mi è saltata questa idea della “realtà aumentata su carta” che oggi suona più comprensibile di effetti speciali su carta! Volevo rendere il libro insostituibile come esperienza di lettura. Tutto doveva correre tra la storia e la percezione che la storia fosse realmente dentro un libro. Non volevo che ti distraessi troppo, volevo che si capisse che fosse il “libro” il vero protagonista della storia. Così sono venuti fuori il personaggio antipatico di Fabio, le ragazze e Bruno Munari, di cui il libro racconta le idee e la filosofia.



Hai ridisegnato circa metà delle pagine del volume rispetto alla prima edizione del 2010 per Black Velvet. Gli interventi fatti su questa nuova edizione sono funzionali al racconto, rendono alcuni passaggi più chiari o scorrevoli, come se l’Alessandro di oggi fosse tornato da quello di dieci anni fa per dargli indicazioni sui tagli di inquadratura, la recitazione dei personaggi, l’impaginazione dei capitoli… C’è qualcosa che avresti voluto dirgli e che, per non stravolgere il libro o chissà quale altro motivo, non gli hai detto?
Non esattamente, non è la metà... Le pagine ridisegnate completamente sono una decina, poi ho fatto una serie di ritocchi. Tipo aggiungere un culo in un'inquadratura, ma era una promessa per una persona che adesso non c'è più e poi, come ho scritto sopra, ho messo dei capitoli ogni tanto per dare più fluidità al racconto. E in effetti mi sono sentito molto McFly che è tornato indietro nel tempo, lasciando la fidanzata sul balcone di casa. Non so cosa avrei detto al me stesso di sette anni fa. Mi ricordo che iniziai a fare il libro d'estate mettendoci circa tre mesi. Avevo sistemato uno studio di fortuna a casa dei miei. Lavoravo tutto il giorno insieme a Stefano Chichi, che mi assisteva, come se fossimo dei mangaka. Niente computer. Per fare le scansione era arrivato il figlio di un'amica di mia mamma che aveva 13 anni. Ogni tanto veniva qualcuno a trovarci e io gli facevo leggere il libro fino a dove ero arrivato.

La storia è ricca di riferimenti a libri, film, pensieri che raccontano e contestualizzano molto bene la storia ambientata tra una Milano nebbiosa e una Ravenna sudata. Stranamente però, quasi manca la musica. Anzi c’è, ad alto volume, ma non sappiamo quale. Una scelta particolare? Qual è la playlist ideale de Le ragazze? Ti andrebbe di indicarci una canzone a capitolo?
Quella canzone ad alto volume è un pezzo dei Dead Can Dance, e posso dirtelo perché forse hai beccato l'unica cosa veramente autobiografica del libro! Non c'è tanta musica nel libro perché forse non era importante. O forse perché Fabio (il protagonista del libro) non ascolta la musica che ascolto io. Probabilmente ascolta jazz e io di jazz non ne capisco niente. Quindi non ti saprei dire una playlist o una canzone per capitolo. Però posso dirti i miei top five dei dischi dell'anno: primo posto Colapesce, Infedele. Secondo posto 50 Memoirs Song di Magnetic Fields, poi c'è il disco degli LCD Soundsystem, American Dream. Al quarto posto il disco nuovo di Algiers e poi Havah, Contravveleno.




Ringraziamo Alessandro e la redazione Bao per la disponibilità e vi invitiamo a leggere la nostra recensione del volume, che trovate qui e la nostra selezione di volumi Bao pubblicata prima di Lucca qui.

A cura del Fosco 
(con piccole intrusioni da parte del Sommo)

Taranto Comix, l'evento fumettistico della città dei due mari

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Il resoconto della quarta edizione di Taranto Comix



Sabato 16 e domenica 17 dicembre si è tenuta la IV edizione del Taranto Comix, manifestazione dedicata al mondo dei fumetti e dei videogiochi che ha segnato oltre 7000 presenze in due giorni, con circa 40 espositori provenienti da ogni parte dell’Italia.
Vi riportiamo a seguire il resoconto ufficiale degli organizzatori, insieme ad alcune foto (tra le altre, dalla gara di cosplay e dall'estemporanea di Carmine Di Giandomenico e Alessandro Vitti).


Comunicato stampa del 18/12/2017

TARANTO

Il Taranto Comix: con oltre 7000 presenze in due giorni rientra nella mappa degli eventi nazionali a tema “comics”

Si è svolta i giorni 16 e 17 dicembre la IV edizione del Taranto Comix: centinaia di appassionati e curiosi hanno invaso il Palamazzola.

Oltre 7000 presenze in due giorni e 40 espositori provenienti da ogni parte dell’Italia, che hanno già rinnovato la loro fiducia per il 2018. È ormai tra gli appuntamenti più attesi della stagione invernale il Taranto Comix. Non un semplice evento dedicato agli appassionati dei fumetti e dei videogiochi, bensì un’occasione che ha il pregio indiscutibile di attrarre nella città dei due mari centinaia di persone e che si inserisce a pieno titolo nella mappa delle manifestazioni nazionali a tema “comics.”

Decine di ospiti, tra artisti, fumettisti, cosplayers e le case editrici – Lavieri, Mondadori e Lion – che per la prima volta hanno presenziato, segnano un passo in avanti notevole nella qualità della fiera. Fittissimo il programma della due giorni che, dalla mattina del sabato alla sera della domenica, ha animato il palazzetto: presentazioni con autori, giochi da tavolo, tornei Nintendo, youtubers, estemporanee, la gara Cosplay e i concerti.

“Questa edizione ci ha regalato grandi soddisfazioni oltre le nostre più rosee aspettative – commentano gli organizzatori Danilo Curatti, Luigi Minonne e Andrea Romandini dell’Associazione culturale TACO– anche perché quest’anno, a differenza dello scorso in cui abbiamo portato a Taranto un nome altisonante come Cristina D’Avena, abbiamo puntato sui fumettisti, talenti sia locali che nazionali. Abbiamo notato, inoltre, che ad affacciarsi sull’evento non sono stati solo gli affezionati ma anche i curiosi.” La scommessa è stata vinta e quello che 4 anni fa appariva come un sogno ha raggiunto proporzioni importanti.

Gli organizzatori tengono a ringraziare ancora una volta quanti hanno collaborato a questa IV edizione: la scuola di fumetto Grafite, Nakama Comics&Manga, i ragazzi di Games Time, Pino Cuozzo di Cup of Pino, Andrea Scoppetta, autore del manifesto di quest’anno e gli sponsor che hanno sostenuto la manifestazione: Accetta Immobiliare, Casarredo Caiazzo, Ristorante Santa Caterina e Semeraro&Miccoli.


E ancora, i fotografi ufficiali di C8 Photo & Graphic e le associazioni Amnesty Internationalsezione Taranto - Arcigay - Scarpetta Rossa.Grazie, infine, a Se Dico Taranto (media partner) al Cinema Teatro Orfeo per il supporto e al Comune di Tarantoper il patrocinio.












Nonni

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L’amore non ha età

























“Se gioventù sapesse, se vecchiaia potesse” recita la celebre frase di Henri EstienneCon questa citazione, scritta sul retro della copertina, si comprende subito l’argomento trattato da questo graphic novel: Nonni di Tonio Vinci, edito da Tunué, parla della condizione di vita e di sentimenti dei cosiddetti anziani. Perché, come si intuisce dalla sua narrazione, il corpo avrà pure dei cedimenti fisici, chi più e chi meno, ma l’animo resta sempre capace di provare l’amore come in gioventù. Basta non lasciarsi scivolare nella depressione e reagire alle avversità della vita.

Sandro rimane vedovo. Piange la sua adorata Lidia, gioca a carte da solo, si prepara il pranzo, passeggia e fuma. La solitudine lo sta uccidendo giorno dopo giorno. Di giocare a bocce come tutti gli anziani del circondario non gli interessa. Si abbandona alla depressione finché non si trova in tasca il biglietto del circolo Aurora, che durante il funerale qualcuno gli ha messo nella tasca della giacca.
Pur senza convinzione prova a fare un tentativo ed entra in una sala piena di persone, come lui, in cerca di compagnia, ma anche di un po' di vita. Scopre infatti che il circolo è frequentato da gente che parla di coppie e d’amore come se fossero tutti adolescenti. Lì trova il motivo per ricominciare a vivere, trascorre giorni fantastici in compagnia. Gli sembra di vivere i migliori anni della sua vita e pian piano, cadendo e rialzandosi, capisce che alla sua età non gli è concesso di stare a piangersi addosso e sprecare attimi preziosi e che in fondo non c’è niente di male nell’essere (e sentirsi) ancora vivi.
Tonio Vinci descrive in maniera ironica, a tratti cupa e persino un po’ grottesca il mondo delle persone anziane, una popolazione che in Italia aumenta di anno in anno. Con questo graphic novel l'autore mette in evidenza come la voglia di vivere a qualsiasi età sia in grado di mantenerti giovane nel corpo e nella mente. Un inno contro la depressione di chi ritrovandosi solo si sente ormai inutile e finito.
Dal punto di vista grafico l'autore pugliese disegna ogni personaggio come fosse una caricatura grottesca, infierendo su rughe ed espressioni facciali per metterne in risalto la vecchiaia. Per gran parte del volume i personaggi sono resi visivamente colorati mentre tutto intorno a loro, nelle varie vignette, è scuro. Molto appropriato come la depressione iniziale di Sandro sia resa visivamente ritraendolo dello stesso colore tetro dello sfondo, al termine della scena iniziale, quasi indistinguibile dal contesto. Solo quando Sandro realizza che per l’amore non è mai troppo tardi, gli interni diventano gialli e luminosi. Perché da quel momento la vita torna a sorridergli.

La canzone giusta per Nonni, a mio giudizio, è Spalle al muro di Renato Zero.
Vecchio, diranno che sei vecchio con tutta quella forza che c’è in te. Vecchio, quando non è finita hai ancora tanta vita e l’anima la grida e tu lo sai che c’è... Vecchio mentre ti scoppia il cuore non devi far rumore anche se hai tanto amore da dare a chi vuoi tu… Vecchio sì col tanto che faresti… adesso che potresti non cedi perché esisti perché respiri tu!

Nel congedarmi colgo l’occasione di fare a tutti gli Audaci lettori gli auguri per le prossime feste.

Buon Natale e buon anno da 

Adelaide



Nonni

SOGGETTO, SCENEGGIATURA E DISEGNI: Tonio Vinci
EDITORE: Tunuè
ANNO: 2017





Edizioni BD, arriva Il Corvo: Memento Mori

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Nella primavera del 2018 il personaggio di O'Barr tornerà in una miniserie inedita di 4 episodi

Il Corvo di James O’Barr sta per tornare in una storia inedita realizzata da Edizioni BD in collaborazione con IDW. La miniserie, come annunciato nel contesto di Lucca Comics & Games 2017, sarà firmata da autori italiani quali Roberto RecchioniWerther Dell'EderaMicol BeltraminiTito FaraciDavide FurnòAngelo MennilloAlberto Ponticelli e Matteo Scalera. Sarà una miniserie di 4 numeri, dal titolo Il Corvo: Memento Mori, pubblicata nella primavera 2018. Sul sito delle Edizioni BD sono stati diffusi nuovi dettagli sulla trama e sulla realizzazione della storia, che vi riportiamo a seguire.



