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Poster del terzo tipo - Episodio 4

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Tornano le "locandine sbagliate" di Grullino Biscottacci



Avete mai pensato che, se non fosse per il titolo che campeggia in bella vista, le locandine di film e telefilm potrebbero tranquillamente pubblicizzare un'altra pellicola o un'altra serie tv, vivere una vita completamente differente?
Ecco a voi una nuova folle puntata di Poster del terzo tipo, la rubrica del nostro Grullino Biscottacci dedicata alle "locandine sbagliate" di filmserie tv, un gioco - ci auguriamo -divertente e sostanzialmente innocente. Vi avvertiamo però in anticipo: alcune sembreranno talmente verosimili che arriverete a chiedervi quale fosse il titolo originale delle locandine!









Vi piacerebbe vedere altre locandine?
Scriveteci alla mail: audaci@hotmail.it
oppure via messaggio sulla nostra pagina fb: facebook.com/gliaudaci



Preview: The Blackening

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Il nuovo fumetto di fantascienza targato Weird Book



Presentiamo oggi il primo episodio di una nuova serie in uscita per Weird Book, realizzata in collaborazione con lo studio Leviathan Labs. Si intitola The Blackening ed è un fumetto cyberpunk, scritto da Massimo Rosi, con i disegni di Edoardo Mello e i colori di Serafina Anelli.

Comunicato stampa

THE BLACKENING # 1


The Blackening: il futuro è arrivato

The Blackeningè il nuovo fumetto cyberpunk edito da Weird Book nella collana Weird Comics. Il primo episodio di questa nuova serie nata dalla collaborazione tra la casa editrice e lo studio Leviathan Labs apre le strade a un panorama fantascientifico in cui la razza umana è riuscita a “rigenerare” il corpo mortale con sofisticatissime macchine…
The Blackening (episodio 1 – Cyberwaste) è scritto da Massimo Rosi, con i disegni di Edoardo Mello e i colori di Serafina Anelli.

Il mondo è andato avanti da quando il terribile morbo è esploso, dilagando fino agli angoli più remoti della società come la conoscevamo e corrodendo ogni residuo di carne e esperienza che possa dirsi anche lontanamente umana. Gli uomini sono stati costretti a rigenerarsi, sostituendo i loro corpi con macchine sofisticate, cyborg, involucri vuoti fatti di cavi e circuiti nei quali sono stati impiantati i vecchi cervelli mortali. Per sentirsi ancora umani, gli esseri del nuovo mondo possono apportare alcune modifiche all'impianto con delle restrizioni regolamentate dalla legge.
Tutto sembra procedere bene per Tony, il protagonista di Blackening, che si è adattato al nuovo mondo e ancora riesce a godersi un buon sushi tirato su con le bacchette tradizionali: ha una figlia e un compagno che ama e un lavoro con una certa posizione. Tuttavia, la nuova tecnologia che ha salvato l'uomo dall'estinzione, sembra non potere nulla contro la sua innata crudeltà. La vita di Tony viene sconvolta dal terribile lutto del compagno e dal rapimento della figlia: il suo viaggio inizia dalla fine, in cui tutto è crollato e tutto deve essere ricostruito.


SCHEDA TECNICA
Titolo: The Blackening
Autore: Massimo Rosi, Eduardo Mello, Serafina Anelli
Editore: 73mm
Collana: Comics
Genere: Fumetti
Pagine: 52
Prezzo: € 7,90
Formato: 17 x 26 cm
Caratteristiche: brossurato
Colore: Colore
ISBN: 978-88-99507-44-2
Data di uscita: novembre 2017

Mercurio Loi #7

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Una clessidra impossibile da rovesciare



Le avventure che si leggono su Mercurio Loi si rivelano ogni volta una vera e propria esperienza conoscitiva: in ogni albo della serie, Alessandro Bilotta sceglie di far ruotare la sua sceneggiatura intorno a un tema specifico (le maschere, la finzione teatrale, il ricordo, l'infelicità, le scelte e così via).
La testa di Pasquino è indubbiamente il culmine di tutto quello che è stato raccontato sinora, non solo da un punto di vista strettamente narrativo, per la risoluzione di alcuni snodi narrativi importanti, ma anche e soprattutto dal lato qualitativo, in quanto si staglia un gradino sopra rispetto ai già altissimi livelli raggiunti nei primi sei albi (sette, considerando l'episodio apparso su Le Storie).

[Potrebbe contenere spoiler e... Oh, andiamo, dovreste leggere quest'albo stupendo, altrimenti proseguire la lettura avrebbe poco senso.]



Questa volta l'autore romano inizia con una digressione, inquietante e affascinante al tempo stesso, sulla poesia o, meglio, sul ruolo della poesia
All'inizio della storia un appena abbozzato, ma già perfettamente caratterizzato, professor Scaccia si infervora descrivendo al suo giovane sparring partnerFlavio, un disegno in cui è rappresentata la fucilazione di un uomo davanti agli occhi del suo giovanissimo figlio. L'anziano professore giunge alla conclusione che la poesia trasfiguri il luogo nel quale siamo, che faccia vedere le cose da un altro punto di vista, che chi sa crearla ha un enorme potere... ergo, la poesia è potere.

Dalla definizione di poesia si passa alla scintilla che la fa nascere e infine si arriva alle ingiustizie (toccante la sua schiena "accarezzata" dalle offese della legge) davanti alle quali la vita ci pone e che proprio la poesia ci aiuta ad affrontare. E tutto questo ci viene mostrato soltanto nelle prime sette tavole: davvero straordinario!

È una storia disperatamente picaresca. "Disperata mente" proprio perché la mente del picaro protagonista dispera ora di tutto (di amici, nemici, di ricordi, di sogni, di se stessa...). Il prof. Scaccia indossa i panni laceri e di fortuna del fuggitivo e insegue il se stesso che non c'è più, in compagnia di un Mercurio mai presente come in questa assenza.


È una storia sulla vecchiaia, di una delicatezza e di una profondità inarrivabili. Su tutte, citiamo la scena in cui l'anziano professor Scaccia, vero protagonista di quest'episodio, si guarda allo specchio e vede "un estraneo vecchio". In due parole viene così descritta la condizione della senilità, del decadimento fisico e cognitivo, del non riconoscere se stessi e il mondo che ci sta intorno, del trovare tutto cambiato irreversibilmente, una clessidra impossibile da rovesciare. Ci riporta alla mente la profonda poeticità del Paco Roca di Rughe (lì l'autore spagnolo affrontava il tema della vecchiaia associata alla malattia). 

Un senso di caducità pervade tutti i personaggi. Tutti sono soli e fragili: padri, figli, maestri e allievi. Consapevole della sventura di essere al mondo nella propria attuale condizione, ognuno prova a suo modo a portare avanti la propria esistenza. Il capitano con la superstizione e gli intrugli della strega; il professor Scaccia con i fantasmi del passato e la sua lotta inarrestabile; il giovane Flavio cercando di far felice suo padre e di renderlo orgoglioso di sé; Mercurio indagando e risolvendo misteri. Il paradosso è che - per ognuno di loro (o quasi) - ciò che li fa andare avanti è la causa stessa dei loro ulteriori guai. 


Pensando ad alcuni dei personaggi citati (un anziano, il suo allievo/figlio, il suo giovane aiutante e il bambino del quadro) viene di nuovo in mente la progressione delle età della vita che già Bilotta aveva ripercorso nello splendido quarto numero di Mercurio Loie ne Le età della vita (Dylan Dog #281).
Bilotta descrive tutti i suoi personaggi senza troppi preamboli e utilizzando poche ma riuscitissime pagine per ognuno dei viandanti di questa camminata nella Roma papalina. Se pensiamo a ritroso al modo in cui i personaggi sono stati introdotti nella serie, tutto sembra narrato in modo anomalo ma decisamente intrigante. Il professor Scaccia nel numero precedente sembrava quasi un personaggio di contorno, importante nel passato di Mercurio Loi ma plausibilmente destinato a non rivelarsi centrale nella narrazione dei numeri successivi. Invece a lui vengono dedicati molti passaggi fondamentali dell'albo: Mercurio appare (quasi) solo come proiezione nella testa del Professor Scaccia, il suo mentore. Bilotta si ricava così la possibilità di lavorare di fino sui personaggi senza costrizioni nè vincoli di sorta, mettendo in discussione continuamente i ruoli e le relazioni tra loro.


Ottone visto da Massimiliano Bergamo.


Il tema del rapporto padre-figlio, che sublima nel legame che Scaccia intesse con Mercurio, trova un suo drammatico parallelo nel rapporto tra il capitano e suo figlio. Il primo, "non sapendo distinguere le scelte giuste del capitano da quelle affettuose del padre", è diviso tra il suo ruolo di ufficiale e quello di uomo e presenta i sintomi di un malanno grave. Il figlio subisce un destino che scatena la reazione irrazionale di un uomo eccessivamente razionale, che inizia a udire le voci che tentano di colmare il vuoto.
Lacerante la sequenza, in parte muta, in cui il capitano esterna tutto il suo sgomento come reazione alla scoperta della "testa di Paquino" (pagg. 68/70).
Lo stesso evento, è necessario a Scaccia per entrare nella senescenza: il professore vorrebbe cedere il testimone, passandolo però alla persona sbagliata. Il riconoscere l'errore porta Scaccia oltre la soglia della vecchiaia.
Inevitabile poi pensare al contrappasso (sul quale già Bilotta si era soffermato ampiamente nel secondo numero della serie) del carabiniere arrivista che voleva prendersi il merito di aver fermato un fuorilegge e che paga per la sua ingordigia. 
Niente sembra lasciato al caso: come in un meccanismo a orologeria, tutto sembra inserito per un motivo ben preciso.


Abbiamo ingiustamente tenuto in fondo il lavoro del disegnatore, che mai come in questo caso si integra con il lavoro di Bilotta in una splendida resa visiva. Massimiliano Bergamo è nella scuderia Bonelli dal 2011 e il suo tratto ha già impreziosito alcuni numeri di Lukas con stile preciso e molto personale (vedi qui e qui). Questa storia sancisce la sua definitiva consacrazione, sin dalle prime tre tavole, nelle quali il professor Scaccia "viaggia" letteralmente all'interno di un disegno, muovendosi in un ambiente tridimensionale che si rivela poi, appunto, un quadro: Bergamo rende egregiamente l'idea di entrare all'interno della scena rappresentata (ancora una volta un gioco di metanarrazione e di sfondamento di pareti). Dopo un inizio così sembrerebbe davvero arduo tenere il medesimo livello artistico per 94 pagine, invece un'invenzione dopo l'altra (con il sostegno della straordinaria sceneggiatura di Bilotta e dell'attenta colorazione di Nicola Righi), Bergamo mette in scena concetti complessi come il riaffiorare di ricordi e sensazioni (vedi pag. 13 e 14, dove il prof. Scaccia rivede alcuni degli elementi del quadro sopracitato) o come il materializzarsi di proiezioni mentali e il loro palesarsi come elementi immaginari (impagabile il Mercurio Loi che si rivolge a Scaccia a pag. 41 affermando di trovarsi "dentro la sua testa"... Oppure si rivolge al lettore?), in un susseguirsi di trovate felici e che richiedono la costante attenzione e collaborazione da parte del lettore.


Studi di Massimiliano Bergamo.
Un affresco emozionante, potente, poetico, agrodolce e avvincente.

"Invecchiare capita ai vivi", era solito dire il nonno di Rolando... Ma poi aggiungeva: "Quanto è brutto invecchiare". Nella storia che recensiamo c'è gente che lo sta sperimentando sulla propria pelle. Scaccia è vecchio e sa cosa significa vedere l'"estraneo" allo specchio; il capitano teme di non scoprirlo mai perché è (o si crede) malato; suo figlio è destinato a non scoprirlo mai. Pura poesia.
Si torna così al quesito iniziale: cos'è la poesia? Semplice: Bilotta che scrive Mercurio Loi.


Rolando Veloci & il Sommo



"La testa di Pasquino"
SERIE: Mercurio Loi
NUMERO: 7
DATA: novembre 2017 
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Alessandro Bilotta 
DISEGNI E CHINE: Massimiliano Bergamo
COLORI: Nicola Righi
COPERTINA: Manuele Fior







Tutte le immagini © 2017 Sergio Bonelli Editore.

Ronin Magazine: L'unione nel segno del 5

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Le nuove "storie ribelli" e la nascita del Collettivo Artistico



L'uscita del quinto numero del magazine Ronin, leggibile gratuitamente online sul canale Issuu di Ronin, coincide con la nascita dell'omonimo Collettivo Artistico, dimora di fumetti e prosa, poesia e illustrazione, grafica ed esperimenti vari.
Oltre alle storie autoconclusive, continuano le avventure di Zakk Void (Orlando/Rotelli) e dello Scarafaggio (Izzo/Manfredini/Daraghiati/Della Verde) e prendono il via i combattimenti di Virtus (Sciarra/Dea) e il racconto Il segno del fuoco (Franceschini).



Comunicato stampa


Ronin Magazine:
L’unione nel segno del 5

Godurioso come una cinquina al Lotto, sensuale come i 5 sensi e pirotecnico come i 5 elementi, la nuova uscita di Ronin Magazine rende onore al prodigioso numero 5 nel miglior modo possibile.

Come sempre gratis e disponibile sul canale Issuu di Ronin, il numero si apre con la cover spaziale realizzata da Emilio “Caccaman” Battiato per poi proseguire con fumetti, racconti, poesie e illustrazioni. Sulle pagine digitali di Ronin trovano posto emozionanti storie di personaggi fantastici, momenti intimi ed ironici, amare riflessioni sulla realtà che ci circonda: la cifra stilistica principale del Magazine è sempre quella della varietà che nasce dalla libertà pressoché totale di cui godono gli autori.

Oltre alle storie autoconclusive, continuano le avventure di Zakk Void (Orlando/Rotelli) e dello Scarafaggio (Izzo/Manfredini/Daraghiati/Della Verde), mentre prendono il via i combattimenti di Virtus (Sciarra/Dea) e il racconto “Il segno del fuoco” (Franceschini).
Ma in questo nuovo numero c’è di più: come le 5 dita di una mano possono stringersi e diventare una cosa sola, anche gli autori di Ronin hanno deciso di unirsi per colpire nel segno con ancora più forza. Da oggi nasce il Collettivo Artistico Ronin: dimora di fumetti e prosa, poesia e illustrazione, grafica ed esperimenti vari.

“Il processo che ci ha portati a mutare da rivista-contenitore a Collettivo– spiega Pietro Rotelli, ideatore e fondatore di Ronin – è stato breve e niente affatto sofferto. É stato anzi, a mio modesto avviso, un percorso del tutto naturale: avendo partecipato collettivamente alla stesura artistica del magazine e degli speciali, avendo partecipato collettivamente a fiere ed eventi, é stato inevitabile che ci dessimo anche un'identità collettiva”.





