Quantcast
Channel: gli Audaci
Viewing all 2540 articles
Browse latest View live

DYLAN DOG #352

$
0
0
Fuori della penna non c'è salvezza







"Scrivere è magia, è acqua della vita come qualsiasi altra attività creativa. L'acqua è gratuita. Dunque bevete. Bevete e dissetatevi."
Stephen King, On writing 
[Quanto segue potrebbe contenere spoiler, riflessioni pseudo letterarie e momenti splatter. Fatevi due conti!]




Scrivere, trasporre su carta quello che abbiamo dentro e il mondo che ci circonda. Un'attività capace di dare origine a opere d'arte che trascendono il tempo. Basta una penna, un foglio e tanta immaginazione...
E se tramite un oggetto come una penna fosse possibile plasmare la realtà e decidere la vita e la morte di altre persone? Questo lo spunto, molto forte, alla base della trama ideata da Andrea Cavaletto per La calligrafia del dolore (facendoci pensare a come politici, banchieri, direttori di aziende decidano quotidianamente il destino del mondo mediante semplici segni su un foglio o, al giorno d'oggi, con un click su un mouse).

"...ancora una volta, grezzo e rigido strumento, la penna m’aiuterà ad arrivare al fondo tanto complesso del mio essere."
Italo Svevo
Nonostante le riflessioni alla base della storia fossero intriganti e potenzialmente fonte di spunti più ampi, l'albo scivola via in maniera un po' troppo liscia ponendosi come puro entertainmentL'episodio inizia parlando di un'antica magione appena acquisita da una vecchia amica di Dylan Dog, Diane, presa dal timore che qualcosa di sinistro si aggiri nell'edificio. Non è certo la prima volta che Dylan ha a che fare con una casa infestata, quindi dovrebbe sapere bene cosa fare... Invece si addormenta. E di notte, si sa, avvengono le cose più terribili! Inevitabilmente il nostro si trova dunque a indagare su quanto accaduto nella magione, giungendo a svelare segreti neanche troppo celati.

Sine sole sileo (senza il sole taccio),
scritta che appare nella prima vignetta dell'albo ma anche su numerose meridiane.

La sceneggiatura di Cavaletto indugia innegabilmente sull'aspetto splatter e questo, a parere del tutto personale, di per sé non dispiace. Si ha però la sensazione che alcuni passaggi della trama non vengano portati pienamente a compimento. L'attesa per la risoluzione dell'intreccio e dell'indagine (su cui non ci soffermiamo ma che è alquanto delineabile) non è in grado di per sé di tener pienamente viva l'attenzione del lettore. Di contro non vengono troppo approfonditi neppure altri singoli aspetti, che giustificherebbero la semplificazione della trama: i personaggi sono presentati in maniera composta e lineare e, eccezion fatta per almeno un paio di scene particolarmente vivide e d'impatto, tutto sembra quasi destinato a non "bucare" le pagine.


Il ritorno del mostro, Dylan Dog #8
Ai disegni ritorna a far capolino il tratto spesso di Luigi Piccatto, autore che tutti i fan dell'Indagatore dell'incubo ben conoscono sin da Il ritorno del mostro, Dylan Dog #8 (albo che, guarda caso, si apre con una inquietante tragedia avvenuta in una villa). Piccatto è coadiuvato per l'occasione da ben tre collaboratori quali Giulia Massaglia, Renato Riccio e Matteo Santaniello. Soprattutto questi ultimi due sono ben noti anche per diversi altri lavori: dalla miniserie fantasy un po' bislacca che andava sotto il nome di Khor (pubblicata dalla Star Comics nel 2007 e ideata proprio dallo Studio Piccatto) al romanzo a fumetti Darwin (per il quale hanno collaborato con Paola Barbato e con lo stesso Piccatto), fino ad arrivare a vari albi di Dylan Dog (per il Color Fest e il Maxi) e, per quanto riguarda Riccio, alla recente collaborazione alla miniserie Paranoid Boyd su testi dello stesso Cavaletto, di cui l'autore parla qui (e direi che così il cerchio si chiude).
L'apporto di ben tre collaboratori, per quanto possa apparire inusuale, certamente è da vedere sotto una luce positiva. Lo stile di Piccatto, decisamente riconoscibile e, come detto, "storico", non viene intaccato bensì impreziosito nella cura ai dettagli e nella precisione dell'inchiostrazione, elementi che sembrano donare ulteriore sostanza e nuova linfa alle tavole del disegnatore piemontese.


A conti fatti, una storia ben disegnata in cui ritorna una certa dose di splatter, pensata e confezionata in modo da rassicurare i fan dopo l'approccio squisitamente underground dell'episodio precedente. Peccato che, almeno noi, non avessimo grosse necessità di "rassicurazioni".


Il sommo Audace



Nota di chiusura: 
Prendendo spunto dall'amichevole saluto di Tiziano (Sclavi), Roberto (Recchioni) e Franco (Busatta) nel Dylan Dog Horror Club d'apertura, seppur con ingiustificato ritardo ci uniamo ai saluti e agli omaggi per Mauro Marcheselli, il recentemente dimessosi direttore editoriale della Sergio Bonelli Editore. Prima di rivestire tale carica, Marcheselli è stato a lungo ottimo curatore e architetto della stessa serie di Dylan Dog (nonché ideatore del format de Le Storie, per dirne un'altra). Sebbene oggi il nome e cognome dei curatori di ogni testata sia ben identificato e indicato nei credits degli albi, molti lettori sono all'oscuro del ruolo decisivo svolto da Marcheselli nella definizione del personaggio e nell'ideazione dei soggetti di alcuni tra gli episodi più belli di Dylan Dog: da Il lungo addio a Totentanz, da Johnny Freak a Oltre la morte, da Finché morte non vi separi a Il sorriso dell'oscura signora (dove inizialmente il buon Mauro non era accreditato, salvo poi essere citato nella recente e lussuosa riedizione Bao).
A lui va il nostro sincero grazie.

Gli Audaci

"La calligrafia del dolore"
SERIE: DYLAN DOG
NUMERO: 352
DATA: dicembre 2015
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Andrea Cavaletto
DISEGNI E CHINE: Luigi Piccatto, Giulia Massaglia, Renato Riccio e Matteo Santaniello
COPERTINA: Angelo Stano



15 articoli Audaci del 2015 da (ri)leggere

$
0
0
Il nostro "Best of" dell'anno appena trascorso




Col finire di un anno si diventa tutti un po' nostalgici. Tra i botti di Capodanno e lo zampone con le lenticchie, il pensiero ripercorre i mesi passati nell'intenzione di fare bilanci e al contempo pensare all'anno che verrà. Per noi audaci è stato un anno pieno, con oltre 250 post pubblicati (quasi raddoppiando le medie degli anni precedenti) e nuove rubriche e collaborazioni: impossibile non pensare alle nostre piccole grandi anteprime assolute (dal Paranoiae di Giulio "Batawp" Rincione all'antologico del collettivo Mammaiuto), al debutto della rubrica Gallery, all'iniziativa estiva Audaci nel mondo e all'esordio delle tavole inedite mensili prodotte appositamente per noi da Emilio "Caccaman" Battiato (Aveva l'inchiostro nelle vene, per le quali ringraziamo ancora una volta l'autore). Tutto questo tenendo sempre presente la nostra attenzione verso il fumetto italiano (bonelliano in particolare ma non solo), unita alla volontà di espandere il proprio orizzonte comprendendo realtà sempre più interessanti come i webcomic e i fumetti realizzati mediante crowdfunding.
Ci sembrava giusto insomma salutare l'anno appena trascorso ripercorrendo alcuni degli articoli di cui andiamo umilmente più fieri e che riteniamo possano meritare una (ri)lettura.



Mercurio Loi

Perché l'albo de Le Storie di Alessando Bilotta & Matteo Mosca è speciale?

www.gliaudaci.blogspot.it/2015/01/mercurio-loi-recensione.html



Battaglia: il vampiro che divora la Storia

"Chi è Battaglia? Che cosa ci conquista di lui? Che cosa cerchiamo nelle pagine di questi nuovi albi, sperando di ritrovarlo sempre così, o anche un po’ diverso da così, purché abbia un buon motivo per esserlo? Proviamo a riassumerlo."








Julia: una celebrazione straordinaria dell'ordinario

"In una società liquida dove "effimero" e "transitorio" sono gli aggettivi più appropriati per descrivere la nostra quotidianità, festeggiare la duecentesima uscita di un fumetto che racconta le gesta di una criminologa ha dello straordinario.
Quali potrebbero essere le motivazioni della longevità di una serie come Julia? E in che modo Giancarlo Berardi, il suo ideatore, ha deciso di festeggiare l'evento? Scopriamolo insieme analizzando la questione."

www.gliaudaci.blogspot.it/2015/06/julia-200.html




"Capita anche ai più audaci. Lui e lei sono lontani chilometri. L'ultima volta che si sono incontrati hanno letto insieme La Distanza, la graphic novel di Alessandro Baronciani e Colapesce che, nonostante il titolo, ha contribuito ad "avvicinarli" un po' di più.
Una recensione doppia, in puro stile audace, fatta di ricordi, coraggio e sentimento."







