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Le iniziative targate Masnada a Lucca 2016

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Fumetti, dediche, sketch e "shot-time" allo stand dell’etichetta indipendente
















Masnada, il collettivo "che propone storie a fumetti non convenzionali", sarà presente alla Self Area di Lucca Comics & Games, dove proporrà una serie di albi tutti da scoprire, oltre ad alcune simpatiche sorprese per chi visiterà il loro stand.
Leggiamone insieme!

Comunicato stampa

Lucca 2016, le iniziative targate Masnada

Fumetti, dediche, sketch e sorprese allo stand dell’etichetta indipendente, che sarà presente in Self Area allo stand 51

Per la sua prima partecipazione a Lucca Comics & Games il collettivo Masnada presenterà, oltre al suo catalogo completo, anche il secondo capitolo di My Little Antichrist, miniserie scritta da Cristiano Brignola, fresco finalista del premio Solinas, e disegnata da Alex Agni, autore di Cartoonist in the Box, di recente ristampato in versione omnibus da Shockdom.



Immancabili, inoltre, le altre pubblicazioni del gruppo, a cominciare da gliAngoli, collana antologica il cui primo numero, uscito un anno fa, ha esplorato il tema del viaggio in auto con sconosciuti.





Tornano anche le atmosfere di confine di American Feed, serie pulp firmata da Paul Izzo e Peteliko,  che in occasione della kermesse lucchese ha realizzato una nuova cover per la ristampa del primo episodio, Tequila Sunrise.






Spazio, poi, a due classici del collettivo ex Crossover Gangbang come Cartoonist in the Box del duo zio-p/Alex Agni, di recente completato con il terzo e ultimo numero e proposto in versione omnibus da Shockdom; e Marco Travaglio Zombi, grottesca e surreale satira del giornalismo italiano a firma di Stefano Rapone. 









Sul banchetto del collettivo ci sarà la riproposizione del numero zero di Zakk Void (di Marco Orlando e Pitt Rotelli) in una nuova versione riadattata, che anticipa il lancio della miniserie in arrivo nel 2017 in coproduzione con Spectre Edizioni. Dallo stesso universo di  Zakk Void nasce lo spin-off Rosencrantz e Guildenstern, oneshot di Pitt Rotelli che espande i personaggi della città di Rot.




Infine, sempre sull’asse Masnada-Spectre Edizioni, non mancherà Evil Wannabes di Marco Della Verde e J. C. Grande.



La fiera lucchese sarà, inoltre, l’occasione per mostrare studi e anticipazioni del primo progetto collettivo di Masnada: una miniserie curata da Paul Izzo, Cristiano Brignola e Peteliko che vedrà la luce nei prossimi mesi.


Per festeggiare l’anno d’esordio alla manifestazione di settore più importante d’Italia, poi, Masnada invita tutti ai “Masnada shot-time”: tutti i giorni dalle 12 alle 12:30 e dalle 17 alle 17:30 il collettivo proporrà i propri fumetti a prezzo scontato e a tutti i clienti che ne approfitteranno sarà offerto uno shot.


Tiziano Sclavi torna in edicola con Dylan Dog - Dopo un lungo silenzio

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L'atteso ritorno dell'ideatore del personaggio dopo una lunga assenza




















Dopo nove anni di assenza, Tiziano Sclavi torna a scrivere Dylan Dog. Un importante avvenimento che coincide con i festeggiamenti per i trent'anni di vita editoriale del personaggio (e a cui farà seguito un'altra storia già in preparazione e addirittura una nuova serie dedicata al personaggio). Ad accompagnarlo ai disegni sarà Giampiero Casertano, riunendo così un sodalizio artistico che già a partire da Attraverso lo specchio e Memorie dall’invisibile aveva regalato agli amanti della Nona arte opere di inestimabile valore.
Presentiamo la storia a seguire, in attesa (come tutti) di poter leggere l'opera che ci auguriamo sancisca la fine del "silenzio" di Sclavi.