Primavera 2018, arriva Il Corvo: Memento Mori.
“Il Corvo” risorge in una nuovissima miniserie di 4 episodi.
Come già sapete, l’iconica personificazione della vendetta creata da James O’Barr prenderà di nuovo vita in una storia originale realizzata da noi in collaborazione con IDW. La miniserie sarà firmata dai migliori autori italiani tra cui Werther Dell'Edera, Davide Furnò, Alberto Ponticelli, Roberto Recchioni, Matteo Scalera, e tanti altri ancora. 
Il protagonista di “Il Corvo: Memento Mori” sarà David. Ambientato a Roma, il racconto parte con un attacco terroristico che uccide David, la sua ragazza Sarah e la maggior parte dei fedeli che si erano radunati in una chiesa della città per un evento. 
David ritornerà come il “Corvo”, ma il suo obiettivo non è semplicemente quello di vendicarsi dei mandanti dell’omicidio della la sua amata, ma scatenare una santa crociata che contrappone il suo Dio della Luce alle bugie e al terrore. O almeno così sembrerebbe. 

Nel corso dei 4 numeri de “Il Corvo: Memento Mori” saranno Roberto Recchioni e Werther dell'Edera a raccontare dell’amore perduto, della fede infranta e della vendetta furiosa di David. Per il primo saranno disponibili tre cover variant (di Davide Furnò, Roberto Recchioni e Matteo Scalera) oltre a quella disegnata da Werther dell’Edera (qui sopra). Ogni numero, inoltre, sarà arricchito da una storia breve firmata da altri autori, tra cui gli scrittori Micol Beltramini e Tito Faraci e gli artisti Davide FurnòAngelo MennilloAlberto Ponticelli e Matteo Scalera
Sia James O'Barr che Chiara Bautista contribuiranno a questa nuova rinascita de Il Corvo: “Al di fuori degli Stati Uniti, gli italiani sono stati i primi ad apprezzare Il Corvo”, dice James O'Barr "e sono lieto che Edizioni BD sia stata la prima casa editrice a pubblicare i fumetti indipendenti del Corvo"
Editori e team creativi sono entusiasti di lavorare alla creazione di James O'Barr e di aver partecipato a questo nuovo progetto: "James O'Barr ha reso depressi, romantici e disperati i miei vent’anni,” afferma Roberto Recchioni“proprio come quell'età dovrebbe sempre essere”. 
“Non sono mai stato un fan dei Cure, non sono mai stato un darkettone, non mi sono mai stato un fan delle etichette, ma ero un fan del Corvo. La sua potenza espressiva è trasversale e colpisce tutti alla stessa maniera. Il Corvo nasce da un'istanza forte e intima e questo lo rende impareggiabile. Io generalmente metto tutto quello che ho nel mio lavoro, spero sia oscuro abbastanza”, aggiunge Werther dell'Edera.
"Siamo entusiasti di collaborare con IDW Publishing per la realizzazione de “Il Corvo: Memento Mori", dice Marco Schiavone, CEO e fondatore di Edizioni BD"L’opera di James O'Barr è una sfida stimolante. E siamo molto soddisfatti del lavoro che i nostri autori stanno portando a termine. Attendiamo con trepidazione il rilascio del primo numero nella primavera 2018"
Anche Greg Goldstein, editore e presidente di IDW ha commentato la collaborazione tra le due case editrici: "Edizioni BD ha messo insieme un pool di grandi talenti italiani e internazionali per Il Corvo: Memento Mori. Come editore è molto importante osservare come tutti gli autori coinvolti stiano affrontando questo progetto, ognuno con la propria personale interpretazione del magnum opus di James O'Barr"
Ma quando uscirà il primo numero de Il Corvo: Memento Mori? Be'...

Il Corvo: Memento Mori #1
Data di uscita: marzo 2018
32 pagine
Artisti: Werther Dell’Edera; Davide Furnò; Matteo Scalera; Roberto Recchioni; Angelo Mennillo
Colorista: Giovanna Niro
Lettering: Giovanni Marinovich
Sceneggiatori: Micol Beltramini; Roberto Recchioni

Mercurio Loi #8

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La misteriosa policromia















Alessandro Bilotta e Matteo Mosca tornano a fare coppia dopo la prima avventura pubblicata sulla collane Le Storie e il numero uno della serie mensile dedicata al sig. M. e il risultato riesce, ancora una volta, a superare le aspettative.
La presenza di Mosca nei credits implica necessariamente una certa importanza di questa storia nell'economia della serie. Tanti sono infatti gli elementi della continuity della serie che vengono qui portati avanti: troppi per essere citati tutti ed è impossibile parlarne senza spoilerare aspetti decisamente interessanti, sui quali senz'altro Bilotta tornerà nei prossimi numeri.



Sin dal titolo e dalle prime cinque stratosferiche e, ancora una volta, indimenticabili tavole, Alessandro Bilotta gioca con il colore giallo per dare origine a una storia profonda e narrata in modo mai così originale, che fa perno sul concetto di fede e sulla religiosità.

Tengono banco, infatti, il dubbio religioso, il "mistero della fede" e l'esigenza di capire se Dio esista davvero o meno.
Le questioni ontologiche abbondano durante tutto l'episodio e, in maniera differente, proprio in base al rapporto intimo che ognuno dei personaggi ha col divino, è possibile ritrovarne tracce significative nei discorsi di quasi tutte le figure coinvolte da Bilotta nel meccanismo narrativo.
Ciò si ripercuote, ad esempio, anche nella storia - parallela e solo accennata a tratti - tra Ottone e la figlia dell'uomo che il giovane ha assassinato (richiamo evidente al numero de Le Storie). Il biondo assistente e amico del professor Loi continua a tormentarsi per quello che ha fatto, mentre la donna si interroga circa la possibilità di amare qualcuno di assente.

È una lettura di un'intensità fuori dall'ordinario. Spesso occorre fermarsi per assaporare meglio il peso specifico delle singole scelte lessicali dell'autore romano: il suo gusto per il bello stile è godimento e - soprattutto - nutrimento per il lettore attento di cui la serie necessita per avere il riconoscimento che le spetta.
È opportuno dunque rileggere con maggiore attenzione i dialoghi, per accertarsi di non essersi persi piccoli ma significativi dettagli.


Alcune scene (anzi, molte) hanno una regia minuziosa, eloquente, spettacolare ma mai gratuita. Si veda, una per tutte, la splendida sequenza muta delle pp. 23-25 o anche le inquadrature speculari delle prime due vignette e delle ultime due vignette a p. 64.
Su questi aspetti, verosimilmente almeno in parte già presenti nella sceneggiatura di Bilotta, Matteo Mosca dimostra grande disinvoltura e maturità, soffermandosi su particolari degni di nota e mantenendo costantemente una grande chiarezza compositiva ed espressiva.

Ma sono i colori, o meglio, le riflessioni bilottiane intorno all'idea e al significato di colore, a sorprenderci a ogni pagina. Il gialloè, via via, il colore delle foglie che cadono, dei limoni odorosi, dello zafferano che dà sostanza a un risotto, dell'autunno (anzi, no: per rendere fino in fondo l'idea dell'autunno, come afferma il Colonnello Belforte, "ci vuole anche un po' di rosso"), di un pesce che nuota a pelo d'acqua, di un uccello che si libra leggero nel cielo, di un pomello di un bastone da passeggio, di un crocifisso che accoglie le preghiere che nessuno avrà mai il coraggio di recitare a voce alta...

Francesca Piscitelli, una delle coloriste più presenti sulla testata, svolge un lavoro egregio nel sottolineare l'importanza del giallo senza rendere mai questo aspetto troppo invadente disturbando il corso della lettura e facendolo prevalere solamente ove la storia lo richiede.



Sfruttando la scia degli ultimi due numeri, nei quali il colore ha assunto un ruolo sempre più determinante, quest'albo segna così la conferma definitiva della necessità del colore all'interno della narrazione e della sua totale aderenza al dettato autoriale.

La copertina di Manuele Fior è un vero e proprio quadro, che possiede tutta l'eleganza e lo stile della storia e ne cattura l'essenza pur senza rappresentarla pedissequamente.

Infine merita una nota la M del logo della testata (il logo presente in copertina, casualmente sempre contornato di giallo), che troviamo riprodotta - a mo' di supereroe - sulla barca dello stesso Mercurio.
Possiamo dire che con il professor Loi abbiamo trovato un eroe che per essere super necessita esclusivamente di  e del suo intelletto?
La risposta gli Audaci la conoscono, e voi?

Il Sommo & Rolando Veloci



"Il colore giallo"
SERIE: Mercurio Loi
NUMERO: 8
DATA: dicembre 2017 
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Alessandro Bilotta 
DISEGNI E CHINE: Matteo Mosca
COLORI: Francesca Piscitelli
COPERTINA: Manuele Fior







Tutte le immagini © 2017 Sergio Bonelli Editore.

Doctor Who: l'omaggio audace di Giorgia Sposito

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La disegnatrice della serie dedicata al Decimo Dottore ci regala una splendida illustrazione inedita







A volte il Natale porta con sé sorprese davvero inaspettate e gradite, come quella giunta ieri nella redazione audace: tra un regalo scartato e un panettone digerito ci siamo visti recapitare una splendida illustrazione inedita legata a Doctor Whocon dedica per i lettori del nostro blog. L'autrice è la brava quanto gentile Giorgia Sposito, disegnatrice per la casa editrice americana Titan Comics della serie a fumetti dedicata al Decimo Dottore, interpretato sullo schermo dall'attore scozzese David Tennant
Ecco a voi il disegno che ci ha regalato.



Si ringrazia l'autrice e Agostino Buonomo per la gentilezza infinita.
Ricordiamo che le avventure a fumetti del Doctor Who sono pubblicate in Italia da RW Edizioni.


A cura di Rolando Veloci e il Sommo


Il Racconto di Natale della Sirena

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"Le storie d'amore non finiscono mai quando diciamo che sono finite"

Non c'è Natale senza un "Christmas Carol". Soltanto che questa volta non parliamo del racconto di Natale scritto da Dickens o delle riletture in chiave pop del suo racconto più famoso (ne è uscito anche uno dedicato a Batman, ne parlavamo qui), ma del "Racconto di Natale della Sirena", scritto, illustrato, stampato, incollato, timbrato, bollato e spedito da Alessandro Baronciani.
Se l'audacia fumettistica scorre potente in voi, avrete sicuramente letto di "Come svanire completamente". CSC è una vera e propria scatola di ricordi fatta di tanti piccoli episodi che, letti senza un ordine preciso, narrano una storia di amore profondo come il mare, una storia di gelo e vento, di sirene e della volontà di sparire (ne parliamo qui).
Dopo quasi un anno, la sirena ritorna con un nuovo ricordo. Non è un prequel, non un sequel, ma solo un ricordo da sommare a tutti gli altri già presenti nella grande scatola viola di CSC. Un ricordo legato al Natale, al freddo, ai sentimenti che non svaniscono come neve al sole, ai sogni e i desideri, ai silenzi che parlano e alle cose che restano, anche quando finiscono.