C'era una volta un eroe... 

Lettera aperta al Pistolero di Orfani.

www.gliaudaci.blogspot.it/2015/09/cera-una-volta-un-eroe.html






Mohawk River di Boselli & Stano: Corvo nero non avrai il mio scalpo!

"Questo secondo Speciale de Le Storie, senza ombra di dubbio, è uno degli episodi migliori dell'intera collana nonché uno degli albi Bonelli più riusciti del 2015."

www.gliaudaci.blogspot.it/2015/07/mohawk-river-di-boselli-stano.html


Dylan Dog #69: Il fumetto ai tempi della censura


«Tempi duri per i fumetti, caro Dylan! Corruttori dell’infanzia, maligni seduttori dell’innocenza, causa di ogni decadenza morale. Bisogna farli sparire!”, urlano i benpensanti,  nuovi inquisitori del Ventesimo secolo. E per Justin Moss, innocuo disegnatore, le cose si mettono male. Quale partita di potere si gioca dietro le quinte di questa commedia? Quali antichi mostri vogliono tornare dai secoli bui per impadronirsi del presente e del futuro?»









Mooned - La festa immobile

Lorenzo Palloni e il dolente viaggio nella psiche umana tra sogni, bugie e allucinazioni

www.gliaudaci.blogspot.it/2015/10/mooned-la-festa-immobile.html


Avventure di un uomo in pigiama - Paco Roca


"Dopo Memorie di un uomo in pigiama (2012) torna la narrazione autobiografica e incredibilmente ironica di Paco RocaL'autore di RugheIl faroIl gioco lugubre, L’inverno del disegnatore, Le strade di sabbiaEmotional World Tour e I solchi del destino dimostra ancora una volta la propria versatilità e la capacità di districarsi efficacemente tra racconti storici, romanzi intrisi d'emozioni e passione per la letteratura e storie d'attualità."

www.gliaudaci.blogspot.it/2015/09/avventure-di-un-uomo-in-pigiama-paco.html












Morgan Lost #1: Il ritorno di Chiaverotti, l'uomo degli incubi


"Un numero uno che ci ha entusiasmato e che raramente ci capiterà di ritrovare così ben concepito e realizzato."

http://gliaudaci.blogspot.it/2015/11/morgan-lost-1.html



Va tutto bene

Quattro giovani a Berlino, tra realismo, progetti e precarietà, nella seconda opera di Alberto Madrigal.





Mille tempeste: il realismo magico di Tony Sandoval

"Basta sfogliare le prime pagine di Mille tempeste per essere travolti con dolcezza e magnetismo dalla splendida sequenza iniziale di immagini acquerellate che sin da subito mette in risalto lo straordinario talento di Tony SandovalIn questo incipit le diverse gradazioni di colori pastello si mescolano armonicamente in nuvolette incorporee: l’autore messicano ci conduce immediatamente nel mondo dolente della giovanissima protagonista, Lisa, che si appresta ad affrontare il passaggio all’età adulta."

www.gliaudaci.blogspot.it/2015/07/mille-tempeste.html





SmartCoMIX #3 - SmartRecensione

Per fumetti come gli SmartComix non potevamo non formulare una modalità differente di scrivere recensioni: le SmartRecensioni, caratterizzate da un'estrema sintesi e da una leggibilità ancor maggiore.

www.gliaudaci.blogspot.it/2015/11/smartcomix-3-smartrecensione.html



Hellnoir #2: One way ticket to hell

"Dopo il primo episodio di Hellnoir mancavano perlomeno un paio di elementi per completare il pantheon di personaggi della mitologia hard boiled: la femme fatale e il nemico potente, inarrivabile ed intoccabile.Pasquale Ruju e Giovanni Freghieri, ben consci di tale mancanza, non perdono tempo e li introducono efficacemente nella miniserie."
[Potrebbe contenere spoiler ed elementi infernali, dunque decidete senza indugio se volete proseguire la lettura poiché le fiamme iniziano a farsi decisamente roventi!]

http://gliaudaci.blogspot.it/2015/12/hellnoir-2-di-4.html





DYLAN DOG #351

"Proviamo a considerarla alla stregua di una canzone. Le parole saranno il soggetto e la sceneggiatura del fumetto, mentre la melodia sarà rappresentata dai disegni. Elementare. E non solo perché sin dall'introduzione dell'albo Roberto Recchioni ci sottolinea il legame imprescindibile tra questa storia e le canzoni dei Led Zeppelin (in particolare dall'album Houses of the Holy), ma perché Ratigher (il cantante), coadiuvato da Alessandro Baggi (il chitarrista e all'occorrenza clarinettista), riesce a imprimere alla storia una musicalità che proveremo a ricostruire."




Impossibile per noi chiudere senza ringraziare tutti i collaboratori che hanno impreziosito il nostro blog con nuovi spunti e visioni inedite: dal Pandorso con le sue recensioni manga al "solito"Grullino Biscottacci con le sue follie cinematografico/fumettistiche, senza tralasciare i graditissimi reportage dalle fiere fumettistiche realizzati da Francesco Fanciullacci, Andrea Fiordaliso e Rossana Scarcelli.

Ma soprattutto un doveroso ringraziamento a tutti voi che ci leggete: senza lettori non saremmo altro messaggeri che imbottigliano foglietti diretti verso oceani sconosciuti...

Gli Audaci


Bestiarius #2

$
0
0
Continua il viaggio fantasy nella Roma antica di Kakizaki



Rieccoci nell'universo narrativo ideato da Masasumi Kakizaki, una Roma fantasy/mitologica dai contenuti ancora una volta interessanti, anche se non del tutto inediti. Infatti, sebbene le vicende narrate in Bestiarius #1 fossero dichiaratamente autoconclusive, nel secondo volume l'autore crea forti collegamenti con quanto già narrato, riprendendo sia diversi elementi della trama che alcuni personaggi.


Come detto in apertura, pur preservando in qualche modo la natura autoconclusiva degli episodi, Kakizaki ha pensato di proseguire il percorso di Bestiarius con una struttura di base che gli permette di narrare una storia sempre dello stesso stampo ma ogni volta apportando alcune modifiche per evitare di ricadere nel già visto. Il lettore attento, leggendo la trama di questo nuovo numero e confrontandola con il numero precedente, potrà notare belle analogie e differenze. 

In questo secondo volume vengono infatti presentati nuovi protagonisti, ovvero un team di ragazzi appartenenti a specie differenti che, in una città remota e lontana da Roma, ossia Albione, continuano a convivere pacificamente. Il gruppo è composto inizialmente da due ragazzi, la coraggiosa Elaine e il pavido Arthur, il cui legame lascerebbe presagire future svolte romantiche nella trama, accompagnati da un giovane minotauro e un altro semiumano. Purtroppo la loro idilliaca infanzia viene tragicamente interrotta dall'arrivo dell'esercito romano. I ragazzi saranno costretti a separarsi e lottare per ritrovarsi.


La cover del terzo numero!
Passano gli anni e dopo una (sin troppo) rapida* crescita i nostri si trovano a compiere delle scelte che li porteranno nelle arene del nemico a lottare per la vita gli uni degli altri. Durante il loro viaggio vengono aiutati da chi prima di loro si è messo contro Roma e ciò che essa rappresenta. Intanto l'esercito romano, ormai unicamente bramoso di espandersi senza alcuna pietà per i popoli sottomessi, è alla ricerca del "bestiarius" scappato durante i giochi sulla groppa dell'ultima Viverna esistente (il governatore Lepidus e l'imperatore Domiziano non hanno preso bene gli ultimi accadimenti nell'arena e cercano vendetta).
Non spoilero altro.
Mi piace invece soffermarmi sulla descrizione che l'autore di Rainbow, Green Blood Hideout fa della Roma imperiale. Una volta arrivati nella capitale, i protagonisti si trovano dinnanzi a un luogo vorace, pieno di insidie, in cui non c'è posto per semiumani o altre razze mitologiche. La mancanza di tolleranza verso i diversi è però solo una delle caratteristiche di un ambiente in cui l'unica legge che vale è quella del più forte. Tale scenario permette all'autore di mettere in scena sentimenti forti in momenti intensi ed emotivamente coinvolgenti. Il desiderio di vendetta dei protagonisti diventa una pulsione vissuta dai lettori stessi. 
Alla riuscita di Bestiarius contribuiscono sicuramente i disegni. Dalle ambientazioni alle caratterizzazioni dei personaggi, niente (o quasi *) sembra lasciato al caso e le tavole di Kakizaki sembrano fatte apposta per appagare anche il lettore più esigente.

Mi congedo segnalandovi che la storia, a questo giro, non finisce qui! Come un manga che si rispetti, veniamo lasciati sul più bello, in attesa di sapere cosa accadrà ai protagonisti e quindi... attendiamo fiduciosi!!

Saluti audacissimi.