Comunicato stampa
DYLAN DOG: DOPO UN LUNGO SILENZIO,
ARRIVA LA STORIA CHE SEGNA IL RITORNO DI
TIZIANO SCLAVI

Milano, ottobre 2016 - A nove anni di distanza e in concomitanza con i festeggiamenti per i trent’anni dell’Indagatore dell’Incubo, Tiziano Sclavi torna alla sceneggiatura con Dopo un lungo silenzio, n. 362 di Dylan Dog, in edicola dal 28 ottobre. Una storia che affronta due temi molto intimi sia per l’autore sia per l’Old Boy: l’alcolismo e la solitudine. Un’opera i cui disegni sono stati affidati a Giampiero Casertano, storico e amato illustratore del personaggio che con Sclavi ha realizzato capolavori come Attraverso lo specchio, Memorie dall’invisibile, Dopo Mezzanotte e La casa degli uomini perduti.

LA STORIA
Dylan Dog è un uomo che non può più bere, perché è stato alcolizzato, ma quando conosce Crystal, pian piano, ci ricasca. Owen Travers è un uomo che beve da quando l’adorata moglie se n’è andata. Dylan viene ingaggiato da Owen perché il fantasma della moglie morta continua ad abitarne la casa.



Ancor prima di raggiungere le edicole italiane, Dopo un lungo silenzioè già diventato un albo da collezione, tanto è stato atteso e sperato il ritorno di Sclavi alla scrittura. Questa storia, che affonda la lama nel cuore di tenebra degli esseri umani, sarà celebrata anche due edizioni da libreria.

I VOLUMI

Pochi giorni dopo l’uscita in edicola, in anteprima a Lucca Comics & Games e dal 3 novembre in libreria, arriverà il volume di Dopo un lungo silenzio, un’edizione speciale, in grande formato e con molti contenuti extra, tra cui la sceneggiatura completa della storia.
Ma non è tutto, presso i Mondadori Store è in vendita l’esclusiva giftcard caratterizzata da un disegno di Giampiero Casertano che, dal 5 novembre, darà diritto all’edizione di Dopo un lungo silenzio, in formato gigante con copertina esclusiva per Mondadori Store firmata proprio da Giampiero Casertano.





#DYD30                           




Le novità Manfont: Giacinto e Magnifico! vol. 3

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La graphic novel di Martina Masaya e il nuovo volume della saga di Pietro B. Zemelo in uscita a Lucca





Lucca Comics and Games 2016è ormai alle porte. La casa editrice Manfont presenterà diverse novità tra cui due opere particolarmente interessanti: la graphic novel scritta e disegnata da Martina Masaya, dal titolo Giacinto, ambientata nella Grecia del mito, e il nuovo volume della saga sui giovani universitari fuori sede scritta e disegnata da Pietro B. Zemelo: Magnifico!



Comunicato stampa


Lucca Comics & Games 2016 sta per cominciare e Manfont è orgogliosa di parteciparvi presentando la sua ultima Graphic Novel, Giacinto, e il terzo volume di uno dei suoi più grandi successi: Magnifico!





Giacinto

Scritta e disegnata dall’abile e poetica MartinaMasaya, Giacinto vi trasporterà nel tempo dei miti, in una Grecia luminosa e profumata, dove il giovane principe spartano Giacinto, attratto da una musica bellissima, incontra il dio del sole, Apollo.
Questa è la storia del loro amore, un’attrazione irresistibile che li ha resi ciechi al vento pericoloso che soffiava loro contro.

Sempre in bilico tra la delicatezza e la passione travolgente, tra la commedia e il dramma, Giacintoè una Graphic Novel a tinte queer di 120 tavole a colori che solo i lettori più attenti e sensibili potranno apprezzare.

Se anche voi volete farvi travolgere dall’amore tra il grande dio Apollo ed il giovane principe Giacinto, andate a trovare la sua autrice Masaya allo stand Manfont dal 28 Ottobre all’1 Novembre direttamente al LuccaComicsandGames2016. O nelle migliori fumetterie d’Italia.