Senzanima, il Monopoly di Tex e le uscite librarie SBE

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I volumi e i giochi in uscita a fine novembre



Arrivano oggi in libreria e in fumetteria molte novità firmate Sergio Bonelli Editore, da Senzanima, volume con cui esordisce una nuova collana dedicata a Dragonero, alla ristampa del primo "Nathanneverone", il mitico Doppio futuro di Antonio Serra e Roberto De Angelis, senza trascurare la componente ludica del Monopoly di Tex e del Trivial Pursuit e il dvd dedicato a Zagor. Ve le presentiamo a seguire.

Comunicato stampa

DAL 30 NOVEMBRE IN LIBRERIA E FUMETTERIA
PER LA CASA EDITRICE DI VIA BUONARROTI

“SENZANIMA”
“NATHAN NEVER. DOPPIO FUTURO”
“NOI, ZAGOR”
IL MONOPOLY DI TEX e
IL TRIVIAL PURSUIT dei FUMETTI

Il 30 novembre arrivano in libreria e in fumetteria moltissime novità firmate Sergio Bonelli Editore.


Si parte con il Troll, il Carogna, la letale Siran, l’elfo Avedis, il Capitano: i membri della spietata banda dei SENZANIMA, a cui il giovane Ian, fuggito di casa, si unisce come mercenario. È l’inizio dell’avventura mozzafiato che tiene a battesimo una nuova collana di Dragonero, composta di storie dal taglio più cupo e adulto. Questo volume, splendidamente illustrato da Mario Alberti e impreziosito da materiali extra, è stato presentato in edizione speciale in anteprima a Lucca 2017 e dà il via al racconto dei giorni in cui il giovane Dragonero si unisce alla famigerata compagnia mercenaria conosciuta come "i Senzanima", iniziando a viaggiare e combattere in lungo e in largo per i territori imperiali durante il periodo dei Tumulti. Scritto da Luca Enoch e disegnato da Mario Alberti, SENZANIMA rappresenta il capitolo iniziale di una serie di prossima pubblicazione. Il trailer ufficiale è visibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=RGdXrfyINFI    

NATHAN NEVER. DOPPIO FUTURO ci trasporta nel 2280 della nuova datazione, quando Amim Kelvan, medico di bordo dell'astronave "Dakkar", viene proiettato indietro nel tempo di quasi duecento anni da un'anomalia spazio-temporale. Sarà lui a consegnare a Nathan Never la registrazione che in futuro servirà a dar speranza agli uomini nelle guerre tecnobiologiche contro i terribili tecnodroidi che, prossimi alla sconfitta, inviano a loro volta due agenti nel passato per uccidere Kelvan.

Questa storia, interamente colorata per questa edizione, ha dato il via alla saga del Tecnodroidi, una trilogia che ha influenzato l'intero universo fantascientifico di Nathan Never.

Per i fan di Zagor arriva invece sugli scaffali NOI, ZAGOR, un dvd accompagnato da un prezioso albetto. Da oltre cinquanta anni, il personaggio creato da Sergio Bonelli, col contributo grafico di Gallieno Ferri, non conosce crisi, tanto da essere definito un piccolo miracolo editoriale, amatissimo non solo in Italia, ma anche in Brasile, Croazia, Serbia, Spagna e Turchia… Qual è il segreto di Zagor? A questo quesito prova a rispondere il film di Riccardo Jacopino, entrando nella redazione Bonelli, negli studi di disegnatori e sceneggiatori, nei raduni dei fan, per trovare la chiave di lettura di una passione sconfinata.


Tex. Vendetta indiana è la ristampa cartonata e a colori della prima mitica storia illustrata da Giovanni Ticci. Un classico, scritto da Gianluigi Bonelli, riproposto in un'edizione esclusiva, che si inserisce tra le iniziative pensate per festeggiare icinquant'anni del celebre autore senese al servizio del Ranger bonelliano. Abbinata al volume, infatti, c’è anche una scatola di Monopoly - il celebre passatempo che da oltre ottant'anni spopola tra i giocatori di tutto il mondo – in un'edizione esclusiva, dedicata proprio a Tex. Realizzato da Sergio Bonelli Editore in collaborazione con Hasbro, il Monopoly di Tex permetterà a un gruppo da 2 a 6 giocatori di intraprendere un lungo viaggio, a colpi di dadi, tra le tante città e i luoghi che da quasi settant'anni vedono Tex protagonista delle sue avventure: lo scopo è impadronirsi dei terreni, edificandovi case e alberghi, puntando a prevalere sugli avversari e divenire così veri e propri conquistatori del West! Il tabellone, su cui campeggia uno splendido Tex visualizzato da Giovanni Ticci – che con il suo segno inconfondibile caratterizza anche tutte le altre illustrazioni della confezione – è accompagnato da carte di Probabilità e Imprevisti, banconote, case, alberghi realizzati per l’occasione in puro stile western. Anche i segnalini di gioco vengono direttamente dall’immaginario della Frontiera: lo stivale, il totem, il cactus, la stella da Ranger, il ferro di cavallo o il cappello da cowboy... quale sceglierete?

Per chi vuole mettere in gioco tutta la sua passione per la nona arte, dimostrare le sue competenze in ambito fumettistico, tuffarsi con la memoria tra i nomi e le gesta degli eroi e i supereroi, misurare quanto ne sa sulle avventure e i protagonisti che hanno riempito l'immaginario fantastico mondiale, arriva invece il Trivial Pursuit dei Fumetti. Un’elegante confezione di latta contenente il tabellone, il dado, i segnalini e 1.200 domande divise in sei categorie: Autori, Personaggi, Eroi e Supereroi, Fumetto Straniero, Fumetto Umoristico e fumetto Bonelli. Il gioco in scatola è venduto in abbinamento a Sergio Bonelli Editore. La fabbrica dei sogni, una corposa e al contempo agile enciclopedia di tutti i personaggi e le pubblicazioni Bonelli, dagli anni Quaranta fino ai giorni nostri. Attraverso le sue 160 pagine si potranno scoprire il ricco e variegato mondo degli Eroi Bonelli, per poi lanciarsi a rispondere correttamente alle tante domande proposte in questa categoria di sfida nell'ambito del Trivial Pursuit dei Fumetti.



SENZANIMA
Sceneggiatura: Luca Enoch
Disegni: Mario Alberti
Copertina: Mario Alberti
Colori: Andres Mossa
uscita: 30/11/2017
Tipologia: Cartonato
Formato: 22 x 30 cm, colore
Pagine: 80
ISBN code: 978-88-6961-226-8
Prezzo: 16 euro

http://shop.sergiobonelli.it/dragonero/2017/09/22/libro/senzanima-1001767/  
https://www.facebook.com/DragoneroSergioBonelliEditore/


NATHAN NEVER. DOPPIO FUTURO
Sceneggiatura: Antonio Serra
Disegni: Roberto De Angelis
Copertina: Roberto De Angelis
Colori: Daria Cerchi
uscita: 30/11/2017
Tipologia: Cartonato
Formato: 22 x 31 cm, colore
Pagine: 256
ISBN code: 978-88-6961-217-6
Prezzo: 28 euro

http://shop.sergiobonelli.it/nathan-never/2017/10/20/libro/nathan-never-doppio-futuro-1001903/

NOI, ZAGOR
di Riccardo Jacopino
DVD + albo, 14 x 19 cm 
colore, cofanetto 
ISBN 978-88-6961-221-3 
Prezzo: 18 euro 


MONOPOLY DI TEX + VENDETTA INDIANA
(Gioco + Libro non vendibili separatamente)
Formato scatola: 25 x 25 x 6 cm
Formato libro: 17 x 23 cm, cartonato
Pagine: 128, colore
ISBN 978-88-6961-223-7
Prezzo: 34,90 euro



TRIVIAL PURSUIT DEI FUMETTI + SERGIO BONELLI EDITORE. LA FABBRICA DEI SOGNI
(Gioco + Libro non vendibili separatamente)
Formato scatola: 19 x 19 x 6 cm
Formato libro: 14 x 18 cm, brossurato
Pagine: 160, colore
ISBN 978-88-6961-222-0
Prezzo: 24,90 €





Preview: Supergum

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Il nuovo volume della collana BaBAO dedicata ai più piccoli


Supergum, scritto da Laura Guglielmo e disegnato da Susanna Rumiz, è la prima avventura del nuovo supereroe della collana BaBAO dedicata ai lettori più piccoli.



Comunicato stampa

SUPERGUM

Un giorno di fine estate Gianluca cade da un albero e atterra morbidamente sulla sua gomma da masticare. Spiegare com'è successo a mamma e papà non è facile, ma togliere la cicca dai capelli invece sì: iniziano così le avventure dell'intrepido Supergum.

Linea BaBAO livello 2: Hai almeno sette anni e ti domandi sempre in cosa sei davvero speciale? Questo libro ti aiuterà a capirlo!



Ma è proprio vero vero che a Pieve San Broccolo non succede mai niente di interessante? E se è vero vero, perché c'è perfino un SUPEREROE?


BAO Publishing è lieta di annunciare l'uscita in tutte le librerie di Supergum scritto da Laura Guglielmo e disegnato da Susanna Rumiz, il nuovo volume della collana BaBAO dedicata ai fumetti per i più piccoli.

Non succede mai nulla di bello, a Pieve San Broccolo, fino al giorno in cui Gianluca scopre di avere il potere di dare alla gomma da masticare alla fragola la forma che più gli piace. Come in ogni storia di supereroi che si rispetti, si avvicendano fratelli scassinatori di gioiellerie, un'arcinemica munita di yoyo e un inseparabile migliore amico collezionista di insetti giganti.

Nasce così Incantagomme, anzi Megacicca, anzi Supergum! Difensore degli... di chi, esattamente? Lo scoprirete leggendo questa storia, la prima di cinque avventure di Supergum, preparatevi a restare appiccicati alla poltrona!

Supergum è disponibile in libreria dal 30 novembre 2017.

Laura Guglielmo ha iniziato a raccontare storie molto presto e, purtroppo per tutti, non ha alcuna intenzione di smettere. Diplomata prima in Decorazione Pittorica e poi in Animazione Tradizionale, ha lavorato in vari campi delle arti visive, dai giochi da tavolo (Editrice Giochi, Tin Hat Games) all’animazione (Studio Bozzetto), dallo sviluppo di videogiochi (deSwag, Angrymals, Dream Detective) al design tessile (Miroglio Group, the ColorSoup). Nel fumetto ha ricoperto un po’ tutti i ruoli: con Studio Gotem ha lavorato come aiuto colorista in molti progetti per Delcourt e Glénat, mentre per Grimorio, antologia di fumetti e illustrazioni sulla stregoneria, ha sceneggiato, disegnato e curato l’editing. Al momento sta sceneggiando una serie per bambini per Bao Publishing (Supergum), attualmente in lavorazione e in uscita nel 2017, mentre continua a fare l’editor per Attaccapanni Press, neonata etichetta di autoproduzioni alle spalle di Grimorio, con in cantiere 2 nuovi antologici per l’anno venturo.

Susanna Rumiz vive a Udine e lavora come illustratrice da diversi anni. Disegna soprattutto libri per bambini, preferibilmente con dinosauri, robot e astronavi. Condivide con alcune amiche un mini-studio creativo dove si spartiscono scrivanie, gioie e dolori del lavoro da freelance, tisane e libri. Nel tempo libero coltiva giungle in terrazzo e colleziona liste della spesa.

Per una preview del libro:
https://issuu.com/baopublishing/docs/preview_20supergum/10

Per uno sguardo alle altre uscite BaBAO 2017
https://issuu.com/baopublishing/docs/folder_babao

Scout Comics, le prime tre uscite in Italia

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MindbenderSolar Flare e Smoketown in uscita per Weird Book



Il marchio Weird Book ha firmato accordo in esclusiva con la casa editrice americana Scout Comics. Le prime tre uscite del catalogo Scout in Italia saranno Mindbender, Solar Flare e Smoketown, pubblicate a dicembre, che vi presentiamo a seguire.



Comunicato stampa

Scout Comics, le prime tre uscite in Italia

Mindbender, Solar Flare, e Smoketown: sono questi i titoli delle prime tre serie della casa editrice americana Scout Comics pubblicate in Italia a dicembre da Weird Book.
Il marchio Weird Comics, attraverso lo studio creativo Leviathan Labs, pubblicherà in Italia tutto il catalogo della Scout, una delle realtà editoriali in forte espansione in America, che lavora attivamente nell’ambito televisivo, cinematografico e dei videogames.



Mindbender # 1 
Un fumetto scritto da James Pruett con i disegni di Federico De Luca.
La serie si compone di sette albi.
Alex ha 7 anni quando per la prima volta il suo potere si risveglia, lasciandolo in uno stato comatoso per quasi 16 anni. Si tratta di un’energia che giace dormiente nel nostro inconscio e che attende soltanto di essere risvegliata. Quando il bambino finalmente la toccò, cambiando per sempre il corso del suo destino, quelli che avrebbero voluto utilizzare la forza misteriosa rimasero pazientemente in attesa. Adesso che quel tempo è finito, che Alex è sveglio, il mondo si prepara a scoprire la natura del potere: ci salverà o ci annienterà tutti?



Smoketown # 1
Un fumetto scritto da Phillip Kennedy con i disegni di Scott Van Domelan.
La serie si compone di sette albi.
Dalla mente dell’acclamato scrittore Phillip Kennedy Johnson (Warlords of Appalachia e Last sons of America) e del disegnatore Scott Van Domelan, nasce la prima serie ad interconnessione, dove le storie sono in puro stile Pulp Fiction di Quentin Tarantino e Stray Bullets di David Lapham… Ogni capitolo di Smoketown esplora gli ultimi giorni di un uomo, reduce di guerra, che verrà assassinato, regalando una diversa prospettiva del dolore, del trauma e della violenza che la guerra ti lascia per sempre dentro, fin quando non ti porta via con sé. Smoketown affronta questi argomenti in uno stile narrativo del tutto innovativo ed interessante, lasciando il lettore a bocca aperta ad ogni pagina.



Solar Flare # 1 
Un fumetto scritto da James Haick III con i disegni di Branko Jovanovic
La serie si compone di dodici albi.
Un “Solar Flare” è un’eruzione solare fortemente distruttiva: quando impattò sulla Terra, Jake Clifford era ancora un uomo normale, concentrato sulla sua carriera e sulla felicità della propria figlia. Poi il mondo si fece buio: la tecnologia venne annientata dall’esplosione che privò l’intero pianeta di tutta l’energia elettrica e ci fu solo caos. La società come l’abbiamo sempre conosciuta è ormai scomparsa: Jake deve adattarsi al nuovo mondo, senza perdere la speranza di riabbracciate sua figlia, un giorno, scomparsa durante i tumulti che hanno seguito il Solar Flare.

I fumetti sono distribuiti da PAN distribuzione, distributore ufficiale del marchio Weird Book.
Per ulteriori informazioni:www.weirdbook.it 

Per info e ordini: info@weirdbook.it
Mob.: 329.2221731

Scout Comics: intervista a James Pruett

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Parla l'autore di Mindbender, thriller psicologico in uscita a dicembre per Weird Book



Il marchio Weird Book ha firmato un accordo in esclusiva con la casa editrice americana Scout Comics. Sono state dunque annunciate le prime tre serie americane in uscita a dicembre in Italia: Mindbender, Solar Flare eSmoketown(vedi qui). Per l'occasione vi riportiamo un'intervista allo scrittore James Pruett (X-Men Unlimited, Black Mist, Negative Burn), che insieme all’artista italiano Federico De Luca ha dato vita al distorto thriller psicologico Mindbender.