Il Pandorso



*Nota: se avessimo tutti la velocità di crescita annua del giovane Arthur e dell'impetuosa Elaine, che in dodici mesi passano dall'infanzia all'adolescenza inoltrata (vedi differenza tra la cover del numero 2 e la cover del numero 3!)... Forse vivremmo in un mondo di giganti!


BESTIARIUS #2
Data di pubblicazione: 2015
Panini Comics

SOGGETTO, SCENEGGIATURA, DISEGNI E COPERTINA: Masasumi Kakizaki
 

Gallery: Mike Del Mundo

$
0
0
Una raccolta di immagini del disegnatore di Elektra e Weirdworld



Torna anche nel 2016 il nostro itinerario di raccolta d'immagini di un singolo autore. Questa volta è il turno di Michael Del Mundo, artista filippino che vive in Canada e che già un paio d'anni fa si era guadagnato il nostro premio come miglior copertinista di fumetto americano. Nel frattempo il buon Mike ha avuto modo di dimostrare il suo talento non solo come illustratore ma anche come interior artist, rendendo ragione di una capacità di story telling non comune, in serie come Elektra (su testi di W.Haden Blackman) e Weirdworld (su testi del talentuoso Jason Aaron).
Nel nostro post cercheremo di fornirvi uno sguardo sulle illustrazioni spesso stratificate e visivamente prorompenti di uno degli artisti più talentuosi della scuderia Marvel, in grado di passare con disinvoltura da Star Wars a Spider-Man, da Hulk a Dexter, passando per gli X-Men e i già citati Elektra e Weirdworld.


















Per ulteriori info: www.deadlydelmundo.com

Vicino a casa: il sesto numero di OUTCAST

$
0
0
Venerdì 15 gennaio esce in edicola il sesto numero della nuova serie firmata da Robert Kirkman e Paul Azaceta






Tra alcuni giorni arriverà in edicola Vicino a casa, il sesto numero di Outcast - Il reietto. La serie sceneggiata da Robert Kirkman (The Walking Dead, Invincible) e disegnata da Paul Azaceta (Amazing Spider-Man, La tomba degli imperi) conclude così il suo secondo arco narrativo, riconfermandosi come una delle serie più interessanti tra quelle proposte dalla casa editrice saldaPress.

Comunicato stampa

Il 2016 si è aperto con la consueta rassegna dei migliori titoli usciti nel 2015. In molte classifiche più o meno ufficiali è comparso OUTCAST – IL REIETTO, la nuova serie a fumetti di Robert Kirkman e Paul Azaceta. Segno che il creatore di The Walking Dead ha fatto di nuovo centro, come testimonia anche il successo del primo volume a colori della serie.
A mantenere alti hype e curiosità, oltre all’imminente debutto di OUTCASTin tv, ci pensa l’uscita in edicola e in fumetteria del sesto numero della serie. S’intitola Vicino a casae chiude il secondo story-arc delle vicende che hanno per protagonista Kyle Barnes. Il profondo senso di sconforto che lo affligge, ha spinto Kyle a compiere una mossa azzardata andando a casa di Allison, l’ex-moglie. Dopo averla incontrata, è costretto ad andarsene, evitando che sia la polizia ad allontanarlo. Ci pensa sua sorella Megana recuperarlo e a portarlo a casa, la stessa Megan che, per l’ennesima volta, cerca di capire cos’è accaduto la notte in cui Kyle ha picchiato Allison. E forse per colpa di questa semplice domanda, o di un disegno più grande, il Male si scatenerà di nuovo.
Appuntamento in edicola, in fumetteria e nello shop online del sito saldapress.coma partire da venerdì 15 gennaio. L’avventura è solo all’inizio.


LRNZ presenta Golem e Astrogamma

$
0
0
Incontro con l'autore e inaugurazione della mostra di tavole originali presso il Cinema Caffé Lanteri di Pisa






Ancora una volta con estremo piacere vi segnaliamo un evento organizzato dal Cinema Caffé Lanteri di Pisa nell'ambito della rassegna Fumetti&PopCorn. Venerdì 22 Gennaio alle ore 20 si terrà infatti la presentazione di due ben noti volumi a fumetti, Golem e Astrogamma (entrambi pubblicati da Bao Publishing), in presenza dell'autore, il poliedrico LRNZ (al secolo Lorenzo Ceccotti). L'incontro sarà moderato da Tuono Pettinato e Maurizio Vaccaro di Radiocicletta. Verrà contestualmente inaugurata la mostra delle illustrazioni originali che l'autore ha realizzato per l’edizione italiana dell’ultimo libro di Murakami Haruki, La strana biblioteca, edito da Einaudi, mostra visibile fino a Venerdì 5 Febbraio.



Comunicato stampa
 

Il Cinema Caffè Lanteririparte alla grande e inaugura il 2016 con il quinto appuntamento della serie Fumetti&PopCorn che vede la partecipazione di uno dei più importanti fumettisti e illustratori italiani di oggi, LRNZ. Per la prima volta a Pisa, Venerdì 22 Gennaio, l’autore romano, moderato dal duo Tuono Pettinato-MaurizioVaccaro, presenterà i suoi due libri a fumetti, “Golem” e di ultima uscita “Astrogamma”, pubblicati per la casa editrice Bao Publishing. Per questa occasione verrà realizzata la mostra delle illustrazioni originali che LRNZ ha realizzato per l’edizione italiana dell’ultimo libro di Murakami HarukiLa strana biblioteca” edito da Einaudi, visibile fino a Venerdì 5 Febbraio.

Apprezzatissimo illustratore e industrial designer, ex membro fondatore dei SuperAmici, LRNZ, nome d'arte di Lorenzo Ceccotti, ne ha fatta di strada da allora operando in molti campi dell'arte visuale, sempre alla ricerca della bellezza in tutte le cose e con un'enorme passione per i videogiochi, l'arte giapponese basata sugli archetipi grafici e il suo attuale, bellissimo lavoro: il fumetto

Golemè il primo romanzo grafico lungo di LRNZ, che come dice l’autore “parte da un pensiero di cui sono convinto e che avevo una certa urgenza di comunicare agli altri: l’idea che i sogni dei bambini siano il seme da cui nasce il futuro e che se i bambini sognano ad occhi aperti possono cambiare il mondo. Ci credo proprio e volevo dirlo a quante più persone possibile”. Ed è perciò che è sì una storia dall'impianto fantascientifico che ipotizza la fine del sistema capitalistico mondiale, ma è soprattutto una storia che parla dei bambini e dei loro sogni, e di quanto questi siano indispensabili per il futuro dell'umanità. Una satira sociale sugli estremi del capitalismo, parabola politica sulla fine delle economie mondiali, esperimento visuale di narrazione a fumetti senza limiti grafici, distopia sulla conquista del mondo da parte delle nanomacchine, Golem è tutto questo e molto di più, in 300 tavole a colori in cui vi sono nascosti elementi narrativi segreti, rilevabili solo con un'apposita App gratuita, che completano l'affresco socio-narrativo della storia con contenuti multimediali inediti realizzati appositamente e disseminati, nascosti nel web dall'autore.

Astrogamma, è una favola archetipica, dolorosa, violentissima e ricca di simbolismi universali sull’equilibrio eterno tra la vita e la morte, in cui LRNZ racconta, coadiuvato ai dialoghi da Alessandro Caroni, di come a volte siano gli organismi più piccoli e insignificanti a decidere il destino di un conflitto. Gli insetti stanno conquistando il mondo e l'umanità è spacciata. Solo un'estrema mutazione della razza potrebbe consentirle di sopravvivere, ma è possibile che sia già troppo tardi. La fase finale dell'invasione silenziosa, ambientata in una Roma futuristica, è vista attraverso gli occhi di tre ragazzi che ne sono più che testimoni. Nei ragazzi e nel loro cuore è scritto il destino dell'universo. Il volume ha una particolare copertina lenticolare e animata.





Ringraziamo Radiocicletta media partner dell’evento.

Cinema Caffè Lanteri
presenta
“Golem” e “Astrogamma”
di LRNZ

Venerdì 22 Gennaio
Inaugurazione della mostra di tavole originali ore 19.30
Incontro con l’autore ore 20

Mostra aperta dal 22 Gennaio al 5 Febbraio 2016

Cinema Caffè Lanteri
Via San Michele degli Scalzi 46, Pisa



A seguire alcune illustrazioni, cover e tavole realizzate da LRNZ (giusto per quei pochi che ancora non hanno avuto la fortuna di conoscerlo nel dettaglio).

Tavola per Asso.


Copertina di Dylan Dog Color Fest







Long Wei

Tuono Pettinato visto da LRNZ





Aveva l'inchiostro nelle vene - Episodio 7

$
0
0
"Prigioniero del tempo" di Emilio Caccaman


Testi e disegni: Emilio Caccaman Battiato

Il lavoro di Emilio Caccaman Battiato su Aveva l'inchiostro nelle vene non è solo un approfondimento sul mestiere di fumettista, ma anche un grande tour tra le icone del nostro tempo. Dopo personaggi dell'universo Marvel come il Dottor Destino, Galactus e Thanos e la citazione di un maestro assoluto come Magnus (e il suo Sconosciuto), è giunto il momento dell'Indagatore dell'incubo, affettuosamente dipinto come un'entità immobile che resiste allo scorrere del tempo, mentre il lettore, novello Dorian Gray, invecchia e cambia. Rimane però la voglia di leggere qualcosa di nuovo su un personaggio in cui inevitabilmente ci si identifica e in fondo al tunnel si intravede la speranza, dopo anni di albi meno avvincenti, di tornare a sognare.