About MartinaMasaya: Veronese classe ‘90, ha compiuto studi artistici prima al liceo e poi all'accademia di belle arti.  Finiti gli studi si dedica senza riposo al suo primo amore, il fumetto, pubblicando con Cyrano Comics, Cronaca di Topolinia, e Shockdom.
Giacinto è il suo primo volume per i tipi di ManFont.


Magnifico! vol. 3


La saga scritta e disegnata dal prode Pietro B. Zemelo sulla vita dei giovani universitari fuori sede arriva al suo quarto volume, preceduto da Magnifico! vol.1, vol.2 e Magnifico! Erasmus.

In questa terza stagione troveremo un vecchio compagno partito, due rivali che vivono sotto lo stesso tetto e un Erasmus di sei mesi all’orizzonte. Per Alessio, il Master, e Aurora è tempo di voltare pagina. Il terzo anno di Magnifico!è ricco di nuovi incontri, viaggi, cambiamenti…

…e sì, avete capito bene, perché una buona parte di Magnifico! vol.3 riguarderà l’Erasmus ed è importante che sappiate una cosa: questa terza stagione è dedicata ad Aurora ed è proprio attraverso i suoi occhi che vivremo i mesi di quel viaggio studio.

Bastaciance!” dice il nostro Pietro! “Buttiamoci subito nella lettura senza indugiare oltre. Ci rileggiamo tra cento pagine!”

Se anche voi non vedete l’ora di lanciarvi nel mondo di Magnifico! ancora una volta, Manfont e Pietro B. Zemelo vi aspettano al PadiglioneNapoleonedal 28Ottobreall’1Novembresolo per il Lucca Comics & Games 2016. E, se non potete esserci, potrete sempre seguirli sul web, i sociale trovarli in tutte le migliori fumetterie d’Italia!

Dunque, nessuna paura! Dovete solo aspettare qualche giorno e poi tutto sarà Magnifico!

About Pietro B. Zemelo: Classe ’85, nato a Venezia, adottato da Milano. Raccontare storie è la sua più grande passione e realizza fumetti da mattina a sera. Le sue principali occupazioni sono la collaborazione con Topolino e Magnifico! Se non è davanti al suo computer, probabilmente lo potete trovare con uno zaino in spalla in giro per il mondo.






About Manfont: Tra le più affermate realtà indipendenti nel panorama del fumetto italiano, Manfont ha in pochissimi anni dato spazio a decine di autori pubblicando un gran numero di opere originali di grande successo e imponendosi nel mercato come una delle pochissime realtà editoriali a stimolare con convinzione la crescita e i talenti del fumetto italiano.

La ManFont è voler fare fumetti, mettendo gli autori e le loro Storie al centro del progetto.
Perché una buona storia, vale sempre la pena di essere raccontata.

ManFont
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Wilder, la nuova etichetta indie di fumetto online

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Quattro serie a fumetti inedite saranno leggibili gratuitamente da gennaio 2017




Wilder è la nuova etichetta indipendente di fumetto online che debutterà a gennaio 2017 (su wilderonline.com). Gli autori coinvolti nelle serie in cantiere sono tutti di primissimo livello: da Leonardo Favia (Il Settimo Splendore) a Simone Di Meo (Doctor Strange, Doctor Who), da Jacopo Paliaga (Aqualung e Come Quando Eravamo Piccoli) a Ludovica Ceregatti (Aqualung, Quasi-Super) e Adele Matera, da Dario Sicchio (Kingsport, Walter Dice) a Jacopo Vanni (Madhad, Power Marshall), da Francesco Savino (Vivi & Vegeta) a Giulio Rincione (PaperiParanoiae).
A seguire il comunicato stampa che ci parla dell'esodio di questa etichetta nel mondo del fumetto online.

Comunicato stampa

Wilder, la nuova etichetta indipendente di fumetto online, 
a partire da gennaio 2017 su wilderonline.com.