Questa volta però non c'è nessuna scatola, ma una busta da lettere completamente illustrata, ricca di dettagli e sorprese. Come l'adesivo che la tiene sigillata e piegata a metà nascondendo un "b-side" bellissimo. E poi il contenuto della busta con il libricino del ricordo e gli oggetti legati ad esso, quelli che lo hanno rievocato quando il protagonista li ha ritrovati in un cassetto, o nella tasca del cappotto. E un biglietto di auguri, dedicato a mano da Alessandro, con il nome del sostenitore del progetto che lo ha comprato on line, tramite il blog con il metodo "Adesso o mai più" (come per CSC).


Baronciani mantiene sempre un piede nell'autoproduzione, nonostante il successone ottenuto con Bao Publishing ripubblicando "Le ragazze nello studio di Munari", rimane fedele a se stesso e alle sue origini professionali, di quando spediva per posta al suo pubblico gli episodi delle sue storie a fumetti. Un approccio intimo, amichevole, che rende prezioso e speciale un progetto già di per se affascinante.

A chi si è perso le due pubblicazioni, Alessandro dice di non disperare. Sta studiando un modo per ripubblicarlo, ovviamente con delle sostanziali differenze che non tolgano valore alla prima edizione, ma che permetta a più persone di recuperare la storia ed entrare nel grande mondo della sirena che vorrebbe svanire.

Un magico regalo di Natale che, a differenza di tante cose nelle nostre vite, non svanirà facilmente perchè illuminato dall'attesa di altri ricordi che, col tempo, aggiungano dettagli ad una storia che non finisce necessariamente quando diciamo che sia finita.

Fosco 



Le immagini nel post sono di Alessandro Baronciani

Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi - Il cervello di Killex

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Un altro capolavoro della coppia Sclavi-Casertano




Continuano, senza sosta, le uscite targate Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi che ci regalano la preziosa occasione di rileggere una volta di più le magnifiche storie scritte dall'ideatore della serie e, in attesa della nuova collana di inediti di Sclavi, siamo più che felici di rinfrescarci la memoria con questi super classici.
Il cervello di Killex è uscito originariamente come numero 80 della serie regolare, un mese prima del mitico Johnny Freak (recensito audacemente qui), ed è la cinquantunesima storia di Tiziano Sclavi pubblicata sulla serie regolare ed è anche la quinta storia disegnata dal maestro Giampiero Casertano su Dylan Dog.
La pubblicazione della storia dedicata a Christopher Killex conferma che l'inossidabile coppia formata da Sclavi & Casertano, insieme per la quarta volta su questa collana, dopo Attraverso lo specchioMemorie dall'invisibile e Dopo mezzanotte, ha costituito (e continua a costituire, se pensiamo a Dopo un lungo silenzio) un sodalizio artistico di primaria importanza all'interno della storia editoriale dylaniata (e non solo).

[Dopo 24 anni e mezzo, il reato di spoiler va in prescrizione!]


L'episodio, che ha riscosso all'epoca notevole successo tra i fan, ha avuto anche un seguito all'interno della serie regolare, Il ritorno di Killex (Dylan Dog #129 di Sclavi e Corrado Roi), preannunciato con lungimiranza nei dialoghi di una delle scene finali per bocca dello stesso Killex e nell'editoriale del numero 80 nel 1993.
La trama è ispirata in maniera abbastanza evidente a Il silenzio degli innocenti, film del 1991 diretto da Jonathan Demme e interpretato da Jodie Foster e Anthony Hopkins, vincitore di cinque premi Oscar, a sua volta ispirato dall'omonimo romanzo dello scrittore Thomas Harris, pubblicato nel 1988 (in anni dylaniati, quindi).

Lo spunto, a quanto ci è dato di sapere, veniva dallo stesso Casertano, il quale suggerì a Sclavi di realizzare una storia di Dylan Dog che riprendesse l'atmosfera del film di Demme.
Come già in vari altri casi, non è tanto l'originalità del plot a fare davvero la differenza nel Dylan di Sclavi, quanto la sceneggiatura che dimostra, invece, tutta la profondità sclaviana nell'affrontare temi complessi come il rapporto tra la scienza, l'etica e la morale, miscelandoli a tematiche di natura quasi filosofica come la ricerca dell'anima.
Non manca la parte più classica della ricerca del killer, così come non lascia a desiderare la componente splatter, imprescindibile in quegli anni in una storia di questo tipo.

Figura centrale della storia è il dottor Christopher Killex, un ricercatore e un genio oscuro che si è spinto talmente oltre nella sua sete di conoscenza da trasformarsi in uno degli esseri più pericolosi al mondo.



Tante le citazioni più o meno evidenti che Sclavi dissemina per tutto l'albo. Ad esempio, Groucho cita il drammaturgo francese Eugène Labiche e nomina un "certo" uomo d'affari statunitense chiamato Donald Trump, figura a oggi decisamente alla ribalta. Nel suo ultimo dialogo Dylan parafrasa, invece, Giugno '73 di Fabrizio De André con il suo "è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati...", trasformando "incontrati" con "amati" e rendendo evidente, ancora una volta, la forte componente sentimentale ed emozionale che non ha mai abbandonato l'Old Boy.

Venendo al lavoro di Giampiero Casertano, si nota come l'artista milanese si trovi qui in una fase differente della sua carriera rispetto agli altri tre albi de Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi che portano la sua firma.
Pur mantenendo inalterata la riconoscibilità del suo stile, Casertano utilizza in alcune tavole un'inchiostrazione più sporca che si avvicenda al suo caratteristico tratteggio. Va sottolineato l'inedito (per Casertano) utilizzo del pennello a secco, come suggerisce con grande modestia lo stesso autore nel testo conclusivo di questa edizione, utilizzato soprattutto nelle bellissime scene finali per rappresentare un elemento evanescente e misterioso come l'anima.
Rimane impressa la grande umanità dei personaggi, la loro carica espressiva e l'eviscerazione dei tumulti che li attraversano.
Questo lavoro è in sostanza una testimonianza delle continue evoluzioni di Casertano e della volontà di non ripetere pedissequamente i risultati ottenuti fino a quel momento.



Degna di nota anche la cover inedita di Gigi Cavenago che, come già per l'illustrazione originale di Angelo Stano, mostra lo sguardo inquietante e magnetico di Killex. Qui, piuttosto che sullo sfondo, il volto di Killex (per buona parte coperto) è in primo piano e dal suo cervello sembrano emergere le figure di Dylan e di un ombroso assassino dotato di ascia.
Un manifesto pop e ben calibrato per una storia indimenticabile.

Per concludere, una piccola riflessione sui nomi dei personaggi di questa storia, sempre significativi in Sclavi.

Christopher Killex. Il nome di battesimo del genio malvagio protagonista della storia contiene il nome Cristo e il verbo latino fero, che significa "portare": quindi portatore di Cristo. Perché?
Forse perché lo scienziato, proprio come Gesù portava la luce della parola del Signore agli uomini di buona volontà, porta o, meglio, cerca di portare, la luce della scienza nella vita umana con il bel risultato di diventare un pluriomicida braccato e temuto dalle forze dell'ordine di tutto il regno di sua maestà...
Il suo cognome è un evidente riferimento al termine killer, assassino, in inglese: e rappresenta quello che il dottore è in realtà, un assassino sanguinario.

Joy Freeman. È la fidanzata di turno di Dylan. In italiano suonerebbe come Gioia Uomolibero. È l'avvocatessa di Killex e lo difende, non capiamo quanto, appassionatamente o quanto per effetto del terribile plagio mentale del medico psicopatico. Lei fa di tutto per rendere Killex un uomo libero, freeman appunto.

Robert Frost. Il cognome di questo spregiudicato medico chirurgo del General Hospital (centro nel quale si tentano esperimenti contro la legge dell'uomo e di dio) significa "gelo" e indica, perciò, freddezza e premeditazione. Proprio le caratteristiche tipiche di un villain che si rispetti. Il fatto che esista un poeta, ormai quasi del tutto dimenticato, con lo stesso nome e cognome non deve trarci in inganno: in lui non c'è niente di poetico, fidatevi. 

Giuseppe Lamola & RolandoVeloci


"Il cervello di Killex"
SERIE: Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi #8
DATA: dicembre 2017
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Tiziano Sclavi
DISEGNI E CHINE: Giampiero Casertano
COLORI: GFB Comics e Luca Bertelè
COPERTINA: Gigi Cavenago






Per le immagini: © 2017 Sergio Bonelli Editore.

30 articoli Audaci del 2017 da rileggere (+1)

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Il "Best of" del blog nell'anno appena trascorso



Il 2017è stato costellato di tanti avvenimenti, momenti che è sempre complicato riassumere nell'arco di poche brevi frasi. Così, mentre abbiamo la testa immersa nei buoni propositi per il 2018, ci soffermiamo sull'annata del nostro blog. Il sesto anno di vita del nostro piccolo spazio virtuale ci ha riservato non poche letture entusiasmanti (sempre senza farci mancare numerose delusioni!) e abbiamo provato a descrivere un pezzo del mondo della Nona arte nei 400 post pubblicati, tra recensioni, reportage, news e interviste (a cui va aggiunta la nascita della nuova folle rubrica di Grullino Biscottacci dedicata alle "locandine sbagliate").
Vi proponiamo dunque una selezione del meglio del nostro blog, sperando di incuriosirvi e spingervi a reimmergervi tra nuvole, pensieri, parole.


TEX #673 - 675: Yama è tornato!

Quando viene annunciato il ritorno di una delle nemesi più importanti per il protagonista di una serie, in automatico i lettori si preparano a leggere una storia fondamentale. Non è un caso dunque che le aspettative fossero particolarmente elevate visto che il titolo del numero di Tex che indicava inequivocabilmente la ricomparsa, dopo tantissimi anni, niente meno che di Yama, il figlio di Mefisto.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/01/tex-673-675-yama-e-tornato.html





Universo DC: Rinascita


Una storia capace di far (ri)appassionare anche chi non ci avrebbe mai sperato...

http://gliaudaci.blogspot.it/2017
/01/universo-dc-rinascita.html




Orfani: Sam #1


L'albo intitolato Nemesi inaugura la sesta e ultima stagione di Orfani, che si sviluppa nell'arco di dodici episodi. In questa storia, oltre al susseguirsi di lotte, esplosioni e dialoghi a effetto, assistiamo all'inizio di una nuova epopea che ingrana la marcia, avvincente e inarrestabile.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/04/orfani-sam-1.html





Walter Dice:


Quando una storia funziona davvero, te ne accorgi dai dettagli. Chiaramente non deve mancare mai una visione d'insieme, uno sguardo generale che riesca a conferire un senso al tutto, ma se i dettagli sono curati al meglio vuol dire che la lettura possiede quella nota in più che ti conquista.
E sono proprio i piccoli dettagli a rendere speciale Walter Dice:.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/04/walter-dice-ed-magic-press.html



Facce da Comicon 2017


Alcuni sguardi esprimono più di mille parole. Per questo, dopo la doverosa condivisione degli acquisti e delle dediche dal Napoli Comicon, abbiamo provato a raccontarvi l'esperienza con undici scatti, per la maggior parte volti di artisti che abbiamo immortalato e che ringraziamo ancora una volta per la collaborazione.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/05/facce-da-comicon-2017.html




La Bestia


Il ritorno dei Romanzi a fumetti Bonelli, forse non troppo annunciato né apprezzato come si dovrebbe, ci ha regalato forti emozioni. Avevamo salutato con piacere il primo di questa nuova ondata di romanzi, I pionieri dell'ignoto, in cui Stefano Vietti Alessandro Bignamini hanno condotto il lettore nei tecnologici e a tratti oscuri territori dello steampunk. Cambiando registro, Bruno Enna e Luigi Siniscalchi danno vita a una storia sui serial killer che non manca di regalare suspance, colpi di scena, riflessioni e momenti di notevole intensità.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/05/la-bestia.html





Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi - Golconda!