Dopo avervi invitato a cogliere le tante citazioni presenti nella tavola, ci immergiamo come sempre nel processo di lavorazione:











Ugo Foscolo indagatore in edizione variant

$
0
0
Esce venerdì 15 gennaio l’edizione a tiratura limitata con cover variant di Carmine Di Giandomenico, Davide La Rosa e Sara Spano

Già dal sottotitolo (Indagatore dell’incubo) era chiaro il riferimento, più o meno scherzoso, di Davide La Rosa nel realizzare un fumetto su Ugo Foscolo. Ora la mitica copertina di Claudio Villa per Dylan Dog #1, tra le copertine più citate della storia del fumetto nostrano, si presta alla reinterpretazione da parte di Carmine Di Giandomenico, Davide La Rosae Sara Spano per l’edizione variant del volume, in uscita domani per saldaPress. 


Comunicato stampa

Esce venerdì 15 gennaio l’edizione a tiratura limitata di UGO FOSCOLO – INDAGATORE DELL’INCUBO: cover variant di Carmine Di Giandomenico, Davide La Rosa e Sara Spano

Le donne non resistono al suo fascino. I nemici della patria lo temono. Mostri e misteri sono il suo mestiere. Di nome fa Ugo, di cognome Foscolo ed è un indagatore dell’incubo. Qualcosa non torna? Solo se non avete ancora letto UGO FOSCOLO – INDAGATORE DELL’INCUBOdi Davide La Rosa, autore, fra le altre cose, della serie Suore Ninja.
Dopo il debutto del volume lo scorso dicembre, accolto con favore da lettori, giornali e magazine online, venerdì 15 gennaio sbarca finalmente in fumetteria e nello shop online saldaPress la versione del volume in versione bonellide per collezionisti (tiratura limitata a 500 copie numerate, euro 10.90), con copertina disegnata a quattro mani da Carmine Di Giandomenico e Davide La Rosa che, assistiti dai colori di Sara Spano, omaggiano a modo loro la storica copertina che segnò il debutto di un altro storico indagatore dell’incubo.
UGO FOSCOLO – INDAGATORE DELL’INCUBOè il primo di una serie di libri a fumetti ambientati nello stesso demenziale universo narrativo, battezzato La Rosa Universe. Storie letteralmente disegnate male, in cui gli scrittori italiani di secoli fa vengono reinventati e poi scaraventati in avventure fantastiche che nulla hanno a che fare con lo scrivere.
Nel volume uscito lo scorso dicembre e ora riproposto in edizione variant, il famoso poeta di Zante ha una missione precisa: indagare sulla morte di Jacopo Ortis.Nel frattempo, si imbatterà in una innumerevole serie di strane creature –  un mostro fatto con parti di salumi, un demone babilonese vermiforme, una strana invasione di resuscitati e molto altro ancora – ma, soprattutto, dovrà affrontare una spietata organizzazione che, nell’ombra, sta architettando il solito piano diabolico ai danni del Mondo.

Appuntamento in fumetteria e nello shop online del sito saldapress.com


ORFANI: NUOVO MONDO #4

$
0
0
Welcome to the jungle














Il quarto numero di Orfani: Nuovo Mondo conferma la natura corale di questa nuova stagione. Già a partire dalla copertina i riflettori sono puntati su John, personaggio finora solo citato e adesso finalmente svelato: Matteo De Longis nell'illustrazione trasmette l'impressione che sia lui a rubare la scena a Rosa. E in effetti, per gran parte dell'albo, è così.



Uno dei giovanissimi compagni di Rosa, Paul, ha un fratello di nome John. In Benvenuto nella giungla si scopre cosa ne è stato di lui. Naufragato in territorio ostile, inseguito dai mostruosi lupi alieni, è costretto a darsi alla fuga. Braccato, viene "messo in salvo" da uomini pronti a tutto. Il suo viaggio lo porta a conoscere una società alternativa nata su Nuovo Mondo, dove lo sfruttamento e la mercificazione sono all'ordine del giorno. Il suo pensiero scivola spesso verso il fratello, di cui non ha notizie e con cui cerca spesso di comunicare attraverso una radiotrasmittente mezza rotta. Messaggi nella bottiglia diretti verso lidi bui e incerti.


Le vicende di John si sviluppano in parallelo rispetto a quanto già narrato nei primi tre albi (quindi nel passato), fino a far ricongiungere le due linee narrative nel finale. Le prime tre tavole riprendono infatti lo schianto del "gommone" spaziale sul Nuovo Mondo in una riproposizione quasi letterale (confrontate la primissima vignetta di quest'albo con l'ultima vignetta di pag. 11 di Orfani Nuovo Mondo #1, giusto per gradire). La sua storia è una sorta di nuovo incipit, rispettando ancora una volta quella scansione in blocchi di tre albi funzionale alla riedizione in volumi per Bao. Al contempo risulta un modo per allargare gli orizzonti, dimostrando che non sono i singoli personaggi a costituire la forza e l'anima della serie, bensì l'esplorazione dei confini della fantascienza, le continue lotte per sopravvivere, i viaggi della speranza, la volontà di invertire la rotta di un destino beffardo e schierarsi contro le ingiustizie.



Ai testi il ritorno di Mauro Uzzeo al fianco di Roberto Recchioni. Il solito discorso della complementarità dei due rimane sostanzialmente valido, con Uzzeo chiamato a rendere evidenti le problematicità di alcuni personaggi e Recchioni teso a imprimere essenzialità al tutto. Come già accaduto per i numeri precedenti, anche stavolta non ci sembra il caso di mettersi a vivisezionare la storia alla ricerca dei contributi dell'uno o dell'altro, in quanto è evidente che la squadra messa in piedi da Recchioni si muove come una sorta di unità funzionale pronta a portare avanti la serie nel modo più compatto e coerente possibile. Una perdonabile ma evidente pecca, se così vogliamo chiamarla, della sceneggiatura risiede nella velocità della parte finale dell'albo: se è vero che si tratta di un numero denso di situazioni e comprimari e che l'evoluzione del personaggio di John necessitava il giusto peso nell'economia della trama, è vero anche che la risoluzione degli eventi risulta un po' sacrificata rispetto al resto e probabilmente avrebbe meritato uno spazio maggiore per dare l'impressione che tutto fosse bilanciato.


Illustrazione di Luca Casalanguida

I disegni sono opera di Luca Maresca e Luca Casalanguida, per i colori di Nicola Righi, Luca Saponti e Giovanna Niro. E sono parecchio meritevoli.
Maresca non è certo all'esordio sulla serie, avendo realizzato il quinto numero di Orfani e il secondo di Ringo. Se l'occhio non ci inganna, al suo pennello dobbiamo la gran parte delle tavole dell'albo, coadiuvato nel finale dall'ormai quasi ubiquitario Luca Casalanguida (autore di Lukas e Lukas Reborn nonché dell'imminente albo di Dylan Dog di fine gennaio), disegnatore particolarmente versatile e dallo stile decisamente espressivo. In questo episodio di Nuovo Mondo entrambi infondono particolare spettacolarità e dinamismo e, pur non arrivando alle vette di sperimentazione e rottura dei canoni del numero precedente, riescono a regalarci momenti davvero riusciti (una tra tante, la sequenza dai contorni neri a pagg.45-47) in tavole che dimostrano un buon gusto nello story telling. Il loro lavoro è impreziosito dai colori ancora una volta irreprensibili del trio di coloristi che opta per palette cromatiche non omogenee tra le varie scene in modo da esprimere le diverse sensazioni ed emozioni che caratterizzano i capitoli della storia.
In definitiva, sarebbe un nuovo inizio ideale se le nostre speranze non fossero state infrante da quel finale dominato dall'appetito per la distruzione...

Il sommo audace





ORFANI: NUOVO MONDO “Benvenuto nella giungla” 
NUMERO: 4
DATA: gennaio 2016
SERGIO BONELLI EDITORE

COPERTINA: Matteo De Longis
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Roberto Recchioni e Mauro Uzzeo
DISEGNI E CHINE: Luca Maresca e Luca Casalanguida
COLORI: Nicola Righi, Luca Saponti e Giovanna Niro



gli Angoli

$
0
0
La viabilità nel mondo dei pazzi


Sei storie sul viaggio, sul dare un passaggio a uno sconosciuto e poi aspettarsi di tutto. Il "BlaBlaCar fumettistico" curato da LVCE 1807 e ideato da Crossover Gangbang (collettivo di autori che autoproducono fumetti alternativi e meravigliosi) è un albo antologico esplosivo che coinvolge membri del collettivo stesso ma anche autori esordienti. Ogni storia di questa "antologia di follia a fumetti"è caratterizzata da una sottintesa analisi dei sogni (più o meno) reconditi di ogni personaggio e dall'indagine sulla sua identità: quasi mai il passeggero che ti è seduto accanto (o magari l'autista?) è davvero ciò che sembra...