A noi di Wilder i fumetti piacciono da impazzire. Per questo abbiamo deciso di fare una cosa da pazzi: dare vita a un'etichetta che, ogni settimana, offra ai lettori episodi di 20 pagine di serie a fumetti inedite, gratuite a colori. Il tutto creato da chi nel mondo del fumetto ci lavora da tempo e vuole proporre storie dal taglio pop, dinamico e di alta qualità.
“Noi di Wilder” siamo Leonardo Favia, Jacopo Paliaga e French Carlomagno e ogni martedì, a partire da gennaio 2017, sul sito www.wilderonline.com proporremo un nuovo capitolo delle serie mensili.
Le prime serie a partire sono quattro:
  • Australia, poliziesco post-apocalittico di Leonardo Favia (Il Settimo Splendore) eSimone Di Meo (Doctor StrangeDoctor Who);
  • Elliotaction dal taglio supereroistico di Jacopo Paliaga (Aqualung e Come Quando Eravamo Piccoli) con Ludovica Ceregatti (AqualungQuasi-Super) eAdele Matera;
  • Black Rockwestern soprannaturale, di Dario Sicchio (KingsportWalter Dice) eJacopo Vanni (MadhadPower Marshall);
  • Il cuore della cittàavventura urbana dai toni surreali, di Francesco Savino (Vivi & Vegeta) e Giulio Rincione (PaperiParanoiae). 
Inoltre, nel corso della primavera verranno proposti degli one-shot di autori ospiti a sorpresa, il primo dei quali è AlbHey Longo (La Quarta Variazione).
Ci vediamo su www.wilderonline.com e sulla nostra pagina Facebook Wilder già a partire da novembre, per anteprime e sneak peek di questa nuova, folle avventura.

MORGAN LOST #12 e #13

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Gore e romanticismo per un anno di pubblicazioni


















Il marchio di fabbrica di Claudio Chiaverottiè la qualità, indiscutibilmente elevata, dei suoi soggetti. Punto. Questa è una costante da quasi trent’anni a questa parte. Le sue sceneggiature poi, secondo chi scrive, sono tra le più riuscite ed efficaci perché rendono partecipe chi legge della storia, o meglio: rendono chi legge un personaggio della vicenda; o ancora diversamente: sono in grado di creare dei legami così intensi tra lettore e protagonista e personaggi dell’albo che ogni volta si è portati a immedesimarsi totalmente (vuoi con Anja, vuoi con Morgan, vuoi con la povera Juliet…) e si viene come rapiti e trasportati in un mondo diverso, lontano, forse altrettanto doloroso del nostro ma per arrivare nel quale non esitiamo andare alla deriva, tra frammenti di stelle morte e venti siderali…
Con questa doppia recensione speriamo di fare emergere proprio questa caratteristica delle storie che Chiaverotti ha scritto prima per Dylan Dog, poi per Brendon e adesso – e speriamo a lungo – per Morgan Lost. Forse questo aspetto per il suo ultimo nato è ancora più accentuato rispetto alle sue storie precedenti.

E così, mese dopo mese, caso dopo caso, il nostro Morgan è arrivato al giro di boa del primo anno e si può dire senza paura di essere smentiti che chiude col botto il primo e inizia alla grandissima il secondo anno di vita editoriale.

Killer Clown

Killer Clownè un riuscitissimo omaggio di Claudio ai film horror, ai maestri del genere (in particolare del sottogenere slasher) e ai tòpoi che fanno parte dell’immaginario collettivo: appunto i clown (chi ha detto Pennywise di Itdi King?!) e le cheerleader!
Della pericolosità dei primi avevano capito tutto i greci; infatti alla loro nobile lingua dobbiamo rifarci per definire questa umanissima e diffusa fobia: coulrofobia, paura di colui che cammina sui trampoli. E citare tutti i film nei quali i pagliacci sono i dispensatori di morte e sofferenza sarebbe impossibile, ma limitiamoci ad alcuni tra i più riusciti: Il tunnel dell’orrore del 1981, Clownhouse (1989), The Clown at Midnight (1999), Killjoy: il Clown (2000), La casa dei 1000 corpi del mitico RobZombie (2003), Dead Clowns (2004) e il recentissimo Clown del 2014 che è diventato un classico istantaneo. Abbiamo visto la figura del carnefice: adesso passiamo a quella della vittima designata, la cheerleader, la ragazza tutta curve e niente cervello che è quella che riesce a dare al killer di turno le maggiori soddisfazioni, sotto tutti i punti di vista. La cosa interessante di questo albo di Morgan Lost – che poi è un film in una storia a fumetti – è che le fanciulle oltre a morire come da copione, risorgono e danno il fatto loro ai clown, o almeno ci provano!