WEIRD BOOK: Mindbender segna il tuo ritorno alla scrittura di fumetti, dopo una deviazione verso il mondo aziendale. Quanto è durato e cosa ti ha riportato nel mondo dei fumetti?
JAMES PRUETT: Onestamente, ci sono un paio di risposte che potrei dare. La prima è invidia tra fratelli. Vedevo quanto si stava divertendo mio fratello gemello - Joe Pruett - come editore di Aftershock e la risposta positiva che stava ottenendo con Black Eyed Kids; iniziavo ad avere nostalgia per la scrittura mentre la bestia creativa che avevo dentro si stava facendo strada per uscire, dopo essere stata sepolta per 15 anni. Inoltre, eravamo molto competitivi e non gli potevo assolutamente permettere di essere migliore di me. Non che lo fosse, capiamoci. Era una cosa fra gemelli.
Intorno al 2000, dopo aver lasciato la Caliber e aver fatto alcuni lavori per la Marvel, mi trasferii in Florida per iniziare una carriera a Compliance nella Financial Securities Industries. In tutta onestà non avevo né il tempo né le forze per continuare a scrivere, ma parlare a Joe ogni giorno mentre Aftershock cresceva e a Gary Reed che mi diceva che stava ricostruendo la Caliber Comics ringiovanì la mia parte creativa, quindi, eccoci qua.

WEIRD BOOK: Cosa ci puoi dire su Mindbender senza svelare troppo? Qual è il suo tema di base? Come descriveresti la storia alla gente che incontri per strada?
JAMES PRUETT: Hai sette anni. Scateni l’arma definitiva - la tua mente. E poi che succede? Tutti intorno a te muoiono. E tu impazzisci. Ti risvegli 16 anni dopo. Il governo ti vuole usare come arma. Il mondo ti vuole morto. Tu invece ti vuoi solo riprendere la tua vita.
Immagina un mondo nel quale il nucleare non è più la fonte di energia definitiva. Un mondo in cui la mente ha un potenziale distruttivo più alto di qualsiasi arma creata dall’uomo. Immagina di essere coloro che vogliono controllare la mente come un’arma irrilevabile da qualsiasi dispositivo, uomo o perquisizione. Non vi sarebbe difesa, via di fuga o posto dove andare. Questo è il mondo di Mindbender. Qualche anno fa avrei descritto il fumetto come un incrocio fra Unbreakable e Inception.
Penso che attualmente l’associazione più corretta sia un “misto” tra Legion e The OA.



WEIRD BOOK: Ci hai già detto che questa non è la prima “vera” comparsa del personaggio. Ti spiacerebbe approfondire?
JAMES PRUETT: Beh, lo è e non lo è. Vi spiego meglio. Avevo avuto una bozza iniziale già più o meno nel 1993, quando ideammo la trama di Negative Burn per la Caliber. In realtà, doveva essere la mia terza serie dopo The Apparition e Black Mist. L’artista con cui lavoravo allora era Matthew Dow Smith, famoso per la serie della IDW - X-FILE. Credo sarebbe stata la sua seconda o terza pubblicazione. Avevo scritto un breve storia come esperimento di flusso di coscienza e Matt era pronto a disegnare, ma qualcosa subentrò nel programma e il lavoro non venne mai finito. Avevamo addirittura creato dei biglietti da visita, stampati dalla Caliber come materiale promozionale per le convention di fumetti nel 1995. Ne ho ancora una scatola in garage. Quella storia breve infine venne illustrata da un altro artista - Andy Bennett - e venne pubblicata dalla Caliber in Negative Burn #48 con un annuncio che introduceva STRAIT JACKET - nome che avevo dato al concept - in arrivo nel 1997. Beh, non successe mai. Spendevo tutto il mio tempo come caporedattore della Caliber Comics e a scrivere per Black Mist, un’altra serie che sarebbe poi divenuta il titolo più venduto del 1998.
Il che ci porta qua, a vent’anni dall’anteprima dell’attuale Mindbender. Ovviamente, la storia è cambiata drasticamente da quella iniziale; dopotutto il personaggio principale ed il coprotagonista - Mr. Balloon - erano stati inizialmente creati per una storia breve. Però è bello tornare indietro e vedere quanto il concept sia avanzato da allora.


Dylan Dog #375 - Nel mistero

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Oltre il caos, il silenzio 





Nel mistero segna il ritorno della coppia formata da Tiziano Sclavi e Angelo Stano. Sarebbe ridondante stare a ripercorrere l'importanza di questo sodalizio artistico per il fumetto italiano, a partire dallo storico L'alba dei morti viventi, recentemente ristampato nella collana Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi e sul quale ci siamo soffermati qui.




C'è tutto un discorso sulle aspettative che andrebbe posto come premessa alla lettura. È giusto aspettarsi che il nuovo albo di Sclavi sia all'altezza di Memorie dall'invisibile o di Storia di nessuno? Oppure è quanto meno doveroso considerare l'evoluzione artistica e il passare del tempo, non solo come scusa per rendere tutto più banale e scontato, ma anche come tentativo di contestualizzazione storica e inquadramento nell'evoluzione artistica dell'autore?

In tal senso non sembrano aiutare particolarmente né l'edizione cartonata presentata con un mese circa d'anticipo a Lucca né la scelta di pubblicare l'albo a colori e mettere bene in evidenza "Scritto da Tiziano Sclavi" in copertina. Per quanto queste idee commercialmente daranno il loro riscontro, generano in automatico la pretesa di leggere una storia indimenticabile, alzando il livello delle aspettative fino a renderle difficilmente appagabili.

Ma nonostante ciò Sclavi è riuscito in qualcosa di concretamente arduo: riuscire a essere innovativo e al tempo stesso classico ed è stato in grado, nel giro di un anno, di pubblicare una sua nuova storia dopo lo straziante Dopo un lungo silenzio che a noi Audaci era parso il suo de profundis più sentito e perfetto.


Questo Nel mistero ha, anche solo per la potenza del dettato autoriale (Sclavi e Stano insieme sono il non plus ultra), una profondità ontologica e una portata leopardianamente cosmica tali che riuscirà a segnare la storia della serie come una delle storie più riuscite degli ultimi vent'anni. 

Il lettore attento e affezionato, in attesa di una nuova pagina dal Libro dell'Inquietudine di Sclavi, riuscirà a trovare elementi simbolici dai quali sorseggiare l'assenzio dell'amaro calice della fine fino a mettere piede nel regno del mistero che ci attende dopo la morte.

Ma ci teniamo a scriverlo senza timore: questa non è una storia sulla fine del mondo. Non c'è catastrofismo, non ci sono né voluttà né autocompiacimento della Rivelazione finale: è una storia sclaviana nel vero senso delle cose. Un'apocalisse tutta umana, totalmente immanente, senza dèi, in cui l'unica apertura nella maglia di filo spinato dell'esistenza è proprio la consapevolezza della fine, che arriva per tutti e presto o tardi arriverà per la vita stessa sul nostro pianeta.

Dylan non indaga su nessuno caso perché il mistero, cui si fa cenno nel titolo, è quello che per definizione non può essere indagato: almeno non senza poi speculare erroneamente o creare illusioni di entità superiori da collocare al di sopra e dentro di noi (che è la stessa cosa). 
E queste larve di sogno non interessavano Scavi ieri, oggi lo lasciano del tutto indifferente. 

Cerchiamo tutti un motivo per allontanare quel senso di nulla, il vuoto che può inghiottirci da un momento all'altro. C'è chi prova a fuggire, chi rinunicia, chi trova rifugio dell'ironia (vedi la teoria sulla morte e gli universi paralleli enunciata da Groucho, mutuata da Mauro Marcheselli).



Nel misteroè un'opera dell'ultimo Sclavi. Quello del nichilismo assoluto, dell'intransigente e ostentata mancanza di speranza.

Chiarito questo punto diciamo che la vera protagonista è lei, la Morte. E con lei ritornano le ballate in versi - dall'incedere meno pavesiano del solito, quasi franto, senz'altro meno musicale - che da Attraverso lo specchio hanno caratterizzato le storie dylaniate più intense. E da un altro classico riproposto di recente - Gli uccisori - viene il nome del sicario che dispensa death and gore: Todd (morte in tedesco) è esteticamente davvero molto simile alla recente nemesi John Ghost nonché a John, il marito di Sybil nel primissimo numero di Dylan Dog (non a caso in tutti e tre i casi c'è lo zampino di Angelo Stano).

Sebbene l'inizio e la fine (prima dell'epilogo delle ultime tre pagine) possano sembrare quasi "convenzionali" e in parte piene di scene e situazioni che sanno di già visto, Sclavi riveste tutto con una patina diversa. 

Le sue filastrocche, come anticipato poco sopra, sono ancora più oscure, la sua poetica più estrema, al punto da provocare a tratti nel lettore persino un rifiuto... 

Piacerebbe, infatti, rifugiarsi nell'idea che questa storia non rappresenti nulla di sensazionale, se non un'ordinaria esposizione di follia, morte e disperazione a firma sclaviana. Invece l'ideatore di Dylan Dog, sotto un plot lineare e una subliminale sensazione di deja-vu, nasconde un costante senso di annullamento, di impotenza, di tragicità, che rende inattuabile qualsiasi via di fuga.



In Nel mistero non c'è solo il senso di profonda desolazione che accompagna Dylan e Sclavi, ma anche un sentire tragico che caratterizza Nemo, il barbone-veggente che avvisa Dylan delle sciagure a venire, salvandogli la vita diverse volte. Nemo, inutile dirlo, è Nessuno in latino e, infatti, quest'uomo è solo un altro Signor Nessuno incontrato da Dylan nel suo peregrinare per le strade della vita. E i riferimenti proprio a Storia di nessuno (leggendario albo n. 43, sempre a firma Sclavi-Stano), al barbone e al Signor nessuno sono parte integrante di questa Storia di nessuno pt. II, solo che in questo caso dopo la morte non c'è il minimo accenno alla rinascita.
Nemo, non è dato sapere né come né perché, sente gli eventi e vede quello che deve capitare anche se non ne sa il perché: l'uomo che si lega al cosmo per mezzo del vaticinio ma questo dono (o castigo) - nell'ottica sclaviana attuale - non serve a evitare che il nero della fine ricopra ogni cosa e la vita venga distrutta.

Per una storia così non poteva esserci altro interprete grafico che Angelo Stano. Da sempre punto di riferimento imprescindibile per ogni lettore e disegnatore di Dylan Dog, le sue tavole incarnano alla perfezione il senso del nichilismo sclaviano, nei volti, negli sguardi, in ogni scelta stilistica. Neppure la spettacolare doppia splash page o le scene presenti nelle tavole finali distolgono lo sguardo dall'umana desolazione che permea la storia.
La colorazione di Giovanna Niro, tecnicamente ineccepibile, mai invadente. La colorista è una delle più talentuosa della sua generazione, non a caso indicata nell'introduzione dell'albo come "il futuro" della serie. La presenza del colore si configura in tal senso come un'aggiunta esteticamente efficace che conferma la regola implicita che almeno un albo all'anno della serie regolare (ora per un motivo, ora per un altro) venga pubblicato a colori.





Un albo indimenticabile. 
Le imperfezioni del passato sono levigate dall'esperienza e dalla tecnica ma l'incisività è quella dei giorni migliori, anzi, è più disarmante e poeticamente intensa.
Un autentico capolavoro sulla fine, sul suo perché e su ciò che segue il buio post esplosione.

Una delle cose migliori rimane la copertina di Gigi Cavenago per quest'edizione. L'illustrazione rende in maniera impagabile il concetto di scomparire, diventare impalpabili, mimetizzarsi con il nulla. 
Diventare il nulla. 
Noi non sappiamo dove finisce Dylan e inizia il cielo stellato. 
Ed è giusto così. 
Restiamo nel mistero.

Rolando Veloci & il Sommo



"Nel mistero"
SERIE: DYLAN DOG
NUMERO: 375
DATA: novembre 2017
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Tiziano Sclavi
DISEGNI E CHINE: Angelo Stano
COLORI: Giovanna Niro
COPERTINA: Gigi Cavenago









Per le immagini: © 2017 Sergio Bonelli Editore

Preview: L'arte di Charlie Chan Hock Chye

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Sonny Liew racconta vita e opere di un autore immaginario a Singapore





L'arte di Charlie Chan Hock Chye è un caso letterario, vincitore di 3 premi Eisner e (notizia recente) nominato nella Sélection Officielle del Festival di Angoulême. Il volume di Sonny Liewè incentrato su vita e opere di un autore immaginario malese che vive a Singapore. Lo presentiamo a seguire.

Comunicato stampa

L'arte di CHARLIE CHAN HOCK CHYE


Vincitore di tre premi Eisner nel 2017, "L'arte di Charlie Chan Hock Chye" di Sonny Liew, artista malese che vive a Singapore, è un volume unico che celebra il fumetto come medium, un viaggio avventuroso, una lezione tecnica, una retrospettiva storica sul passaggio dal secondo dopoguerra all'era moderna.



Ci sono molti fumettisti realmente vissuti che potete tranquillamente non conoscere mai. Ma Charlie Chan Hock Chye, che è un fumettista di fantasia, è qualcuno di cui non potete fare a meno, anche se ancora non lo sapete.


BAO Publishing è orgogliosa di annunciare l'uscita di L'arte di Charlie Chan Hock Chye di Sonny Liew. 

Sonny Liew racconta la storia della Malesia e di Singapore attraverso quasi tutto il Ventesimo secolo e fino ai giorni nostri parlando di un fumettista seminale per la storia dell'editoria a fumetti di quella parte di Asia: Charlie Chan Hock Chye.

Disegnatore, autore completo, pioniere delle autoproduzioni, impegnato politicamente, instancabile narratore per allegorie visive del tumulto politico del suo paese. Solo che Charlie Chan Hock Chye è un personaggio di fantasia, e questo libro che ha la forma e la struttura di una rivisitazione retrospettiva sull'opera di un venerabile maestro è in realtà un estremo e ambiziosissimo virtuosismo stilistico dell'autore, che si mette nei panni dell'anziano fumettista e racconta, con il pretesto di ripercorrerne documentaristicamente tutta l'opera, le lotte democratiche di un Paese che ha faticato per definirsi "libero".

Premiato con ben tre Eisner Award 2017, questo libro è un oggetto unico, cartonato con debossing in copertina e sovraccoperta, massiccio e denso, ma di lettura estremamente scorrevole, come solo un vero capolavoro sa essere.

L'arte di Charlie Chan Hock Chye è disponibile in libreria dal 7 dicembre 2017.

Sonny Liewè un fumettista, disegnatore e illustratore. Nato in Malesia, vive a Singapore. Ha lavorato per il New York Times, ha scritto il best seller The Shadow Hero (in coppia con Gene Luen Yang) My Faith in Frankie (in coppia con Mike Carey), Malinky Robot e la serie a fumetti Doctor Faith co-creata con Paul Levitz.