"Gli angoli. Da cui guardi, da cui ti fai guardare. Dove nascondi o dove vieni riposto, per non dar fastidio." 


LVCE 1807

Meccanica Antropologica

Nella prima tappa del viaggio Oscar Ito scrive e disegna la storia breve e fulminante di un camionista che dà un passaggio a un cosplayer. Così, tra costumi improbabili e discorsi sui giovani d'oggi e sulle difficoltà a trovare lavoro, Ito realizza una gemma che graficamente si ispira in maniera evidente e opportuna ad artisti quali Paul Pope, in tavole in bicromia, rosa e blu.
Un inizio egregio.



Shitting Keys

L'itinerario prosegue con un altro frammento di viaggio scritto da Andrea “zio-p” Poli e illustrato da Alex Agni, la coppia responsabile di Cartoonist in the box. Stavolta la conversazione verte sul provincialismo e sulla voglia e le possibilità di diventar qualcuno (citando la canzone di Caparezza che gli stessi autori consigliano come sottofondo per la lettura). Gustoso il modo di mettere in scena il sospetto strisciante della follia omicida, come gustosa è la (auto)citazione finale degli autori a un'altra serie, ovvero VIOLEnT HILL.




La nostra strada, le nostre ruote

Il terzo racconto rappresenta, insieme al quarto, l'anima surreale e onirica dell'antologia. La sceneggiatura di Cristiano Brignola si destreggia abilmente tra un ragazzo che proferisce quasi solo le parole "Ah, boh" e l'autista che si perde sul viale dei ricordi(?). I disegni di Andrea Opretti, sintetici, con quello sfondo bianco che rende tutto ancor più indefinito, sono complementari ai testi e calzanti a pennello.



CAPGRAS

In sole dieci tavole appaiono un cavallo, un orso, un cervo, un astronauta, un alieno a forma di cavalluccio marino, delle scale intrecciate che nemmeno il miglior Escher, un elefante, un indiano, un uccello, un essere a forma di cubo di Rubik e... Un uomo con la barba. Oltre alla surreale follia, questa storia colpisce graficamente per l'impostazione delle tavole, il talento visionario e la colorazione intensa.
Pare che insomma che Jaco Posta Race sia uno di quei nomi da tenere a mente per il futuro.


P.S. La storia è stata rilasciata gratuitamente anche sulla app Verticomics ed tutt'ora è leggibile gratuitamente su Verticalismi qui.



La Sconosciuta

Con questa storia si ritorna in parte su binari più convenzionali. Marco Orlando e Peteliko ci sussurrano all'orecchio ciò che le mamme ci raccomandano da sempre: mai dare un passaggio a una sconosciuta.



Alieni & Frutta Secca

In chiusura, last but not least, un racconto scritto e illustrato da LVCE1807 (alias Lord Violent Cordiale Esumamorti Dal 1807). All’inizio della storia viene citato Vasco Brondi, meglio noto come Le luci della centrale elettrica. I testi di Brondi sono notoriamente dei flussi di coscienza, per alcuni praticamente incomprensibili. Uno dei due personaggi afferma che in sostanza Brondi nelle sue canzoni non dice nulla. E il lato straordinariamente ricercato e confondente di Alieni & Frutta Seccaè che gli stessi personaggi, nel criticare un modo di comunicare, lo mettono in pratica. Come lo stesso autore ci ha audacemente confermato, la storia rappresenta una critica all’opinionismo da social network. Un po' uno specchio dell’urgenza, del tutto contemporanea, di dover affermare la propria opinione, spesso urlandola, quasi sempre senza aver compreso l’argomento di discussione né aver nulla di realmente compiuto da dire. E i dialoghi stessi ricalcano discussioni che si ha in qualche modo l’impressione di avere già sentito da qualche parte. E noi stessi dovremmo smetterla, perché con le nostre discussioni serie si arricchiscono solo le compagnie telefoniche.



In conclusione...
Non se ne leggono tante di antologie così. E ce ne sarebbe davvero bisogno.  fiducia verso le possibilità del mondo delle nuvole parlanti. Un po' meno fiducia verso gli estranei e il BlaBlaCar, ma tant'è.
Giuseppe Lamola



gli Angoli
Crossover Gangbang
Supervisione e grafica a cura di LVCE1807
Impaginazione di ET Dollman
Novembre 2015

Contiene:

Meccanica Antropologica
Scritto e illustrato da Oscar Ito

Shitting Keys
Scritto da Andrea “zio-p” Poli
Illustrato da Alex Agni

La nostra strada, le nostre ruote
Scritto da Cristiano Brignola
Illustrato da Andrea Opretti

CAPGRAS
Scritto e illustrato da Jaco Posta Race

La Sconosciuta
Scritto da Marco Orlando
Illustrato da Peteliko

Alieni & Frutta Secca
Scritto e illustrato da LVCE1807




Vita con Lloyd, una mostra a Pavia

$
0
0
Di una mostra con un maggiordomo immaginario di nome Lloyd


Vita con Lloyd di Simone Tempiaè un'idea travolgente che miscela letteratura, fumetto e illustrazione. Partite con una serie di dialoghi pubblicati su un sito e su una seguitissima pagina fb, le avventure con il maggiordomo immaginario negli ultimi mesi si sono diffuse in ambito fumettistico, approdando suVerticalismi e sulla app Verticomics
Il 26 gennaio sarà inaugurata a Pavia una mostra dedicata alle diverse interpretazioni dei dialoghi di Vita con Lloyd. Leggiamone insieme...




Comicato stampa

WHY? e VERTICOMICS presentano... 
•• VITA CON LLOYD 
• Di una mostra con un maggiordomo immaginario di nome Lloyd
•• Esposizione e Musica Cruda by Felipe & Friends
Martedì 26 gennaio
•• h 20.30 

C/O
SPAZIOMUSICA
via Faruffini 5, Pavia
www.spaziomusicapavia.it

Una mostra di traduzioni, trasformazioni e interpretazioni dei dialoghi tratti da Vita con Lloyd. Realizzata da WHY? in collaborazione con VERTICOMICS

Con opere di:
Tuono Pettinato
Jacopo Rosati
Diego Zucchi
Giulio Rincione
Sakka
Federico Appel
Mattia Distaso

Durante la serata di inaugurazione, saranno esposti alcuni originali.

"Vita con Lloyd, ovvero della mia vita con un maggiordomo immaginario di nome Lloyd"è un racconto in forma di dialogo con scadenza quotidiana che vede protagonista un maggiordomo immaginario di nome Lloyd. Una rilettura in chiave metaforica, raffinata ed elegante della quotidianità del protagonista che, nel suo maggiordomo immaginario, trova la via per affrontare i piccoli, o grandi, problemi quotidiani.

Inserita tra le 35 migliori pagine Facebook del 2015 dal magazine GQ, Vita Con Lloyd è apparso su Vanity Fair, L’Officiel Italia, Fumettologica, Lo Spazio Bianco, GQ, Badcomics, Frizzifrizzi.

La mostra è stata resa possibile grazie alla partnership con VERTICOMICS, l'app (per iOS e Android) che regala un fumetto al giorno.
https://verticomics.com/








Arrivano gli ebook di Mister No!

$
0
0
La prima annata delle avventure del pilota amazzonico debutta in formato digitale




Riportiamo con piacere una notizia che unisce il passato e il presente della Sergio Bonelli Editore: è stato annunciato oggi che le prime dodici storie di Mister No sono disponibili in formato digitale sulle più importanti piattaforme. Un modo per (ri)scoprire l'indimenticabile antieroe ideato negli anni Settanta da Guido Nolitta.
Di seguito riportiamo l'annuncio, direttamente dal sito della casa editrice: 

La prima annata delle avventure del pilota amazzonico debutta in formato digitale: dodici splendidi albi, da sfogliare sul vostro eReader preferito!

Ecco svelato il piccolo segreto: perché, un paio di settimane fa, vi mostravamo le prime dodici copertine di Mister No? Perché avevamo da poco caricato gli ebook della prima annata delle avventure del pilota amazzonico sulle più popolari librerie digitali!

Da oggi, gli ebook dei primi dodici albi di Mister No sono finalmente disponibili per l'acquisto!
Ogni store ha i suoi tempi di diffusione del materiale ed è così che, qualcuno di voi, ha già scoperto questi gioiellini in vendita su alcuni canali. Per comunicarvi ufficialmente l'iniziativa, abbiamo atteso qualche giorno, in modo da vederli comparire su altre piattaforma di vendita. Al momento, tra i grandi distributori digitali, manca all'appello solo Google Play, ma contiamo che nei prossimi giorni i nostri albi raggiungeranno anche l'edicola virtuale di chi utilizza device con sistema operativo Android.

