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STAR RATS - EPISODIO III: LA VENDETTA COLPISCE ANCORA

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A dicembre, in libreria, fumetteria ed edicola


























Dopo Episodio I ed Episodio II, Leo Ortolani poteva farci mancare il capitolo finale della trilogia di Star Rats?
Fortunatamente no... 
[Ecco la presentazione dell'albo e del cofanetto che conterrà tutti e tre i numeri!]

Comunicato stampa
Roma, dicembre 2015 - Dopo il successo di Star Rats  -Episodio I e Star Rats - Episodio II, Leo Ortolani, creatore del personaggio cult Rat-Man, conclude la trilogia Star Rats con Star Rats - Episodio III: La vendetta colpisce ancora. Parodia a fumetti di Star Wars, Episodio III arriverà in edicola, in libreria e in fumetteria il 16 dicembrecome albo singolo e anche in un cofanetto che contiene tutti i numeri (solo in libreria e in fumetteria)!

Protagonista della saga è il giovane e maldestro Pietreppaolo che, con l’aiuto del maestro Gigogin, inizia il percorso per diventare un Cavaliere dell'Oroscopo. Dopo aver salvato la galassia in Episodio II, Pietreppaolo sta per passare definitivamente al lato oscuro dell’Oroscopo…

L’universo di Star Rats nasce nel 1999 con la pubblicazione dell’omonimo volume che raccoglie la parodia a fumetti degli episodi IV, V, VI della saga di Star Wars. Il nome della serie a fumetti è anche un gioco di parole: le parole "star" e "rats" formano un palindromo. Nel 2005 Ortolani inizia a produrre una nuova parodia per ogni prequel di Star Wars. Vengono così pubblicate Star Rats - Episodio I: Una Grande Minaccia, Star Rats - Episodio II: Una Rottura di Cloni (2014) e, infine, Star Rats - Episodio III: La vendetta colpisce ancora.

Star Rats - Episodio III: La vendetta colpisce ancora arriverà in edicola, in libreria e in fumetteria il 16 dicembre. Lo stesso giorno sarà possibile acquistare il cofanetto completo della trilogia. Per i lettori che posseggono i primi due numeri, sarà possibile acquistare il cofanetto vuoto.

Scheda tecnica
Formato: 18x26 cm, b/n
Pagine: 64
Prezzo:
      Star Rats - Episodio III: La vendetta colpisce ancora € 5,00 in libreria e fumetteria dal 16 dicembre
      Cofanetto Star Rats (Episodi I, II, III)€ 19,90 in libreria e fumetteria dal 16 dicembre
      Cofanetto vuoto (per chi possiede già i primi due episodi) € 9,90 solo in fumetteria dal 10 dicembre



Valiant Comics: gli albi Star Comics

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X-O Manowar, Harbinger e Unity in versione Star




Come annunciato qui, a partire da febbraio 2016 le Edizioni Star Comics pubblicheranno in Italia i fumetti Valiant Comics. I primi titoli ad essere pubblicati in versione Star Comics saranno X-O Manowar #5, Harbinger #4 e Unity #1.
Di seguito i dettagli...




Comunicato stampa
Roma, dicembre 2015 - Da febbraio 2016 Edizioni Star Comicspubblicherà in Italia i fumetti della Valiant Comics. Si inizia con  X-O MANOWAR n. 5, HARBINGER n. 4 e UNITY n. 1, prima pubblicati da Panini Comics,  che saranno ristampati nel formato paperback da libreria al prezzo di € 8,90, un euro in meno rispetto all’edizione precedente.

X-O MANOWAR N. 5 (contiene X-O Manowar #19-22)
IN GUERRA CON UNITY
Il visigoto Aric viene rapito sul campo di battaglia da una razza aliena e condotto come schiavo sul loro pianeta. Riesce a liberarsi grazie a una misteriosa armatura che gli alieni venerano come una divinità, e che lo rende X-O Manowar, uno degli esseri più potenti dell'universo.

Formato e prezzo: 17x26,B., 112 pagine € 8,90
Data di uscita: 10/02/2016
Grafica copertina non definitiva




HARBINGER N. 4 (contiene Harbinger #15-19)
PERFECT DAY
Quando il teenager Peter Stanchek manifesta degli enormi poteri psichici, attira l'attenzione del filantropo Toyo Harada, che lo convince a unirsi ad altri giovani con super poteri nella sua Harbinger Foundation. Ma Peter vede per sé e altri psioti come lui un destino diverso da quello disegnato per loro da Harada.

Formato e prezzo: 17x26,B., 128 pagine € 8,90
Data di uscita: 17/02/2016
Grafica copertina non definitiva




UNITY N.1 (contiene Unity #1-4)
UCCIDERE UN RE
Unity, una unità operativa con membri dotati di super poteri agli ordini dei servizi segreti statunitense e britannico.
Del team fanno parte tra gli altri X-O Manowar, Bloodshot, Eternal Warrior e Ninjak.


Formato e prezzo: 17x26,B., 112 pagine € 8,90
Data di uscita: 17/02/2016
Grafica copertina non definitiva






Fondata nel 1989, Valiant Comics ha venduto oltre 80 milioni di fumetti, potendo contare su un catalogo di centinaia di personaggi, che ne fa il terzo grande Universo Supereroistico del fumetto USA dopo i colossi Marvel (Spider-Man, Avengers) e DC (Superman, Batman).

Star Comics ha deciso di rilanciare sul mercato italiano una vasta selezione delle più recenti produzioni Valiant, subentrando alla Panini Comics, detentrice dei diritti dal 2013 ai primi mesi del 2015.

Il piano di pubblicazione di Star Comics si articolerà in due fasi, tenendo in grande considerazione le necessità dei lettori/collezionisti che già hanno acquistato i volumi Valiant pubblicati in Italia.

FASE 1 - FEBBRAIO 2016
Le storie già uscite in edicola verranno ristampate nel formato paperback da libreria.

FASE 2 - DA MARZO 2016
Inizia la pubblicazione di storie inedite per l'Italia al ritmo di tre volumi mensili, sempre nel formato paperback.


Le testate saranno pubblicate con la maggior uniformità editoriale possibile rispetto ai volumi Panini, e saranno disponibili solo in fumetteria e libreria.

Surfin’ Manga

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Il fantastico mondo del Sol Levante alla Terrazza Mascagni per la prima edizione della rassegna livornese di manga, anime e cosplay









Siete contrariati perché i vostri amichevoli audaci di quartiere non vi parlano abbastanza di fumetti ed eventi legati al mondo dei manga, degli anime e dei cosplayer? Ecco che gli audaci provano a risolvere tutto in un colpo solo, presentandovi la prima edizione di Surfin' Manga, nuova rassegna incentrata sul mondo del Sol Levante che si terrà domenica 6 dicembre alla Terrazza Mascagni (Livorno), con premi, concorsi e sfilate.

Comunicato stampa


Ospite speciale la cosplayer internazionale Sara Stella Grisolia nei panni di Elsa, la Regina delle nevi del film Disney Frozen

Il fantastico mondo del Sol Levante alla Terrazza Mascagni

Al viala prima edizione di Surfin’ Manga, la rassegna livornese di manga, anime e cosplay


Domenica 6 dicembre a partire dalle ore 12 il giardino del locale Surfer Joe sarà invaso dai personaggi più appariscenti dei fumetti e dei cartoni animati, impersonati dai migliori cosplayer (dall’inglese “costume players”) locali capitanati dall’associazione livornese LabroniCon Factory. I partecipanti si sfideranno in una spettacolare competizione musicata che premierà costumi ed esibizioni, preceduta da una coloratissima sfilata alle 15:30 con photoshoot nella suggestiva cornice della Terrazza Mascagni.
Ospite speciale, per la gioia di tutti i bambini, ci sarà Elsa, la Regina delle nevi del film Disney Frozen, i cui panni saranno vestiti dala cosplayer internazionale Sara Stella Grisolia.

Ad aprire la manifestazione, alle 13:30,  il concorso per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni Disegna il tuo personaggio, promosso dal disegnatore e ideatore del Surfin’ Manga Alessandro Squadrito, allievo del fumettista Alberto Pagliaro. In palio una tavola originale del mangaka (dal giapponese “autore di manga”) livornese Federico Freschi ed altri premi.

La partecipazione ad entrambe le competizioni è gratuita, tutti i dettagli sulle iscrizioni (già attive on-line) sono sulla pagina https://www.facebook.com/events/514988852004464/. Sarà possibile iscriversi anche in loco entro i termini stabiliti.

Per tutta la giornata il negozio Manga Kingdom metterà a disposizione del pubblico dei fumetti in libera consultazione. In caso di maltempo le iniziative si sposteranno all’interno della Tiki Room del Surfer Joe. A seguire dalle ore 21 eventi serali a cura del Surfer Joe.

L’evento, a cura di Giappone Incanto a San Jacopo, è inserito tra le iniziative correlate alla mostra Shodō Italiano - Arte della calligrafia giapponese, organizzato dal Comune di Livorno e dalle associazioni Oriente e Vivi San Jacopo. Contemporaneamente nel vicino Grand Hotel Palazzo si svolgeranno L’Iris di Pietro Mascagni e l’esotismo in lirica e Iris: quando la musica si fa immagine, mostra fotografica di Giovanna Talà.


ZEROI: Gli omaggi degli artisti!

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Dodici disegni inediti e bellissimi realizzati in omaggio alla serie di Tuono Pettinato, Matteo Casali e Cinci




È opinione comune che i personaggi dell'immaginario, una volta sedimentati nella nostra testa, possano ispirare nuove storie, disegni, idee e omaggi anche a distanza di anni dalla loro genesi. Nel caso di ZEROI, la miniserie Radium di Tuono Pettinato, Matteo Casali e Cinci(vedi Indiegogo qui: http://igg.me/at/zeroi), ciò è avvenuto ancora prima di vedere pubblicata la storia stessa! Dodici autori, tra cui Carmine Di Giandomenico, Sara Pichelli, Daniele Orlandini e Andrea Borgioli, hanno realizzato altrettanti splendidi omaggi che raccogliamo qui di seguito (a cui presto ne faranno seguito altri...). E, in fondo, una sorpresa!


Ecco gli omaggi a ZEROI realizzati da Alessandro Macchiavello, Alessandro Micelli, Andrea Borgioli, Arjun Susini, Carmine Di Giandomenico, Daniele Orlandini, Gianluca Maconi, Michel Mammi, Sara Pichelli, Piergiorgio Savino, Salvatore Villirillo e Tommaso Ronda.
















Ecco inoltre una pin up inedita in bianco e nero realizzata da Giuseppe Camuncoli, che partecipa al progetto disegnando il personaggio di Superno, l'unico supereroe che comparirà in stile "realistico":





C’è un nuovo indagatore dell’incubo: Ugo Foscolo

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saldaPress pubblica il primo tassello del La Rosa Universe













Davide La Rosa, già autore di opere quali Suore Ninja, Detective Smullo - Mi sa che ho ucciso l’Uomo Ragno Prussiani VS Alieni, pubblica il primo di una serie di fumetti ambientati nel medesimo (demenziale) universo narrativo (il La Rosa Universe): UGO FOSCOLO – INDAGATORE DELL’INCUBO, con cui debutta nel catalogo saldaPress.
A seguire la presentazione del volume.