Il colpo da maestro del divo Claudio sta nel mischiare, ogni volta in modo diverso, nuovo e imprevedibile, le carte. Morgan stavolta deve indagare su un rapimento particolare: il suo! Infatti, dopo aver visto (ma lo ha visto davvero?!) il terrificante Killer clowns vs cheerleaders, si ritrova abbandonato in una bara. L’autore ci fa impazzire con Morgan all’interno di quello che ha tutta l’aria di essere un viaggio lisergico ad alto tasso allucinatorio: dubitiamo con il nostro cacciatore di taglie che persino lui possa essersi trasformato in un serial killer!
Se Killer Crownè così ben riuscito bisogna dare merito ai disegni – a dir poco eccezionali – di una Val Romeo sempre più brava e unica disegnatrice ad essere già al secondo albo sulla serie regolare (l’altro a quota due è il maestro Freghieri ma ha disegnato un albo di Morgan Lost e il delizioso speciale estivo con Brendon)! Le sue tavole a mezzatinta sono strepitose: la sequenza alle pp. 55–59 è davvero una delle più riuscite dell’intero primo anno di pubblicazione della nuova serie di Chiaverotti. Per non parlare delle scene splatter, mai così vivide e sanguinolenti. Gustosissimo il cameo di Jim Parsons e di Johnny Depp(buona caccia)!

Soliti complimenti per la coverdi Fabrizio De Tommaso, disegni e colori sono acidi al punto giusto e il fatto che Morgan sia in secondo piano concretizza alla perfezione l’idea alla base della serie: un protagonista che non è protagonista ma che si fa pedina nelle mani del villain di turno, degli eventi, del caso, del destino e agisce come può per cercare di arginare la marea di ricordi e rimorsi che torna a galla dal profondo della sua anima a ogni pagina.


Il segreto di Juliet


Messi da parte di clown assassini, passiamo a una delle storie più riuscite di Chiaverotti, Il segreto di Juliet. Diciamo subito che l’incipit del numero tredici di Morgan Lostè forse il più fulminante e meglio riuscito dell’intera serie: nerdosissima la festa a tema “supereroi”, l’epilogo drammatico di questa prima parte (con due gemelli che si chiamano Castor e Pollux! Andiamo! Solo dal genio di Chiaverotti escono queste trovate!) e il solito film proiettato da Fritzall’Empire. Davvero impossibile iniziare una storia in un modo più accattivante e riuscito. Finito il film, Morgan trova dietro di sé – unica spettatrice (ma come campa Fritz?!) – una angelica creatura senza memoria, Juliet, il cui nome e il cui volto resteranno impressi nella nostra memoria come tra i più tragici tra i tanti concepiti dal divo Claudio.
La storia di questa fragile creatura è quanto di più triste e raccapricciante si potesse leggere su un albo a fumetti…
Ma andiamo con ordine.
Alcuni mesi – sempre in una recensione di Morgan Lost – feci notare come Claudio Chiaverotti, nonostante vi dirà fino alla morte che non è così, sia un autore fortemente “politico” (in senso etimologico; portatore di una sua visione del mondo chiara e netta) e che mette la vita di tutti i giorni all’interno della sua opera, nonostante le ambientazioni in passati futuristici o futuri medievali.
Tra i tanti temi affrontati dal nostro ricordiamo almeno la violenza sulle donne e la pena di morte. Da oggi possiamo elencarne un altro, terribile: il traffico degli organi, piaga silente e virulenta che miete centinaia di migliaia di vittime ogni anno in tutto il mondo.