Gli albi di Mister No attualmente disponibili in formato epub sono i seguenti:
Mister No 1 - Mister No
Mister No 2 - Amazzonia
Mister No 3 - L'ultimo cangaceiro
Mister No 4 - Morte nel Sertão
Mister No 5 - La vendetta del gringo
Mister No 6 - L'uomo della Guyana
Mister No 7 - Tamburi nella giungla
Mister No 8 - Il caimano d'argento
Mister No 9 - L'uomo dalla maschera rossa
Mister No 10 - I pirati del fiume
Mister No 11 - Avventura in Ecuador
Mister No 12 - "Tango" Martinez



Potete acquistare gli albi digitali a 1.99 euro cadauno, reperendoli su tutte le maggiori piattaforme di vendita online (tra cui AmazonKobo Books e iTunes Store).
Una splendida occasione per rileggere o scoprire per la prima volta le classiche, indimenticabili avventure che hanno dato il via alla lunga carriera editoriale dell'antieroe creato da Guido Nolitta, nel pratico formato del vostro eReader preferito!

22/01/2016









Hellnoir #3 (di 4)

$
0
0
La discesa nell'abisso








Forse non ne potete più di sentirci decantare Hellnoir. Magari preferite sentirvi dire che è solo un fumetto noir come tanti e che cadrà presto nel dimenticatoio. O addirittura che è una lettura brutta e inutile.
Forse.
Oppure invece preferite sentirvi dire la verità, ovvero che non vediamo l'ora che esca il prossimo (e conclusivo) capitolo.




In breve, alcuni spunti della trama. La ricerca della giovane Blanche Deville ha portato il detective Melvile Soul su una pista pericolosa ma irrinunciabile, dritto dritto verso il lato oscuro dell'oscurità: se è vero che non c'è un luogo sicuro a Hellnoir, di certo il Caligula's non ha un aspetto rassicurante. Al contempo Cassie, la figlia di Mel, cerca di venire a capo del ruolo della simbologia demoniaca dietro l'omicidio di Blanche e di ciò che si cela dietro i piani dei "cattivi". Il loro è un percorso che li conduce sempre più verso le profondità, in un contesto che si tinge di connotati definitivamente e innegabilmente esoterici.


Uno dei difetti intrinseci del progetto Hellnoir consiste nella serializzazione. L'interruzione di trenta giorni tra un numero e il successivo rende in parte difficoltoso reimmergersi nell'atmosfera infernale e nella trama molto sequenziale, costringendo lo sceneggiatore Pasquale Ruju a proporre una sorta di "riassunto delle puntate precedenti" all'inizio di ogni capitolo (oltre al riassunto vero e proprio presente a pag.4). Di sicuro, rileggendo la storia in un'unica soluzione una volta finita si potrà godere maggiormente di ogni sfumatura. In tutti i modi, oggi la collana dei Romanzi a fumetti Bonelli non esiste più e la pubblicazione in corposi volumi unici di oltre 300 pagine è pura fantascienza: le storie di questo tipo hanno ormai trovato una collocazione all'interno della disomogenea collana delle Miniserie (che, non a caso, editorialmente prosegue la numerazione proprio dei Romanzi a fumetti: se qualcuno se lo stesse chiedendo, è proprio questo il motivo per cui, a settembre, non è uscito alcun numero delle Miniserie dopo il termine di Tropical Blues*).
La bravura di uno sceneggiatore sta anche nel riuscire a trasformare difetti strutturali in potenzialità narrative: Ruju non si limita a riprendere una scena dal numero precedente o a fare un collage degli episodi già pubblicati (come nei riassunti all'inizio dei telefilm), bensì opta per ampliare e rimpolpare la scena del reclutamento di Mel da parte della "femme fatale", rivelando dettagli mai accennati prima. In questo modo ha evitato il rischio di essere ripetitivo ma anche che il lettore distratto perdesse per strada dettagli importanti.
Il suo è un lavoro pulito e scevro di elementi superflui, che dimostra una volta di più la sua propensione per storie dal taglio noir.



Sui disegni di Giovanni Freghieri riteniamo superfluo stare a dilungarsi nuovamente in elogi e dissezioni (come già riteniamo d'aver fatto qui e qui). Ci interessa sottolineare però come la scena del ballo di Blanche nel bar ci riporti ancora una volta alla mente Sin City e in questo caso, ovviamente, la bellissima Nancy (interpretata al cinema da Jessica Alba). Molto bella poi a pag. 12 la rappresentazione del passaggio dalla classica iconografia infernale all'inferno metropolitano di Hellnoir. Perché, seppur mimetizzati sotto spoglie umane, si tratta sempre di demoni. 
E nei pochi giorni che ci separano dall'uscita dell'ultimo numero, ci auguriamo davvero che l'oscurità non inghiotta metafumettisticamente anche noi...


Il sommo audace




Hellnoir: "L'abisso guarderà dentro di te" 
CAPITOLO: 3
DATA: Gennaio 2016
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Pasquale Ruju
DISEGNI E CHINE: Giovanni Freghieri
COPERTINA: Davide Furnò











* Infatti a settembre è uscito Tex Frontera!, a sua volta parte della collana Romanzi a fumetti (seppur di formato differente) per cui il debutto di Hellnoirè "slittato" a ottobre.


"Lo chiamavano Jeeg Robot", il fumetto

$
0
0
Disponibile in edicola con quattro copertine diverse da sabato 20 febbraio con La Gazzetta dello Sport



















È stato annunciato da tempo, ma ora arriva l'ufficialità e i dettagli editoriali: Lo chiamavano Jeeg Robot non sarà solo un film, in uscita il prossimo 25 febbraio al cinema, ma anche un fumetto realizzato da Roberto RecchioniGiorgio Pontrelli e Stefano Simeone, con le copertine dello stesso Recchioni e di Zerocalcare, Leo Ortolani e Giacomo "Keison" Bevilacqua.

Comunicato stampa

Lucky Red e La Gazzetta dello Sport presentano il fumetto di “Lo chiamavano Jeeg Robot
Disponibile con quattro copertine diverse sarà in edicola insieme alla rosea da sabato 20 febbraio

Milano, 26 gennaio 2016 - In attesa che Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti arrivi nelle sale il prossimo 25 febbraio, Lucky Red e La Gazzetta dello Sport presentano il fumetto omonimo basato sul film.
L’operazione, in coerenza con il carattere originale riconosciuto al film dal pubblico e dalla critica della Festa del Cinema di Roma, intende proporre al pubblico di lettori e spettatori un prodotto creativo nuovo, unendo due forme d’arte – film e fumetto – e generando qualcosa di completamente autonomo e parallelo, senza il rischio di spoiler.
Scritto e curato da Roberto Recchioni, curatore editoriale di Dylan Dog e creatore di Orfani, con i disegni di Giorgio Pontrelli e Stefano Simeone e i personaggi ispirati a quelli del film di Gabriele Mainetti, il fumetto di Lo chiamavano Jeeg Robot sarà in edicola con La Gazzetta dello Sport da sabato 20 febbraio al prezzo di €2.50 con quattro copertine da collezione realizzate da Leo Ortolani, Roberto Recchioni, Giacomo Bevilacqua e Zerocalcare. In avvicinamento alla data di uscita del fumetto, le quattro copertine verranno mostrate in anteprima.

Qui in anteprima quella di Zerocalcare:



Di seguito le anteprime delle altre tre  copertine. Tutte e quattro saranno in edicola con il fumetto da sabato 20 febbraio. Il lettore potrà così scegliere quale acquistare o se decidere di collezionarle tutte:

·        venerdì 29 gennaio Leo Ortolani (Rat-Man)
·        giovedì 4 febbraio Roberto Recchioni (Dylan Dog, Orfani)
·        martedì 9 febbraio Giacomo “Keison” Bevilacqua (A Panda piace)

Il fumetto accompagnerà l’uscita del film, diretto e prodotto da Gabriele Mainettisceneggiato da Nicola Guaglianone e Menotti e interpretato dagli attori Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. In sala dal 25 febbraio.

Il fumetto con le quattro copertine di Lo chiamavano Jeeg Robot sarà in edicola da sabato 20 febbraio insieme a La Gazzetta dello Sport al prezzo di €2.50 più il costo del quotidiano.

Quasi-super #1

$
0
0
I'll see you on the dark side of the moon



A volte hai la fortuna di leggere una bella storia in anteprima, ma non fai in tempo a recensirla prima che sia pubblicata. Quella stessa storia ti colpisce e decidi di prendere l'albo cartaceo in quel di Lucca: anche se l'hai già letta, non importa. Così la fai leggere in giro agli amici e tutti, come te, pensano la stessa cosa: "Ne voglio ancora".



Robuste premesse per un'ottima miniserie. Impossibile non trarre queste conclusioni dopo aver finito di leggere il primo episodio di Quasi-super, uno dei quattro albi con cui Uno Studio in Rosso ha debuttato come autoproduzione alla scorsa Lucca Comics.
La storia, farina del sacco di Giulio Antonio Gualtieri (Dylan Dog, Battaglia, Dampyr) e Michele Monteleone (Orfani, Dylan Dog, Battaglia, John Hays), parla di Charles, undicenne convinto di essere un supereroe rinchiuso in una mega prigione dopo esser stato rapito dai suoi supernemici. Scopriamo però che di fatto si trova nell'Eisenhardt Institute, una clinica che ospita "casi limite" come il suo: è affetto da una complessa forma di schizofrenia che lo porta a deformare la realtà intorno a sé. Viene inoltre narrato l'arrivo di una nuova assistente sociale, Jill Rether, e l'incontro tra Charles e altri quattro ragazzi come lui.