Per una preview del libro:
https://issuu.com/baopublishing/docs/preview_l_arte_di_charlie_chan_hock

Preview: Ugo-go-go

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Ilaria Mattioni ed Emanuele Racca realizzano il nuovo volume della collana BaBAO



A pochi giorni dalla presentazione di Supergum, BAO Publishing annuncia l'uscita in libreria di un nuovo volume della collana BaBAO dedicata ai fumetti per i più piccoli: Ugo-go-go, una favola scritta da Ilaria Mattioni e disegnata da Emanuele Racca.

Comunicato stampa

UGO-GO-GO

Ugo-go-go è un ecuzzo, ma è stanco di ripetere le sciocchezze che i gridoloni (cioè gli umani) vanno a urlare nella sua valle. Così ha deciso di ribellarsi... Sapete cosa succede quando si smette di ripetere tutto quello che dicono gli altri?

Linea BaBAO livello 2: Hai almeno sette anni e ti piace fare di testa tua? Adorerai questo libro!



Da centinaia e centinaia di anni gli Ecuzzi di Eco perfetta svolgono diligentemente il proprio dovere producendo la migliore eco del pianeta. Ma negli ultimi anni le cose sono un po' cambiate!


BAO Publishing è lieta di annunciare l'uscita in tutte le librerie di Ugo-go-go scritto da Ilaria Mattioni e disegnato da Emanuele Racca, nuovo volume della collana BaBAO dedicata ai fumetti per i più piccoli.

A Eco perfetta si fa un solo lavoro: ripetere ciò che i Gridoloni (gli umani) vengono a urlare nella valle. Ma da un po' di tempo i Gridoloni si fanno distrarre dai device che hanno sempre addosso e non vanno più nella valle, e agli Ecuzzi (responsabili dell'eco) non resta molto da fare.

Quando Ugo-go-go, che ne ha due rimbombi di ripetere le baggianate dette dai gridoloni, sbaglia apposta a ripetere una frase, crede di aver condannato all'oblio e alla vergogna tutta la sua città, ma forse non ha visto le cose dal giusto punto di vista...

Una favola edificante e imprevedibile dalla fantasia di Ilaria Mattioni e dalla matita di Emanuele Racca.
 
Ugo-go-go  è disponibile in libreria dal 07 dicembre 2017.



Ilaria Mattioni è nata l'1 febbraio 1974 a Milano, città in cui continua a vivere. Laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia del libro scolastico e della letteratura per l'infanzia presso l'Università di Macerata. È docente di Storia della comunicazione educativa e Stroria dell'educazione giovanile presso le sedi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Piacenza. Nel 2014 ha vinto una borsa di studio che le ha dato l'opportunità di frequentare la scuola di scrittura creativa Bottega Finzioni di Carlo Lucarelli, nella sezione dedicata ai testi narrativi e alla produzione per bambini e ragazzi. Ha al suo attivo pubblicazioni e saggi sulla storia dell'educazione, mentre nel 2017 ha pubblicato con la casa editrice Lapis Stelle di panno, il suo primo romanzo per ragazzi.

Emanuele Racca, nato in Piemonte nel 1988, è un fumettista e illustratore. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2012 vince un concorso di Flashfumetto che gli permette di andare a insegnate fumetto in Mozambico; l'anno successivo partecipa con una storia alla pubblicazione del volume collettivo Dieci Lune per Bel Ami Edizioni. Nel 2015 ha partecipato all'antologia B comics-Gnam! edita da IFIX. È stato selezionato dal Goethe Institut di Roma per il progetto Nuove Leve con cui ha pubblicato cinque racconti a fumetti. Collabora per il sito Graphic News per il quale scrive e disegna reportage a fumetti. Dal 2011 lavora come Art Director per l'associazione culturale Switch on future. Nel 2014 pubblica il suo primo lavoro, La Caduta, con ProGlo Edizioni.

Per uno sguardo alle altre uscite BaBAO 2017: 
https://issuu.com/baopublishing/docs/folder_babao

The Steams #1/4

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Overview dei primi quattro albi della serie steampunk targata Noise Press



Torniamo a parlare delle produzioni della casa editrice Noise PressThe steams è la serie con cui l'etichetta fondata da Luca Frigerio si è addentrata nel genere steampunk: racconti incentrati su un passato anacronistico nei quali i protagonisti fanno uso di mezzi tecnologicamente avanzati. 



Dal punto di vista degli autori, il team creativo della serie è formato da quattro sceneggiatori (lo stesso Luca Frigerio su soggetti elaborati insieme a Massimiliano Grotti - per i primi due episodi di I wonder who - a cui si aggiungono Francesco "Paul Izzo" Polizzo per le storie dedicate al cosiddetto "Orso di Kodiak" e Gianluca Manzo per gli episodi su John "Wild" Hound), cinque disegnatori (Umberto GiampàDavide Pandozy, Fabrizio CastanoDaniele Cosentino e Federico Vicentini) e tre coloristi (Mattia Zoanni, Marcello Iozzoli e Chiara Miriade). Ci piace citarli tutti, insieme al letterista Marco "ET Dollman" Della Verde e alla grafica Alessandra Delfino, perché ognuno di loro, in un modo o nell'altro, ha contribuito alla realizzazione del prodotto finale.

La struttura della pubblicazione è basata su due storie per albo, in formato flip-book, a ognuna delle quali è dedicata una copertina differente. Tra gli autori delle cover troviamo guest star come Pasquale Qualano, che è riuscito a rendere ancor più provocante e sensuale Lady Ward, e Giovanni "Morgan Lost" Talami.
Ma procediamo con ordine, analizzando le varie miniserie singolarmente.


I wonder who

"Come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima?"
Uno dei quesiti fondamentali del genere steampunk costituisce la base per la miniserie I wonder who. La storia, lunga quattro episodi, è incentrata sulle gesta di un agente segreto di Sua Maestà, la rossa Lady Caitlin Ward, ricca, avvenente e combattiva. La sua indagine su alcuni omicidi si fa via via più cruenta e dolorosa, mentre si dipanano vari misteri e si sviluppano le dinamiche che la legano ai vari Wymond (il tecnomago), Garnett (il maggiordomo) e a tutto l'apparato dei Servizi Segreti britannici.

I wonder who è un fumetto che punta molto sull'ambientazione, un'Inghilterra Vittoriana dominata da ingranaggi, vapore, acciaio e adrenalina. L'approccio al genere steampunk è fedele e, sebbene percorso da alcune venature horror che non guastano, si presta a soddisfare i lettori amanti del genere ma anche a incuriosire chi non ne è avvezzo.

Luca Frigerio, coadiuvato da Massimiliano Grottoli, svolge un lavoro riuscito principalmente come omaggio al genere narrativo. Lo sceneggiatore dimostra una discreta abilità nel creare un personaggio dalla forte personalità e inserirlo in un contesto intrigante e non banale. D'altra parte all'attenta costruzione della trama operata durante i primi tre episodi non corrisponde un finale altrettanto corposo: l'ultimo capitolo lascia l'impressione che alcune sottotrame vengano chiuse in troppe poche pagine.



Ai disegni troviamo un artista differente in ogni numero. Se da un lato questa scelta rende la storia dinamica e variegata, d'altra parte l'aspetto grafico risente di una certa incostanza. Va aggiunto ad ogni modo che colori di Mattia Zoanni rappresentano una costante nei vari episodi e contribuiscono a mantenere un discreto standard grafico. Le differenze degli stili dei vari autori fanno sì che, a ben guardare, alcuni di essi mostrino maggior sintonia con l'atmosfera del racconto. Fanno parte di quest'ultimo gruppo Umberto Giampà (che ha realizzato lo scorso anno anche una storia per Mostri della Bugs Comics) e Federico Vicentini (che ritroveremo presto su Orfani Sam #7), autori rispettivamente del primo e dell'ultimo episodio: le scelte adottate da Giampà per il layout e da Vicentini per la resa delle scene più dinamiche risultano infatti particolarmente efficaci.





Le avventure dell'Orso di Kodiak

Francesco "Paul Izzo" Polizzo, Daniele Cosentino e Marcello Iozzoli realizzano i tre episodi che vedono protagonista Volodymir Azarov, il pugile meglio noto come "Orso di Kodiak".
Si tratta di storie maggiormente scanzonate, ambientate in luoghi differenti e caratterizzate da sane e liberatorie scazzottate (ma non solo). Un buon intrattenimento, utile anche a stemperare l'atmosfera più cupa dell'altra miniserie.
Da un punto di vista visivo, lo stile pulito e il tratto spesso di Cosentino sono ben adeguati a raffigurare le gesta di Azarov, adattandosi alle diverse ambientazioni con buona versatilità. In particolare meritano una menzione le sue copertine, caratterizzate da composizioni progressivamente più efficaci ed accattivanti.




Wild

Wild rappresenta la vera sorpresa del quarto numero di The Steams. In questa nuova miniserie, Gianluca Manzo, Davide Pandozy e Chiara Miriade ci trasportano nei territori di un selvaggio west in versione steampunk, tra nativi americani, magie e traffici illeciti. Come in I wonder who, già dalla prima storia emerge con grande vigore la figura del protagonista, John "Wild" Hound, immerso in un contesto che unisce il fascino della classica ambientazione western a stranianti elementi tecnologici.
Davide Pandozy, disegnatore già visto su The Steams #2, dimostra un'evoluzione stilistica notevole rispetto alla prova precedente, con una buona caratterizzazione dei personaggi e un discreto dinamismo nelle scene più concitate.



Outro

Una delle caratteristiche più interessanti che emerge dalla lettura degli albi è che le storie sono accomunate dalla fascinazione verso un'ambientazione molto ben delineata, da protagonisti caratterizzati in modo azzeccato e in generale da una cura editoriale certosina. La riuscita di questi albi ha dato modo alla casa editrice di varare una collana parallela, The Steams Chronicles, antologico in cui team creativi diversi sono impegnati in racconti collaterali ai filoni principali di The Steams, in cui vengono approfondite le storie di alcuni personaggi. 
Da parte nostra non possiamo che augurare le migliori fortune a questo universo dove la scienza coesiste con la magia, dove l'ingegno si fonde con il mito e il passato si tinge di futuro.

Giuseppe Lamola





The Steams #1
DATA: 2015
EDITORE: Noise Press

"I wonder who - 1 di 4"

SOGGETTO: Massimiliano Grotti e Luca Frigerio
SCENEGGIATURA: Luca Frigerio
DISEGNI: Umberto Giampà
COLORI: Mattia Zoanni

COPERTINA: Umberto Giampà e Mattia Zoanni

"Punch drunk"
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Francesco "Paul Izzo" Polizzo
DISEGNI: Daniele Cosentino

COLORI: Marcello Iozzoli
COPERTINA: Daniele Cosentino e Marcello Iozzoli





The Steams #2
DATA: 2016
EDITORE: Noise Press


"I wonder who - 2 di 4"
SOGGETTO: Massimiliano Grotti e Luca Frigerio
SCENEGGIATURA: Luca Frigerio
DISEGNI: Davide Pandozy 

COLORI: Mattia Zoanni
COPERTINA: Pasquale Qualano e Mattia Zoanni

"China surprise"
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Francesco "Paul Izzo" Polizzo
DISEGNI E COPERTINA: Daniele Cosentino

COLORI: Marcello Iozzoli
COPERTINA: Daniele Cosentino e Marcello Iozzoli




The Steams #3
DATA: 2017
EDITORE: Noise Press


"I wonder who - 3 di 4"
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Luca Frigerio
DISEGNI: Fabrizio Castano
COLORI: Mattia Zoanni
COPERTINA: Pasquale Qualano e Mattia Zoanni

"Shadow boxing"
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Francesco "Paul Izzo" Polizzo
DISEGNI E COPERTINA: Daniele Cosentino

COLORI: Marcello Iozzoli
COPERTINA: Daniele Cosentino e Marcello Iozzoli







The Steams #4
DATA: 2017
EDITORE: Noise Press


"I wonder who - 4 di 4"
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Luca Frigerio
DISEGNI: Federico Vicentini
COLORI: Mattia Zoanni
COPERTINA: Giovanni Talami e Mattia Zoanni

"Wild"
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Gianluca Manzo
DISEGNI E COPERTINA: Davide Pandozy

COLORI: Chiara Miriade
COPERTINA: Davide Pandozy e Chiara Miriade






Wilder: le prime novità del 2018

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Annunciate le nuove serie che saranno online a partire da gennaio




L'etichetta Wilder presenta le prime interessanti novità previste per il 2018, disponibili a partire da gennaio su wilderonline.com: nuove storie, nuovi autori e il primo progetto crossmediale.

Comunicato stampa

Wilder presenta le prime novità del 2018, disponibili a partire da gennaio suwilderonline.com.

Wilderè orgogliosa di presentare la line-up per i primi mesi del 2018.
Nuove storie, nuovi autori e il primo progetto crossmediale dell'etichetta!


ONE HIT WONDERè una serie action ideata da Francesco Mortarino e Andrea Gagna, con i testi di Andrea Gagna, i disegni di Francesco Mortarino (con Alessio Fioriniello) e i colori di Daniele Nereo Ienuso.

La terra è sotto assedio! Gli schifosi alieni tentacolari vogliono soggiogare la razza umana! Solamente tre coraggiosi eroi osano sfidare l’Ammiraglio e la sua tenebrosa armata! Tre eroi impavidi, coraggiosi, temerari e totalmente folli! Ooh, troppo forte!

La prima stagione, composta da 6 capitoli, arriverà su Wilder a partire dal 6 febbraio.




AQUALUNG: THE BISHOP WAR è il primo grande evento di Aqualung, il mystery sottomarino creato da Jacopo Paliaga e French Carlomagno, nonché l'ultimo atto della terza stagione.

La guerra contro Fred Bishop è cominciata.
Holly, Philip King, Isabel, Rust e Sam saranno impegnati in una corsa contro il tempo per salvare la vita di Beth, mentre tutti i segreti custoditi dall'Organizzazione R.A.I.N. verranno svelati.
Azione e colpi di scena nell'esplosivo finale di Aqualung 3, un arco narrativo evento che chiuderà buona parte delle trame cominciate nel 2015 e che lascerà un segno indelebile sulle vite di tutti i protagonisti.

Il primo di 5 capitoli sarà disponibile a partire dal 8 gennaio, prima su coldcove.com e poi su Wilder.



KERSOSè una serie di one-shot ambientati nell'Antica Grecia, tutti appartenenti al medesimo universo narrativo. La serie è creata da Michele Monteleone (testi) e da Simone Pace (disegni).