Comunicato stampa

Uscito venerdì 4 dicembre il primo tassello del La Rosa Universe
Lo pubblica saldaPress e s’intitola UGO FOSCOLO – INDAGATORE DELL’INCUBO

Le donne non resistono al suo fascino. I nemici della patria lo temono. Mostri e incubi sono il suo mestiere. Di nome fa Ugo e di cognome Foscolo.
Davide La Rosa– autore, fra le altre cose, della serie Suore Ninja– fa il suo debutto nel catalogo saldaPresscon il divertente UGO FOSCOLO – INDAGATORE DELL’INCUBO (pagg. 153, euro 10.90), il primo di una serie di libri a fumetti ambientati nello stesso demenziale universo narrativo, battezzato La Rosa Universe. Storie letteralmente disegnate male in cui gli scrittori italiani di secoli fa vengono reinventati e poi scaraventati in avventure fantastiche che nulla hanno a che fare con lo scrivere.
Nel volume in uscita il 4 dicembre, il famoso poeta di Zante dovrà indagare su una serie di orrori –  un mostro fatto con parti di salumi, un demone babilonese vermiforme, una strana invasione di resuscitati e molto altro ancora – ma, soprattutto, dovrà affrontare una spietata organizzazione che, nell’ombra, sta architettando il solito piano diabolico ai danni del Mondo.
UGO FOSCOLO – INDAGATORE DELL’INCUBO sarà disponibile a breve anche in versione bonellide per collezionisti (tiratura limitata a 500 copie numerate, euro 10.90), con copertina disegnata a quattro mani da Carmine di Giandomenicoe Davide La Rosa che, assistiti dai colori di Sara Spano, omaggiano a loro modo la storica copertina di un altro storico indagatore dell’incubo. È disponibile anche un’edizione in box, che “contiene il mistero e le risposte”. Ma soprattutto il libro in edizione cartonata “occhiali blu” (tiratura limitata: 100 copie numerate e firmate dall’autore, euro 50) e un gadget che spiega perché “quegli occhiali blu che ti piacevano tanto stanno tornando di moda".
Appuntamento in fumetteria e nello shop online del sito saldapress.com





Taranto Comix: programma definitivo e ospiti

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Svelato il programma completo e ufficiale della seconda edizione della manifestazione con ospiti, attività e workshop

Alcune settimane fa avevamo mostrato il manifesto ufficiale di Taranto Comix, evento giunto alla seconda edizione che si terrà 12 e 13 dicembre al Palamazzola di Taranto e organizzato da Cape di Nerd (Luigi Minonne e Danilo Curatti) e Andrea Romandini, in collaborazione con Se Dico TarantoGrafite - Scuola di Grafica e Fumetto e LABO - Il Laboratorio del Fumetto.
È giunto ora il momento di presentare il programma completo e ufficiale, con tanto di ospiti, attività e scuole di fumetto. Tra gli ospiti segnaliamo Emanuele Boccanfuso (autore del manifesto, colorato dal fratello Edoardo), Giuseppe Sansone, Andrea BuongiornoAndrea DentutoEnzo Rizzi, i Nirkiop e, ultimo ma non ultimo, Alessio Fortunato.

Comunicato stampa del 03/12/2015

TARANTO

Tutti i personaggi e gli ospiti della seconda edizione del Taranto Comix 2015

Il 12 e il 13 dicembre il Palamazzolaospiterà l'evento più nerd dell'anno, organizzato e promosso da Cape di Nerd (Luigi Minonne e Danilo Curatti)e Andrea Romandini, in collaborazione con Se Dico Taranto, Grafite - Scuola di Grafica e Fumetto e LABO - Il Laboratorio del Fumetto,che - nell'occasione - disporranno di uno spazio per organizzare workshop e mostrare il loro lavoro.
Ad accogliere i visitatori durante le due giornate sarà una Mostra mercato con una serie di stand e aree dedicate al boardgames e videogames (nuovi e rétro), valanghe di fumetti e fumettisti di Taranto, provincia e oltre; mentre il gruppo del blog Se Dico Taranto si aggirerà per realizzare le sue consuete "interviste pazze" powered by FOURMEDIA.
I presenti non sfuggiranno certamente all'obiettivo indiscreto dei ragazzi di FacciAMO Taranto - progetto nato da un'idea di Maurizio Greco, in collaborazione con L'A 50 millimetri (collettivo di fotografi con sede a Taranto) - che immortaleranno i momenti più belli dell'evento.
Il Taranto Comix sostiene ABIO (Associazione dei Bambini in Ospedale). Un banchetto sarà presente nella giornata di Domenica 13 dicembre e chiunque vorrà potrà donare qualcosa in beneficenza.

Foto dalla presentazione dell'evento.
Da sinistra: Stefania Ressa (Se Dico Taranto), Andrea Romandini, Luigi Minonne e Danilo Curatti (organizzatori dell'evento). 



Gli ospiti del Taranto Comix 2015
Tra i grandi ospiti dell'evento figureranno Emanuele Boccanfuso - Sergio Bonelli Editore e disegnatore di Nathan Never - che ha realizzato il manifesto ufficiale della seconda edizione del Taranto Comix, e il fratello Edoardo Boccanfuso, visual artist, che si è occupato invece di colorare l'illustrazione.
Il manifesto è un chiaro ed evidente omaggio a due fortunate saghe cinematografiche che, soprattutto quest'anno, stanno facendo parlare di loro catalizzando l'attenzione degli affezionati: da un lato Ritorno al Futuro - che il 21 ottobre 2015 ha celebrato il giorno in cui Marty McFly, in viaggio sulla DeLorean DMC12, approda nel futuro dopo un viaggio nel tempo lungo 30 anni - e dall'altro Star Wars, che tra poco più di un mese uscirà nelle sale con l'Episodio VII.
Saranno, inoltre, presenti: Giuseppe Sansone, disegnatore per Topolino - Panini Comics, Andrea Buongiorno, disegnatore "#sfilatinozen" e "Piccoli Eroi", Andrea Dentuto, "Mangaka" e "Animatore", Enzo Rizzi, autore de "La grande storia del rock a fumetti", il gruppo comico pugliese di YouTube, i Nirkiop che presenteranno il loro primo fumetto, "I wanna die" e Alessio Fortunato che terrà un incontro moderato da Marco Laggetta (Edizioni Voilier), in cui sarà presentato l’ultimo albo a fumetti della serie DAMPYR n.189 “La Casa degli Specchi” della Sergio Bonelli Editore S.p.a, in edicola dal 3 dicembre.

Tra le altre cose, gli ospiti fumettisti delizieranno i presenti con una mostra di tavole inedite che saranno esposte per celebrare le due fortunate saghe cinematografiche: "Ritorno al Futuro" e "Star Wars."


Workshop
Nel corso delle due giornate saranno attivati una serie di workshop.
Per Grafite - Scuola di Grafica e Fumettodi Gian Marco De Francisco:
  • "Le basi del fumetto, disegnare la figura", a cura di Fabrizio Malerba (Lupiae Comix).
  • "Tecniche di inchiostrazione: ombre, piani e quinte", a cura di Giuseppe Latanza.
  • "Dallo storyboard all'animazione", a cura di Carlotta Mascolo.

Per Labo - Il laboratorio del fumettodi Fabrizio Liuzzi:
  • "Tecniche di colorazione in acquerello applicate al fumetto", a cura di Gianfranco Vitti.
  • "Preproduzione: dall'idea all'animazione", a cura di Nicola Sammarco, Layout artist per Walt Disney.

Infine, Paolo Vallerga - autore e attore di improvvisazione teatrale - terrà un workshop dal titolo: "Scritti di getto. Sceneggiatura a fumetti."


Giochi e tornei

Non mancheranno i momenti dedicati al gioco e al divertimento al Taranto Comix grazie a: Tornei e dimostrazioni di giochi da tavolo a cura di Luciano Gigante (The Throne of Games), Nakama e la Congrega del Dado Incantato.

 

Non solo, ci saranno pure i Tornei video ludici - Super smash bros su Nintendo Gamecube a cura di Vintage Gamese Sensible Soccer su Amiga 500 a cura di Games Time.


 

Il Cosplay Contest


Durante la manifestazione, che sarà scandita dai live energici e trascinanti di due Cartoon Cover Band - Le Stelle di Hokuto e gli Ipergalattici - si svolgerà pure il "Cosplay Contest"organizzato da Nakama Comics & Manga.
I partecipanti che aderiscono alla gara, gareggeranno per aggiudicarsi rispettivamente il titolo di: -Miglior Cosplay Maschile -Miglior Cosplay Femminile -Miglior Gruppo Cosplay. Tutti i partecipanti che si iscriveranno alla gara e che si presenteranno per l’effettiva partecipazione, riceveranno un premio di partecipazione personalizzato che verrà consegnato a fine gara domenica 13 dicembre.
Sempre domenica verrà annunciato il vincitore del Selfie-Collector, il contest fotografico ideato da Se Dico Taranto, vincitore che riceverà una special box.



I biglietti per l'evento sono già disponibili presso:
Nakama Comics & Manga - Corso Piemonte, 88 (Taranto)
Fumetto Scherzetto - Via Crispi, 39 (Taranto)
NikelPlay - Via Puglie, 76 (Taranto)
Oppure contatta il 349 8784615
Il costo è di 5 euro (singolo) - 8 euro (abbonamento per le due giornate).

L'hashtag ufficiale dell'evento è #TarantoComix15
Pagine Facebook > Taranto Comix - Andrea Romandini - Se Dico Taranto
Profili Twitter> @TarantoComix- @AndreaRomandini - @sedicotaranto
Taranto Comix 2015

Palamazzola
- Sabato 12 Dicembre 2015, dalle ore 11 alle ore 23
- Domenica 13 Dicembre 2015, dalle ore 11 alle ore 23

Scritti di getto a Taranto Comix

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Workshop di scrittura improvvisa con Paolo Vallerga




Nel contesto di Taranto Comix e per la precisaione domenica 13 dicembre nella Sala Workshop si terrà un laboratorio di scrittura improvvisa e istintiva finalizzato alla stesura di brevi racconti con strutture drammaturgiche differenti, tenuto da Paolo Vallerga.
Scopriamolo insieme!


Argomento dello stage:
Scrittura automatica; Scrittura e improvvisazione; Immagine descrittiva (il prima, il dopo, sviluppo e fine); Il personaggio (costruzione e caratterizzazione); Stesura con battuta iniziale; Stesura partendo da un luogo; Stesura con struttura drammaturgica.
Obiettivi:
• Sviluppare la fantasia riversandola nella scrittura;
• Accrescere le capacità comunicative;
• Sviluppare meccanismi alternativi di narrazione;
• Scoprire che la letteratura non è solo oggetto di studio ma può implicare il coinvolgimento personale nella creazione di nuove “opere”.
• Trasformare un linguaggio in uno strumento di narrazione anche fisica attraverso la lettura dei propri elaborati.
Metodologia:
Per concretizzare gli obiettivi sopra elencati verranno utilizzate specifiche tecniche ludico-didattiche ispirate alle tecniche teatrali d’improvvisazione e di scrittura. Il teatro e la composizione, l’ascolto e l’utilizzo del linguaggio diventeranno esperienza di scoperta del linguaggio stesso, tramite specifici giochi di relazione, tramite esercizi cooperativi, di conoscenza e di comunicazione, tramite lo sviluppo di specifiche tecniche di comunicazione verbali e non verbali. 
L’utilizzo delle tecniche di improvvisazione sarà parte fondamentale per il miglioramento del lavoro di gruppo, l’ascolto, l’accettazione delle idee degli altri, la responsabilità del singolo nei confronti del gruppo e viceversa, la capacità di mediazione, la disponibilità, la creatività. 
Questo percorso stimolerà alcune domande: Esiste una comunicazione unica o diverse modalità? Queste modalità dipendono dai singoli individui, dalla sue capacità, o dalle parole che utilizza? Queste domande saranno ulteriore punto focale di lavoro, e legate in maniera imprescindibile al suono delle parole dialettali e ai significati delle stesse.
Utilizzando queste tecniche gli allievi scopriranno il piacere di creare nuove “opere”.
Lo stage è tenuto da Paolo Vallerga.