Dal punto di vista visivo Ludovica Ceregatti, già autrice di Skinwalker per BookMaker Comics, utilizza vignette piene di colori solo per la visuale soggettiva di Charles; quando invece si passa al lato "oggettivo", gli unici elementi colorati rimangono il mantello rosso di Charles e la pelle blu del suo amico KurtQuesta distinzione tra mondo interiore e mondo esterno (ci piace definirli così, piuttosto che etichettarli come "fantasia" e "realtà") è una delle chiavi del racconto, stimolante e per nulla banale. Una dicotomia resa in modo immediato, da cui emerge il contrasto con un mondo privo di elementi cromatici (cosa che, per un ragazzo, non può che essere motivo di ribellione).
La disegnatrice, pur richiamando in parte autori quali Stuart Immonen, riesce a convincere con un tratto personale e maturo. Coadiuvata ai colori da Walter Baiamonte, realizza tavole dinamiche e molto espressive che ne fanno la vera rivelazione dell'albo.

Tornando ai personaggi, se i nomi dei già citati Charles e Kurt (insieme a quelli di Pietro, Jean e Logan) vi sembrano già familiari, probabilmente siete sulla buona strada: i loro nomi di battesimo e alcune facoltà paranormali richiamano quelli dei "fratelloni" mutanti degli X-Men in un evidente omaggio agli immortali padri fondatori Stan Lee e Jack Kirby e al loro imprinting supereroistico. Senza contare che l'istituto Eisenhardt è un chiaro riferimento a Max Eisenhardt, al secolo Magneto, il Signore del Magnetismo a lungo a capo della malvagia Confraternita dei mutanti. Starà forse a significare qualcosa riguardo il destino dei nostri protagonisti?
Citazioni a parte, è interessante notare come il substrato supereroistico venga declinato con approccio decisamente realistico e in sole ventiquattro tavole il racconto dimostri tratti di profondità tematica davvero ben congegnati.

Ne voglio ancora.


Giuseppe Lamola





Quasi-super #1
DATA: ottobre 2015
Uno Studio in Rosso

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Giulio Antonio Gualtieri e Michele Monteleone
DISEGNI, CHINE E COPERTINA: Ludovica Ceregatti
COLORI: Walter Baiamonte

Auschwitz: Reportage

$
0
0
Oggi su Verticomics il reportage di Lelio Bonaccorso.
Per non dimenticare.



Nel 2015 l'Istituto Polacco di Cultura di Roma ha invitato il fumettista Lelio Bonaccorso a visitare il campo di concentramento di Auschwitz.
Auschwitz: Reportageè il frutto di quest'esperienza.


La storia è stata pubblicata su Verticalismi.it in due parti:
ed è disponibile per la giornata di oggi gratuitamente sull'app Verticomics.



Lelio Bonaccorso
Nato a Messina nel 1982, è fumettista e insegnante presso la Scuola del Fumetto di Palermo. Ha collaborato con vari editori italiani e francesi oltre che con Marvel e DC Comincs. Con Marco Rizzo è autore di Peppino Impastato, un giullare contro la mafia, Que viva el Che Guevara, Gli ultimi giorni di Marco PantaniJan Karski - L’uomo che scoprì l’Olocausto (Rizzoli Lizard).

I sogni dei morti

$
0
0
"Le Storie" di Paola Barbato e Anna Lazzarini



Appena ho iniziato a leggere quest'albo stavo urlando dalla gioia. La storia mi ha catturato e sin dalle prime tavole sapevo che sarebbe stato un buon episodio. Mi ha ricordato alcune dinamiche e atmosfere presenti in uno dei miei telefilm preferiti di sempre: Twin Peaks.


Mi hanno suggerito, come sempre, di non spoilerare troppo della storia e lo farò. Vi dirò giusto due o tre cose essenziali.
La prima parte è fortemente caratterizzata dalla storia di questa ragazza adolescente che abita in un piccolo villaggio del Galles e che ha un particolare dono: riesce a sognare l’ultimo sogno fatto da persone decedute, a patto che la ragazza passi la notte a dormire nel letto o nel luogo dove è avvenuto il decesso. La vita della ragazza sembra procedere come sempre, quando una mattina per ripararsi dalla pioggia decide di entrare in un vecchio capanno e proprio lì, in quel vecchio capanno, si addormenta e sogna qualcosa di terribile.

Il monologo iniziale dove la protagonista ci racconta la sua storia attraverso dei flashback credo sia tra le più belle introduzioni mai viste in un fumetto della serie Le storie: riesce alla perfezione nel farci calare totalmente nella narrazione.
La struttura della sceneggiatura di Paola Barbatoè tra le più belle e riuscite della serie, ma chi si aspetta una storia totalmente paranormale che parli di aldilà e fantasmi credo rimarrà soddisfatto (o deluso) solo per metà. Infatti il potere della ragazza di sognare i sogni dei morti è più che altro un ottimo espediente che conduce in una storia molto più ampia che sfocia in un vero e proprio thriller classico nel quale la ricerca della verità porta a svelare antichi misteri familiari che mettono in luce la reale natura dei personaggi.
Il tratto grafico di Anna Lazzarini l’ho trovato a dir poco perfetto, con angolazioni e inquadrature cinematografiche che sono riuscite a trasportarmi dentro la storia e immergermi in quel micromondo, come se ne facessi parte e conoscessi io stesso quel piccolo villaggio.



Un ottimo episodio, con una sceneggiatura che si dipana su più livelli. L’alto numero di colpi di scena rende la storia incalzante e la lettura scorre veloce. Nient'altro da aggiungere.
Da leggere tutto d’un fiato.


Grullino Biscottacci




“I sogni dei morti” 
SERIE: Le storie 

NUMERO: 40
DATA: Gennaio 2016
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Paola Barbato
DISEGNI E CHINE: Anna Lazzarini
COPERTINA: Aldo Di Gennaro

DYLAN DOG #353

$
0
0
Un fuoco indimenticabile

Le storie a fumetti veramente riuscite sono spesso la combinazione di tante congiunture positive. Un soggetto avvincente e ben pensato. Una sceneggiatura senza troppi fronzoli, che ti comunichi qualcosa. E poi il disegnatore giusto, in grado di tradurre le parole in immagini.
Il generale inquisitore possiede tutto questo. Un albo appassionante, con cui l'annata di Dylan Doginizia nel modo migliore possibile.

[Prima che cali il buio in sala, assicuratevi di aver spento il cellulare e di essere immuni agli spoiler!]








Questo episodio contiene in realtà almeno due storie. La prima è quella di Michael Reeves, regista realmente vissuto e noto per tre film horror cult anni ’60 (La sorella di Satana, Il killer di Satana e Il Grande Inquisitore). La morte di Reeves, a soli venticinque anni, ha connotati bui che la sceneggiatura di Fabrizio Accatino prova - aggiungendo la giusta dose di fantasia - a ricostruire. Contestualmente nei giorni nostri un crudele e misterioso uomo chiamato Mister Long tiene d’occhio giovani donne tacciate di essere streghe e fa loro cose indicibili.


Dylan Dog si mette sulle tracce del regista scomparso quasi cinquant'anni fa e nel farlo approfondisce la leggenda del Generale Inquisitore che ha ispirato l'ultimo film di Reeves. La commistione tra elementi realmente accaduti e supposizioni fantasiose funziona e affascina. Accatino si insinua nei meandri di ciò che le biografie omettono, aggiungendo elementi sovrannaturali ma non per forza inverosimili (eccetto per un certo essere infiammato nel finale, elemento volutamente pulp e grottesco).
È vero, la strada di Dylan Dog incrocia spesso quella di psicopatici assassini. Ma il fatto che questi ultimi provochino orrore vero, ribrezzo, non è comune. Così come è inusuale una caratterizzazione tanto precisa e azzeccata di ogni singolo personaggio: tutti gli elementi sembrano essere piazzati al posto giusto. I personaggi sono interessanti, i dialoghi particolarmente brillanti e si ha la curiosità di vedere come prosegue e si conclude la vicenda.