In Grecia gli dei sono spariti, le preghiere dei fedeli non vengono più accolte e, insieme agli abitanti dell’Olimpo, si sono volatilizzati anche gli eroi. L’umanità, priva della protezione dei propri campioni, è alla mercé delle creature che si sono lasciati dietro gli dei prima di eclissarsi per sempre. Quei mostri, prodotto dell’ingegno degli olimpi, sono diventati i signori della Grecia e con le loro zanne, i loro artigli, i loro poteri, cacciano gli uomini, affondano le navi e distruggono intere città. In questa atmosfera da fine del mondo, tra l’apocalisse e l’umanità, si erge ancora un uomo: Kersos è il suo nome, ma che sia davvero un salvatore o che persegua una propria agenda, ancora non è dato saperlo.

Il primo capitolo arriverà su Wilder a partire dal 23 gennaio.




DHARMA è un thriller sovrannaturale, ma è anche il primo progetto crossmediale di Wilder, che nasce dalla collaborazione con la giovane società di produzione torinese Grey Ladder Productions, a partire da un concept seriale di Alessandro Regaldo, sviluppato da Jacopo Paliaga (storia) e Laura Guglielmo(disegni).

La mitologia alla base della storia si articola in più formati e attraverso un'espansione crossmediale che prevede la produzione del primo progetto spin-off nei primi mesi del 2018: DHARMA BUMS, un cortometraggio che sarà realizzato grazie al sostegno di Film Commission Torino Piemonte e vedrà la partecipazione, come interpreti principali, di Taiyo Yamanouchi (Le avventure acquatiche di Steve Zissou) e Hal Yamanouchi (The Wolverine).

Può un uomo morire due volte?
È questa la domanda cui dovrà rispondere Diana, un’investigatrice privata con la capacità di varcare la soglia che separa il nostro mondo dal Mondo Morto. Quando si troverà al centro di un complotto multidimensionale, Diana sarà costretta a scegliere se sacrificare sé stessa per proteggere qualcosa in cui ha smesso di avere fede: la vita.

La miniserie, composta da 4 capitoli, arriverà su Wilder a partire dal 27 febbraio.




LIPOMORPHOSISè la nuova miniserie scritta da Marco Rincione e disegnata da Chiara Raimondi.
 
Agnese ha un solo problema: la scuola. E una sola consolazione: il cibo. Agnese è una ragazzina grassa, e la scuola non è un ambiente favorevole alla sopravvivenza dei grassi. Ma Agnese non si è arresa, e l’ultimo giorno di scuola è finalmente giunto. Ed è proprio durante questo ultimo giorno che Agnese inizia a ingrassare smisuratamente, scatenando uno stato di allerta in tutta la scuola. Il panico dilaga ovunque, mentre inizia una corsa contro il tempo per salvare la vita della ragazzina ed evitare una tragedia irreparabile… 

Il primo di 3 capitoli arriverà su Wilder a partire dal 16 gennaio.




In vista dell'anniversario per il primo compleanno di Wilder, che spegnerà le candeline il 10 gennaio, verrà riproposto per un tempo limitato WILDERWORLD, il crossover evento che coinvolge tutte le testate Wilder, pubblicato in versione cartacea a giugno 2017.

Continueranno, inoltre, le avventure di SAPPY, la serie creata da Capitan Artiglio, Oscar e AlbHey Longo, e BLACK ROCK, il western sovrannaturale di Dario Sicchio, Jacopo Vanni e Francesco Segala, con il rush finale verso la conclusione della serie. VIVI E VEGETA, il noir vegetariano di Francesco Savino e Stefano Simeone, dopo il mid-season finale riprenderà nei primi mesi del 2018.

Tutto questo e molto altro, come sempre, su wildeonline.com!
 
Wilder è un'etichetta indipendente fondata da Jacopo Paliaga e French Carlomagno che, al momento, ha prodotto le serie Australia, Elliot, Black Rock, Il Cuore della Città e Sappy a cui si aggiunge Wilderworld, un crossover in formato cartaceo dato alle stampe a giugno 2017 in tiratura limitata.
Tutti i fumetti sono disponibili su wilderonline.com.

Scuola Internazionale di Comics: l'asta per Medici Senza Frontiere

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Un'asta online con le opere di artisti italiani e internazionali

Per festeggiare i 10 anni di attività della sede di Torino della Scuola Internazionale di Comics, diversi artisti che negli anni hanno collaborato con la Scuola torinese si sono resi disponibili a donare i proventi della vendita delle loro opere all’Associazione Medici Senza Frontiere.
È stata organizzata dunque un’asta on line che si concluderà al termine delle festività natalizie. Tra le opere in asta, troviamo firme di artisti quali Lee Bermejo, Gigi Cavenago, Walter Trono e Andrea Serio.


Comunicato stampa

Torino 05 Dicembre 2017

Per festeggiare i 10 anni di attività della sede di Torino della Scuola Internazionale di Comics, artisti e amici del settore che hanno collaborato con la sede torinese negli anni, si sono resi disponibili a donare i proventi della vendita delle loro opere all’Associazione Medici Senza Frontiere.
E’ stata organizzata un’asta on line che si concluderà al termine delle festività natalizie.
Sono presenti opere di: Lee Bermejo, Gigi Cavenago, Francesco Mattina, Andrea Serio, Marco Paschetta, Cristiano Spadavecchia, Andrea Riccadonna, Sergio Giardo, Mattia Surroz, Fabio Ruotolo, Andrea Ferraris, Ciro Cangialosi, Francesca Chessa, Dorina Xhaxho, Dawn Clarkson, Maurizio Manzieri, Pierpaolo Rovero, Paolo Tangari, Walter Trono, Christian Botton, Sergio Cabella.
Walter Trono

Andrea Serio

Gigi Cavenago

COME FUNZIONA
Basta cliccare sull’opera di cui si vogliono avere maggiori informazioni e dettagli o per la quale si vuole fare un’offerta.
Per effettuare l’offerta sarà sufficiente registrarsisulsito con la propria mail e si potrà rilanciare con un minimo di un euro dall’ultima offerta.
Si riceverà quindi una mail di conferma e chi si aggiudicherà l’asta riceverà i dettagli per potereffettuare il versamento della donazione a “Medici Senza Frontiere”.
Le opere potranno essere ritirategratuitamente presso la sededellaScuolaInternazionalediComicsdiTorino, in Via Borgone 48 bis/B, oppure potranno essere inviate con il costodi spedizione a carico dell’acquirente.
Per ulteriori informazioni sull’evento e le altre attività, gli interessati possono contattare direttamente la Scuola Internazionale di Comics di Torinoscrivendo a torino@scuolacomics.it, chiamando il numero 011.334940 o presentandosi in segreteria presso la sede della scuola, sita in Via Borgone 48 bis/B, Torino.
AboutScuola Internazionale di Comics di Torino: Nasce nel 2007 sotto la guida del direttore MarioChecchia. Dalla sua apertura ad oggi, ha continuato a crescere e a migliorare le proprie proposte didattiche, grazie all’inserimento di corsi innovativi e all’impegno e alla professionalità dei propri docenti. La nuova sede della Scuola, inaugurata nell'anno accademico 2014/2015, è situata in Via Borgone 48 bis/B, Torino.


Scuola internazionale di Comics - Sede di Torino

Poster del terzo tipo - Episodio 5

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Le "locandine sbagliate" di Grullino Biscottacci: speciale cinepanettoni




Ecco a voi una nuova folle puntata di Poster del terzo tipo, la rubrica del nostro Grullino Biscottacci dedicata alle "locandine sbagliate" di film e serie tv, in un post interamente dedicato ai cinepanettoni (in versione un po'"stravagante"). Vi avvertiamo però in anticipo: alcune sembreranno talmente verosimili che arriverete a chiedervi se siano vere o meno!










Vi piacerebbe vedere altre locandine?
Scriveteci alla mail: audaci@hotmail.it

oppure via messaggio sulla nostra pagina fb: facebook.com/gliaudaci



Dampyr #213

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Alle origini di Samhain​



A Lucca Comics & Games, nella conferenza stampa dedicata alla serie dell'ammazzavampiri ideato da Mauro Boselli e Maurizio Colombo, era stato annunciato che a dicembre sarebbe uscito Capodanno Celtico, albo che segna il ritorno sulla testata di uno dei più grandi maestri del disegno italiano, Nicola Genzianella, per i testi di Nicola Venanzetti, alla sua quarta storia dampyriana.
Dicembre - con il suo gelo e il suo carico di melancholia - è arrivato ed dunque è arrivata nelle edicole anche questa storia dal gusto neopagano che è piaciuta agli Audaci: quella che segue è una recensione - una volta tanto! - spoiler free, che speriamo vi incuriosisca almeno un po'.
Buona lettura!


Lo sceneggiatore dell'episodio, Venanzetti, ha voluto mettere al centro della sua narrazione l'idea di dare risalto e dignità storica e antropologica al Samhain, antichissima celebrazione nordica, che cadeva tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, da cui si è venuto a creare il contemporaneo Halloween. Dopo soli trenta giorni si torna così a percorrere le vie del folklore macabro, di un tipo meno gioioso e peculiare rispetto a quello che aveva caratterizzato l'episodio precedente sulla festa dei morti messicana (vedi qui).
L'ambientazione, assai suggestiva e ricca di fascino, stavolta è in Bretagna, luogo avvolto dalle nebbie del mistero e dell'orrore. Qui i due consolidati pard Harlan e Kurjak dovranno muoversi su invito della ammaliante Araxe, regina delle tenebre e vecchia conoscenza dei nostri (la sua prima apparizione nella serie risale a Dampyr #10, Casa di Sangue, ad opera di Maurizio Colombo e Alessandro Baggi).
Ma oltre a questo c'è molto di più: è presente in tutta la sua potente carica di contrasti il delicatissimo tema del rapporto tra vecchi e giovani, tra tradizioni e oblio delle stesse, tra realtà fatta di malattia e morte e desiderio di guarigione e vita eterna.

Harlan, questa volta, deve vedersela nientemeno che contro l'Ankou - ovvero, la personificazione della Morte - che prende le vite di chi non la rispetta e offre una nuova occasione a chi, sull'orlo della disperazione, è disposto a tutto pur di non lasciare questa terra.  La figura di Ankou è legata ad antiche leggende bretoni ed è spesso rafffigurata come un "cocchiere della morte".

Bisogna ammettere che Venanzetti è maturato parecchio nel corso dei tre anni che passano dal suo esordio dampyriano (con Oltre la soglia, il n. 176) a oggi. Maggiore è l'attenzione nella costruzione della storia, più approfondito lo scavo nella psicologia dei personaggi (meraviglioso il lavoro fatto sul vecchio Auguste), più incisivi i dialoghi e più serrate le scene d'azione.


E che dire del lavoro a dir poco straordinario di Nicola Genzianella? Il disegnatore milanese, classe '67, sulla serie di Dampyr praticamente da sempre, è arrivato alla sua ventiduesima storia e, difficile negarlo, sembra migliorare albo dopo albo. Il suo tratto corposo è riconoscibile immediatamente e l'uso copioso delle chine è sempre particolarissimo, per non parlare delle sue pagine a mezza tinta (suo punto di forza). In questo episodio Genzianella eccelle nella resa delle atmosfere nebbiose della Bretagna, soprattutto nelle scene ambientate in luoghi tetri e oscuri.

Non ci resta che invitarvi a leggere l'episodio, nuovo tuffo nel folklore e nell'orrore puro, ottimo modo per celebrare con Dampyr il Capodanno celtico!


Rolando Veloci


Dampyr: "Capodanno Celtico"
NUMERO: 213
DATA: dicembre 2017
SERGIO BONELLI EDITORE

COPERTINA: Enea Riboldi
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Nicola Venanzetti
DISEGNI E CHINE: 
Nicola Genzianella





Tutte le immagini © 2017 Sergio Bonelli Editore.

Feltrinelli Comics: annunciato "Un amore esemplare"

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Dal 25 gennaio in libreria la graphic novel di Daniel Pennac e Florence Cestac



Dal 25 gennaio arriva in libreria la prima graphic novel targata Feltrinelli Comics, la collana di casa Feltrinelli dedicata ai fumetti. Si parte con Daniel Pennac e Florence Cestac, rispettivamente sceneggiatore e disegnatrice di Un amore esemplare. Un graphic memoir, pubblicato in Francia da Dargaud, che mette in scena la gioia e la forza dell’amore, un racconto che ha dato vita all’omonimo spettacolo teatrale che ha esordito a Napoli nell'aprile di quest'anno.


Comunicato stampa
DAL 25 GENNAIO
LA PRIMA GRAPHIC NOVEL FELTRINELLI COMICS:
UN AMORE ESEMPLARE
DI DANIEL PENNAC E FLORENCE CESTAC

Milano, dicembre 2017 - Dal 25 gennaio arriva in libreria la prima graphic novel targata Feltrinelli Comics, la collana di casa Feltrinelli dedicata ai fumetti. Si parte con un grande romanziere e una grande fumettista: Daniel Pennac e Florence Cestac, rispettivamente sceneggiatore e disegnatrice di Un amore esemplare. Una storia d’amore vera e commovente che scava tra i ricordi di Pennac bambino, quando l’autore conobbe i protagonisti reali di questo emozionante racconto che ha dato vita all’omonimo spettacolo teatrale.

Durante l’infanzia, Daniel Pennac trascorre le vacanze estive in Costa Azzurra. Proprio qui, un giorno, insieme a suo fratello Bernard, conosce Jean e Germaine: lui, un uomo alto e calvo; lei, una donna magra, rosea e sorridente. Sempre di buon umore, sempre sorridenti, contagiosi con la loro gioia di vivere. Niente figli, niente lavoro, Jean e Germaine vivono un amore puro, un amore sedentario, un amore esemplare!
Un graphic memoir commovente ed ironico, incantato e realistico, che mette in scena la gioia e la forza dell’amore.

Scheda
Formato: 16x24 cm
Pagine: 80
Prezzo: 15 €

GLI AUTORI
Daniel Pennac
È autore della serie di romanzi di straordinario successo incentrati sulla figura di Benjamin Malaussène, di professione capro espiatorio, editi da Feltrinelli: Il paradiso degli orchi, La fata carabina, La prosivendola, Signor Ma-laussène e La passione secondo Thérèse, oltre a Ultime notizie dalla famiglia. Sempre con Feltrinelli ha pubblicato, tra l’altro, Come un romanzo, Signori bambini, Ecco la storia, Grazie, L’avventura teatrale e Il caso Malaussène. Mi hanno mentito. Pennac ha vinto il Premio internazionale Grinzane Cavour “Una vita per la letteratura”, nel 2002 e il Premio Chiara alla carriera, nel 2015.

Florence Cestac
È una acclamata autrice di fumetti francese. Cofondatrice delle Edizioni Futuropolis, ha creato Harry Mick-son, detective protagonista di avventure che uniscono noir e comicità. Ha inoltre collaborato con importanti riviste di fumetti, come L’Écho des savanes e Pilote. Nel 2000, la Cestac ha vinto il Grand Prix del festival di Angoulême, uno dei più importanti riconoscimenti mondiali nel campo dei fumetti.

Shockdom: Dandelion e la nuova collana Yum!

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Il fumetto di Salvo Callerami e Antonio Fassio inaugura una collana dedicata ai giovanissimi



Shockdom pubblica Dandelion - Esprimi un desiderio di Salvo Callerami e Antonio Fassio, inaugurando in tale occasione una nuova collana di fumetti dedicata ai giovanissimi, YUM!.