Dopo la recensione di Attraverso lo specchio, i vostri dylaniati Audaci hanno proposto quella della seconda uscita de Il Dylan Dog di Tiziano SclaviGolconda!.
Prima di addentrarvi nel gorgo di Golconda è bene avvisarvi, però, perché correrete due grossi rischi: il primo è quello di non riuscire più a tornare indietro (Golconda! Golconda! L'anima sprofonda!); il secondo - legato al primo - è quello di convincervi che questa storia sia uno dei massimi capolavori di Tiziano Sclavi, cosa non scontata per molti.


http://gliaudaci.blogspot.it/2017/06/il-dylan-dog-di-tiziano-sclavi-golconda.html




Polvere di fata - Le Storie #57


Polvere di fata ci conduce tra le nebbie della Londra di inizio Novecento, grazie alla penna di Giovanni Di Gregorio e alle tavole del duo formato da Alessia Fattore e Maurizio Di Vincenzo. L'episodio è una rivisitazione adulta e drammatica del Peter Pan di James Matthew Barrie e si offre a diverse chiavi di lettura a tratti molto interessanti.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/06/polvere-di-fata-le-storie-57.html





Rosalie Lightning


Con l’arte si riesce ad ingannare persino la morte… Proprio come ha fatto Tom Hart con Rosalie Lightning.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/06/rosalie-lightning.html



Il ritorno di Brendon: Lola Airaghi e le cover


A realizzare le cover delle nuove avventure di Brendon troviamo Eleonora Airaghi, detta Lola, già apprezzata autrice (oltre che di Brendon, appunto) di Legs Weaver, Davvero e Morgan Lost. L'abbiamo raggiunta per parlare delle nuove storie del personaggio ideato da Claudio Chiaverotti e per dare uno sguardo dietro le quinte della creazione delle copertine.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/07/il-ritorno-di-brendon-lola-airaghi-e-le.html





Il ritorno di Reginella


Non tutte le storie sono uguali e non sempre, per quanto possiamo impegnarci, riusciamo a leggerle, viverle e sentirle razionalmente. Ecco perché, per raccontarci uno degli eventi più importanti della stagione estiva disneyana, ossia il ritorno di Reginella su Topolino, il collaboratore audace Luca Pappalardo ha pensato di indicare i momenti più intensi ed emozionanti scaturiti della lettura della prima parte della storia.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/07/il-ritorno-di-reginella.html







Dylan Dog #371 - Dampyr #209

Vista la comune matrice horror e l'ambientazione contemporanea, era plausibile che prima o poi le strade di Dylan Dog e Harlan Draka si sarebbero incrociate. Certamente l'approccio all'orrore è ben diverso tra i due personaggi e anche per questo l'incontro tra i due mondi era interessante già a partire dalle premesse.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/07/dylan-dog-371-dampyr-209.html




Morgan Lost #22


Il silenzio alla fine del mondo, il 22° numero della serie regolare di Morgan Lost è un piccolo miracolo di poesia e violenza e porta l’inconfondibile firma di Claudio Chiaverotti, impegnato su due fronti editoriali a lui ugualmente cari: Morgan Lost da una parte e il ritorno del suo primo figlio Brendon dall’altra.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/08/morgan-lost-22.html




Battaglia - Ragazzi di morte

Gli Audaci hanno sempre guardato con estrema attenzione l'evoluzione del personaggio di Pietro Battaglia, il vampiro partorito dalla penna di Roberto Recchioni e dalla matita di Leomacs, tanto che immancabilmente anche la sua nuova uscita editoriale ha attirato la nostra curiosità. Qui abbiamo riportato alcune riflessioni derivate dalla lettura di Ragazzi di morte, storia scritta da Recchioni e Luca Vanzella per i disegni di Valerio Befani e Pierluigi Minotti nella quale ritroviamo nientemeno che Pier Paolo Pasolini (e in cui viene rovesciato il titolo di un suo famoso romanzo, Ragazzi di vita). 

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/08/battaglia-ragazzi-di-morte.html




#Like4Like 

Un hashtag. Un follower. Un like.
Concetti che fino a qualche anno fa erano praticamente inesistenti e che invece, pare, influenzano sempre più la nostra esistenza. Ed è proprio intorno a questo assioma che si sviluppano le storie, tragiche e sin troppo attuali, di #Like4Like, splendido volume realizzato da Marco Rincione e Francesco "Prenzy" Chiappara per la collana Fumetti Crudi di Shockdom.


http://gliaudaci.blogspot.it/2017/09/like4like.html




Poster del terzo tipo - Episodio 1

Avete mai pensato che ci fosse qualcosa di sbagliato nei poster promozionali di alcuni lungometraggi? Che forse, se non fosse per il titolo che campeggia in bella vista, potrebbero tranquillamente pubblicizzare un'altra pellicola, vivere una vita differente?
Così, per gioco, è nata Poster del terzo tipo, la nuova rubrica del nostro folle collaboratore Grullino Biscottacci dedicata ai cinecomic (e non solo) con le "locandine sbagliate" eppure, incredibilmente, plausibili!

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/09/poster-del-terzo-tipo-episodio-1.html



Aqualung, l'inizio della terza stagione

Abbiamo letto i primi tre capitoli della nuova stagione di Aqualung, la serie mystery creata da Jacopo Paliaga e French Carlomagno, pubblicata sul sito www.coldcove.com. Si tratta di uno dei webcomics di maggior successo degli ultimi anni, che noi stessi avevamo indicato tempo fa come precursore, insieme a Vivi e Vegeta, di una nuova generazione di fumetti online di elevata qualità.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/10/aqualung-linizio-della-terza-stagione.html




Speciale Dylan Dog #31 - Nemico Pubblico n.1

Ogni volta c'è da centellinare. Perché, come gocce preziose, le pagine dello Speciale Dylan Dog sul Pianeta dei Morti architettate da Alessandro Bilotta sono preziose e a modo loro terapeutiche.
Biliotta, come tiene a precisare il curatore della testata Roberto Recchioni nella breve nota introduttiva all'albo, è l'unico "abilitato" a narrare le vicissitudini dell'Indagatore dell'incubo ambientate in questo mondo futuro. E lo fa con storie sempre più appassionanti, che riprendono alcune tematiche chiave dell'opera sclaviana in felici reinterpretazioni.





Andrea Cavaletto: la scrittura oltre la paranoia


Lo sceneggiatore torinese ci parla dei suoi ultimi lavori, da Paranoid Boyd a Dylan Dog, passando per l'esordio su Tex.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/10/andrea-cavaletto-la-scrittura-oltre-la.html




6 volumi Bao da leggere (prima di Lucca)

Bao Publishing pubblica ogni anno diversi titoli meritevoli di interesse. Alle soglie di Lucca Comics & Games, escludendo le novità presentate in anteprima durante la manifestazione toscana, abbiamo consigliato sei volumi per noi meritevoli d'attenzione, cinque italiani e uno d'oltreoceano.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/10/6-volumi-bao-da-leggere-prima-di-lucca.html





Incipit: il nuovo antologico Masnada 


Incipitè la nuova opera del collettivo Masnada, un'antologia di ventidue inizi di storie senza conclusione, porte aperte e non chiuse.
Un'idea davvero affascinante che sin dalle premesse stuzzica la fantasia del lettore. Un po' come se noi iniziassimo questa frase senza fin

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/10/incipit-il-nuovo-antologico-masnada.html




Dylan Dog #373

Nel numero 373 di Dylan Dog, Emiliano Pagani e Daniele Caluri confezionano una storia destinata intenzionalmente a far discutere, dove parlano di idealismo, di lotta al sistema e di giustizia, ma non solo. Perché La fiamma è una molotov scagliata contro le indifferenze che caratterizzano la società odierna.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/10/dylan-dog-373.html





Lucca 2017: le dediche audaci


Un po' di quel che abbiamo raccolto alla fine della fiera, ovvero tutte (o quasi) le dediche, fatte su stampe, pagine bianche di volumi o in alcuni casi disegni realizzati appositamente da fumettisti garbati e in gran parte dalla sconfinata disponibilità.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/11/lucca-2017-le-dediche-audaci.html 





Dragonero Adventures #1 & Dragonero #54


Tra Dragonero Adventures #1 e Dragonero #54 gli autori sembrano proprio essersi divertiti narrativamente e visivamente inserendo un felice gioco di rimandi, collegamenti e rievocazioni reciproche. Quasi a voler rimarcare le analogie e le differenze che intercorrono tra le due serie, pur presentando storie disegnate dallo stesso artista (il versatile Riccardo Crosa), nella serie young e nel mensile "classico" vengono sviluppati toni diametralmente opposti: spensierati, avventurosi e raggianti nel primo caso, cupi, intensi, quasi funesti nel secondo.




Giorgio Giusfredi: scrivere Dampyr, Zagor e... Tex! 


Giorgio Giusfredi, lucchese classe '84, scrittore nonché il più stretto collaboratore redazionale di Mauro Boselli e destinato a diventare una colonna portante della fabbrica delle idee di via Buonarroti, dopo Zagor e Dampyrè arrivato a mettere la sua firma su una storia del Mito, Tex. In questa intervista abbiamo parlato del suo ruolo di sceneggiatore, del lavoro in redazione, della sua formazione e dei suoi progetti futuri.





Astromostri - Le Storie #61


Giunta al suo sesto anno di vita, la collana Le Storie ci ha ormai abituati a leggere episodi fuori dal comune, perle di straordinaria bellezza. Ciononostante forse non eravamo pronti per quest'albo: una gioia per gli occhi e un toccasana per la mente.





Macerie prime 


<<Ma secondo te sono contenti, nel posto-dove-vivono-tutti?>>
<<Bisogna chiedere a loro. È una domanda difficile.>>
Macerie prime, il nuovo libro di Zerocalcare, è un tentativo di rispondere a questa domanda. Un tentativo incompiuto per due motivi: il primo, perché la risposta <<dipende da un sacco di cose>>; il secondo, perché per scoprire il finale di questa storia bisognerà attendere maggio 2018, quando sarà pubblicato il secondo e ultimo capitolo. 