Dopo aver letto questa storia risulta inequivocabilmente evidente che Fabrizio Accatino ha una marcia in più. Non permette agli elementi potenzialmente meno innovativi della vicenda di prendere il sopravvento, punta invece sul renderla avvincente e densa, giungendo a un finale costruito sui silenzi e reso in maniera straordinaria.
Fabrizio Accatino
L'autore torinese aveva già dimostrato nelle sue sceneggiature precedenti di essere capace di toccare le corde giuste e di avere una grossa propensione per l'acuta caratterizzazione dei personaggi. Da La strada per Babenco (indimenticabile storia sognante, magistralmente disegnata da Nicola Mari per l'Almanacco della Paura 2005) alla recente incursione western con Il prezzo dell’onore (uno degli albi migliori de Le Storie, disegnato dal grande Paolo Bacilieri), era evidente la sua capacità di intessere contesti narrativi appassionanti. L'unico rammarico, espresso a livello quasi generale, è sempre stato quello di vedere troppo di rado il suo nome nell'elenco dei credits degli autori. In queste novantaquattro tavole si fa abbondantemente perdonare, riuscendo a cogliere al meglio lo spirito della serie, anche grazie all'interpretazione particolarmente riuscita e appropriata dello stesso Indagatore dell'incubo, finalmente tornato irriverente e umano, e di Groucho, che ci fa ridere davvero.


Dal canto suo, Luca Casalanguida realizza una prova dotata di gran versatilità, in grado di passare con disinvoltura da scene più distese a momenti drammatici e crudi. I grigi da lui usati nei flashback sono particolarmente appropriati e alcune tavole molto evocative, come quella che riassume la biografia del cacciatore di streghe, ispirata all’iconografia dei quadri Seicento ai tempi dell’Inquisizione.
Luca Casalanguida
Il tratto pulito di Casalanguida, è opportuno ricordarlo, nel 2015 è stato inquivocabilmente tra i protagonisti della casa editrice di via Buonarroti: come puntualmente riportato nelle statistiche annuali di Dime Web, il disegnatore abruzzese risulta secondo in termini di numero di tavole pubblicate per SBE, superato solo da Marcello Mangiantini*. L'ecletticità e la produttività di Casalanguida non corrispondono affatto a una perdita qualitativa, anzi. Dimostra piuttosto di aver raggiunto un giusto equilibrio tra personalità stilistica e capacità di immergersi nel cuore della serie a cui lavora, per cui tanto di cappello: se questo era l'esordio, non osiamo immaginare fin dove può arrivare!





Chiudendo l’albo, viene inevitabile pensare che è per leggere storie come questa che ci siamo appassionati ai fumetti.



Il sommo audace
(decimo generale audace)
Illustrazione di Luca Casalanguida

Manifesto di Casalanguida ispirato all'albo.



Inevitabilmente, nei titoli di coda, risuona 
Scary Monsters (And super creeps) di David Bowie, 
citata all'interno dell'albo.




* Casalanguida ha infatti realizzato lo scorso anno ben tre albi di Lukas Reborn un terzo di episodio di Adam Wild, senza contare che nel frattempo, in questo inizio 2016, ha già contribuito alla realizzazione del quarto numero di Orfani Nuovo Mondo.


"Il generale inquisitore"
SERIE: DYLAN DOG
NUMERO: 353
DATA: gennaio 2016
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Fabrizio Accatino
DISEGNI E CHINE: Luca Casalanguida
COPERTINA: Angelo Stano

ADAM WILD #15

$
0
0
La conclusione degli intrighi londinesi per Adam



In edicola sta per arrivare il numero 17, seconda e ultima parte della storia doppia inaugurata con Lagos, che gli Audaci si prefiggono di recensire nella sua interezza, a tempo debito. Per ora godetevi il resoconto dell’ultima avventura vissuta da Adam nella poco amata Londra, prima del suo ritorno nella grande madre Africa.

Si può parlare senza problemi di un numero politico, questo Uomini e cinghiali. Un numero assai complesso che chiude il ciclo londinese inaugurato con Nella giungla metropolitana e continuato con Incendio allo zoo. Inutile dire che i vostri Audaci sono gli unici che avevano capito fin dall’inizio (ci sono quattordici recensioni che lo testimoniano!) quanto questa serie fosse ben impostata, concepita, scritta e realizzata. Con questo numero se ne sono accorti anche vari professionisti del settore i quali, fin dal primo numero, hanno accusato la creatura di Gianfranco Manfredi di mancato approfondimento psicologico dei personaggi e altre amenità.
Senza il rischio di rovinare la lettura a nessuno (i ritardatari si arrangino!) procediamo all’analisi dell’albo, che si dimostra essere uno dei meglio scritti e disegnati (sarà un caso ma quando si incontrano i talenti di Gianfranco Manfredi e Paolo Raffaelli, come già nel numero 6, L’incubo della giraffa, le emozioni non mancano mai!).
Il presente di Adam è – letteralmente, dati i vari scandali di cui si è reso, suo malgrado, protagonista! – di pubblico dominio; molto meno il suo passato e la sua formazione umana e scientifica. Lungo le pagine di Uomini e cinghiali incontriamo il suo antico maestro, sir. Berkeley, il quale ha l’onere di indicare alla Royal Geographical Society (RGS) il futuro presidente, dopo l’arresto per omicidio del professor Webster. Il confronto iniziale tra i due, maestro e allievo, è di quelli che lascia presagire della ruggine pregressa: Berkeley abituato a barcamenarsi tra compromessi e interessi ai quali non ci si può sottrarre, l’altro è un indomabile spirito che ha votato la sua vita alla coerenza, al rifiuto di ogni sorta di intrigo, la sua incapacità di scendere a patti con chiunque…

Illustrazione di Alessandro Nespolino, realizzata per Lucca Comics & Games 2015.

Ma qual è il motivo dell’invito ricevuto da Adam? Ufficialmente il nostro eroe è stato invitato in una lussuosa tenuta fuori Londra per esprimere un suo parere sul trittico di candidati (ovviamente ognuno dei quali portatore di una visione del mondo differente e contrapposta a quella degli altri) alla presidenza della RGS. Ufficiosamente Berkeley fa in modo di allontanare il suo ex pupllo da Londra: lo distrae dalla rocambolesca evasione di Webster e Manning (geniale colpo di scena: in questo numero Manfredi si è superato!), sulla fine dei quali il conte Narciso Molfetta e la principessa Amina indagano con la sagacia e l’ironia che da sempre li contraddistingue.

La caccia al cinghiale è un momento centrale e rivelatore dell’animo umano dei partecipanti: il vile, l’orgoglioso e l’ingenuo si dimostrano per ciò che sono; su tutti, sopra tutti, si erge Adam, con il suo carisma, il suo coraggio, la sua intraprendenza, la sua forza, il suo intuito… lui sì che sarebbe il presidente perfetto di una società geografica dai nobili ideali e che persegue ancor più nobili fini. Ma il nostro esploratore ha altre missioni da compiere: vite da salvare, guerre da sventare!

Adam è questo, noi l’avevamo capito da subito. Altri si sono svegliati soltanto adesso. Peccato, adesso che si sa che la serie sarà chiusa! Ai posteri l’ardua sentenza…

RolandoVeloci




ADAM WILD: “Uomini e cinghiali” 
NUMERO: 15
DATA: dicembre 2015 
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Gianfranco Manfredi
DISEGNI E CHINE: Paolo Raffaelli
COPERTINA: Darko Perovic 

AUDACI AWARDS 2015

$
0
0
La quarta edizione dei premi più audaci del mondo del fumetto



Ancora una volta ci è stato impossibile sottrarci alle numerose (?) e implacabili (??) richieste dei fans. Giunta ormai alla sua quarta edizione*, torna la consueta premiazione in cui, soggettivamente e autorevolmente (?), i vostri blogger Audaci preferiti si assumono il compito e la briga di consegnare alla storia i migliori autori e le migliori opere del 2015 fumettistico. Abbiamo optato per mantenere sostanzialmente invariata la formula generale dei nostri premi virtuali, aggiungendo una sezione per le autoproduzioni, che si sono rivelate negli ultimi anni sempre più oggetto di interesse (così come il variegato e straordinario universo dei webcomic) e introducendo i premi per gli autori rivelazione, data la gran quantità di nuove penne e matite che si stanno facendo conoscere con opere brillanti e da non sottovalutare. 
Come sempre ci siamo assunti il rischio di non riuscire a citare nel nostro premio virtuale tutti i fumetti belli usciti nell'anno, ma vista le dimensioni pantagrueliche del numero di uscite per casa editrice (nonché l'impossibilità umana di leggere e seguire proprio tutto) ci sentiamo in parte giustificati. Ciò non toglie che abbiamo fatto il nostro meglio, come sempre, e ci auguriamo si percepisca.

Scoprite assieme a noi, categoria dopo categoria, gli AUDACI AWARDS.
I Premi per il fumetto 2015 sono qui!

Di seguito i link delle sezioni con le categorie (aggiornati di volta in volta che saranno pubblicati):

• AUDACE FUMETTO ITALIANO
• AUDACE FUMETTO AMERICANO
• AUDACE GRAPHIC NOVEL
• AUDACIWEBCOMIC & AUTOPRODUZIONI 
• AUDACI PREMI SPECIALI & SPECIALISSIMI


[Nota: fatta eccezione per il premio alla miglior ristampa, i premi si riferiscono a fumetti pubblicati in versione cartacea o online in Italia tra l'1 Gennaio e il 31 Dicembre 2015]


* Per rinfrescarvi la memoria, potete anche dare un'occhiata alle edizioni del 20122013 e 2014!


Viewing all 2540 articles
Browse latest View live