Biografia:
Paolo Vallerga, nato a Milano nel 1968, ma ha sangue e cuore tarantino. È un autore, illustratore e produttore di giochi italiano. Oltre all’attività legata al gioco da tavola è scrittore, autore musicale, attore e autore teatrale e autore televisivo. Diplomato Esperto di Scienze ed Arti della Stampa al Politecnico di Torino è cresciuto alla scuola de Il Giornalino, lo storico settimanale dei ragazzi, crescendo artisticamente in mezzo alle tavole dei più grandi fumettisti italiani, Ferdinando Tacconi, Sergio Toppi, Gino D’Antonio, Giuliano Giovetti e Roberto Rinaldi e molti altri. Ha poi continuato il suo percorso creativo presso case editrici come Giulio Einaudi EditoreSan Paolo Periodici e, per conto della Unisys Italia, presso La Stampa di Torino. Nel 1999 fonda, insieme a Valerio Porporato, lo studio grafico Scribabs e, oltre a continuare l’attività grafica inizia a creare giochi per società internazionali come Mpg e Soremartec del gruppo Ferrero.
Nello stesso anno inizia la scuola di Improvvisazione Teatrale a Torino con la compagnia Quinta Tinta (all’epoca con la Liit, Lega Italiana Improvvisazione Teatrale) “giocando” prima Match di Improvvisazione Teatrale® in Italia e in tutti i paesi Francofoni e poi, dal 2006, partecipando a “Imprò”, il nuovo format di improvvisazione teatrale. Con il marchio Scribabs nel 2001 crea, illustra e produce, insieme a Valerio Porporato, il fortunato “Le Saghe di ConQuest” (Best of Show a Lucca Games 2001). Nel 2003, continua l’ideazione e la produzione di giochi da tavolo pubblicando “Millenarocca” secondo gioco ambientato nell’improbabile mondo delle Saghe, edizione con la copertina illustrata dal maestro Sergio Toppi. Nel 2005 cura l’edizione multilingua di “Millenarocca” per il mercato europeo che esce con il nome di “Tempus Draconis”, mentre inizia lo sviluppo del terzo episodio delle Saghe: “Daemonibus – Rixa Nanorum”, uscito a settembre 2005, anno in cui riceve, come autore musicale, il premio “G d’Oro” come miglior testo per la canzone “Il Drago raffreddato” (musicata da Marco Bigi) nell’edizione 2005 dello Zecchino d’Oro. Sempre come Scribabs pubblica nel 2006 “Hystericoach” di Walter Obert, fortunato e “hysterico” gioco che riprende un incontro di calcio dal punto di vista dell’allenatore. Hystericoach riceve a Luccagames la menzione speciale come Miglior gioco per famiglie e party-game. Pubblicato successivamente (2007) in versione Hockey per il mercato canadese e nordamericano, vede uscire nel 2009 le versioni in spagnolo, francese, polacco, ucraino, ceco, turco e lituano dell’edizione “calcio”. Nel 2007 Scribabs cura l’Artwork di Star System (sempre di Walter Obert), in nomination come miglior gioco di carte a Luccagames nell’edizione di quell’anno e già vincitore del Premio Archimede. Legati al mondo delle Saghe di ConQuest scrive due romanzi Il congegno traslante (2006 Rose&Poison Editore) e La tomba senza nome (2007 Bradipolibri Editore). Nel 2007 scrive, insieme a Roberto Grassi, “GDR, Gesta Dannatamente Rozze”, gioco di ruolo ispirato al mondo delle Saghe di ConQuest, pubblicato nell’ottobre 2008 con il supporto delle Edizioni Wild Board. Nel 2007 la canzone “Anagramma sul Pentagramma”, scritta insieme al maestro Marco Bigi viene inserita nel CD “Cantashow” (SAIE) Nel 2008 scrive un libro di poesie dal titolo “Non è questo il giorno”. Sempre nel 2008 pubblica anche anche il nuovo episodio delle “Saghe”:SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS, gioco da tavolo creato da Enrico Pesce e Federica Rinaldi. Nello stesso anno viene pubblicata sul cd del “Cantashow” n. 3 la canzone “La strambamusica di Musicavento” (vincitrice del concorso) e seconda nel concorso internazionale “Ti Amo” tenutosi in Romania nel 2010; e, sempre nel 2010, “Mamma Miré”, entrambe musicate dal maestro Claudio Procopio. Contemporaneamente alle altre attività creative,  a maggio 2008 partecipa in Belgio al “Mondialito d’Imprò” come attore-arbitro e nell’ottobre del 2008, in Canada ai Campionati del Mondo di Improvvisazione teatrale come “coach” della squadra italiana. Da ottobre 2008 insegna Improvvisazione teatrale all’Accademia dello Spettacolo di Torino. Da 2009 al 2011 è autore della Trasmissione Tv del Gran Palio delle Regioni in onda su Telenova, Telesubalpina e Sky892 durante il mese di settembre. Nel 2009 debuttano Best Seller (ed. Tascabile), scritto con Simone Alessio e Trame. Storie a trazione improvvisa due long form di improvvisazione teatrale, entrate nel cartellone del Tetaro Araldo per la stagione 2009-2010, e successivamente messi in scena a Genova e a Nancy durante la “Settimana dell’improvvisazione”, rassegna internazionale di improvvisazione teatrale e nuovamente a Torino. Nel giugno dello stesso anno debutta uno spettacolo per bambini dal titolo “La battaglia dei topi e delle rane”, liberamente tratto dalla Batracomiomachia. Nel 2011 Esce “011 – An Adventure With Therion” un gioco da tavolo pubblicato come Scribabs, preludio al cortometraggio “Adulruna Rediviva” della band svedese dei Therion. Nell’anno 2013 è prevista l’uscita del Romanzo “011”. Nel 2012 Torna in Belgio con la squadra italiana di Match d’improvvisazione Teatrale, vincendo il “Mondialito d’Imprò” contro la squadra Belga Padrone di casa. Nell’aprile del 2013 mette in scena “Sudoku di Cuori” una divertente commedia musicale scritta con Claudio Procopio e Mauro Simolo. Nel 2013 inizia a scrivere  Rock-Metal The Experiment No.Q registrato presso gli studi Aenimarecording di Cavagnolo (to), con la partecipazione di musicisti internazionali provenienti da tutto il mondo. Il primo capitolo è uscito il 20 febbraio 2014. Nel febbraio 2016 è in uscita il secondo capitolo di quest’opera Steampunk Rock dal titolo: Right After the Experiment No.Q Cura l’Artwork delle produzioni musicali dell’Accademia dello Spettacolo (Hamelin, Scrooge, Sogno di una notte di mezza estate, Il fantasma di Canterville, Jesus Christ Superstar, Excalibur) e della produzione di giochi della casa Editrice Post Scriptum di Suno e Placentia Games di Piacenza.

Cartoonist in the box #2

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Se il gioco metafumettistico incontra la realtà...





Difficile parlare di Cartoonist in the box (d'ora in poi: CITB) senza intraprendere intricati quanto affascinanti discorsi su cortocircuiti e poetiche metafumettistiche. E qui non parliamo solo di fumetti che parlano di fumetti (sostanzialmente parlandosi addosso): il brillante gioco di specchi ideato da Andrea "Zio-P" Poli e Alex Agni porta la nostra realtà nel fumetto e il fumetto nella realtà. E se nel primo volume l'attenzione era posta sui blogger che sparano a zero su tutto e tutti (ma in realtà era un modo per parlare dell'affezione dei lettori verso gli eroi di carta) qui entrano in gioco nuovi personaggi a rendere più ricco l'universo narrativo del nerd più folle e radicale del mondo: Marko Lankov!




Impossibile non amare un fumetto come Amazing Boy. Il "supereroe della porta accanto"è uno di quei personaggi che ti sembra di conoscere da sempre e che vorresti in tutti i modi fosse sempre rappresentato in maniera degna. Marko Lankov lo sa bene ed è disposto a tutto pur di dare un degno prosieguo alle avventure di Amazing Boy. Persino a rapire lo sceneggiatore, rinchiuderlo nella propria cantina e costringerlo a scrivere sotto dettatura. C'è però qualcosa che Marko non ha previsto. Nessun uomo è un'isola e ognuno di noi è circondato da una rete di persone che, nel momento in cui scompariamo, reagiscono.
Ecco le premesse per questo nuovo episodio di CITB. Un albo che gioca sapientemente con il lettore, lasciandogli intendere eventi che poi puntualmente si realizzano in maniera ben diversa da quel che appare. Un thriller raffinato che riesce a dosare efficaci dosi d'ironia in una narrazione sintetica ed efferata.
Senza starvi a rovinare la natura degli intriganti inserti presenti tra un capitolo e l'altro di CITB 2, possiamo tranquillamente affermare che il lavoro di Andrea Poli ed Alex Agni è iniziato un bel po' di tempo fa. Un lavoro certosino, millimetrico, di giochi metafumettistici concentrici. Gli effetti delle azioni di Marko Lankov si riverberano infatti nella nostra realtà, rimbalzano su luoghi a noi (e a voi) noti per poi ritornare sulle pagine del fumetto, in una sequenza di scambi decisamente originale e divertente (e se non avete compreso fino in fondo questo passaggio, vi toccherà leggerlo per illuminarvi!). 
Ci sono poi nuovi volti, perlopiù femminili, che entrano in gioco e sono decisamente sui generis (soprattutto una donna, che si rivela completamente nel finale!) e vanno a rendere ancor più ricco l'affresco, lasciando intuire possibili ed eventuali sviluppi futuri nel terzo capitolo (non ancora annunciato ma del quale siamo pressoché certi!).



Sul fronte dei disegni, Agni torna a introdurre con ottimo ingegno tantissime citazioni, prevalentemente di stampo fumettistico, solleticando l'attenzione del lettore più attento anche grazie a una grafica che amalgama e mimetizza le citazioni stesse all'interno delle tavole. I colori da lui utilizzati sono molto carichi e cupi e restituiscono bene dal punto di vista cromatico il lato tenebroso della vicenda.
Come già alla fine del primo albo, non possiamo che concludere augurandoci di leggere ancora tante altre storie così, capaci di non prendersi troppo sul serio senza rinunciare mai alla qualità e alla voglia di stupire il lettore. Ce ne fossero di autoproduzioni così...


Giuseppe Lamola



Cartoonist in the box #2

Crossover Gangbang
Data di pubblicazione: ottobre 2015

Storia: Andrea "Zio-P" Poli
Disegni: Alex Agni

Copertina A (vietata ai minori): Alex Agni
Copertina B (minimalista): Andrea "Zio-P" Poli






Gipi presenta BRUTI

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Il 10 dicembre presentazione del gioco di carte presso la Fox Gallery di Roma




Giovedì 10 dicembre alle ore 18:30 il maestro del fumetto contemporaneo conosciuto come Gipi presenterà BRUTI, gioco di carte con quasi duecento personaggi ideati e disegnati da lui. L'evento, che si terrà presso la Fox Gallery di Roma, rappresenta il primo incontro di presentazione dopo Lucca Comics and Games ed è stato organizzato in collaborazione con ARF! Festival di Storie, Segni e Disegni. Di seguito i dettagli.



FOX GALLERY
presenta
in collaborazione con ARF! Festival di Storie, Segni e Disegni

GIPI PRESENTA “BRUTI”
GIOVEDI 10 DICEMBRE 2015 ore 18:30
Corso Vittorio Emenuele II, 5

Gipi intervistato da Mauro Uzzeo racconta e spiega il suo nuovo giocone “Bruti”, incredibile esempio di eleganza grafica applicata ad un gioco di carte semplice e divertente, che, grazie al tratto del maestro del graphic novel italiano contemporaneo, oltre che gioco da giocarediventa un meraviglioso oggetto da collezione, già sold out alla sua prima edizione.

Tre anni di lavoro in mostra, ventisette guerrieri protagonisti del gioco e diciotto tavole del fumetto introduttivo al mondo di Bruti, che dal disegno originale all’elaborazione dei personaggi conducono all’ideazione e alla produzione di un gioco nuovo, Bruti, realizzato con tre ingredienti che l’illustratore pisano ha regalato al suo pubblico: fantasia, talento e passione.

In anteprima a Fox Gallery, dopo Lucca Comics and Games:
Giovedì 10 dicembre 2015 h 18.30 
Ingresso gratuito
Aperitivo
Mostra / Presentazione / Gioco

A proposito di BRUTI:
“Bruti è il gioco di carte in stile medievale fantasy che riproduce combattimenti all'arma bianca, ideato e disegnato da Gipi.
Possono giocare da 2 a 4 persone. In modalità duello, a schiere o "rissa". È facile da imparare, divertente e, come suggerisce il nome, brutale.
Ogni giocatore viene rappresentato da un alter ego Bruto, devoto al combattimento. Non è necessario avere muscoli d’acciaio e voglia di uccidere per giocare a Bruti, ci sono dei personaggi che possono farlo al posto vostro!"