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/11/macerie-prime.html





The Steams #1/4

The steams è la serie con cui la Noise Press si è addentrata nel genere steampunk: racconti incentrati su un passato anacronistico nei quali i protagonisti fanno uso di mezzi tecnologicamente avanzati.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/12/the-steams-14.html




Dario Sicchio: i fumetti, i progetti e... i dettagli

Nell'ultimo anno il nome di Dario Sicchio è apparso diverse volte sulle pagine virtuali del nostro blog. Dal webcomic Black Rock per l'etichetta Wilder a Walter Dice: e Chiodotorto per Magic Press, da Battaglia Caput Mundi per la Cosmo fino a Il giro di vite (da un racconto di Henry James) per la collana Roberto Recchioni presenta: I Maestri del Mistero della Star ComicsIn questa intervista abbiamo chiesto allo sceneggiatore romano, cofondatore dello Studio Panopticon dove lavora come montatore audiovisivo e si occupa di produzioni multimediali, di condividere alcune considerazioni circa il suo percorso, prima da appassionato poi da fumettista di mestiere, sui suoi progetti passati, presenti e futuri e sul suo modo di vedere il fumetto come mezzo comunicativo.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/12/dario-sicchio-i-fumetti-i-progetti-e-i.html



Baronciani: le ragazze, Munari, l'amore e la musica

Le ragazze nello studio di Munari di Alessandro Baronciani sta vivendo una seconda vita. Pubblicato originariamente nel 2010 e da tempo fuori commercio, è tornato in libreria quest'anno in una nuova edizione targata Bao Publishing, con copertina inedita e diverse pagine ridisegnate. 
Ne abbiamo parlato con l'autore in questa intervista, ripercorrendo il suo rapporto con l'artista e designer Bruno Munari, approfondendo l'esigenza di ristampare questo libro romantico in versione "rimasterizzata" e concedendoci il tempo per stilare una piccola classifica dei suoi dischi preferiti del 2017.

http://gliaudaci.blogspot.it/2017/12/baronciani-le-ragazze-munari-lamore-e.html




















...+1 (anzi, più di 1!)


Tutti gli articoli su Mercurio Loi (vedi qui)

Impossibile scegliere una sola recensione del Mercurio Loi di Alessandro Bilotta, una serie incredibilmente raffinata e stimolante. Ogni numero è stata una scoperta, ogni albo una nuova esplorazione che ci ha spinto a ragionare molto, nel nostro piccolo, con scambi di idee e d'interpretazione, perché le storie meritavano sempre tutto l'approfondimento possibile.

Trovate le nostre recensioni di Mercurio Loi a questo link:
http://gliaudaci.blogspot.it/search/label/Mercurio%20Loi









Space Rhapsody: I fumetti marziani di Ronin

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L'omaggio del collettivo Ronin alla fantascienza classica

















Dopo il primo speciale intitolato Monsters Milkshake(che avevamo annunciato qui), gli autori del collettivo Ronin tornano con Space Rhapsody, tributo alla fantascienza classica e old style che tra invasioni aliene e tecnologie poco rassicuranti riprende l’estetica e le tematiche più caratteristiche del genere.



Comunicato stampa

Space Rhapsody:
I fumetti marziani di Ronin

Potevamo stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci, ma il secondo numero speciale del magazine Ronin è fantascienza, non scienza, e soprattutto è in bianco e nero. E naturalmente è online Issuu, gratis e fantascientificamente disponibile sui vostri schermi con un semplice click su https://issuu.com/mokapop-ronin/docs/space_rhapsody

Dove il primo speciale Monsters Milkshake era una dichiarazione verso l’epoca d’oro dell’horror, Space Rhapsodyè il tributo che gli autori del collettivo Ronin hanno voluto pagare alla fantascienza classica e un po’ vecchio stile: tra invasioni aliene e tecnologie poco rassicuranti, che si tratti di omaggi, suggestioni o parodie, in un modo o nell’altro tutte le storie realizzate fanno i conti con l’estetica e le tematiche più caratteristiche del genere.

La copertina è lasciata all’ispirata collaborazione tra Paolo Voto e Guido Vitabile, a cui seguono oltre 20 storie da 1 o 2 pagine (un formato che presenta una sfida per gli sceneggiatori, ma che proprio per questo è stato scelto come standard per gli speciali di Ronin), un breve racconto di Beno Franceschini e le “illustrazioni sequenziali” firmate da Champa Avellis per poi chiudersi con la contro copertina di Giulia Marchesi.

Cosa c’è sulla luna? Chi guida gli ufo?– Sono le prime domande che il collettivo Ronin pone retoricamente ai lettori nell’introduzione al volume – Ma anche: il vicino è realmente chi sembra o è stato sostituito da un clone alieno in virtù di un’invasione silenziosa della terra? Ci stanno occupando, quindi? Il governo mondiale è complice? I marziani sono buoni o ci stermineranno tutti? La fantascienza, sin dalla sua (pur recente) nascita, è lo specchio del rapporto che abbiamo con il tempo che stiamo vivendo, con la tecnologia e con il progresso”.


Cover di Paolo Voto

Tavola da "Aldilà" di Meucci e Caiazza.

Tavola da "Planeth Death" di Pietro Rotelli.

Illustrazione di Champa Avellis.

Controcover di Giulia Marchesi.


Giveway: vinci Dare di Grant Morrison

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Le semplici regole per vincere il volume sceneggiato dall'autore scozzese




Benvenuti al nostro nuovo contest. Stavolta è in palio una copia di Dare, volume realizzato da Grant Morrison e Rian Hughes, pubblicato in Italia da ProGlo Edizioni.



Come per i nostri giveway precedenti, le regole sono semplici.
Per ricevere il volume infatti basterà:
- aver messo "Mi piace" alla pagina Facebook de Gli Audaci;
- aver commentato la foto (qui) o averla condivisa.




Il vincitore sarà estratto a sorte tra coloro che avranno compiuto tutte le suddette azioni entro venerdì 12 gennaio 2018. Il nome del vincitore sarà comeunicato sulla pagina Facebook sabato 13 gennaio e verrà contattato in privato per l'indirizzo postale a cui inviare il premio.

Link Fb: www.facebook.com/gliaudaci


Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi - Le notti della luna piena

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L'irresistibile richiamo della foresta nera




Si capisce che gli Audaci sono stra super iper mega ultra felici di questa nuova ristampa dylandoghiana, arrivata ormai al numero nove?! E quanto si staranno divertendo i curatori della collana a pescare nel mare magnum della produzione sclaviana? Tanto, difficile vada diversamente. E, comunque, si tratta davvero di un bello scegliere: date un'occhiata alle nostre recensioni e fatevene un'idea!

La mitica cover originale ad opera di Claudio Villa (sì, quella con Dylan con la camicia bianca).

A eccezione del leggendario n. 1, L'alba dei morti viventi, l'episodio di questo freddo gennaio è il più antico. Pubblicato originariamente nel dicembre 1986, Le notti della luna piena, numero tre della serie regolare, vedeva alla parte grafica l'esordio di due delle colonne portanti della serie: Giuseppe Montanari ed Ernesto Grassani.
Ed è proprio sul loro lavoro che ci soffermeremo, brevemente, nella parte iniziale della recensione.



"Bisogna inventare situazioni. Il racconto di Dylan Dog vive per frammenti. Devono esserci scene forti. E devono venire espresse graficamente. In Dylan, Sclavi, ma anche altri sceneggiatori, hanno chiesto ai disegnatori cose ai limiti dell'impossibile. Per esempio: un personaggio viene inghiottito dalla propria stanza. Certo, tu puoi anche scriverlo, ma cosa significa graficamente? Giuseppe Montanari ed Ernesto Grassani sono riusciti a disegnare questa cosa impossibile, grazie al loro stile essenziale e non-realistico". 
Gianfranco Manfredi dal saggio Making Of Dylan Dog (di Franco Busatta e Stefano Priarone, Edizioni If 2007).
La storia si apre con il mitico bianco maggiolone - targato DYD 666 - che affronta i sentieri poco battuti della Foresta nera, in Germania. Si tratta della primissima uscita "fuori porta" per l'irresistibile duo formato da Dylan e dal suo assistente, Groucho.
Come rivelato nell'intervista a Montanari e Grassani, che troverete nel cartonato, l'assistente di Dylan doveva avere le fattezze di MartyFeldman (qui sotto in uno studio del copertinista Claudio Villa). Infatti, le prove realizzate inizialmente dal duo e sottoposte al giudizio di Tiziano Sclavi e DecioCanzio, una volta approvate, vennero ridisegnate proprio per sostituire la figura dell'assistente originario con quella di Groucho.





I due autori, pur mostrando sin dalle prime pagine uno stile riconoscibilissimo, rendono evidente in alcuni dettagli la loro progressiva evoluzione. "Fummo quasi gli unici a utilizzare come riferimento il Dylan disegnato da Claudio Villa. Poi, con il tempo, trovammo una nostra versione, che è poi quella che usiamo tuttora!", affermano gli stessi autori. Infatti in questa storia il loro tratteggio è più ampio, meno rarefatto rispetto a quanto ci hanno poi abituato nel corso degli anni.


Un passaggio particolarmente "à la Villa".

Risulta poi molto interessante ripercorrere alcune scene in cui Montanari e Grassani hanno operato scelte alquanto peculiari. L'undicesima tavola dell'episodio, ad esempio, in cui Dylan raccoglie al volo la pistola e spara al licantropo, è una scena quasi muta (ad eccezione delle onomatopee) in cui il tempo sembra quasi fermarsi. "In Le Notti della Luna Piena, a mettermi in difficoltà furono le classiche strisce con tre vignette...", spiega Ernesto Grassani. "Agli albori della serie apparivano spesso, era una soluzione che serviva a descrivere un'azione precisa, dividendola in tre momenti, come in un ralenti". La scena è particolarmente suggestiva, con una stravagante scelta per le inquadrature ed è certamente tra le pagine meno convenzionali dell'albo. 


Il lavoro dei due artisti è uno dei più chiacchierati di sempre a causa della leggendaria svista nella lunga sequenza interna all'autovettura: Dylan si trova alla guida del maggiolone ma dal lato sbagliato! Considerato che i due protagonisti vengono dal Regno di sua maestà, la guida del veicolo dovrebbe trovarsi a destra, mentre nei disegni Dylan occupa il lato autista a sinistra e Groucho quello del passeggero, a destra. Anche questa è storia del fumetto: altri tempi, altre soglie di attenzione ma anche altre emozioni.

La storia è un evidente omaggio a film e romanzi appartenenti al filone licantropico-horrorifico, e non solo, in voga in quegli anni: impossibile non pensare al FrankensteinJunior di MelBrooks (durante il già citato viaggio in auto), a Unico indizio la luna piena (tratto da un'opera di StephenKing), all'omonimo film del maestro francese Rohmer, e alle pellicole cui si fa esplicito riferimento nel redazionale (Un lupo mannaro americanoa Londra e L’ululato)
Un altro superclassico citato direttamente è L’uomo Lupo, film del 1941 con Lon Chaney Jr.