Ecco, la storia di Juliet è questa. Questo il suo segreto. Sta a voi scoprirlo – e, purtroppo per voi, lo scoprirete – pagina dopo pagina perché noi non vi diremo niente. Storie come queste sono come le poesie: non si commentano, non di codificano, non si decifrano … si leggono e – se se ne ha la forza – si interiorizzano, come si può, e si portano con sé, dentro di sé, per sempre.  

In questo albo vedrete di tutto: sia Morgan che lancia il pugnale come Diabolik (trovata spettacolare) che qualcosa di ancora più fondamentale per la storia del fumetto italiano, in generale, e Bonelli, in particolare; ovvero il fatto che Morgan elimini – bruciandolo vivo – uno dei tre gorilla che volevano ucciderlo. Morgan qui fa il giustiziere, è il Punitore: dove non arriva la legge – che protegge i ricchi e i potenti (il comico Doodley o la spietatissima – altro che pura e chiara – Candice) che sfruttano i più deboli e gli indifesi come Juliet – deve arrivare Morgan! Ma la cosa davvero grande di Chiaverotti è la seguente: ed è che nonostante tutti gli sforzi di Morgan, nonostante il fatto che il nostro eroe si sacrifichi e metta da parte la morale e faccia tutto ciò che deve essere fatto pur di riuscire a far trionfare la giustizia, nonostante le sue mani siano sporche di sangue e sia andato contro i suoi principi alla fine non riesce a salvare la vittima destinata all’altare sacrificale.
Quanto è moderno?
Quanto è anti–eroe del Novecento?
Sì, già Dylan lo aveva fatto, ma Morgan va ben oltre: Dylan fallisce spesso, ma non si brutalizza mai così; Morgan, invece, guarda nella più nera profondità dell’abisso e si lancia a occhi sgranati, proprio per vedere avvicinarsi sempre più, con la caduta, il fondo…




Luca Raimondo, esordiente nella serie e dampyrianodal solido bagaglio, si presenta al pubblico di Morgan Lost con una prova che definire perfetta è dir poco. Maniacale la sua cura nei volti dei personaggi (suo punto di maggior pregio: il volto, a ogni tavola sempre più meraviglioso, di Juliet), la realizzazione di interni ed esterni è decisamente realistica e le tantissime scene cariche di movimento risultano molto dinamiche e ben convincenti.

Fabrizio De Tommaso realizza un’altra delle sue magie grafiche, sempre più acide e lisergiche! Peccato solo – almeno secondo chi scrive – che il conceptdella cover abbia volutamente ignorato l’elemento principale della storia, Juliet appunto. Comunque il fatto che la copertina non sia mai unica, ma come minimo bipartita, è un elemento che riesce a regalare al lettore più godimento visivo con un unico disegno, quasi come se ci si trovasse di fronte a una tavola all’interno dell’albo. 
Ancora una volta, geniale Chiaverotti e auguri a Morgan e a tutta la sua famiglia! Con la viva speranza che le sue storie continuino a uscire per tanto tanto altro tempo!

RolandoVeloci


L'omaggio di Chiaverotti e dei disegnatori della serie
in occasione del primo anno di pubblicazioni.

La copertina di Giulio De Vita per l'edizione variant di Una vita perfetta (Morgan Lost #14),
disponibile a Lucca Comics & Games.








MORGAN LOST “Killer Clown” 
NUMERO: 12
DATA: settembre 2016
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Claudio Chiaverotti
DISEGNI E CHINE: Val Romeo
COLORI: Studio Arancia
COPERTINA: Fabrizio De Tommaso






MORGAN LOST “Il segreto di Juliet” 
NUMERO: 13
DATA: ottobre 2016
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Claudio Chiaverotti
DISEGNI E CHINE: Luca Raimondo
COLORI: Studio Arancia
COPERTINA: Fabrizio De Tommaso


Tre storie inedite di Napoleone in lavorazione

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Il ritorno della serie ideata da Carlo Ambrosini