Per maggiori informazioni su Bruti:
Facebook: BRUTI



A proposito di Gipi:
 Gipi punta su una ricerca pittorica, esprimendosi con fumetti ad olio e poi ad acquerello, in un'epoca in cui il fumetto italiano guarda perlopiù al digitale e all'estero; si caratterizza come fumettista per la sintesi tra l'avventura ed il realismo sia di cronaca che di vissuto personale. Si afferma in pochi anni, vincendo numerosi premi, tra cui, nel 2006 , il Premio Goscinny e il prestigioso Premio al Miglior Album al Festival International de la bande dessinée d’Angoulème, assegnato in precedenza solo a due italiani, Hugo Pratt e Vittorio Giardino. Le graphic novel di Gipi sono pubblicate in Italia da Coconino Press, e sono tradotte in molti paesi, tra cui Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Ha collaborato con il quotidiano LaRepubblica e con il settimanale L’internazionale. Del 2011 l’esordio dietro la macchina da presa con il film “L’ultimo Terrestre” prodotto da Fandango in concorso alla 68. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Nel 2014 la sua graphic novel “Una Storia”, edita da Coconino Press-Fandango, entra nei dodici finalisti del Premio Strega ed è il primo romanzo a fumetti a ricevere la candidatura nella storia del premio letterario.
Opere principali:
Esterno Notte, 2003; Proserpina e Mida, 2003; Europa e Pandora, 2003;Appunti Per una storia di Guerra, 2004; Gli Innocenti, 2005; Questa è la Stanza, 2005; Hanno Ritrovato La Macchina, 2006; LMVDM - La mia vita disegnata male, 2008; Diario di fiume e altre storie, 2009; Verticali, 2009; Unastoria, 2013.



FOX GALLERY
Corso Vittorio Emanuele II, 5

info: 0669920768

Morgan Lost #2

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La fine dell'inizio












Il primo numero di Morgan Lost si era concluso con un colpo di scena teso a creare grosse aspettative e interesse verso il numero successivo. Non lasciarmi di Claudio Chiaverotti e Giovanni Talami (per i colori dello Studio Arancia) ha quindi il compito di portare a compimento la storia di debutto, tra oscuri presagi, incubi e rivelazioni.

[Come forse intuirete, se pubblichiamo una recensione dopo vari giorni dall'uscita dell'albo vuol dire che ci piace approfondire alcuni aspetti specifici... Insomma, possibili spoiler all'orizzonte!]




La scritta "Fine primo tempo" al termine del numero precedente poteva prestarsi a varie interpretazioni sul ruolo della continuity nell'universo di Morgan Lost. Invece sin dall'introduzione all'albo Chiaverotti ci tiene a precisare che tutte le storie di Morgan Lost saranno autoconclusive, eccezion fatta - appunto - per la storia doppia iniziale. In questo modo il divo Claudio si propone di seguire già dagli esordi della serie una direzione ben precisa, distante in qualche modo dal modello seriale mutuato dal mondo televisivo in cui le trame orizzontali sono molto importanti nell'economia dei singoli albi (basti pensare, per fare esempi tangibili, a una serie come Orfani, con una scansione predefinita in stagioni lunghe dodici albi).

Sin dall'inizio della lettura era possibile quindi fare congetture sulla conclusione della caccia alla spietata e bellissima killer di nome Ashley. Quest'ultima si è fatta notare per la caratteristica di disegnare sul volto delle proprie vittime una maschera di sangue del tutto simile alle mascherine tatuate alcuni anni prima dagli assassini di Lizbeth, la fidanzata di Morgan Lost (e una di queste mascherine ha marchiato indelebilmente lo stesso protagonista). Ma c'è di più.
Il nostro aveva infatti scoperto che l'assassina ha una fisionomia terribilmente simile alla stessa Lizbeth, mettendo in gioco tutta una serie di rimandi tra l'evento traumatico subito dallo stesso Morgan e gli avvenimenti recenti. Ecco perché questo secondo albo si apre con una scena onirica e mostruosamente vivida di un tragico matrimonio, in cui il protagonista conferisce alla sua Lizbeth un ruolo funesto. La scena viene in parte ripresa da un grandioso Fabrizio De Tommaso nella copertina: l'immagine, suddivisa in tre vignette, riesce a comunicare con efficacia la drammaticità della sequenza.

La storia prosegue introducendo il personaggio di Pandora Stillman, studiosa del fenomeno dei serial killer. Pandora nel passato è stata legata a Wallendream, altro serial killer famoso (ed evidente richiamo di Chiaverotti all'altra sua indimenticabile serie, ovvero Brendon) che sicuramente rivedremo in futuro. Molto importante nella narrazione è il peso dato ai flashback e alle sequenze oniriche: impossibile non citare le pagine in cui l'assassina esce dalla testa gigante di Morgan Lost.
A pagina 43 troviamo una sequenza fondamentale e altamente simbolica. Se leggete l'intera storia e poi tornate su quella pagina potrete apprezzare che contiene tutta una serie di anticipazioni e suggerimenti che potrebbero far intuire come finirà la storia (ma che il lettore comprende compiutamente solo dopo averla letta). Partiamo dalle onomatopee della seconda vignetta: "grsgrssssss"è uguale al verso che fa il poliziotto ad Ashley alla penultima pagina; "craaaak"è il suono del fulmine ci riporta alla mente il concetto che "cavalcare il fulmine" - ce lo insegnano i Metallica - rappresenta l'esecuzione sulla sedia elettrica. Se questi oscuri presagi non bastassero, il "No future" dell'ultima vignetta è la risposta a "Here you'll know your future", come a dire che la povera ragazza non si salverà dalla futura sentenza...




A proposito di momenti tenebrosi, molto significative anche le parole di City of ghosts, la canzone delle Sweetmistress che risuona mentre un nuovo delitto si consuma (pag. 64):
"Le persone muoiono davanti ai nostri occhi/Ma noi non le vediamo perché siamo invisibili gli uni agli altri/Come fantasmi di notte e di neve...".
Il testo di questa canzone racchiude infatti buona parte della poetica di Chiaverotti: la solitudine, l'invisibilità, la morte, l'oscurità, i fantasmi... E la notte che sovrasta tutto, spolverando le case con un manto di neve.
Va fatto nuovamente cenno alla modalità di colorazione del tutto peculiare dell'albo: la tricromia. Il rosso, in aggiunta ai classici neri e biachi (e gradazioni di grigio) rappresenta in qualche modo non solo l'elemento sanguigno ma anche il punto di vista di Morgan Lost, da daltonico: in molti hanno però obiettato che, se davvero rappresenta il suo punto vista, il rosso dovrebbe essere visibile solo quando c'è lui... E qui risiede un'altra sfumatura sottile ma importante a cui far caso: noi lettori non vediamo quello che vede Morgan Lost, ma vediamo tutto come se lo vedessimo coi suoi occhi, cioè come lui vedrebbe quella stessa scena. "Come" non "quello". Ecco perché tutto si tinge di rosso. Ecco perché tutte le pagine possono essere ricoperte di quell'alone di oscurità.
Se volessimo evidenziare una pecca nella sceneggiatura di Chiaverotti, sarebbe probabilmente nell’uso delle didascalie: la narrazione in prima persona del protagonista non funziona sempre in maniera efficace, presentando a volte informazioni ridondanti.

Ai disegni Giovanni Talami già autore di alcuni albi di Magico Vento (in coppia con Stefano Biglia) e Nick Raider, che già aveva lavorato in coppia con Chiaverotti per  Brendon #90 (L’ultimo degli eroi). Sulla scia dell’ottimo lavoro svolto da Michele Rubini nel primo numero, Talami si concentra sia sulle espressioni dei personaggi che sulle ambientazioni, regalando un’ottima descrizione visiva di New Heliopolis.

Una menzione particolare la merita poi la copertina del prossimo numero, Mister Sandman, che si intravede in quarta di copertina: ulteriore slancio compositivo in cui De Tommaso ricrea un'atmosfera distopica e surreale e si dimostra davvero in grado di attirare l'attenzione (in un mercato competitivo come quello delle edicole, questo si dimostra un compito decisamente importante per un copertinista!).

Qualche difetto sembra inevitabilmente comparire, ma non ci impensierirà troppo perché sovrastato dall'atmosfera, dalle tematiche, dall'ucronia, dalla distopia, dalle metafore e dall'oscurità... E abbiamo piena fiducia che New Heliopolis possa diventare un luogo perfetto per i nostri incubi.

Il sommo
(con il fondamentale aiuto di RolandoVeloci)

Illustrazione di Lola Airaghi





La chicca

Indovinate in quale fumetto Bonelli era già apparsa una città dal nome praticamente uguale alla New Heliopolis di Morgan Lost?

Ebbene sì: il BVZM si era recato in una nuova "città del sole" (dal greco helios "sole" e da polis "città"), proprio nell'albo di debutto della saga Mysteri Italiani, in cui il Detective dell'impossibile si trasferì nella nostra penisola per qualche tempo. Prima tappa? Un mysterioso culto egizio con sede a... Torino, città natale di un certo Claudio Chiaverotti! Credete ancora alle coincidenze?



MORGAN LOST “Non lasciarmi” 
NUMERO: 2
DATA: novembre 2015
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Claudio Chiaverotti
DISEGNI E CHINE: Giovanni Talami
COLORI: Studio Arancia
COPERTINA: Fabrizio De Tommaso





Hellnoir #2 (di 4)

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One way ticket to hell



Dopo il primo episodio di Hellnoir mancavano perlomeno un paio di elementi per completare il pantheon di personaggi della mitologia hard boiled: la femme fatale e il nemico potente, inarrivabile ed intoccabile. Pasquale Ruju e Giovanni Freghieri, ben consci di tale mancanza, non perdono tempo e li introducono efficacemente nella miniserie.

[È nostro costume e nostra cura segnalarvi che la recensione potrebbe contenere spoiler ed elementi infernali, dunque decidete senza indugio se volete proseguire la lettura poiché le fiamme iniziano a farsi decisamente roventi!]




A Hellnoir l'affascinate Kyra, demone d'alta classe, fa visita al buon Melvile Soul, l'indomito detective che narra la storia in prima persona. Kyra è una donna capace di "toccare corde cui è difficile resistere" e Mel si fa convincere a indagare sul suo futuro marito, un demone di rango ancor più elevato, talmente influente e pericoloso che il solo nominarlo fa tremare le gambe.
Questa trama si intreccia con le indagini della giovane figlia di Melvile, Cassie, ispettore della polizia di Chicago, sulle tracce dell'assassino del potente senatore Clark Deville. Entrambe le indagini (quella di Melvile a Hellnoir e quella di Cassie a Chicago) sono collegate tra loro e procedono in parallelo, con evidenti sterzate e incidenti dovuti a misteriosi individui intenti a tenere celata la verità. Quel posto infernale che risponde al nome di Hellnoir non sembra neppure così distante dal luogo apparentemente meno insidioso che è la nostra realtà.






La bellissima Catherine, amica, collaboratrice e amante di Mel, espone una sua interessante teoria riguardo Hellnoir (non vogliatecene se ne facciamo cenno, anche se ne parla a poche tavole dalla fine!). Secondo lei la metropoli altro non è che "il risultato dell'accumularsi di milioni di sogni", ovvero dei sogni di coloro che la abitano (incubi?). Quindi i morti dopo la morte continuano a sognare. E ognuno fa un sogno legato alla propria epoca. Ecco perché un detective che sembra uscito da una storia anni Trenta può convivere con elementi appartenenti ad epoche diverse: un luogo antico e moderno allo stesso tempo. Insomma, fuori dal tempo, ma pienamente ancorato all'epoca che ognuno dei suoi abitanti ha in mente.