Una scena dal Frankenstein Junior di Mel Brooks.
Dicevamo che la sgangherata coppia si trova in Germania, nel lugubre paesino di Wolfburg, che sta a Lenotti della luna piena come la cittadina zombiesca di Undead sta a L'alba dei morti viventi, per indagare sulla sparizione della giovane Mary Ann Price, educanda in un rigido collegio femminile, gestito col pugno di ferro dalle anziane sorelle Edda e HelgaBlucher (le quali si riveleranno essere due malvagie entità).

«Sei un privilegiato, uomo... tu hai visto ciò che nessuno, nel ventesimo secolo, lontanamente immagina... hai visto un incantesimo!» dice Helga Blucher a Dylan dopo che il nostro ha assistito alla metamorfosi in lupo di alcuni uomini (chiamati dagli abitanti di Wolfburg "stranieri") sotto il suo controllo.
Sempre Helga rivelerà a Dylan:«Noi esistiamo da sempre, e sempre esisteremo. La nostra è una civiltà parallela: viviamo in mezzo a voi ma non siamo come voi».
Così dicendo la terribile strega, come nel più classico dei momenti culmine dei film di paura, snocciola al protagonista, in apparente scacco mortale e senza più nulla da perdere, il suo piano contro natura, degno delle peggiori SS naziste (non per niente la storia è ambientata in Germania): fare accoppiare le ragazze del collegio con le sue creature metà uomo metà lupo per generare una nuova e potente razza ibrida.



Quella che solo apparentemente può risultare una classica storia horror a sfondo licantropico è, in realtà, uno strumento che Sclavi utilizza per condurre la sua personale battaglia contro le violenze sugli animali e contro le sperimentazioni sugli esseri viventi in senso lato. La potenza, la profondità e l'attualità del dettato sclaviano sono davvero sconvolgenti: usare, nel 1986, il fumetto per dire NO agli esperimenti sugli animali era una cosa così in anticipo sui tempi che ancora oggi non è attuale!

«E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce».
Così traduceva GiacomoLeopardi il passo di Giovannil’evangelista, mettendo le parole in epigrafe al suo ultimo capolavoro, La ginestra o il fiore del deserto.
L'uomo può fare il bene ma tende, per sua natura, al male. In questo caso Sclavi non tratta propriamente di uomini ma di streghe: ma di che cosa sono simbolo le due sorelle Blucher se non del desiderio dell'uomo di spingersi oltre i limiti imposti dalla ragione? Di volersi sostituire a dio? Di voler assoggettare la natura ai propri interessi? La tracotanza è un peccato che i celesti non perdonano e chi si lancia in simili imprese viene distrutto senza pietà. E anche in un mondo senza dio, quanto sarà disposta la natura ad aspettare prima di spazzarci tutti via con il giorno della Rivelazione finale? Quanto ancora potrà essere paziente con l'uomo?
Con il fatto che l’albo si conclude con un bambino che viene allattato da una lupa, Sclavi ci dice che quel giorno è ancora purtroppo/per fortuna lontano e che altri abominî verranno dalla buia grotta alla luce del sole.
Il bambino è figlio della scomparsa Mary Ann Price, il padre della quale aveva ingaggiato Dylan. Il nome della ragazza è illuminante: Maria Anna. Maria e Anna. I due nomi delle due madri per eccellenza della nostra cultura. Maria è il nome della madre di Cristo, Anna è il nome della madre della stessa Maria, la Madonna, la nostra signora. E quindi quale nome migliore per identificare colei che metterà al mondo una nuova terrificante creatura mai esistita prima? Santità e blasfemia insieme: una perversa meraviglia. E che dire, poi, del cognome della giovane, Price? È un certo omaggio al mitico attore americano Vincent Price, volto storico di tantissime pellicole del terrore della Hammer film e voce satanica in The number of the beast, brano dell'omonimo album della band inglese Iron Maiden.


Vincent Price.
The number of the beast degli Iron Maiden.
Un'ultima segnalazione, secondo noi, degna di rilievo. Le due megere, all'interno del collegio, si servono di un ragazzo, Otto, visibilmente deforme e affetto da ritardo mentale. È lui il primo di una lunga serie di freak cui Sclavi si dedicherà con animo e corpo. Il giovane, sul finale, in un sussulto di amore verso il prossimo che caratterizza i deboli secondo Sclavi, aiuta Dylan a salvarsi e svolge proprio la parte del deus ex machina. Il suo ruolo da assistente sembra poi coincidere con quello di Gnaghi, problematico aiutante di Francesco Dellamorte, protagonista del romanzo sclaviano DellamorteDellamore (1991), e presente sia nel libro che nell’omonima trasposizione cinematografica di Michele Soavi (1994).


Dellamorte Dellamore.
Inutile ricordare, invece, che il commissario Durrenmatt, che indaga poco e male parallelamente a Dylan in questa storia, ricorda il celeberrimo scrittore svizzero FriedrichDürrenmatt, autore, tra tanti piccoli gioielli, del romanzo La promessa. Requiem per un romanzo giallo (portato sul grande schermo da SeanPenn alla regia e con l'ultima straordinaria interpretazione di Jack Nicholson) e della pièce teatrale Playing Strindberg (che riprende e rifà la Dödsdansen del drammaturgo svedese).
Se tutta questa carne di lupo messa al fuoco non vi sembra abbastanza sappiate che lo stesso è parso a Sclavi il quale, dopo circa sei anni, coadiuvato per la prima volta da Mauro Marcheselli, ha scritto il riuscito sequel di questa storia, L'ultimo plenilunio, Dylan Dog n. 72, disegnato ancora una volta da Montanari e Grassani..
Se a questo aggiungete anche la nuova cover di Gigi Cavenago, che rivisita in chiave pop gli elementi chiave del racconto, direi che proprio di più non si può chiedere a una storia di oltre trent'anni fa. 
Non siete ancora d'accordo?! Ma allora siete come il lupo: perdete il pelo ma non il vizio!



Rolando Veloci
(con il contributo di Giuseppe Lamola)




"Le notti della luna piena"
SERIE: Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi 
NUMERO: 9
DATA: gennaio 2018
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Tiziano Sclavi
DISEGNI E CHINE: Montanari & Grassani
COLORI: GFB Comics e Luca Bertelè
COPERTINA: Gigi Cavenago







Per le immagini: © 2018 Sergio Bonelli Editore.

Weird Book: i fumetti della Caliber Comics in Italia

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Due volumi horror in uscita: Deadworld e Morning Star


La casa editrice Weird Book ha firmato un contratto di esclusiva con la storica etichetta americana Caliber Comics. Nel 2018 da questa collaborazione nasceranno le edizioni italiane di Deadworld, racconto squisitamente horror che presenta gli zombie sotto una nuova luce (di Gary Reed, Vince Locke e Dalibor Talajic) e il secondo volume di Morning Star, storia ai confini dell’orrore (ideata da Massimo Rosi con i disegni di Paskal Millet).



Comunicato stampa

DEADWORLD

Prima di The Walking Dead, prima della grande moda
sui morti viventi che ha invaso tutti gli ambienti dell’entertainment, dal cinema alla televisione, dai fumetti alla letteratura, c’era Deadworld.

In Deadworld i morti sono tornati in vita in un mondo provato dall’avvento dell’olocausto sovrannaturale. Gli uomini si sono riuniti in piccoli gruppi di superstiti per cercare di scampare alle orde di zombie che hanno preso possesso della Terra. Un gruppo di ragazzi, non sapendo con certezza se il fenomeno sia isolato o si sia invece evoluto a livello mondiale, credono di poter sopravvivere finché non si rivela un fatto inquietante che farà vacillare ogni loro certezza: gli zombie possiedono un’intelligenza. Sono scaltri e sadici e, oltre che nutrire un desiderio insaziabile per la carne fresca, amano sottoporre a torture strazianti gli umani superstiti. Il leader degli zombie è un sarcastico fumatore incallito, sempre in sella alla sua Harley, conosciuto come “Re Zombie”. Uccidere gli uomini per lui è solo un lavoro collaterale al suo vero scopo: trovare il modo di aprire in maniera permanente il portale dimensionale per sottomettere definitivamente la Terra.
Deadworld è una storia squisitamente horror che presenta gli zombie sotto una nuova luce, rendendoli esseri senzienti con uno scopo e una missione, ed esplorando le interazioni umane e quello che accade quando la posta in gioco è l’estinzione della propria specie. Orrore, sopravvivenza e speranza, in un mondo in cui la scienza e la tecnologia non possono più venire in soccorso dell’uomo. Deadworld parla di morte ma è anche la storia della vita.
Un fumetto di Gary ReedVince Locke e Dalibor Talajic pubblicato in America dalla storica Caliber Comics.


MORNING STAR # 2

Morning Star 2, una nuova storia ai confini dell’orrore, in questa serie ideata da Massimo Rosi con i disegni di Paskal Millet, pubblicata in America dalla Caliber Comics.

Legione ha uno scopo: aprire un portale verso l'Inferno per fare strada alle armate di suo padre Baal. La Terra, il creato di Dio più labile, un luogo di creature da corrompere e ingannare, è infatti terreno fertile dove stabilire il nuovo impero degli Inferi. Gli agenti del Morning Star si stanno mobilitando: solo la loro abilità potrà impedire la venuta dell’altro mondo nel nostro e sventare la supremazia del regno nero dell’oltretomba.


Webcomic: l'esordio di Wake Up

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Il nuovo fumetto del collettivo Ehm: un mystery horror ispirato a Robert E. Howard



Chi ci segue da tempo sa con quanta attenzione cerchiamo di segnalare le novità che riguardano il mondo dei webcomic, sempre più fonte di interesse e potenzialità di sperimentazioni. Stavolta abbiamo il piacere di presentarvi in anteprima Wake Up, webcomic di genere mystery horror che potrete leggere dal 29 gennaio sul sito del collettivo Ehm. Scritto da Dario Custagliola (autore del romanzo No Man, qui al suo esordio fumettistico) e disegnato da Antonello Cosentino (fondatore del collettivo Ehm Autoproduzioni), Wake Up sarà diviso in stagioni: la prima sarà composta da quattro episodi, che promettono di tenervi col fiato sospeso.

Comunicato stampa

OGNI NOTTE UN NUOVO CORPO.
OGNI NOTTE UN NUOVO INCUBO!