La serie dedicata a Napoleone ci aveva appassionato per anni con uno stile letterario e dalle sfumature noir. Dopo la conclusione della serie, avvenuta nel 2007, c'era il fondato timore di non rivedere più il personaggio ideato da Carlo Ambrosini. Invece alcune settimane fa è stata annunciata l'uscita di Napoleone - Oltre i confini delle sfere stellate, volume di oltre 300 pagine in uscita in anteprima a Lucca per Sergio Bonelli Editore, contenente la ristampa di alcune storie dell'albergatore ginevrino scritte e disegnate dallo stesso Carlo Ambrosini. Anche se si trattava di ristampe, in molti avevano auspicato che l'uscita del volume corrispondesse a un rinnovato interesse nei confronti del personaggio, con l'idea che fossero in lavorazione anche storie inedite. Ne ha dato oggi conferma lo stesso Ambrosini sul proprio profilo Facebook, annunciando di avere ben tre episodi inediti in lavorazione, a cui collaboreranno Paolo Bacilieri e Giulio Camagni per i disegni.


Ecco il messaggio apparso oggi sulla pagina Facebook di Ambrosini:
"Volevo precisare , che a Lucca oltre alle tradizionali firme per festeggiare il trentennale di Dylan , presenterò una riedizione di Napoleone , tre storie scritte e disegnate da me della serie dell'albergatore Ginevrino. In attesa di terminare le tre storie inedite già in lavorazione in collaborazione con Paolo Bacilieri, e Giulio Camagni ai disegni... "
Rispondendo a un commento, Ambrosini ha inoltre aggiunto:
"Non è ancora stabilita la forma editoriale… possono anche essere tre albi separati a colori. Si tratta di tre episodi autoconclusivi dentro la continuità di un unico soggetto."
Non ci resta dunque che attendere il ritorno di una delle serie che hanno segnato positivamente il fumetto italiano recente.


Estratto dell'illustrazione di copertina realizzata da Ambrosini per Napoleone - Oltre i confini delle sfere stellate.

Link utili:
Intervista-lampo a Carlo Ambrosini

Lukkapop!

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Doppia location a Lucca per i fumetti di Mokapop

Mokapopè un forum in cui gli autori possono confrontarsi e proporre collaborazioni. Abbiamo già accennato a questo collettivo nel contesto dell'ultima edizione dell'ARF!Festival e della presentazione di Mokapop Presenta #1. Gli autori di Mokapop saranno a Lucca al Bordafest da 28 al 31 ottobre in uno spazio condiviso con Spectre Edizioni, a presentare alcune opere di cui vi parliamo a seguire.

Comunicato stampa

Lukkapop!
Doppia location a Lucca per i fumetti di Mokapop
“Quando ci hanno invitato a presentare i nostri fumetti nel corso dell’evento principale di Lucca Comics and Games, non ci potevo credere! Infatti non era vero.” dichiara un anonimo portavoce non autorizzato del collettivo Mokapop “Ma la buona notizia è che saremo comunque a Lucca e, per di più, in due spazi diversi!”
Quelli di Mokapop saranno infatti al Bordafest da 28 al 31 ottobre in uno spazio condiviso con Spectre edizioni e approfitteranno della posizione strategica all’interno del Baluardo di San Martino per cannoneggiare gli incauti passanti con la ristampa dell’oceanico “Mokapop Presenta” volume 1, nove storie molto bagnate tra avventura ed emozioni.

I sopravvissuti verranno presi all’arrembaggio dall’anteprima di “ZakkVoid + Niente di meglio”; uno splitbook di 20 pagine che vede da un lato il personaggio creato da Marco Orlando e Pietro Rotelli (con una cover speciale realizzata da Emilio “Caccaman” Battiato, autore anche della doppia splash-page che separa le due sezioni del volume) e dall’altro la prima anticipazione da “Mokapop presenta” vol. 2: un fumetto scritto e disegnato da Iacopo Calisti (cover, di Francesco Segala, tratta da un’altra storia dello stesso volume).