Proviamo come sempre a condurvi oltre le apparenze: se avete l'albo potete confrontare la seconda vignetta di questa tavola (versione provvisoria) con quella definitiva pubblicata (pag. 10) e potrete notare che è stato modificato un dettaglio ;-)

La seconda parte di questa miniserie conferma l'ottima impressione del numero precedente. Pasquale Ruju continua a tessere le trame con un occhio di riguardo alle atmosfere alla Dashiell Hammett, Raymond Chandler e soci, portando avanti un discorso che integra atmosfere noir con elementi sovrannaturali. La storia è appassionante e si fa leggere tutta d'un fiato. Forse, come molti numeri centrali, si ha un certo senso di diluizione della trama, sensazione comunque labile e poco invadente.
Giovanni Freghieri, dal canto suo, è chiamato a tratteggiare atmosfere in chiaroscuro che si sposano decisamente bene con il suo stile. Del resto per lui Hellnoir rappresenta una sorta di ritorno alle origini: già negli anni Settanta, infatti, Freghieri aveva disegnato per L'Intrepido, su testi di Claudio e Graziano Cicogna, le avventure "chandleriane" del detective Sorrow, dalle fattezze parecchio simili a quelle di Humphrey Bogart.










Come se non bastasse, di recente l'artista piacentino (che tanti conoscono per il lavoro di lunga data su Dylan Dog) era tornato "sul luogo del delitto" interpretando graficamente i testi di Paola Barbato per un nuovo omaggio al genere apparso sul dodicesimo numero de Le Storie Bonelli (La pazienza del destino).
Tutto questo per dire che non è certo una sorpresa che i disegni di quest'albo siano così riusciti. E che la nostra attesa per l'albo successivo è ben giustificata dalla consapevolezza di trovarsi di fronte a una gran bella storia, dura e pura come piace a noi audaci!

Il sommo Audace

La chicca


Momento di citazionismo audace: cosa accomuna Dylan Dog, La pazienza del destino (Le Storie #12) ed Hellnoir? Se state per dire che sono disegnati da Giovanni Freghieri... Ve l'abbiamo appena detto noi! Invece vi riveliamo che in tutte e tre questi fumetti c'è un rimando estetico alle opere del pittore statunitense Edward Hopper, famoso per aver ritratto la solitudine negli ambienti metropolitani americani nella prima metà del Novecento.

1942. Nighthawks di Edward Hopper (opera conservata all'Art Institute di Chicago).
1988. Vignetta tratta da Memorie dall'invisibile, uno degli indimenticabili capolavori di Tiziano Sclavi su Dylan Dog (per dirla tutta qui i disegni sono di Giampiero Casertano, quindi il buon Freghieri stavolta non c'entra!).

2013. La pazienza del destino di Paola Barbato e Giovanni Freghieri. Copertina di Aldo Di Gennaro.

2015. Hellnoir #3 di Pasquale Ruju e Giovanni Freghieri. Copertina di Davide Furnò.





Hellnoir: "Chercez la femme"
CAPITOLO: 2
DATA: dicembre 2015 
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Pasquale Ruju

DISEGNI E CHINE: Giovanni Freghieri
COPERTINA: Davide Furnò


ZEROI: Gli omaggi degli artisti - parte 2

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Quindici nuovi disegni, bellissimi e inediti, realizzati in omaggio alla serie di Tuono Pettinato, Matteo Casali e Cinci

Come se i dodici disegni che vi abbiamo mostrato qualche giorno fa non fossero sufficienti, altri quindici autori si sono prodigati a omaggiare ZEROI. Il crowdfunding per la miniserie Radium di Tuono PettinatoMatteo Casali e Cinci (vedi Indiegogo qui: http://igg.me/at/zeroi) è giunto quasi al termine, per cui è il momento di mostrare questi nuovi, splendidi omaggi realizzati da autori quali Onofrio CatacchioMaurizio Rosenzweig, David Messina, Guasco, Spugna, Guarnaccia, Sio e tanti altri.


Ecco i nuovi omaggi a ZEROI ad opera di Guasco, Nicola Saviori, Michele Monte, Tommaso "Spugna" Di Spigna, Pablo Cammello, Loris De Marco, Onofrio Catacchio, Maurizio Rosenzweig, David Messina, Francesco Guarnaccia, Francesco Mortarino, Maso, Luca Bertelé, Michele Benevento e Sio.

Guasco

Nicola Saviori

Michele Monte

Spugna

Pablo Cammello

Loris De Marco

Onofrio Catacchio

Maurizio Rosenzweig
David Messina

Francesco Guarnaccia

Francesco Mortarino

MASO (Francesco Massetti)

Luca Bertelé

Michele Benevento
Sio

ZEROI: Quattro domande a Matteo Casali e Tuono Pettinato

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A un giorno dalla chiusura della campagna di raccolta fondi di Zeroi (vedi Indiegogo qui: http://igg.me/at/zeroi) gli sceneggiatori Matteo Casali e Tuono Pettinato rispondono alle nostre domande sul terzo progetto dell'etichetta Radium, tra crowdfunding, supereroi bizzarri e bibitine per tutte le stagioni.





Matteo Casali


Sei stato un esempio più unico che raro di sceneggiatore che è riuscito a farsi notare negli States e scrivere storie di supereroi conosciutissimi (ultima in ordine di tempo Batman Europa). Da cosa nasce l'esigenza narrativa alla base di Zeroi?
Domandona difficile… probabilmente Zeroi nasce dalla voglia di scrivere le storie di supereroi che vorrei leggere. Più “innocenti & divertenti” (ma mai stupide) come quelle che da piccolo hanno catturato il mio immaginario. Non ci saranno decostruzioni o revisionismi, nelle nostre strisce, niente “anteroi a tutti i costi”, come da tradizione ormai consolidata dopo la rivoluzione lanciata da Frank Miller e Alan Moore ormai trent’anni fa. Credo sia giunto il momento di scrivere una storia di supereroi pensata per una nuova generazione di lettori, molto giovani, che possa piacere anche agli appassionati che ci troveranno richiami e “omaggi” allo stile della cosiddetta Silver Age. Con lo sguardo rivolto alla Pixar e la voglia di divertirsi e provare a stupire un po’. Come una volta, insomma.

Il progetto Radium è arrivato alla terza pubblicazione tramite crowdfunding. Come interpreti questo traguardo? 
Be’, tecnicamente siamo al terzo progetto, che speriamo di poter realizzare grazie al sostegno dei tanti #radioamatori che hanno sostenuto le prime due campagne di Rim City e Quebrada, quelle sì già diventate realtà. È stata una corsa incredibile e un’avventura (che è solo alla sua prima stagione) ricca di soddisfazione. Credo che Radium abbia rappresentato, da un anno a questa parte, un’alternativa per la produzione di fumetti e un modello imprenditoriale che nasceva con l’intento, da subito, di tutelare gli autori e la loro opera, nel solco tracciato fin dal 1993 dalla Image Comics, ma con l’approccio e la qualità narrativa per i quali la stessa casa editrice è celebre oggi più che mai. Speriamo di poter crescere e diventare una realtà sempre più solida per poter permettere a più autori di lavorare sotto la nostra etichetta. Zeroi vuole essere il terzo passo del lungo viaggio che abbiamo iniziato solo un anno fa.

Ritieni sia un vantaggio che degli artisti cerchino autonomamente dei finanziamenti per pubblicare un loro lavoro? Non pensi che estremizzare questo concetto alla lunga possa portare alla fine dell'editoria come la conosciamo, nel senso più nobile del termine?
Non credo che la possibilità di utilizzare uno strumento in più come il crowdfunding per creare nuovi fumetti possa essere una cosa negativa. E sono assolutamente a favore dell’editoria tradizionale (dove lavoro ormai da tanti anni!), ma sappiamo tutti che oggi il nostro amato medium fumetto sta evolvendo in forme e modalità di fruizione che permettono ad autori e storie di essere conosciuti e letti che, dopo la morte delle riviste, non avremmo magari mai scoperto. Il successo di Sio e di Zerocalcare sono gli esempi più facili che posso fare. Il “vantaggio” degli autori sta nel poter sottoporre direttamente ai lettori la loro opera per capire se possa interessare o meno e Radium ha deciso di fare di questa occasione un modello produttivo, puntando sulla qualità e sulla diversità delle storie e, attraverso il crowdfunding, garantire agli stessi autori un compenso per il loro lavoro e la cura delle loro storie. Se poi pensiamo a come un editore tradizionale, saldaPress, abbia deciso di sostenere in “modo tradizionale” Radium stampando i nostri lavori ma lasciandoci la totale indipendenza produttiva, allora possiamo dire che il cerchio in qualche modo si chiude e quello che abbiamo costruito possa essere considerato come un modello positivo che aggiunge all’editoria tradizionale qualcosa che non avrebbe altrimenti avuto possibilità di esistere. Ed essere letto.

Puoi anticiparci qualcosa dei prossimi progetti che saranno realizzati per l’etichetta Radium?
A Lucca abbiamo mostrato il teaser trailer per il primo progetto della seconda stagione di Radiume, il The Shadow Planet dei Blasteroid Bros, una storia di fantascienza old school un vero “film a fumetti”. Inizieremo a parlarne a breve, dopo il termine della campagna di Zeroi (da sostenere fino all’ultimo secondo! :D).Poi c’è molto altro che bolle in pentola, ma è presto per fare anticipazioni. Vi basterà restare “sintonizzati” sulla nostra pagina Facebooke sul nostro sito www.progettoradium.itper saperne di più.

Tuono Pettinato


Cos’è Zeroi per te?
Un progetto matto che cerca di creare un improbabile mix tra narrativa supereroistica e fumetto umoristico. Un progetto voluto fortemente da me e da Matteo Casali – due autori con immaginari, metodi di lavoro, riferimenti culturali e stili di scrittura diversissimi – che finalmente con l’arrivo del provvidenziale Cinci e con una struttura di produzione come quella di Radium, inizia a vedere la luce, in un clima di merende, gioco e divertimento che speriamo possa contagiare anche i lettori.

In che modo vi dividete il lavoro tu e Matteo Casali?
Secondo i rispettivi punti di forza: Matteo porta al progetto la sua competenza fortissima e inossidabile di sceneggiatore supereroistico, perfettamente a suo agio in questo contesto. Io invece focalizzerò la mia attenzione sul carattere dei personaggi, con i loro tic e stranezze, e su come tutto ciò possa emergere nei loro dialoghi e nelle loro azioni. Dopodiché confronteremo le rispettive idee e sceglieremo le migliori in base ad un match di wrestling, il vincitore con due atterramenti su tre ha diritto all’ultima parola sullo storyboard.

Ti eri già interessato al mondo dei supereroi con la striscia Suberoisulla rivista ANIMALs. Quanto della tua verve dissacrante dobbiamo aspettarci di ritrovare in Zeroi?
Ah, il più possibile! Non sono certo un espertone del genere supereroistico (i miei compari mi stanno aiutando a recuperare, mentre anch’io passo loro i miei riferimenti), ma ho sempre pensato che fosse potenzialmente un inesauribile contenitore di storie e situazioni da poter declinare in mille modalità e sfumature, tra l’epico, il drammatico, la parodia e la commedia. Mi piace l’idea di riuscire a mescolare una narrazione d’azione, tradizionale per il genere supereroistico, con tutti quei dettagli minimi di quotidianità e di osservazione antropologica tipici dell’umorismo.

Una domanda assolutamente pertinente: bevi Estathé anche d’inverno? Scherzi a parte, se dovessi consigliare un fumetto supereroistico uscito recentemente, su cosa ti orienteresti?
La mia bevanda preferita è una bibitina per tutte le stagioni, la variante alla pesca rimane la mia kryptonite tutto l’anno. Tra i fumettini supereroistici che ho messo sulla mensola zeroica dei miei riferimenti ci sono fumetti un po’ storti, autoriali e underground come il Death Ray di Daniel Clowes, Omega The Unknown di Lethem e Dalrymple, il Batman Year 100 di Paul Pope. Uno che non ci sta fisicamente sulla mensola perché sta solo sul web è To Be Continued (http://tobecontinuedcomic.com/aboutdel mio giovane concittadino Lorenzo Ghetti, che ci ricorda che i superproblemi dei supereroi di oggi partono già dal loro percorso di formazione scolastica. 