Inghilterra, anni ’80. Frank Hubort si risveglia sconvolto nel cuore della notte... ancora una volta ha avuto un incubo. Suda, è febbricitante e in pochi giorni il suo corpo sembra essere invecchiato di dieci anni. Nella testa ha una voce, che recita senza sosta un desiderio che gli viene dal profondo delle sue viscere: “Un sonno senza sogni.”        
Frank Hubort si alza dal letto, ha una pistola nel cassetto... dannatamente attraente!
È così che inizia Wake Up, il webcomic scritto da Dario Custagliola (già autore del romanzo No Man edito da Leone Editore e qui al suo esordio fumettistico) e disegnato da Antonello Cosentino (Cosplay Killer edito da Edizioni Inkiostro, Siegrune in uscita con Edizioni BD, fondatore del collettivo Ehm Autoproduzioni).
Wake Up è un mystery horror che potrete leggere dal 29 gennaio 2018 sul sito del collettivo Ehm. La prima stagione sarà composta da quattro episodi, per un totale di oltre cento tavole, che vi terranno col fiato sospeso e vi trascineranno nel cuore di un asfissiante incubo.
La storia trae spunto dal racconto La Pietra Nera dello scrittore statunitense Robert E. Howard, che negli anni Trenta contribuì con alcuni suoi racconti ad allargare il mito di  Cthulhu, nato dalla terrificante penna di H. P. Lovecraft, collega e amico di Robert Howard.
Wake Up parte da questo racconto e lo rielabora, in una versione ancor più cruda e disturbante che mette il lettore di fronte a una fondamentale domanda: cosa resta da fare quando il male s’impossessa della tua vita?

Preparatevi a entrare nell’incubo! 







The Steams Chronicles #1

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L'antologico Noise Press dedicato al genere steampunk


Torniamo a parlare delle produzioni targate Noise Press con un nuovo albo presentato nel corso dell'ultima edizione di Lucca Comics & Games. Come accennavamo parlando di The Steams, la riuscita della serie a fumetti dedicata allo steampunk ha dato modo alla casa editrice di varare una collana parallela, The Steams Chronicles. Si tratta di un antologico in cui team creativi differenti realizzano racconti collaterali ai filoni principali di The Steams e approfondiscono le storie di alcuni dei personaggi. A seguire parleremo dell'albo d'esordio, al quale hanno partecipato diversi guest authors, dopo una breve introduzione su un genere che negli ultimi anni ha trovato sempre maggior diffusione.




Le storie steampunk raccontano un passato anacronistico con un'ambientazione storica (spesso l'Inghilterra vittoriana) in cui i protagonisti fanno uso di mezzi tecnologicamente avanzati, come strumenti azionati dalla forza motrice del vapore o dall'energia elettrica. Si tratta di un genere (o filone) relativamente recente, codificato con precisione tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta del XX secolo, portato alla notorietà dal romanzo La macchina della realtà (The Difference Engine, scritto da William Gibson e Bruce Sterling nel 1990).

Per quanto riguarda la componente fumettistica, possiamo ascrivervi opere quali La Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore e Kevin O'Neill o Grandville e Le avventure di Luther Arkwright di Bryan Talbot. Alcuni esempi li troviamo segnalati anche nell'introduzione all'albo, ai quali ci permettiamo di aggiungere un'uscita Bonelli di circa un anno fa, ovvero I pionieri dell'ignoto di Stefano Vietti e Alessandro Bignamini (romanzo a fumetti ambientato in una Londra vittoriana steampunk) ma anche Donald Quest, saga tra il fantasy e lo steampunk che ha esordito lo scorso dicembre su Topolino #3240.
Il lancio di The Steams Chroniclesè insomma testimone di un progressivo interesse non solo editoriale ma anche da parte dei lettori verso questo tipo di narrazione.


Terminato questo breve ma dovuto excursus, entriamo nel dettaglio di questa nuova uscita Noise Press. L'albo si compone di storie leggibili a sé anche per chi è completamente a digiuno di The Steams (e magari non ne ha nemmeno mai sentito parlare). D'altra parte alcune sfumature sono senz'altro apprezzabili maggiormente da chi segue regolarmente la serie, che avrà anche il piacere di ritrovare vari personaggi che conosce ormai bene.


In particolare, tra le sei storie presentate nell'albo, segnaliamo This sound leads the way di Luca Frigerio, Pasquale Qualano e Chiara Miriadeche riprende la figura, sinora solo accennata, di Garnett, il maggiordomo di Lady Ward (la prorompente spia segreta al servizio di Sua Maestà, protagonista della miniserie I wonder who in The Steams). La storia parla delle mansioni del maggiordomo, che spesso esulano quelle "classiche"; lo stile estremamente sintetico ed efficace dei testi e l'ironia delle didascalie (in rapporto a quanto mostrato visivamente) rendono l'episodio, seppur molto breve, una lettura godibilissima. Altro motivo dell'estremo piacere nella lettura è la presenza della guest star Qualano ai disegni, il quale esprime tutta l'eleganza e la dinamicità di cui è capace. L'autore sembra avere sempre un'occhio di riguardo verso l'impostazione delle tavole tipica del mercato fumettistico statunitenseNon è un caso che da anni Qualano collabori con le più grandi case editrici d'oltreoceano: il suo tratto riesce a fare la differenza.
Altro episodio estremamente godibile è La chimica degli dei di Brian Freschi, Marco Cabras e Marcello Iozzoli, che si presenta come un rapido sguardo su personaggi e contesti interessanti e inediti.
Citiamo anche la simpatica storia breve ad opera di Paul Izzo e Lorenzo Maglianesi, che intesse interessanti legami con gli episodi dedicati all'Orso di Kodiak e che probabilmente sarà apprezzata maggiormente da coloro che hanno seguito The Steams.

Difetto principale di alcune storie, sebbene insito nel progetto editoriale, è quello dell'esiguità di tavole a disposizione, che in alcuni casi lascia il desiderio di leggere come prosegue la trama ma anche una certa impressione d'incompiutezza.

In ogni caso, chiudendo l'albo rimane l'idea di una pubblicazione caratterizzata da una notevole cura per la confezione, che riesce ad andare ben oltre l'aspetto puramente estetico e superficiale dei costumi e degli stereotipi dello steampunk, offrendo storie brevi godibili. Un prodotto che si staglia dunque a ulteriore dimostrazione delle potenzialità espressive di un genere ancora non pienamente esplorato nella Nona arte.


Il sommo audace


The Steams Chronicles #1
DATA: 2017
EDITORE: Noise Press

TESTI: Colella, Frigerio, Freschi, Izzo, Landi, Nebbioso
DISEGNI: Cabras, Carratù, Derosas, Maglianesi, Qualano, Quaglia
COLORI: Colasante, Carotenuto, Iozzoli, Miriade
COPERTINA: Colapietro

Shockdom e Verticomics presentano Shockdom4You

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L’applicazione per leggere su smartphone e tablet una vasta selezione delle opere pubblicate dalla casa editrice


Annunciata oggi la storica alleanza tra due importanti realtà del fumetto digitale in Italia: Shockdom e Verticomics presentano Shockdom4You, l’applicazione permetterà di leggere, su smartphone e tablet, il catalogo della casa editrice.
A seguire vi forniamo ulteriori dettagli.


Comunicato stampa
Milano, 15 gennaio 2018

SHOCKDOM E VERTICOMICS PRESENTANO SHOCKDOM4YOU,
L’APP PER LEGGERE SU MOBILE IL CATALOGO DELLA CASA EDITRICE


Storica alleanza tra le due principali realtà del fumetto digitale in Italia. L’applicazione permetterà di leggere, su smartphone e tablet, una vastissima selezione delle opere pubblicate.


Da quasi venti anni, Shockdom fa dell’innovazione e dell’uso del digitale la propria vision. Dopo aver pubblicato i primi webcomics, nel 2000, Shockdom ha visto i propri fumetti su cellulare già con la tecnologia WAP a metà degli anni 2000 e, alla fine dello scorso decennio anche le strisce di alcuni autori sono state pubblicate come app per smartphone. Altri progetti sono in cantiere e uno dei più importanti è sicuramente Shockdom4You, nata dalla collaborazione con Verticomics, una partnership importante e significativa.




Il download dell’app è gratuito e dà una serie di vantaggi agli appassionati di fumetti:
  • le opere in vendita hanno prezzi ridotti fino all’80%.
  • sarà possibile creare una propria libreria, accessibile in Cloud e in modalità aerea
  • si possono acquistare bundles (pacchetti) di intere serie o tutte le opere di un singolo autore: per esempio, si può scegliere di acquistare tutta la saga di AEON in un colpo solo, o addirittura l’intera bibliografia di Angela Vianello.
  • tramite la condivisione dell’app con amici o un accesso costante nel tempo, si potranno guadagnare crediti per l’acquisto di altre opere.
Mirko Oliveri, fondatore e CEO di Verticomics, racconta con entusiasmo le peculiarità del progetto: “Il sofisticato sistema di lettura consente una fruizione delle opere del tutto priva di interruzioni e lag. Un’esperienza di lettura che Kindle e altri operatori non offrono, in quanto utilizzano una tecnologia progettata per la narrativa tradizionale e non per le tavole a fumetti e il flusso di lettura delle vignette. I lettori resteranno sbalorditi. Inoltre, debuttare da subito nella più prestigiosa  ed esclusiva piattaforma di software del mondo, App Store di Apple, è uno dei segnali della portata di questo cambiamento.” In merito alla collaborazione con Shockdom, aggiunge: “Sono orgoglioso e onorato  che Shockdom, che da sempre si preoccupa di proiettare il fumetto nella tecnologia digitale allo scopo di divulgarlo alle future generazioni, abbia scelto Verticomics per lavorare sinergicamente alla realizzazione di questo progetto. Il fatto che Shockdom entri nel mercato degli eBook è già un complimento per me;  se poi penso che il progetto, in costante evoluzione, coinvolge noi di Verticomics, non potrei essere più felice.”

Lucio Staiano, fondatore e CEO di Shockdom, aggiunge: “Verticomics è il principale store italiano di fumetti digitali. È l’unica realtà in Italia che ha una visione del futuro come Shockdom e che, come Shockdom, l’ha portata avanti con caparbietà e talento. Siamo sempre stati attenti alla loro evoluzione sin dal sito Verticalismi. Per questo quando ci siamo incontrati, abbiamo deciso, insieme, di fare qualcosa di diverso. Una via di mezzo tra l’ebook store e una piattaforma di abbonamento. Verticomics ha abbracciato l’idea e insieme, in poche settimane abbiamo creato Shockdom4You, grazie alla volontà, competenza e passione di Mirko, Enrico, Giuseppe e del loro team. È la dimostrazione che quando si vogliono fare le cose insieme, si possono fare.  Credo che sia un bel segnale per il mercato che le due principali realtà innovatrici per il fumetto in Italia, abbiano deciso di intraprendere un percorso insieme.”