Comunicato stampa
Milano, 7 Dicembre 2017

SHOCKDOM INAUGURA LA NUOVA COLLANA YUM! E PUBBLICA DANDELION- ESPRIMI UN DESIDERIO


La casa editrice inizia la realizzazione di una serie di volumi dedicati ai più piccoli: per l’occasione, torna in una veste tutta nuova il fiabesco lavoro di Callerami e Fassio

Esce oggi in fumetteria e libreria Dandelion - Esprimi un desiderio, il fumetto di Salvo Callerami e Antonio Fassio. Il volume conterrà, oltre al primo capitolo pubblicato nel 2014, corretto e con un nuovo lettering, una corposa seconda parte inedita, che amplia ed evolve l'universo di Dandelion, e che vanta collaborazioni con autrici giovani e prestigiose come Jessica Cioffi ed Elisa Pocci Poccetta che hanno disegnato  ciascuna un capitolo nuovo della storia.

Dandelion viene pubblicato in occasione del lancio di una nuova collana di fumetti dedicata ai giovanissimi, YUM!.
Chiara Zulian, responsabile editoriale per Shockdom, spiega: “YUM! è la nuova collana Shockdom dedicata al pubblico più giovane, ogni volume è un’avventura, storie splendidamente disegnate pensate per i nostri piccoli lettori, che ruberanno il cuore anche a un pubblico adulto.” E del fumetto dichiara: “Dandelion è un piccolo gioiello. A cominciare dalla poesia con cui Salvo sa raccontare e creare un mondo magico, popolato da spiriti naturali e creature deliziose, alla delicatezza che dimostra nel trattare anche  argomenti difficili come la perdita e il ricordo, ai disegni che in modo tanto perfetto sanno rappresentare le fantasie dell’autore, fino ai colori, meravigliosi, di Antonio, che ne completano in modo assolutamente naturale le tavole; i due artisti sono complementari ed è incredibile come uno riesca a valorizzare le qualità dell’altro. Lavorare a questo volume è stata un’immersione nella poesia di cui è permeato, Dandelion merita un posto speciale nei cuori e sugli scaffali di tutti i lettori, sia dei più giovani, cui la collana YUM! è dedicata, sia degli adulti che non hanno smesso di sognare e forse, o soprattutto, a quelli che non riescono più a farlo e che con questo bellissimo volume non potranno fare a meno di ricominciare.”

Sinossi: Nel mondo in cui viviamo, magici spiriti popolano i boschi, le distese d'acqua, i deserti e le città. Sono le anime degli esseri viventi che ci hanno lasciato per raggiungere il mondo spirituale, assumendo l'aspetto che preferiscono. Tra questi spiccano la bontà e l'altruismo dei Dandelion, spiriti dei soffioni il cui scopo è infondere la speranza e realizzare i desideri espressi dagli esseri umani. Dandelion racconta le avventure e le peripezie della piccola Wema, uno spirito dei soffioni nato dal dente di Jua, Leone Sacro sua guida e saggio consigliere. Lungo il proprio percorso farà la conoscenza della Signora dei gatti e le sue lune, la bambina farfalla e le crisalidi dei nonni e scoprirà l'importanza dei ricordi e degli abbracci.

Salvo Callerami racconta: “Dandelion è un ricordo d’infanzia, una mia piccola fantasia quando raccoglievo un soffione da terra per esprimere un desiderio e questa fantasia adesso ha una sua storia a fumetti, con tanta magia, speranza e sogni che crescendo pensavo di aver perso. Tante storie, tanti personaggi, tanti desideri che arricchiscono il volume, coi miei ricordi, i fantastici colori di Antonio Fassio, il supporto dei lettori, l’immensa fiducia e stima reciproca di Shockdom e le matite di Loputyn, Pocci Pocetta, Liana Recchione, Federica Bentivegna, Simona Fabrizio. Tutti insieme per dare sostanza al mio sogno. Il volume è bellissimo, l’ho potuto avere tra le mani dopo aver atteso per ben dodici ore il corriere ma ne è valsa la pena! Spero che anche i lettori, come me, potranno sentirsi immersi nella storia e unirsi al gruppo di Wema e Jua.
Quindi che aspettate? Esprimete un desiderio!”  

Aggiunge Antonio Fassio, che ha colorato magistralmente gli splendidi disegni di Callerami: “Sono entrato nel mondo di Dandelion creato da Salvatore Callerami quasi per caso, colorando per gioco un suo disegno dopo esserci conosciuti online. Lì è nata la magia, ma ancora non lo sapevamo. Nei suoi disegni ho visto subito una potenzialità incredibile e giorno dopo giorno sono entrato in questo mondo magico. Ed è proprio di questo che mi sono preso la responsabilità: far percepire la magia della storia e dei disegni ai lettori, rendendola visibile coi colori e le atmosfere per cercare di rendere unico questo libro.”




Salvatore Callerami, classe 1988, di Catania. Fumettista autodidatta diplomato al Liceo Artistico della stessa città nel 2008. Diventa socio e successivamente presidente dell'ass. Culturale “Cuori d'inchiostro” con cui pubblica nelle riviste antologiche “CDM” e “Decidioru” e partecipa alla mostra “Nel segno di Andrea Pazienza” nel 2010. Nel 2014 pubblica “Dandelion” per Shockdom edizioni e nel 2016 pubblica “Lui e l'Orso” per Renbooks.

Antonio Fassio, classe 1982, di Carloforte. Ha frequentato la Scuola Internazionale di Comics a Roma nel 2001 e il Master di colorazione digitale per “Monster Allergy” nel 2004. Nel 2005 pubblica la serie “Ghenga” e nel 2007 collabora come colorista per “Il cammino dei sette millenni; in seguito partecipa come art-director per il videogioco “Elemental Dusk”. È co-autore e colorista di “Dandelion” pubblicato nel 2014 da Shockdom edizioni.
Shockdom è la casa editrice di fumetti fondata da Lucio Staiano con oltre 100 titoli a catalogo. Il progetto Shockdom nasce nel 2000 come prima realtà italiana a produrre fumetti digitali, diventando, col tempo, la casa editrice italiana punto di riferimento per i webcomics e una delle realtà in maggiore crescita nell’editoria tradizionale. Un’azienda innovativa, che si pone come obiettivo l’evoluzione e il cambiamento del fumetto in Italia, con un parterre di autori giovani e italiani (da Giulio Rincione a Sio, da Bigio ad Angela Vianello). Una ‘taverna company’ che punta sul lavoro artigianale, collaborativo e di qualità, credendo anche in talenti ancora sconosciuti da lanciare non solo in Italia ma anche all’estero. Una realtà in grado di avvicinare i brand al target giovanile (ha collaborato con Parmareggio, Goodyear, Akuel, Lancia, Nivea, Riso Gallo, Universal Music).

30 fumetti da regalare a Natale 2017

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Rieccoci con i nostri consigli per i regali fumettistici più audaci. Anche quest'anno non poteva mancare la nostra selezione natalizia, costituita da ben trenta opere pubblicate nel corso del 2017, al solito differenziate in base ai destinatari dei regali.
Su, è quasi Natale, è il momento giusto per pensare a cosa mettere sotto l'albero!


[Come sempre, i nostri consigli sono legati a un gusto squisitamente soggettivo.
Tenetene conto e non prendeteli per oro colato!

Stay audacity, stay Christmas!]


Per l'amico appassionato di calcio:
Una maglia per l'Algeria 
di Kris, Bertrand Galic e Javi Rey (ReNoir)

ReNoir propone in Italia la storia a fumetti dei giocatori della prima nazionale algerina, campioni di una squadra di un paese che ancora non esisteva (potete dare uno sguardo ad alcune tavole del volume qui).





Per l'amico cresciuto leggendo storie dei grandi autori di comics americani:
Memorabilia
di Sergio Ponchione (Oblomov Edizioni)

Tra omaggi e autobiografia, Ponchione ripercorre la vita e le opere di alcuni grandi maestri del fumetto, da Steve Ditko a Jack Kirby, da Wally Wood a Will Eisner, passando per Richard Corben.




Per chiunque non abbia mai letto Mercurio Loi:
Mercurio Loi
di Alessandro Bilotta e Matteo Mosca (Sergio Bonelli Editore)

Tutto parte da qui. 
La riedizione a colori, in grande formato e cartonata della primissima avventura di Mercurio Loi, pubblicata in origine nella collana Le Storie. Un modo per fare la conoscenza di una serie elegante e raffinata, sceneggiata da un Alessandro Bilotta sempre più grande e da un team di disegnatori in grado di tradurre tutto in bellissime immagini.



Per l'amico visionario:
La rivolta di Hopfrog e altre storie 
di Christophe Blain e David B. (Oblomov Edizioni)

In soli pochi mesi di vita, la Oblomov di Igort ha macinato titoli uno più imperdibile dell'altro. Impossibile non citare quest'opera, originariamente pubblicata in Francia da Dargaud, frutto della collaborazione tra due dei più apprezzati maestri del fumetto d'oltralpe.



Per l'amico appassionato di Fumetto in quanto linguaggio e forma espressiva (ma ovviamente non solo per lui): 
La trilogia 
di Guido Buzzelli (Coconino Press/Fandango)

La rivolta dei racchi, I labirinti e Zil Zelub sono le storie che hanno consacrato Guido Buzzelli nel panorama artistico internazionale: un volume "affascinante, feroce contro il potere, ambizioso e dannatamente divertente".
A cinquant'anni anni dalla prima pubblicazione, Coconino ristampa queste pagine a dir poco fondamentali per la Storia del Fumetto, realizzate da un autore definito il "Goya del fumetto".




Per lo zio che ama tenersi informato sul mondo:
Fedele alla linea
di Gianluca Costantini (BeccoGiallo)

Uno dei pionieri del graphic journalism in Italia raccoglie un decennio di racconti in questo volume, preziosa testimonianza di un modo di fare fumetto accostabile al giornalismo e alla cronaca, in grado di darci uno sguardo interessante sulla realtà che ci circonda.




Per il fratello (o la sorella) maggiore, amante della musica di Fabrizio De André:
Uomo Faber 
di Fabrizio Càlzia e Ivo Milazzo (NPE)

Nicola Pesce Editore inaugura una fondamentale collana monografica dedicata a uno dei maestri del fumetto italiano, Ivo Milazzo, con questo volume biografico su Fabrizio De André, sceneggiato da Fabrizio Càlzia.




Per l'amico che cerca costantentemente le cose più belle:
Il Commissario Spada. Tutte le storie Integrale
di Gianluigi Gonano e Gianni de Luca (Oscar Ink)

Un sontuoso tomo di circa 700 pagine con tutte le storie del Commissario Spada di Gianluigi Gonano e Gianni De Luca. Un volume imprescindibile, di importanza capitale per la storia del fumetto: con questo andate davvero sul sicuro.




Per quell'amico che tiene sempre la testa sul suo smartphone:
#Like4Like
di Marco Rincione e Prenzy (Shockdom)

In questa storia (da noi recensita qui) Marco Rincione e Francesco "Prenzy" Chiappara affrontano di petto il tema decisamente attuale della ricerca di apprezzamento altrui attraverso il gradimento sui social network.
Davvero è impossibile vivere oggi trascurando like, hashtag e followers?



Per un regalo da re:
King-size Kirby
di Jack Kirby e AA.VV. (Panini Comics)

La pantagruelica antologia dedicata a Jack "The King" Kirby in occasione dei cent'anni dalla sua nascita è anche un modo per ripercorrere il meglio della sua produzione sconfinata [i dettagli editoriali: "816 pagine, 47 storie dal 1940 al 1978, tra cui molte inedite in Italia, raccolte in un coffee table book (24x32,5 cm) con cofanetto e scatola protettiva"].


Per gli amici che flettono i muscoli e sono nel vuoto:
Rat-Man La fine 
di Leo Ortolani (Panini Comics)

L'enorme Omnibus che raccoglie l’intera lunga saga finale originariamente apparsa nei numeri dal 113 al 122 di Rat-Man Collection, la "storia che mette fine a tutte le storie di Rat-Man!".


Per l'amico che esclama spesso "Giuda ballerino!":
Tiziano Sclavi. Narratore dell'incubo
a cura di Franco Busatta e Federico Maggioni (Sergio Bonelli Editore)

Non è un fumetto ma un volume decisamente interessante, ricco di materiale inedito su Tiziano Sclavi e corredato da commenti di colleghi e amici sul lavoro del papà di Dylan Dog. 





Per quell'amico a cui hai sempre voluto far conoscere Neil Gaiman: 
Neil Gaiman Collection 
di Neil Gaiman e AA.VV. (RW Lion)

Un cofanetto che contiene quattro volumi di Neil Gaiman dedicati rispettivamente a Batman, Death, Hellblazer e Sandman. Un buon modo per approcciarsi all'immenso sceneggiatore britannico.



Per lo zio appassionato di Diabolik: 
Diabolik fuori dagli schemi 
di AA.VV. (Oscar Ink)

Un volume speciale con storie brevi di Diabolik realizzate da grandi nomi del fumetto nostrano provenienti da ambiti diversi, pubblicato in occasione dei 55 anni del personaggio.

Copertina di Milo Manara.






Per chi ama farsi quattro (anzi, dodici) risate:
Grouchomicon 
di AA.VV. (Sergio Bonelli Editore)

Dodici albetti dedicati a Groucho e realizzati da autori rappresentativi del fumetto italiano contemporaneo, da Zerocalcare a Sio, da Giacomo Bevilacqua a Riccardo Torti, da Luca Enoch ai fratelli Riccione. I Grouchini sono racchiusi in un contenitore a tiratura limitata che contiene anche un albetto speciale realizzato da Tiziano Sclavi e Alfredo Castelli.




Per chi crede che sia impossibile scrivere storie belle e interessanti su Superman:
Superman: Alieno Americano
di Max Landis e AA.VV. (RW Lion)

La crescita di Clark Kent in una delle storie di Superman più belle degli ultimi anni (vedi anche questa bellissima analisi su Lo Spazio Bianco), che ci offre uno sguardo inedito sulla costruzione del personaggio realizzato da una penna capace (lo sceneggiatore e regista Max Landis) affiancata dalle matite di sette talentuosi disegnatori.




Per una persona a cui vuoi tanto bene:
Non stancarti di andare 
di Teresa Radice e Stefano Turconi (Bao Publishing)

Non stancarti di andare è un romanzo grafico denso, impegnato e impegnativo, incentrato sul senso dell'esistenza e della distanza. Una storia per distruggere le barriere, per imparare ad amare senza riserve, realizzata dalla coppia di autori responsabile di opere stupende quali Il porto proibito, Viola giramondo e Pippo reporter (parliamo ovviamente di Teresa Radice e Stefano Turconi).



Per chi legge tanto e ha amato Il nome della rosa:
Stupor Mundi 
di Néjib (Coconino Press/Fandango)

Un thriller medievale, un romanzo storico ambientato a Castel del Monte, alla corte dell’imperatore Federico II. Vincitore del Prix Révélation Quai des Bulles 2016, Stupor Mundiè stato anche selezionato tra i migliori graphic novel al Festival di Angoulême 2017.