BIO
Classe 1976, Tuono Pettinato (al secolo Andrea Pagliaro) muove i primi passi nel mondo del fumetto con il collettivo Fratelli del Cielo e la factory artistica Donna Bavosa. Autore di fortunate serie umoristiche, fra le quali "Ricattacchiotti" (Repubblica XL), "Viaggio in Italia" (Linus) e "Mediocri" (Internazionale), ha pubblicato per Rizzoli Lizard  i volumi "Garibaldi", "Enigma - la strana vita di Alan Turing" e "Nevermind".


Lo sceneggiatore Matteo Casali esordisce con la serie indipendente “Bonerest”, pubblicata anche negli Stati Uniti. Ha creato “Quebrada”, “Silent Dance” e “Sotto un Cielo Cattivo” e ripreso l’opera di Hugo Pratt con “Gli Scorpioni del Deserto”. Dal 2003 scrive albi per DC Comics e nel 2009 inizia a collaborare con Marvel Comics. Recenti i suoi lavori su Kriminal (Mondadori) e Dylan Dog (Bonelli). Insegna Sceneggiatura e Storytelling all’ABA di Bologna e alla Scuola Internazionale di Comics.



WORK IN PROGRESS
Di seguito vi mostriamo la lavorazione delle prime due tavole di Zeroi, dallo story board alla versione ripassata a china e fino alla tavola completa di colori (disegni di Cristian "Cinci" Canfailla, colori di Andrea Izzo).





Link Indiegogo: http://igg.me/at/zeroi
Sito Radium: www.progettoradium.it

Domande a cura di Rolando Veloci e il sommo

Taranto Comix 2015: un successo clamoroso

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Riceviamo e condividiamo con piacere il comunicato stampa relativo alla manifestazione tarantina tenutasi lo scorso week end presso il Palamazzola.


Comunicato stampa

La scommessa del Taranto Comix è stata vinta. Migliaia di persone hanno partecipato all’evento più nerd dell’anno e si pensa già alla prossima edizione.

Prendi due ragazzi, unisci la passione per i fumetti e una gran voglia di regalare un po’ di positività e creatività ad una città che troppo spesso occupa le pagine di cronaca nera. Il risultato è il Taranto Comix, che ha registrato un successo indescrivibile.
Danilo Curatti, Luigi Minonne (ideatori dell’evento) Andrea Romandini, in collaborazione con Se Dico Taranto, Grafite – Scuola di Grafica e Fumetto e Labo – Il laboratorio del fumetto, hanno fatto un piccolo miracolo. E l’hanno fatto da soli, credendoci e coinvolgendo i tarantini, ma non solo, in una due giorni di assoluta spensieratezza.
Il Palamazzola, sabato 12 e domenica 13 dicembre, è stato un tripudio di colori, calore, disegni e giochi. In una parola: fantasia, che ha legato sotto lo stesso tetto migliaia di persone: appassionati, curiosi, famiglie, ragazzi e bambini che hanno preso d’assalto gli stand della fiera più nerd della città.
Dalle scuole di fumetti ai grandi artisti, i disegnatori, i creativi, le fumetterie, gli Youtubers, le Cartoon cover band e i Cosplayers, il Taranto Comix ha segnato un punto importante nel panorama degli eventi a Taranto.
E’ difficile narrare tutto quello che la seconda edizione di questa fiera tanto attesa ha riservato a chi si è anche solo affacciato sul Palamazzola. E’ difficile perché il Taranto Comix va vissuto. Le porte del palazzetto sportivo si sono spalancate alle 11, sia sabato che domenica, e sono rimaste aperte fino alle 23, no stop. Tra la mostra mercato, gli stand dedicati, le aree game, la valanga di fumetti, le tavole inedite, i fumettisti e i professionisti, ogni passo è stato una storia da raccontare.
Da un lato Grafite – Scuola di Grafica e Fumetto di Gian Marco De Francisco e dall’altro Labo – Il laboratorio di Fumetto di Fabrizio Liuzzi, hanno sfoderato una serie di talenti e workshop che hanno incuriosito i partecipanti grazie all’esperienza di Fabrizio Malerba (Lupiae Comix), Giuseppe Latanza e Carlotta Mascolo per Grafite e Gianfranco Vitti e Nicola Sammarco per Labo.

Gianfranco Vitti e Nicola Sammarco
E poi i fratelli Edoardo ed Emanuele Boccanfuso (Sergio Bonelli Editore e disegnatore Nathan Never), che hanno realizzato il manifesto ufficiale di questa seconda edizione del Taranto Comix: un chiaro ed evidente omaggio a due fortunate saghe cinematografiche (Ritorno al Futuro e Star Wars).
Grandi e piccini non hanno saputo resistere ai disegni di Topolino di Giuseppe Sansone, altri si sono lasciati affascinare dai “Piccoli Eroi” di Andrea Buongiorno e da Andrea Dentuto (Mangaka e Animatore), che hanno presenziato domenica insieme ad Enzo Rizzi con “La storia del rock a fumetti”. I Nirkiop, manco a dirlo, hanno condito con sarcasmo e ironia sferzanti la presentazione del loro fumetto d’esordio (Shockdom editore), “I Wanna Die”, registrando il soldout già alla fine della prima giornata. E a proposito di presentazioni, Alessio Fortunato ha illustrato l’ultimo albo a fumetti della serie DAMPYR n. 189 “La casa degli specchi” della Sergio Bonelli Editore, di cui ha realizzato una tavola inedita per l’evento.
Infine, Paolo Vallerga – autore e attore di improvvisazione teatrale – ha tenuto un workshop sulla sceneggiatura a fumetti.
Accanto al palcoscenico – che ha ospitato i live energici delle cartoon cover band, I CartoonBustersprima, Gli Ipergalattici e Le Stelle di Hokuto poi, che hanno chiuso le due serate a ritmo di musica – uno spazio è stato dedicato ai giochi da tavola, gestiti da Luciano Gigante e dalla Congrega del Dado incantato, e ai tornei video-ludici che hanno fatto tornare bambini anche gli adulti più convinti.

I vincitori del contest di cosplayer
Non è finita qui: hanno riscaldato l’atmosfera, rendendola ancora più surreale, i Cosplayers attraverso il contest organizzato da Nakama Comics & Games, con il quale è stato premiato il miglior costume della serata tra donne, uomini e gruppi.
Ce ne sono stati di personaggi al Taranto Comix, lo Youtuber Fenix, The Mask, Nightmare, Samara di The Ring e Doraemon, tanto per citarne alcuni. Tutti meriterebbero una menzione. Saranno tuttavia le foto a parlare e a mostrare i momenti che Maurizio Greco, insieme all’associazione L’A 50 millimetri– al Taranto Comix per promuovere il progetto FacciAMO Taranto - hanno immortalato nel loro set. Set al quale ha attinto pure Se Dico Taranto, raccogliendo una carrellata di immagini sorprendenti e simpatiche. Oltre alle ormai consuete “interviste pazze” di questo blog satirico.
Non meno importante la presenza dell’ABIO (l’Associazione dei Bambini in Ospedale) che l’evento ha sostenuto per regalare un sorriso in più a tutti quei bambini che sabato 12 e domenica 13 dicembre avrebbero dovuto aggirarsi tra gli stand del Taranto Comix, anziché occupare la stanza di un ospedale.

Ognuno, nessuno escluso, ha fatto in modo che la seconda edizione del Taranto Comix funzionasse e dispensasse emozioni. Ognuno ha fatto in modo che, anche solo per un weekend, si parlasse bene della città e di tutti quei talenti spesso sconosciuti che, oltre ad autografare le t-shirt ufficiali dell’evento, hanno messo una firma importante per la riuscita dell’evento. “E questa firma, così come il supporto di chi come noi ci ha creduto din dall’inizio – affermano gli organizzatori – ci dà la forza giusta e necessaria per affrontare la terza edizione del Taranto Comix. Ci vediamo il prossimo anno!”


Da sinistra: Stefania Ressa (Se Dico Taranto) - Andrea Romandini -
Luigi Minonne - Danilo Curatti - Fabio Romandini (Se Dico Taranto)

In foto Danilo Curatti, uno degli organizzatori del Taranto Comix.

Tex #662

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Abbiamo la pessima abitudine di non recensire Tex con la costanza che meriterebbe. Perché, senza girarci troppo intorno, non si tratta solo della più longeva e venduta testata Bonelli, ma anche di una delle serie migliori qualitativamente parlando. Eppure una serie di motivi pratici e personali ci ha portato finora a trascurare ingiustamente la testata dedicata ad Aquila della Notte e curata da Mauro Boselli. Questo mese però il titolo della storia costituiva per noi un richiamo irrinunciabile: "Carovana di audaci".


Gli spietati comancheguidati da Nevequaya assaltano un gruppo di soldati. In seguito, armatisi di fucile, iniziano a massacrare gli abitanti di un ranch fino all'arrivo di due volti a noi ben noti: Tex Willer e Kit Carson. I nostri si trovano presto a doversi occupare anche della protezione di una carovana, verosimilmente prossima aun ulteriore assalto comanche.
È questo, in breve, il soggetto ideato da Luca Barbieri, solido, classico e lineare. La prima parte (di due?) di questa nuova storia sembra però a tratti non possedere quel pizzico di complessità a cui ci hanno ormai abituato, ad esempio, gli albi che hanno Mauro Boselli in cabina di regia. E sebbene tale ritrovata linearità possa esser considerata un pregio, anche nell'ottica di quella varietà che è giusto perseguire in una serie di così lunga durata,viste da un'altra prospettiva le nette antitesi che permeano la storia rispondono in qualche modo a esigenze in parte desuete di una precisa identificazione tra buoni (Tex e soci) e cattivi (i comanche) a discapito di un maggior approfondimento tematico e psicologicoCertamente, complice l'ausilio alla sceneggiatura del veterano Tito Faraci, la storia difficilmente deluderà i lettori anche grazie a diverse scene particolarmente a effetto, rese in maniera esemplare dalla mano diMaurizio Dotti


Dotti, apprezzato disegnatore di zagoriana e dampyriana memoria, è un acquisto relativamente recente della scuderia di Tex, avendo sinora realizzato "solo"i disegni della saga di El Supremo (lunga ben tre albi e mezzo, da Tex #637 a #640, e recensita sul sito Lo Spazio Bianco qui), oltre a un vecchioAlmanacco del West (1998). Nonostante ciò, Dotti si dimostra talmente a proprio agio con l'universo narrativo di Aquila della Notte da guadagnarsi sicuramente un posto di rilievo tra i disegnatori della testata (traguardo peraltro molto poco semplice da raggiungere, considerando l'agguerrita"concorrenza" composta da disegnatori uno più eccelso dell'altro).
Le sue tavole sono caratterizzate da un buon dinamismo nelle inquadrature e riescono a coniugare egregiamente un gusto classico con un'estrema modernità. Il tratteggio che contraddistingue lo stile di Dotti risulta decisamente appropriato alla storia, in particolar modo nel ritrarre i volti dei protagonisti ma senza perdere di vista i dettagli scenici e le ambientazioni.


Insomma, a conti fatti siamo ben contenti di essere stati "citati" nel titolo dell'albo. Perché audacia è sinonimo di voglia d'avventura e noi, come sempre, non possiamo che attendere il mese prossimo per sapere come continua questa storia!

Il sommo



TEX “Carovana di audaci” 
NUMERO: 662
DATA: dicembre 2015
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO: Luca Barbieri
SCENEGGIATURA: Tito Faraci
DISEGNI E CHINE: Maurizio Dotti
COPERTINA: Claudio Villa


ORFANI: NUOVO MONDO #3

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Di perturbazioni e vertigini















Sarà il clima da fantascienza esplorativa e l'ambientazione su un nuovo pianeta. Saranno i combattimenti tra un gruppo di ribelli in fuga e i rappresentanti di un potere oppressivo e ingiusto. Sarà che negli ultimi tempi ho avvertito come una perturbazione nella Forza. O sarà che Vertigine, il terzo numero di Orfani: Nuovo Mondo, esce in edicola il 16 dicembre, un giorno che dovrei di essermi segnato sul calendario per qualcos’altro, ma non ricordo bene cosa...
Sarà.
Eppure ho smesso di credere alle coincidenze all'incirca il 25 maggio 1977.