La landing page del progetto: http://shockdom4you.it/
Dove trovare le applicazioni: Versione AndroidVersione iOS
VERTICOMICS è la più importante piattaforma italiana di ebook specializzata in fumetti. VERTICOMICS offre una tecnologia progettata da lettori di fumetti per i lettori di fumetti. Nelle app e nel sito web VERTICOMICS sono disponibili le edizioni digitali dei titoli Bao Publishing, Bonelli editore, Panini, Saldapress e da adesso Shockdom.
Shockdom è la casa editrice di fumetti fondata da Lucio Staiano con oltre 100 titoli a catalogo. Il progetto Shockdom nasce nel 2000 come prima realtà italiana a produrre fumetti digitali, diventando, col tempo, la casa editrice italiana punto di riferimento per i webcomics e una delle realtà in maggiore crescita nell’editoria tradizionale. Un’azienda innovativa, che si pone come obiettivo l’evoluzione e il cambiamento del fumetto in Italia, con un parterre di autori giovani e italiani (da Giulio Rincione a Sio, da Bigio ad Angela Vianello). Una ‘taverna company’ che punta sul lavoro artigianale, collaborativo e di qualità, credendo anche in talenti ancora sconosciuti da lanciare non solo in Italia ma anche all’estero. Una realtà in grado di avvicinare i brand al target giovanile (ha collaborato con Parmareggio, Goodyear, Akuel, Lancia, Nivea, Riso Gallo, Universal Music).

Dall’oscurità di Gotham City alla luce letale di Eclipse

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Il primo appuntamento del 2018 della rassegna Fumetti&Popcorn si terrà Giovedì 1 febbraio presso il Cinema Caffè Lanteri di Pisa con il fumettista Giovanni P. Timpano. Dopo l'inaugurazione della mostra di tavole originali, l'incontro con l'autore, dal titolo Dall’oscurità di Gotham City alla luce letale di Eclipse, sarà moderato da Federico Guerri e Maurizio Vaccaro.



Comunicato stampa
Cinema Caffè Lanteri
Presenta

“Dall’oscurità di Gotham City alla luce letale di Eclipse”
Incontro con Giovanni P. Timpano

Giovedì 1 febbraio 2018
Ore 19.30 inaugurazione della mostra di tavole originali
Ore 20 incontro con l’autore in Sala Cinema

Giovedì 1 febbraio, il Cinema Caffè Lanteriè felice di inaugurare il 2018 con un nuovo incontro della rassegna Fumetti&Popcorn dal titolo Dall’oscurità di Gotham City alla luce letale di Eclipse che vedrà protagonista il lavoro autoriale del fumettista Giovanni P. Timpano. Alle 19.30 sarà inaugurata la mostra delle magnifiche ed inedite tavole originali tratte dal suo ultimo fumetto “The Shadow/Batman” pubblicato negli Stati Uniti dalla famosa casa editrice DC Comics. Alle 20 in Sala Cinema l’autore, moderato da Federico Guerri e Maurizio Vaccaro, ci parlerà non solo delle sue prestigiose collaborazioni con case editrici straniere, come la sopracitata DC, la Dynamite e la Image Comics, ma anche dei fumetti fino ad oggi realizzati tra cui la miniserie “Eclipse”, scritta dallo sceneggiatore televisivo Zack Kaplan e diventata fenomeno editoriale negli USA, che dallo scorso novembre è pubblicata in Italia da Panini Comics.

Shadow/Batman narra l’epico incontro tra due dei più oscuri personaggi dei fumetti americani (e anche libri nel caso di The Shadow). Non è un segreto che The Shadow (nato nel 1930) è stato fonte d’ispirazione a Bob Kane, quando creò Batman nel 1939. The Shadow/Batman è la storia di tre generazione di eroi, è un racconto familiare, con The Shadow, il più vecchio dei tre, quello appartenete ad un'altra generazione, che dopo tanti anni di lotta al crimine non sa più chi è; Batman, che se da una parte è il maestro di Robin, è allo stesso tempo ancora l’allievo di The Shadow; ed infine Robin, figlio di Bruce Wayne, che vive il conflitto col padre e trova in The Shadow una nuova figura autoriale, quasi un “nonno” da cui imparare nuove cose. Sullo sfondo, due delle più grandi nemesi di The Shadow e Batman si alleano per muovere le fila dell’umanità in gran segreto, attraverso media, politica e finanza, spetterà ai tre eroi risolvere il mistero.
Eclipse invece è la serie di fantascienza ambientata in un futuro post-apocalittico non troppo lontano dove il principale nemico dell’umanità sarà la luce del sole, letale per chiunque entri in contatto con essa. La comparsa di un assassino, che se ne serve come arma per uccidere le sue vittime, darà il via a un’indagine destinata a svelare segreti indicibili.

Giovanni Timpano (Paola, 08/01/1979) è un disegnatore di fumetti e lavora prevalentemente per il mercato americano. Muove i suoi primi passi nel settore disegnando le avventure di personaggi come The Phantom (L’Uomo Mascherato in Italia), The Spider, Airboy e Captain Action per la Moonstone Books e realizzando con History Channel un albo storico (Mankind) e con Discovery Channel uno sugli squali (Megalodon). Negli anni più recenti ha realizzato lunghe serie su personaggi storici dell’iconografia pulp americana: The Shadow (in Italia conosciuto come L’Uomo Ombra), Lone Ranger, Green Hornet, Doc Savage e The Avenger. G.I.Joe, Hellblazer e Grimm Fairy Tales sono altre delle serie su cui ha lavorato negli ultimi anni. Attualmente sta disegnando due serie: una è l’incontro/evento tra Batman e Shadow, pubblicato dai due editori dei rispettivi personaggi, DC e Dynamite. L’altra è Eclipse edita dalla Image Comics negli Stati Uniti e tradotta in Italia dalla Panini. Vive e lavora a Pisa.



Mostra delle tavole originali dal 1 al 11 febbraio 2018
Cinema Caffè Lanteri
Via San Michele degli Scalzi 46, Pisa



Gli incubi italiani di Dampyr

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Un volume raccoglie cinque inquietanti misteri dampyriani ambientati in Italia



Sergio Bonelli Editore propone questo mese una raccolta di cinque avventure di Dampyr, disegnate da MajoStefano Andreucci e Alessio Fortunato e con la copertina di Nicola Genzianella, tutte storie ambientate in Italia.
Maggiori informazioni a seguire.


Comunicato stampa

SERGIO BONELLI EDITORE
presenta
DAMPYR. INCUBI ITALIANI

A 18 anni dalla nascita della serie creata
da Mauro Boselli e Maurizio Colombo,
ecco il volume in cui Harlan Draka si trova a indagare
su cinque inquietanti misteri ambientati in Italia

Dal 25 gennaio in libreria e fumetteria

Il 2018 di Sergio Bonelli Editore si apre in libreria e in fumetteria con un grande ritorno: quello di Harlan Draka, il cacciatore di vampiri nato dalla penna di Mauro Boselli e Maurizio Colombo che ha debuttato come serie nel 2000 e che quindi quest’anno raggiunge a tutti gli effetti il traguardo della maggiore età.

Tutti lo conoscono come il Dampyr, essere nato, secondo le antiche credenze del folklore slavo, dall’unione tra un Maestro della Notte e una donna umana. La sua missione: dare la caccia ai vampiri! A combattere al suo fianco, i compagni d’avventura Tesla, una non morta che ha rinnegato le forze del male, e Kurjak, un granitico reduce della guerra dei Balcani.

In questa raccolta di avventure, con i disegni di Majo, Stefano Andreucci e Alessio Fortunato e la copertina di Nicola Genzianella, il personaggio creato da Mauro Boselli e Maurizio Colombo si troverà però lontano da Praga: sarà infatti in trasferta per indagare su una serie di inquietanti misteri ambientati in Italia, in cinque storie tenebrose: a caccia di esseri malefici tra le selvagge montagne della Barbagia (con Le Terminatrici), in una cupa valle tra le Alpi Carniche (con L’ombra Del Male), lungo le rive nebbiose del Po (ne Il Grande Fiume), nelle acque melmose della laguna di Grado (per Il Musicista Stregato) e, per finire, sulle tracce di una leggendaria bambola vivente, amata da Casanova, tra le calli veneziane (ne La Bambola Veneziana). Del resto, come spiega Boselli nella sua introduzione al volume, fu proprio “un’introversa e romantica ragazza inglese destinata a diventare la regina del gotico, Ann Radcliffe, influenzata da Horace Walpole e dal suo Castello d’Otranto, ad ambientare di preferenza i suoi romanzoni sentimentali del terrore in una paurosa Italia di diroccati manieri e rupi selvagge, percorsa da briganti, crudeli monaci e aristocratici tenebrosi…”.



DAMPYR. INCUBI ITALIANI

Soggetto: Mauro Boselli, Maurizio Colombo
Sceneggiatura: Mauro Boselli, Maurizio Colombo
Disegni: Majo, Stefano Andreucci, Alessio Fortunato
Copertina: Nicola Genzianella
uscita: 25/01/2018
Tipologia: Brossurato
Formato: 16 x 21 cm, b/n
Pagine: 496
ISBN code: 978-88-6961-241-1

Prezzo: 15 euro

Online e sui social:




Armagedoom Factory: il crowdfunding per Hell Cross

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Il nuovo progetto di Stefano Cardoselli





Torniamo a parlarvi di Stefano Cardoselli, mostrandovi un’anteprima della nuova opera che ha presentato in crowdfunding su Kickstarter e parlandovi del suo nuovo studio di fumetti e relativa etichetta indipendente, la Armagedoom Factory.


Stefano Cardoselli ha iniziato tempo fa a pubblicare per gli Stati Uniti. Tornato in Italia, ha animato la scena indie fino a meritarsi la prestigiosa nomination come miglior disegnatore Italiano al Treviso comic book festival del 2015. 
Le sue collaborazioni spaziano tra riviste a fumetti come Heavy Metal Magazine, 2000AD e case editrici come Troma Entertainment Scount Comics, Caliber Comics, Antactic Press, Simon and Shuster, Effequ Editrice. Nel 2013, grazie alla BookMakers Comics, ha fatto il suo ritorno sul mercato italiano con il volume Love me like a Psycho Robots, seguito dall’antologia “Into The Pit” , da “Silence of God” “Who will save the world?” e “The Fucking Frogman”. Con lo sceneggiatore Massimo Rosi fonda “Leviathan Labs”, molto attivo in campo internazionale. È del 2016 la graphic novel “Persival” per la Editrice Effequ, seguita dalla pubblicazione di "Stefano Cardoselli's WALK" e "Il cacciatore di stelle", distribuiti da Manicomix.




La notizia odierna è che Cardoselli ha lanciato un nuovo progetto, disponibile su Kickstarter in crowdfunding. Si intitola Hell Cross e lo stesso Cardoselli si è occupato della stesura del soggetto e della realizzazione delle matite. In questo progetto l'autore collaborerà con una nuova etichetta indipendente, la Armagedoom Factory, uno studio creato in collaborazione con gli scrittori Andrea Amenta e Taffeta Darling e con il colorista Tommaso Devito.
Hell Crossè ambientato nella cittadina di Eden, un paradiso terrestre dove vizi e virtù coesistono e dove l'omicidio non è contemplato, almeno fino all'arrivo di un sanguinoso killer. Sulle sue tracce viene messo un veterano della polizia di New York City, lo scaltro Travis J. Pride

Vi lasciamo dunque il link per visitare la campagna Kickstarter per Hell Cross e alcune tavole e la cover in anteprima:

www.kickstarter.com/projects/184995028/hell-cross?ref=user_menu







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