Per chiunque sia convinto che i supereroi non esistono:
Loop 
realizzato dal 'Progetto Giovani' e dal Mammaiuto Lab (Rizzoli Lizard)

Edito da Rizzoli Lizard, il volume è frutto del lavoro dei ragazzi del 'Progetto Giovani' della Pediatria Oncologica dell’Istituto dei Tumori di Milano, realizzato in collaborazione con il Mammaiuto Lab (Giorgio Trinchero, Claudia "Nuke" Razzoli e Francesco Guarnaccia) e presentato come segue:
"Per certe battaglie servono dei superpoteri che a volte non sappiamo di avere...Dopo la canzone Palle di Natale noi ragazzi del Progetto Giovani vogliamo raccontarvi cosa vuol dire ammalarsi di tumore durante le scuole superiori e, questa volta, lo facciamo attraverso un fumetto. Abbiamo inventato e tirato fuori il supereroe, nascosto in ognuno di noi.E' una storia che parla di poteri, ma anche di cambiamenti e cicatrici: il titolo è molto chiaro, INDIETRO NON SI TORNA."




Per l'amico appassionato di storie di mare:
Hellboy nel mare silente
di Mike Mignola e Gary Gianni (Magic Press)

Per mano di Mignola il "Ragazzo dell'inferno" si trova a vivere "la classica notte buia e tempestosa in cui i racconti dei marinai diventano realtà", tra citazioni delle ballate di Bayly e versi di Coleridge, con un inevitabile riferimento a Melville e suggestivi cenni alle superstizioni dei marinai e ai pericoli dell'approfondire troppo la conoscenza del male.




Per l'amico che crede di essere il solo a non riuscire a trovare la sua strada:
L'uomo senza talento 
di Yoshiharu Tsuge (Canicola Edizioni)

Un classico del genere gekiga edito in Italia da Canicola, vincitore quest'anno del Premio Gran Guinigi Stefano Beani come iniziativa editoriale. Un fumetto intenso, introspettivo, profondo, che parla dell'interiorità, del valore dell'arte e del significato della bellezza.




Per l'amante dei thriller:
Mani nude 
di Paola Barbato, Paolo Armitano e Davide Furnò (Sergio Bonelli Editore)

Una delle novità bonelliane di maggior rilievo di quest'anno è la pubblicazione di volumi inediti direttamente nel mercato delle librerie, avvenuta in maniera particolarmente incisiva con i volumi presentati in anteprima a Lucca: da UT - L'inizio a Senzanima, fino ad arrivare a questo Mani nude. Inserito nella nuova la collana "Gli inediti", riprende la storia del secondo romanzo di Paola Barbato, pubblicato da Rizzoli nel 2008, per i disegni sporchi di Paolo Armitano e Davide Furnò.





Per l'amico che cerca il proprio destino [ma soprattutto per qualcuno che sei sicuro non ce l'abbia già (e non è semplice)]:
Macerie prime
di Zerocalcare (Bao Publishing)

Come dicevamo qui, impossibile non immedesimarsi in quello che succede a Zerocalcare e ai suoi amici in Macerie prime: il loro è il ritratto crudo e schietto dei giovani nel nostro Paese. Una generazione di "potenzialità e talenti inespressi" che ogni giorno cerca di sopravvivere e lottare per trovare il proprio posto nel mondo.



Per l'amico che ti ripete sempre che i fumetti sono un po' come dei film a cui manca solo il sonoro:
Dylan Dog #374 - La fine dell'oscurità (edizione variant)
di Mauro Uzzeo e Giorgio Santucci (Sergio Bonelli Editore)

No, non è solo per la copertina che, quando la apri, emette un urlo che riproduce quello del campanello di Craven Road.
Non è nemmeno per quelle scene che, pare, hanno fatto tanto imbestialire lettori che non ne hanno colto minimamente il senso.
È anche e soprattutto perché questa è una delle storie di Dylan Dog più belle di quest'anno.
In un'intervista a Marco Nucci, Mauro Uzzeo ha definito La fine dell'oscurità:
"Una storia sull’apocalisse, forse la più spaventosa, tra le tante possibili, perché sarà quella a cui nessuno crederà. Arriverà nel momento in cui la verità sarà stata così tanto svilita dai mezzi d’informazione, dai social, dal propagarsi senza freno delle bufale, che tutto sarà cancellato dall’entropia nella totale indifferenza della gente che avrà smesso di credere a qualsiasi cosa, anche a quel che gli si para davanti agli occhi."
Un racconto dove la realtà diventa figlia della percezione, diretta conseguenza di ciò che ognuno di noi sceglie di vedere e delle cose in cui si crede.
(E ora vogliamo la riedizione in volume cartonato, ma questa è davvero un'altra storia).




Per l'amico appassionato di storia americana recente e/o alla questione razziale:
March
di John Lewis, Andrew Aydin e Nate Powell (Oscar Ink)

La lunga e complessa marcia per l'affermazione dei diritti civili negli States raccontata da uno dei protagonisti: scritto da John Lewis insieme a Andrew Aydin e disegnato da Nate Powell, racconta la storia dello stesso Lewis in un lungo memoir caratterizzato da una narrazione lineare e cristallina e da un ottimo storytelling.




Per il cugino che da piccolo leggeva Topolino:
La gioventù di Mickey 
di Tébo (Giunti)


Alcuni importanti autori di comics a livello mondiale (come Tébo, Cosey, Lewis Trondheim e Nicolas Keramidas) hanno reinterpretato i personaggi Disney seguendo la loro sensibilità e i loro stili. Questo è uno degli esempi più riusciti.




Per chi odia la guerra:
Stagioni. Quattro storie (e mezza) per EMERGENCY 
di Antonio Bruscoli, Mario Spallino, Simona Binni, Paolo "Ottokin" Campana, Francesca Carità, Gud, Roberto Maccaroni, Patrizia Pasqui, Stefano "S3KENO" Piccoli, Marco Rocchi (Tunué)

Un volume importante, che narra "l'orrore della guerra, ma anche il coraggio, la rinascita e la lotta di chi resiste nonostante tutto".








All'amica che cerca sempre valide scuse:
Escamotage
del collettivo Mammaiuto

Dopo il felice esperimento di Un ragazzo parte per un viaggio, ferisce qualcuno, non torna più a casa, composto da storie che condividevano il medesimo soggetto, il collettivo Mammaiuto propone una nuova raccolta di storie brevi realizzate durante un ritiro di 48 ore in una campagna toscana, che chiaramente hanno avuto necessità di vari stratagemmi ed espedienti narrativi e visivi per essere portate a compimento. I trucchi del mestiere nudi e crudi, come raccontato anche in un omonimo documentario di Gabriella Denisi incentrato sul processo di realizzazione dell'antologico.




Per il/la cugino/a che non crede più nella magia del Natale:
Klaus
di Grant Morrison e Dan Mora (Panini Comics)

Non solo un personaggio incredibilmente figo: raccontare le origini di Babbo Natale è per Grant Morrison (accompagnato dal sorprendente Dan Mora al tavolo da disegno) un modo per proseguire nel suo personale percorso sulle icone del nostro tempo, aggiungendo stavolta da un lato una patina di favola senza tempo e dall'altro la lotta contro la tirannia a favore del popolo.





Per fare un regalo a qualcuno (es. il/la fidanzato/a o il marito/la moglie) solo come scusa per poi tenerlo tu:
Quimby the Mouse
di Chris Ware (Oblomov Edizioni)

Un'opera di Chris Ware ancora inedita in Italia, omaggio a Felix the Cat e Mickey Mouse.
Basta questo.








Dario Sicchio: i fumetti, i progetti e... i dettagli

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Lo sceneggiatore romano racconta il suo percorso, dai webcomic ai fumetti in edicola passando per l'adattamento di un romanzo



Nell'ultimo anno il nome di Dario Sicchioè apparso diverse volte sulle pagine virtuali del nostro blog. Dal webcomic Black Rock per l'etichetta Wilder a Walter Dice: e Chiodotorto per Magic Press, da Battagliae Caput Mundi per la Cosmo fino a Il giro di vite (da un racconto di Henry James) per la collana Roberto Recchioni presenta: I Maestri del Mistero della Star Comics.
In questa intervista abbiamo chiesto allo sceneggiatore romano, cofondatore dello Studio Panopticon dove lavora come montatore audiovisivo e si occupa di produzioni multimediali, di condividere alcune considerazioni circa il suo percorso, prima da appassionato poi da fumettista di mestiere, sui suoi progetti passati, presenti e futuri e sul suo modo di vedere il fumetto come mezzo comunicativo.


Ciao, Dario. Partiamo dal principio: come è avvenuto il tuo primo approccio con il fumetto?
Difficile a dirsi. Ho sempre letto fumetti, da che ho memoria. Entrambi i miei genitori sono lettori di fumetti di vecchia data, per cui ne sono circondato sin da quando ero piccolo (leggevo soprattutto Asterix, Lupo Alberto e gli adattamenti a fumetti della serie animata di Batman). Da lì il mio interesse non ha fatto che crescere e le mie letture non hanno fatto che ampliarsi, fino alla situazione attuale, in cui casa mia è letteralmente invasa dai fumetti e devo tenere un quaderno degli acquisti per non spendere tutto quello che ho in fumetteria. Con premesse del genere, direi che il maturare del mio amore per i fumetti in un interesse professionale sembra una conseguenza abbastanza inevitabile.

Quali ritieni siano stati i momenti fondamentali che ti hanno reso lo sceneggiatore che sei oggi? Quali letture incontri, letture, eventi?
Oddio, questa è una domanda pericolosissima da fare a un logorroico come me. Soprattutto perché è una domanda la cui risposta può essere infinita.
Ho sempre letto fumetti e ho sempre voluto farli. Da piccolo disegnavo in continuazione, anche a scuola durante le lezioni. Centinaia e centinaia di pagine. Poi, per qualche motivo, la mia passione per il cinema ha preso il sopravvento e (avendo forse difficoltà a immaginare il fumetto come un vero e proprio mestiere) ho deciso di indirizzare il mio desiderio di raccontare storie su quel medium, per cui stilai un bel piano di vita secondo il quale, dopo il liceo, avrei frequentato il triennio al DAMS di Roma 3 per poi iscrivermi al Centro Sperimentale di Cinematografia, seguendo il corso da regista o quello da sceneggiatore. Ma una volta all'università (durante la quale ho frequentato quanti più laboratori di sceneggiatura mi fosse possibile) questo piano iniziò a scricchiolare nella mia testa. Non so se era il mio interesse per il mezzo a scemare, o se fosse colpa di tutte le esperienze che mi avevano fatto intravedere l'ambiente lavorativo cinematografico e tutte le sue storture... comunque sia, la mia voglia di imbarcarmi in una simile impresa non faceva che precipitare. Nel 2012, poco prima di laurearmi, andai per la prima volta al Lucca Comics & Games e lì decisi di darmi una chance come sceneggiatore di fumetti (un desiderio che avevo sempre avuto). Tutti quelli che avevo intorno mi sostennero molto in questa scelta. La mia ragazza mi fece un regalo che cementò questa mia decisione. In sostanza, per mesi, si era messa a contattare decine di autori di fumetti fra quelli che ammiro di più (italiani e non) chiedendogli di scrivere poche righe per incoraggiarmi a provare la via del fumetto. In molti risposero e lei raccolse tutti questi messaggi in un quaderno che, ancora oggi, è l'oggetto più caro che possieda. Fra questi messaggi ce n'era uno in particolare, di Leo Ortolani, che è forse una delle cose più belle che abbia mai letto. Insomma è iniziato tutto da qui.
Ma da quel giorno al mio effettivo esordio sono passati quasi due anni. Anni in cui, essendo autodidatta, ho sbattuto la testa contro ogni ostacolo possibile, nel mio cammino alla scoperta del mestiere, delle sue difficoltà e delle vie migliori per impostare un percorso lavorativo e artistico sensato. Durante quel periodo ho lavorato molto come montatore audiovisivo (un lavoro che faccio ancora oggi), un mestiere i cui insegnamenti mi hanno aiutato enormemente come sceneggiatore.

Una tavola di Walter Dice:

Una delle tue prime esperienze professionali è stata con i webcomics. Cosa credi rappresentino i fumetti proposti online nel panorama fumettistico attuale? 
Che possibilità offrono i webcomics per un giovane autore?
Che il web e i webcomic siano una grande opportunità per gli esordienti di oggi è sotto gli occhi di tutti. Il web offre sostanzialmente le stesse possibilità di un'autoproduzione, senza averne i costi. In più, essendo contenuti completamente gratuiti e fruibili in ogni momento, e non opere acquistabili solo in certe fiere o sugli e-shop, possono raggiungere un bacino d'utenza infinitamente maggiore, posto ovviamente che dietro ci sia il giusto impegno promozionale.
Ma questo non vuol dire che siano una scorciatoia o una via più facile. Quando un autore alle prime armi realizza un webcomic, deve imporsi una disciplina. Nessuno gli sta chiedendo nulla, nessuno sta attendendo la sua “opera” in nessun modo, e soprattutto non è detto che qualcuno la noti e\o l'apprezzi. Ciononostante realizzare un buon webcomic richiede la stessa quantità di lavoro e impegno che ci vuole a realizzare qualunque altro prodotto editoriale, se non di più. Darsi una disciplina, delle scadenze, degli obiettivi e rispettarli quando si è al di fuori del mercato, è molto difficile. Se ci si riesce però, si gettano le basi per il proprio ingresso nel mondo del lavoro. L'editoria a fumetti è uno dei pochi ambiti editoriali molto attento alle novità e alla scena indipendente. Dimostrare di saper realizzare un contenuto valido e di saperlo portare a conclusione rispettando anche una cadenza è la prova migliore che si possa dare di sé. Soprattutto se si vuole diventare sceneggiatori, figura professionale per la quale non esistono curriculum, portfolio review o profili Instagram che mostrino i propri lavori. Uno sceneggiatore esiste solo nel momento in cui scrive una storia che qualcuno disegna e qualcun altro legge. Punto. Purtroppo, proprio perché il webcomic è il banco di prova degli esordienti di oggi, è sia uno scenario pieno di prodotti validi e innovativi, sia un grande bacino di amatorialità, spesso anche spicciola. Questa è la sfida che progetti come Wilder si impongono di affrontare: creare una linea di fumetti online con una cura autoriale, editoriale e di marketing alta, mantenendo però intatta la libertà creativa data dal web.
Ciò detto, personalmente, mi sento di consigliare comunque ad ogni autore alle prime armi di fare anche un'esperienza con l'autoproduzione, oltre che con il web. Un'autoproduzione ti insegna ad avere a che fare con tutte le fasi che stanno dietro alla creazione di un fumetto e, pertanto, è un'esperienza incredibilmente istruttiva. Costringe a fare i conti con i limiti di una pagina, con la foliazione, con i voltapagina, con la resa del colore, con l'aspetto tipografico e, in piccola scala, con quello imprenditoriale.

Kingsport (Seasons, Uno Studio in Rosso/Verticomics).