Non c'è dubbio che Star Wars sia una delle opere che più hanno influenzato l'immaginario moderno. Negli ultimi mesi stiamo assistendo a una sovraesposizione mediatica colossale, legata anche all'amore viscerale di tantissimi fan verso l'epopea ideata da George Lucas, in attesa del settimo capitolo che finalmente dopo oltre trent'anni porterà la trama verso (ce lo auguriamo!) nuove frontiere. A questa febbre non risultano immuni nemmeno autori (e lettori) di fumetti: Roberto Recchioni, ideatore di Orfani insieme a Emiliano Mammucarinon ha mai celato il proprio legame verso la saga, al punto da citarla in uno splendido e alquanto autobiografico passaggio di John Doe e da realizzare un video in cui suggerisce un modo per far accostare alla saga l'universo femminile. 

Di certo Guerre Stellari non è il riferimento iniziale né tantomeno quello principale per Orfani, o almeno non lo era nella prima stagione, dove a detta degli stessi autori gli spunti erano nati leggendo opere quali Stand By Me e La Lunga Marcia di Stephen King, Il Signore delle Mosche di William Golding, Fanteria dello Spazio di Robert Heinlein e Guerra Eterna di Joe Haldeman e guardando pellicole quali Il Grande Uno Rosso di Samuel Fuller e Full Metal Jacket di Stanley Kubrick.
È però ripensando a ritroso a tutta una serie di dettagli che emerge la fascinazione verso una saga che attraversa più generazioni (chi ha detto "Skywalker"? Partendo dalla giovinezza di Ringo e soci fino all'attuale maternità di Rosa e della Juric, siamo ormai in procinto di conoscere la terza generazione!), in una lotta contro un potere autoritario e accentratore (l'Impero come il Governo Straordinario di Crisi) e in cui le donne possono assumere posti di rilievo (come non sottolineare l'elemento di rottura rappresentato, alla fine degli anni '70, da una Ribellione guidata da una donna, la Principessa Leia? E come non pensare a quanto essa in qualche modo si rispecchi nell'indipendenza e intraprendenza dell'agguerritissima Rosa?).



Siccome vi vogliamo bene, cari lettori audaci, non staremo a tediarvi oltre con ulteriori analogie sulle mostruose trasformazioni dei Corvi, sui droidi dotati di intelligenza artificiale che accompagnano le gesta dei nostri eroi, su armi che si tramandano da una generazione all'altra e così via. In questo modo vi terremo anche alla larga da un colpo di scena, contenuto proprio nel terzo numero di Nuovo Mondo, che è un deciso omaggio al capitolo centrale della trilogia originale di SW.

Tornando a Vertigine, si tratta di un albo corale e dalla riuscita particolarmente efficace per ideazione, resa, struttura ed estetica.
Debilitata in seguito agli avvenimenti del numero precedente, Rosa viene messa momentaneamente “in panchina” all'inizio dell'albo per lasciar spazio ai comprimari: ai già noti Cesar, Paul e Armin si vanno ad aggiungere Vincenzo e Lora, una coppia di profughi sistematasi sulle rive del fiume. Non staremo a soffermarci sulle evidenti somiglianze tra Vincenzo e un noto fumettista pisano recentemente dedicatosi ai giochi di ruolo.


Ci preme mettere in luce la figura di Lora, sua moglie,  senz’altro uno dei personaggi meglio caratterizzati di questa nuova stagione. Lora è una donna dal carattere forte e deciso, pronta a prendere decisioni difficili e ad assumere il comando. Si improvvisa infermiera e si prodiga per questi suoi nuovi amici sputati dal fiume come balene spiaggiate. Con l'aggiunta di Lora e Vincenzo, sembra essersi formato un nuovo gruppo costituito da personaggi eterogenei e decisamente tutti da scoprire. Una squadra ben conscia della necessità di lottare per sopravvivere, come scrive di frequente Rosa nel diario rivolto al futuro "sgorbietto" che ha in pancia. Anche perché, afferma Rosa, “ammazzare mostri è un’ottima terapia”.
Le ultime tavole, che ovviamente non staremo qui ad anticiparvi, contengono dei richiami all’inizio di questa nuova stagione, chiudendo il cerchio narrativamente per la prima fase di Nuovo Mondo, che ha visto l'introduzione di personaggi e ambientazioni del tutto differenti (molto significativa la prospettiva del panorama di pagina 92, quasi un nuovo orizzonte che si staglia di fronte ai protagonisti in uno scenario che abbiamo già rivisto più volte nella serie e che ogni volta assume una funzione differente. Stavolta è... Speranza?).
Come già avvenuto per Nuovo Mondo #2, la storia è scritta a quattro mani da Recchioni e da un membro dello Studio in Rosso: in questo numero debutta infatti Giovanni Masi, autore recentemente visto all'opera sul terzo numero di Battaglia, sul Dylan Dog Color Fest di aprile e su Alle Montagne della Follia, adattamento dell'opera di H.P. Lovecraft per i disegni di Federico Rossi Edrighi. 


Al tavolo da disegno torna invece Luca Genovese (Beta, Long Wei) che già ci aveva impressionati positivamente su Ringo #7. Il suo stile concreto e con un occhio di riguardo verso i manga dà vita a pagine decisamente spettacolari. L'elemento che emerge con maggior vigore è però la straordinaria integrazione tra testi e disegni. Da mozzare il fiato la sequenza muta di nove pagine e mezzo, in cui il compito di ritrarre la fuga di un'inerme Rosa e dei suoi nuovi compagni d’avventure viene completamente delegato a tavole dominate dai suoni e la cui scansione multiforme si adegua al contenuto. C’erano già state, nelle serie precedenti, numeri puntellati di scene silenziose ma molto esplicative (vedere ad esempio Come pioggia, Ringo #6), ma questa, insieme ad alcune tavole nel finale, risulta particolarmente riuscita. A completare il tutto la colorazione di Luca Saponti che aggiunge freschezza e lucentezza alle tavole. 
Ultima ma non ultima, la copertina di Matteo De Longis, in cui l'autore può dare sfogo appieno alla propria libertà ideativa, discostandosi sempre più dai modelli precedenti per dar vita a un'illustrazione affascinante e visionaria dove il letto di sangue di Rosa prende vita in forme oscure e paurose.

Insomma, citazioni a Guerre Stellari o meno, Orfani continua a conquistarci, serie dopo serie, numero dopo numero, pagina dopo pagina. E se voi pensate di poterne fare a meno... Che la Forza sia con voi!


Il sommo Audace




ORFANI: NUOVO MONDO “Vertigine” 
NUMERO: 3
DATA: dicembre 2015
SERGIO BONELLI EDITORE 

COPERTINA: Matteo De Longis

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Roberto Recchioni e Giovanni Masi
DISEGNI E CHINE: Luca Genovese
COLORI: Luca Saponti









Gli ZEROI sono in giro!

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La miniserie di Matteo Casali, Tuono Pettinato e Cinci raggiunge il traguardo del crowdfunding

Fossimo degli scienziati non ci cureremmo solo della riuscita di un esperimento ma godremmo intrinsecamente già della sua messa in atto. Noi però siamo Audaci e gli unici scienziati che conosciamo prima o poi combinano qualche guaio di dimensioni macroscopiche oppure acquistano il potere di diventare verdi e grossi o elastici e allungabili all'inverosimile. Ci uniamo con la nostra gioia sincera ai festeggiamenti del team Radium per il raggiungimento del traguardo previsto per il crowdfunding di Zeroi, la miniserie di Matteo CasaliTuono Pettinato e Cinci (i due sceneggiatori li abbiamo amichevolmente intervistati qui). A onor del vero, per qualche ora dopo il termine del crowdfunding sarà ancora possibile finanziare il progetto tramite dei perk speciali (sempre qui: https://www.indiegogo.com/projects/zeroi#/), ma ormai il dado è tratto e gli Zeroi sono in giro!
Insomma, la miniserie con i supereroi più folli del mondo ora non è più solo pura ipotesi ma una realtà comprovata dai fatti, grazie ai lettori che hanno deciso di finanziare la raccolta fondi. Per Radium questo evento rappresenta la felice conclusione della prima stagione. Per tutto quello che verrà, come sempre, noi Audaci saremo qui a raccontarvelo!

L'esultanza di Cinci alla notizia del raggiungimento del traguardo


L'omaggio di Fabio Govoni

15 fumetti da regalare a Natale 2015 (più un bonus)

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Tornano i nostri consigli per i regali fumettistici più audaci. Per il Natale 2015 vi proponiamo ben quindici fumetti (più un bonus) pubblicati durante l'ultimo anno solare, opere per tutte le tasche e per tutti i gusti, appropriatamente differenziate in base alle persone a cui potreste donarli.Dai, è quasi Natale, non fate i fumettofobi!

[Come sempre, i nostri consigli sono soggettivi e per forza di cose risulteranno incompleti! 
Ma ora non è il momento di stare a pensarci... Stay audacity, stay Christmas!]


Per la zia a cui piace viaggiare:
Quaderni giapponesi
di Igort (Coconino Press/Fandango)
"Il Giappone era diventato per me lo scrigno dei desideri e soprattutto il paradiso dei disegnatori. Inebriato dalle vecchie stampe giapponesi, mi ero addentrato in quel mondo di segni apparentemente semplici che celavano una sapienza misteriosa."
Igort
Dopo i Quaderni russi, i Quaderni ucraini e le Pagine nomadi Igort intraprende un altro viaggio a Oriente. Portandosi dietro una cultura e una passione che è difficile riportarvi in breve...
Forse un nuovo passo in avanti per le graphic novel autobiografiche.




Per l'amico che passerebbe tutto il giorno in pigiama:
Avventure di un uomo in pigiama
di Paco Roca (Tunuè)
Un Paco Roca mai così metafumettistico e indagatore, per una volta, più di se stesso che del mondo che lo circonda. Una perla. L'ennesima a sua firma.




Per chiunque ancora non ce l'abbia (perché è un delitto non avere in libreria un fumetto del genere!):
Qui
di Richard McGuire (Rizzoli Lizard)
La storia di un luogo, visto in un arco di tempo lunghissimo e rappresentato in maniera geniale da McGuire. 



Per l'amico che si illude di poter fare da grande il ricercatore:
Dottor assegnista ricercatore precario all’occorrenza autista per convegni, segretario, portaborse, tuttofare
di Duckbill (Becco Giallo)
Il racconto autobiografico di Duckbill della sua vita di ricercatore universitario precario ("la vita da fuorisede, il nonnismo dei docenti-Baroni, le fughe all’estero, la passione, la rassegnazione, il precariato, le ore passate in laboratorio, i concorsi.").



Per la cugina appassionata di Storia dell'arte:
Le variazioni d'Orsay
di Manuele Fior (Coconino Press/Fandango)
Se il Museo d'Orsay chiama, Manuele Fior risponde e realizza un omaggio all'arte mediante un viaggio tra i quadri del museo e attraverso la biografia degli artisti. Esteticamente ispirato e incantevole.



Per il tuo amico che si crede un dio:
Anubi
di Marco Taddei e Stefano Angelini (GRRRRz)
"Cosa succede a un dio dopo il crepuscolo? Simone Angelini e Marco Taddei rispondono raccontando la vita di un ex divinità funestata da povertà e dipendenze."
Il fumetto rivelazione dell'anno.




Per il fratello appassionato di fantasy:
Dragonero - le origini
di Stefano Vietti, Luca Enoch e Giuseppe Matteoni (Sergio Bonelli Editore)
Come tutto ebbe inizio. Per la prima volta a colori.
Perché Vietti e Enoch hanno dimostrato di essere in grado di costruire con cura e precisione un intero universo fantasy ancora ben lungi dall'esser stato completamente esplorato.




Per l'amico che da piccolo sognava di fare l'astronauta:
Descender vol.1
di Jeff Lemire e Dustin Nguyen (Bao Publishing)
Lemire e Nguyen sono una garanzia. E qui Lemire si abbandona ancor di più alla sua passione per la fantascienza sognante, supportato dai preziosissimi acquerelli di Nguyen. 




Per chi vuole un punto d'osservazione diverso sul mondo:
K.O. a Tel Aviv vol. 1 e/o 2
di Asaf Hanuka (Bao Publishing)
L'autore israeliano racconta la sua vita a Tel Aviv in tavole che possiedono una potenza visiva davvero straordinaria.



Per l'amico che sognava di fare lo scrittore:
Nella camera del cuore si nasconde un elefante 
di Marco Galli (Coconino Press/Fandango)Uno scrittore in crisi viaggia verso un luogo dove i sogni si materializzano. L'inconscio e la realtà intangibile di Almo Brasil sono resi in maniera elegante e visionaria dal tratto di Galli, in bilico tra David B, AkaB, e Piero Dall'Agnol in una miscela del tutto personale.




Per il cugino adolescente che non smette di parlarti di Star Wars:
Star Wars vol.1 - Skywalker colpisce
di Jason Aaron e John Cassaday (Panini Comics)I primi sei numeri della nuova serie Marvel dedicata all'universo di Star Wars, best seller negli States, in cui Aaron e Cassaday si barcamenano nel difficile compito di narrare qualcosa di nuovo riguardo i personaggi della trilogia originale.




Per l'ex bambino che faceva il chierichetto e ora è decisamente ateo:
In God we trust 
di Winshluss (Comicon Edizioni)
L'autore dell'acclamata rivisitazione del Pinocchio di Collodi torna con un'opera critica e blasfema sulla religione.




Per l'amico delle medie con cui giocavi sempre a calcio balilla:
Biliardino 
di Alessio Spataro (Bao Publishing)Ovvero: la storia di"come Alejandro Finisterre non inventò il gioco che ha unito l’Europa".  Dopo un lungo lavoro di documentazione Spataro realizza la sua prima graphic novel lunga (quasi 300 pagine!), un libro sulla Storia con la S maiuscola, da leggere e conservare come una delle opere migliori degli ultimi tempi.




Per l'amico appassionato di samurai:
Chanbara - La via del samurai
di Roberto Recchioni e Andrea Accardi (colori di Stefano Simeone e Luca Bertelè)
Molte ristampe sono semplici riproposizioni di storie già lette, con un formato e una confezione differenti. Questa no.
I due episodi sui samurai realizzati da Recchioni e Accardi (originariamente apparsi in bianco e nero su Le Storie #2 e Le Storie #15 Bonelli) rivivono in un oggetto prezioso, dalla sovraccoperta agli extra, dal formato scelto alla splendida colorazione ad opera di Simeone e Bertelè. 



Per il tuo ex-insegnante di lettere delle superiori:
Dante Alighieridi Alessio D'uva, Filippo Rossi e Astrid (Kleiner Flug)Riuscita biografia del Poeta per eccellenza, vista dagli occhi di Beatrice (recensita da Lo Spazio Bianco qui).
E se non avete buoni rapporti con il vostro ex-insegnante di lettere, potete regalarlo ai vostri genitori o persino a voi stessi. Perché di studiare la Divina Commedia non si smette mai!



Bonus:


Per lo zio che leggeva Tex, Blek e Capitan Miki:
Tex. L’eroe del West
Album di figurine contenente la storia La valle sconosciuta
di Mauro Boselli e Alessandro Piccinelli (Panini Comics)
Ritornare bambini è impossibile? Forse no!

Il gusto di collezionare le figurine. Il sapore delle belle avventure di una volta. E 48 pagine inedite di uno dei pochi personaggi italiani a fumetti che tutti conoscono!




MORGAN LOST #3

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Un sinistro sogno in rosso sangue


Ritorna l’ultimo nato di casa Bonelli. Morgan Lost si propone al suo pubblico, dopo il successo della prima storia doppia, con uno degli albi più freudiani, lynchiani, dylaniati e poetici mai concepiti da Claudio Chiaverotti.


Tutto parte da una melodia apparentemente allegra…

Il vostro affezionatissimo era poco più che un adolescente quando, per la prima volta, ascoltò il brano che dà il titolo all’albo che stringiamo tra le mani. La versione non era quella originale delle The Chordettes, bensì quella più “movimentata” dei Blind Guardian, maestri dello speed metal teutonico. Degli incubi – altro che sogni! –, cui questo pezzo inquietante ha fatto da colonna sonora, nel corso di oltre quindici anni, il povero Rolando ha ormai perso il conto, ma quello che rimane è il senso di isolamento, di abbandono e di tristezza che le parole della canzone trasmettono, a prescindere dalla veste sonora che le accompagna. E chi, meglio del divo Claudio Chiaverotti– il signore degli incubi -, poteva fare sue le atmosfere malate che aspettavano di diventare immagini per continuare a turbarci meglio il sonno? Questo il disperato refrain, la dichiarazione di aiuto di una persona sola che cerca nel sogno quello che non ha nella vita reale e lo chiede all’uomo dei sogni:

Sandman, I’m so alone
Don’t have nobody to call my own
Please turn on your magic beam
Mr. Sandman, bring me a dream


A dare corpo a questo incubo su 94 tavole è stato il mitico Giovanni Freghieri, colonna portante di Dylan Dog. Non apprezzavamo così tanto il lavoro delicato e raffinatissimo di Freghieri da parecchio: poi è arrivata la miniserie Hellnoir (recensita qui e qui) e ora questo numero di Morgan Lost che ce lo consegna nelle inedite sfumature di rosso e grigio e bisogna ammettere che la resa è davvero memorabile! Soprattutto colpiscono i suoi nudi: quanti e quanto funzionali! Mai una concessione al voyerismo, per carità! Tutto è funzionale a mettere a nudo i due protagonisti i quali, dopo un passato burrascoso, cercano, o pensano e sperano, di ritrovare se stessi aprendosi all’altro. Complimenti a Freghieri!

 I riferimenti principali che abbiamo individuato sono Sigmund Freud, David Lynch e Dylan Dog: vediamo di che si tratta!
La storia è freudiana: come non pensare al Der Sandman di H.T.A. Hoffmann(tra i più importanti artisti del Romanticismo tedesco ed europeo del XIX sec.)? Il Racconto del 1815, particolarmente ricco di significati nascosti e sinistri, è stato inserito, poco più di cento anni dopo, da Sigmund Freud nel suo saggio Il perturbante, del 1919. E proprio le teorie psicanalitiche freudiane, che da sempre accompagnano i parti artistici chiaverottiani, si fanno particolarmente manifeste in queste pagine bagnate di rosso sangue. Freud parla di animazione dell’inanimato, del doppio, della ripetizione ossessiva di un gesto, del ritorno dei morti: nelle pagine di questo albo – e in quelle dei precedenti - lo scrittore torinese traduce il tutto in letteratura disegnata. Chi sono gli assassini seriali se non i maestri della ripetizione di un gesto ossessivo, di un rituale che ha senso solo per loro? L’abbiamo visto in precedenza con l’ex dolce metà di Morgan e lo vediamo in questa sede con il killer di turno, Samuel Wenthworth. Questo cattivo – Mr. Sandman – sembra apparentemente imbattibile proprio perché potrebbe trattasi di un morto che ritorna (dunque come Lizbeth) e, proprio come il Sandman di Hoffmann, è un soggetto in bilico tra il reale e l’onirico, ma le sue azioni hanno ripercussioni nel mondo concreto e provocano dolore e sofferenza all’altro da sé. E, nonostante le similitudini tra racconto e fumetto non si esauriscano qui (in Hoffmann c’è l’acquisto del fatale binocolo, in Chiaverotti c’è la visita di Morgan all’osservatorio astronomico nel quale lavora Sarah; nell’autore tedesco c’è la torre che avrà un ruolo determinante, in quello torinese c’è l’appartamento di Morgan che è il suo corrispettivo), andiamo oltre…

Storia lynchiana, dicevamo. Sì, perché solo chi ha letto con minore attenzione non avrà colto i numerosi riferimenti a quelli che sono i due pilastri della filmografia del regista americano: Lost Highway  (1997) e Mullholland Dr. (2001). Il «silenzio» urlato da Mr. Sandman a p. 82 è figlio diretto dell’ormai mitico:

«Silencio... No hay banda. È tutto registrato. È tutto un nastro. È solo un’illusione.»

in Mullholland Dr.; mentre i continui riferimenti alla sedia elettrica e alle vite, alle relazioni e alle storie mentali mai avvenute realmente, ma non per questo meno importanti (anzi!) per le nostre esistenze, sono un chiaro riferimento a Lost Highway, e a quanto accade a FredMadison mentre arrostisce sulla sedia elettrica.
Dylaniato? Sì, perché questo albo è debitore, in qualche misura, a storie come Dopo mezzanotte o Accadde domani. I deliri sono proprio quelli, finalmente! Le vite sospese, gli amori impossibili (e all’interno dell’ucronia tutto è allo stesso tempo possibile e impossibile!), le schegge di follia (con Sandman che capovolge Cartesio e il suo cogito ergo sum e lo trasforma nel macabro «uccido dunque esisto»), i barlumi di sanità mentale, le pulsioni autodistruttive: tutto riconduce alla serie che ha consacrato il talento di Claudio Chiaverotti poco meno di trent’anni fa.



Poetico, infinitamente poetico e romantico. Come definirlo altrimenti? Dove lo trovate in giro, oggi!, un altro fumetto che vi fa piangere inserendovi in una centrifuga di emozioni contrastanti? Quanta poesia c’è nella storia d’amore di questalbo? Ciò che resta è l’incontro tra Morgan e Sarah, davvero degno di essere ricordato come uno dei più belli degli ultimi anni… il loro, come quello di Romeo eGiulietta, è un amore così totalizzante da risultare devastante e autodistruttivo al solo pensiero di lei.
Per dirla con Gozzano:

«Il mio sogno è nutrito d’abbandono, di rimpianto.
Non amo che le rose che non colsi.
Non amo che le cose che potevano essere e non sono state...»

Anche così, scomodando Montale, è stato lungo il “loro” breve viaggio.

E noi ce lo ricorderemo…
Grazie, Claudio.

RolandoVeloci















MORGAN LOST “Mister Sandman” 
NUMERO: 3
DATA: dicembre 2015
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Claudio Chiaverotti
DISEGNI E CHINE: Giovanni Freghieri
COLORI: Studio Arancia

COPERTINA: Fabrizio De Tommaso

Aveva l'inchiostro nelle vene - Episodio 6

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Il Divoratore di mondi e "la supercazzola", di Emilio Caccaman


Testi e disegni: Emilio Caccaman Battiato

Sul finire di questo 2015, Emilio Caccaman Battiato torna sul blog audace e ci regala una nuova tavola di Aveva l'inchiostro nelle vene, la sua riflessione seriale sul mestiere del disegnatore. Stavolta sono almeno due le imprescindibili citazioni inserite da Caccaman: quella grafica all'immortale maestro Jack "The King" Kirby e al suo Galactus di marvelliana memoria e quella testuale alla "supercazzola" brevettata dall'esimio conte Mascetti (il celeberrimo Ugo Tognazzi di Amici miei). Tramite questi inserti l'autore ci parla del rapporto simbiotico, ostico e non sempre roseo tra sceneggiatore e disegnatore, ironizzando sul gergo usato dagli sceneggiatori e ricordandoci ancora una volta che, prima di materializzarsi su carta, un fumetto subisce una lunga e complessa lavorazione unendo più teste (che non sempre parlano la stessa lingua).

Ancora una volta entriamo virtualmente nel processo di lavorazione della tavola con le varie bozze realizzate da Emilio Caccaman (partendo stavolta quasi dal foglio bianco):







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