Prima con Kingsport poi con Black Rock hai sviluppato tematiche che possiamo far risalire in parte ad autori quali H.P. Lovecraft e Stephen King, giusto per citarne due. Quali sono state le tue influenze nella realizzazione di queste due serie?
I due autori che hai nominato sono sicuramente fra i miei preferiti di sempre. Infatti Kingsport non è solo un omaggio a Lovecraft, è un vero e proprio adattamento sui generis di una parte poco conosciuta della sua produzione (quella più incentrata sugli orrori domestici e morbosi e ambientati nell'america rurale). Kingsport è il nome della meno conosciuta fra le sue cittadine fittizie (vi ha ambientato solo due racconti). Paradossalmente una mia grande fonte d'ispirazione (e sto per fare un nome che mi vergogno anche solo a digitare accostato a un mio lavoro) è Grant Morrison. Il modo che ha di far percepire una minaccia così grande da essere incommensurabile attraverso piccoli dettagli. 
Per Black Rock il discorso è diverso. Non so bene quali influenze rintracciare dietro la sue genesi. Quando mi è stato chiesto di entrare a far parte della scuderia Wilder (il portale di webcomics che ospita la serie) ho solo pensato a realizzare la storia dei miei sogni, senza troppi freni. Dentro c'è un po' di tante cose che mi piacciono: Cormac McCarthy, David Lynch, Lost, Tarkovskij, The Prisoner (la serie degli anni '60), Urasawa e un po' tutto il fumetto autoriale statunitense degli ultimi trent'anni (soprattutto Vertigo e Image). Ma non sono influenze scelte in maniera programmatica; sono solo un'insieme di cose che amo, che formano il mio background fruitivo più consistente e che, in quel particolare momento, avevo voglia di esplorare mettendoci del mio. E poi, dato che tutti mi dicevano che i miei primi fumetti erano troppo parlati, volevo realizzare una storia molto complessa, sforzandomi di usare il minor numero possibile di dialoghi (un obiettivo che sta mettendo sempre più a dura prova il povero Jacopo Vanni, che sta disegnando tutti i dieci capitoli che compongono la serie). Spero di esserci riuscito.

Il giro di vite (Roberto Recchioni presenta: I Maestri del Mistero, Star Comics).

Sempre a proposito di influenze, per la collana Roberto Recchioni presenta: I Maestri del Mistero hai realizzato Il giro di vite, tratto da un racconto di Henry James. Come sei stato coinvolto in questo progetto?
Quali caratteristiche dovrebbe avere secondo te un adattamento per essere realmente riuscito? In che misura è opportuno discostarsi dall'opera originale e prendersi delle libertà?
A coinvolgermi è stato Michele Monteleone, che era stato il supervisore delle tre serie che facevano parte del progetto Seasons (tra cui c'era anche Kingsport). Michele ha funto da coordinatore per questa stagione dei Maestri e mi ha coinvolto nel progetto. Poi, quando mi è stato detto che il romanzo da adattare era Il Giro di Vite, uno dei miei preferiti di sempre, sono andato in brodo di giuggiole. L'adattamento è un processo molto delicato, soprattutto quando si ha a che fare con opere “ingombranti”. Credo sia impossibile creare un manifesto programmatico del buon adattamento. Abbiamo esempi riuscitissimi ed esempi catastrofici di ogni scuola di pensiero. Ci sono splendidi film che aderiscono all'opera di partenza in modo quasi maniacale (penso a Sin City, Watchmen o al Signore degli Anelli) e splendidi film che vi si discostano significativamente (V per Vendetta, Shining ecc.). Credo che l'unica cosa davvero importante sia avere qualcosa da dire con l'adattamento. Adattare un'opera solo per il gusto di riproporla stando ai propri termini crea generalmente dei risultati piuttosto sterili o dimenticabili. Ovviamente ciò che si vuole comunicare dev'essere in linea con l'opera di riferimento o essere una sua espansione, altrimenti non avrebbe senso partire da quel contenuto in particolare.
Il Giro di Viteè un romanzo molto difficile da adattare. Ti porta naturalmente a mettere molto di te stesso nella storia, perché la narrazione di Henry James è studiatamente lacunosa. La storia glissa su alcuni dei suoi snodi più importanti, nasconde informazioni vitali a bella posta e descrive in modo molto incompleto il suo svolgersi. Basti pesare che sono quasi 120 anni che lettori e critici si interrogano su cosa sia accaduto alla fine del romanzo. Dunque, nel trasporre questa storia attraverso un medium visivo come il fumetto, si è portati a cristallizzare alcuni eventi altrimenti piuttosto impalpabili; a trasporre le proprie idee più che la realtà oggettiva della narrazione originale (che non esiste). È stato un processo complicato ed estremamente divertente, in cui sono stato enormemente aiutato dal trittico di disegnatrici che hanno realizzato il fumetto (Letizia Cadonici, Elisa Di Virgilio e Sakka). Posso solo sperare di aver fatto un buon lavoro.

Con Walter Dice:Chiodotorto hai avviato una specie di saga, nata sul web e ora approdata in formato cartaceo per la Magic Press. Da quali concetti siete partiti per realizzare questi volumi e cosa puoi dirci riguardo i capitoli futuri?
È stato un percorso anomalo e, al tempo stesso, molto omogeneo.
Walter Dice:è un progetto che ho cucito addosso a Lorenzo Magalotti (il disegnatore). Quando ci siamo conosciuti eravamo entrambi agli inizi. Nessuno dei due aveva ancora esordito e avevamo un gran desiderio di farlo. Per cui ho visto i lavori di Lorenzo e ho cercato di creare una storia che fosse perfetta per quello stile (invece di cercare qualcuno che avesse un tratto adatto a una storia che avevo in mente). Quindi abbiamo fatto Walter Dice:. Poco prima che il fumetto venisse pubblicato per Magic Press, a me era venuta in mente questa nuova idea, che sarebbe diventata Chiodotorto, e che volevo proporre a Lorenzo. Ma più la sviluppavo, più mi rendevo conto che il progetto aveva molti punti in comune con Walter (il tema della vendetta, la ricerca della moralità del protagonista, l'atmosfera in bilico fra dramma e commedia nera...). Invece di farmi scoraggiare dalla cosa, pensai che poteva essere un punto di forza! Così è nata l'idea di una saga tematica sulla vendetta e di far tornare anche alcuni dei personaggi. Fortunatamente a Magic Press è piaciuta l'idea e ora stiamo procedendo in questa direzione. Per questo progetto abbiamo portato a bordo anche Jacopo Vanni (il disegnatore diBlack Rock) e Francesco Segala (colorista sia di Black Rock che di Kingsport). Dopo Chiodotorto ci sarà un terzo e ultimo capitolo e sarà un'altra storia completamente autoconclusiva, con qualche connessione con le due precedenti. Sarà l'ultima della serie. Abbiamo già in mente il plot, il (anzi “la”) protagonista e in che modo porterà avanti il discorso che stiamo sviluppando attraverso queste graphic novel. Ma non dirò assolutamente nulla di più a riguardo!
Una tavola da Chiodotorto (Magic Press).

Con Lo stalliere, l'albo di Battaglia dedicato al Cavaliere, hai affrontato un capitolo incredibilmente ancora attuale della politica italiana. Quali difficoltà hai incontrato durante la realizzazione di questa storia?
È stato interessante e strano. Ero felicissimo di lavorare su Battaglia (personaggio che ho sempre amato come lettore), ma ero molto intimorito dal tema. Tutte le storie precedenti di Battaglia riguardavano eventi storici così lontani da me, che la mia mente non aveva alcun problema a porli in un contesto narrativo, quasi distaccato. Ma il Cavaliere è stato parte della mia quotidianità sin dalla nascita, del mio sviluppo ideologico e politico... e non in senso buono. In qualche modo la mia mente si rifiutava di affrontare il tema a testa bassa, come se mi infastidisse scrivere il Cavaliere come un personaggio, e quindi attribuirgli motivazioni ed emozioni. Tutti i primi soggetti che proposi a Roberto Recchioni usavano il Cavaliere come una figura marginale, quasi avvolta nelle tenebre. Recchioni non condivideva questi timori e, anzi, era più che mai deciso a spingermi a rendere questo “mostro moderno” il vero e proprio coprotagonista della storia. Voleva che il tema fosse affrontato dall'interno, quasi con sfacciataggine... un atteggiamento quantomai consono per una testata come Battaglia. Questo mi ha spinto a fare molta ricerca sul Cavaliere. Mi sono quasi odiato, dato che il mio compito, alla fin fine, era quello di renderlo un personaggio simpatico. Ma la storia ne ha guadagnato. Non è mai una buona idea idealizzare certe figure rendendole solo dei mostri. Ci impedisce di capire quale fascino hanno saputo esercitare sulla società e quindi su quali falle del tessuto sociale hanno saputo costruire il proprio potere. È la forza che alimenta anche molti grandi film su figure del genere, basti pensare a The Wolf of Wall Street; queste opere non condannano mai i loro protagonisti, anzi, li rendono accattivanti, fanno in modo che il pubblico li ami e poi se ne vergogni. Ora tutto questo torna ad assumere connotati oscuri nella mia mente, dato che si sta assistendo ad un agghiacciante ritorno del Cavaliere (dal me erroneamente creduto scomparso nella voragine dell'irrilevanza politica) alle luci della ribalta.

Battaglia - Lo Stalliere (Ed. Cosmo).
Hai lavorato alla miniserie Caput Mundi per la Cosmo, co-sceneggiando il primo numero e contribuendo all'ideazione di alcuni dei personaggi chiave della vicenda. Come nasce questa commistione tra realismo e horror/sovrannaturale e in che misura senti che quella storia e quei personaggi ti appartengano?
Temo che la risposta che potrei darti a questa domanda risulterebbe un po' spoetizzante. Quando sono stato contattato da Michele (Monteleone; n.d.r.) e Giulio (Gualtieri; n.d.r.) per entrare a far parte del team di Caput Mundi, il progetto era già in avanzato stato di realizzazione. I personaggi erano stati tutti inventati e i soggetti stesi. Quindi non me la sento di attribuirmi meriti per nessuna delle splendide idee che hanno dato vita a questo progetto. Ma dopo aver co-sceneggiato i numeri 1, 4, 5 e 6 di questa serie, mi sento anche io un po' parte di questo universo narrativo, e sono fiero di tutto ciò che posso aver apportato. Sarebbe una grandissima soddisfazione per me poterci ritornare in futuro, magari in una veste più attiva anche in fase di concezione. Staremo a vedere...

In questa seconda metà del 2017 sei stato impegnato su più fronti: con l'Editoriale Cosmo per Battaglia e Caput Mundi, con Magic Press per Chiodotorto e con l'etichetta Wilder per il ritorno di Black Rock. Come riesci a districarti tra questi impegni e anche tra generi differenti?
E pensare che non è nemmeno il mio unico lavoro! Come dicevo prima, lavoro anche come montatore audiovisivo e fonico, per cui posso rivelare al mondo che il mio segreto è che... dormo molto poco.
Scherzi a parte, sapersi destreggiare fra più progetti e generi è il requisito minimo che uno sceneggiatore deve avere per poter vivere del proprio lavoro. Per quanto possa rivelarsi a tratti molto pesante, trovo che portare avanti più progetti diversi fra loro abbia un enorme lato positivo: ti consente di allontanarti da quello che stai facendo e dalla forma mentis che stai applicando e ritornarci poi con uno sguardo nuovo. Quando si lavora a un solo progetto (come spesso succede quando si è agli inizi) si tende a diventare ossessivi. Se ci si blocca nella lavorazione di quell'unico progetto, per mancanza di idee, di stimoli o semplicemente di voglia, ci si trova in una situazione piuttosto spiacevole: ti senti completamente bloccato. Se hai più progetti, puoi fermare quello che stai facendo e spostarti su altro senza perdere tempo, dato che stai comunque lavorando. Di solito, facendo così, ritornare sulla storia che stava diventando problematica dopo aver lavorato su altro, significa anche vedere chiaramente la soluzione e sorprendersi di quanto fosse palese.

Tornando ai webcomics, cosa dobbiamo aspettarci dal finale di Black Rock?
Risposte e lacrime.

Black Rock (Wilder).
Su cosa stai lavorando attualmente?
Per quanto riguarda i fumetti, al momento sono al lavoro sull'ultimo numero di Caput Mundi. Sto portando avanti Black Rock (che mi impegnerà ancora per altri tre mesi). A gennaio inizieremo a realizzare il secondo e conclusivo volume di Chiodotorto e sto iniziando a mettere insieme i pezzi del mio prossimo progetto per Wilder che, se tutto va secondo i piani, dovrebbe vedere la luce a Maggio 2018. Sto lavorando ad un nuovo progetto per Editoriale Cosmo, assieme a Michele Monteleone. Non posso dire nulla a riguardo o Giulio (l'editor) potrebbe farmi lo scalpo. Ma posso dire che è roba grossa e che ci stiamo divertendo come pazzi. Per il resto, sto lavorando ad alcuni proposal di progetti personali, sui quali, ovviamente, è troppo presto per dire qualcosa.

Hai un sogno fumettistico nel cassetto, una cosa che ti piacerebbe tanto realizzare in futuro?
Mille. Come tutti. Non sono un tipo da "progetto della vita". Credo che se uno ha pensato a un'idea quando aveva 16 anni, e in dieci anni la trova ancora validissima così com'era, o è un genio o è troppo attaccato alle proprie idee. Ciononostante c'è un progetto in particolare che coltivo da un po' di tempo e che prima o poi mi piacerebbe avere modo di realizzare concretamente.
Essendo un lettore piuttosto vorace, ci sono decine di personaggi che mi accompagnano sin da quando ho iniziato a leggere fumetti, su cui sarebbe bellissimo per me lavorare.
Se devo però nominare un sogno nello specifico, me ne viene in mente solo uno piuttosto atipico. Sono un grandissimo amante di Batman. Penso di aver letto il 90% di tutto quello che è stato scritto sul Cavaliere Oscuro. Uno dei miei sogni più grandi sarebbe curare un'antologia davvero onnicomprensiva e ben curata delle storie di questo personaggio. Di raccolte del genere ce ne sono state moltissime in moltissimi formati (allegati, albi da edicola, volumi da fumetteria...), ma le ho sempre trovate discontinue e un po' lacunose. Comprensibilmente concentrate sul riproporre sempre i grandi cavalli di battaglia, ma inclini a ignorare la continuity del personaggio, che, oltre ad essere costellata di storie meravigliose e meno note al grande pubblico, è una delle migliori di tutto il comicdom americano. Il mio sogno sarebbe curare un antologico davvero completo, in cui i lettori possano iniziare dal numero 1 e proseguire, trovandosi a leggere una versione davvero completa della storia di Batman. Mi rendo conto che è un sogno un po' noioso e ossessivo-compulsivo... ma è il mio.

Illustrazione di Marco Mastrazzo per la cover di Caput Mundi #1 (Ed. Cosmo).

Grazie davvero per la disponibilità e a presto.

Giuseppe Lamola & Gli Audaci

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