Sia l’antologico oceanico che lo splitbook saranno anche a portata del pubblico di Lucca Comics & Games: non serve un miracolo, basterà entrare nella Chiesa dei Servi che ospita la Self Area e correre allo stand Masnada prima che le copie vadano esaurite.
Ciliegina sulla torta, in occasione delle manifestazioni lucchesi, parte il nuovo progetto del gruppo, “Mokapop Mini”, una campagna promozionale autoprodotta basata su fumetti di una tavola che trattano di storytelling da diversi punti di vista. Raccontare storie per far conoscere una community che si occupa di raccontare storie. In anteprima il numero zero: “10000 b.C.” di Luigi Chialvo e Pietro Rotelli.


http://www.mokapop.com/
Facebook: https://www.facebook.com/MokapopStorytellers/

Le novità Manfont - Kaiju: Yamazaki 18 Years

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Il Compendium e il volume inedito della serie di Messina, Schiti, Simeoni e Villanelli





























La ManFont e il Gentlemen Kaiju Club presenteranno a Lucca Comics & Games 2016 due pubblicazioni incentrate sulla serie di Yamazaki 18 Years. Si tratterà in primis di Yamazaki 18 Years – Compendium, un volume antologico comprendente tutto il materiale della saga dal 2014 ad oggi. Inoltre, sarà presentato il volume inedito Yamazaki 18 Years Vol.3 - Tokusatsu!, stampato in tiratura limitata e disponibile esclusivamente a Lucca, in un'elegante edizione a colori impreziosita dalla cover della star internazionale Sara Pichelli
Approfondiamo a seguire.

Comunicato stampa

Torino 24 Ottobre 2016

La ManFont e il Gentlemen Kaiju Club sono orgogliosi di presentare una doppia pubblicazione in esclusiva per Lucca Comics & Games 2016 e incentrata sulla serie di Yamazaki 18 Years.
Questa saga, ideata dai componenti dal Kaiju Club due anni fa, approda ufficialmente in ManFont e lo fa in grande stile, arricchendo immediatamente la neonata collana ManFury dedicata al fumetto di stampo americano.

In primis con la pubblicazione di Yamazaki 18 Years – Compendium, un volume antologico comprendente tutto il materiale della saga uscito dal 2014 ad oggi. Tutte le storie ambientate in questo folle multiverso disegnate da David Messina, Valerio Schiti ed Emanuel Simeoni e sceneggiate con il preziosissimo supporto di Diego Cajelli, gli omaggi, gli studi e le illustrazioni promozionali ora sono raccolte in unico imperdibile libro di 150 pagine con una nuova e ruggente copertina. Anch'essa ad opera dei membri dello studio, a cui nel frattempo si è aggiunto Paolo Villanelli.





Ma il vero piatto forte della proposta Manfont è il volume inedito della serie: Yamazaki 18 Years Vol.3 - Tokusatsu!
Un libro che rappresenta l’evoluzione dell’universo narrativo quantistico visto nel Compendium, e collegato attraverso Yamazaki 18 Years Apocrypha.
Una storia unica nel suo genere, basata su solide basi scientifiche e la più sfrenata follia narrativa. Una storia che vuole rendere omaggio ai 50 anni della serie giapponese Ultraman e ambientata principalmente in una New York che per difendersi dagli attacchi di mostri giganteschi deve schierare i Kyodai Defender. Ovvero un gruppo di ragazzi che hanno in comune la stessa rarissima patologia genetica e che entrano come volontari nel Tokusatsu Project. Per essere addestrati e trasformati in super eroi giganti con lo scopo di abbattere i Kaiju a mani nude!
Un tripudio di azione tra dimensioni parallele, scienziati trasformati in robot immortali, narcotrafficanti messicani, super eroi alti venticinque metri e ferocissimi Kaiju devastatori!

Disegnato da David Messina, Valerio Schiti e Paolo Villanelli e sceneggiato da Diego Cajelli, Yamazaki 18 Years Vol.3 - Tokusatsu sarà stampato in tiratura limitata e sarà disponibile solo ed esclusivamente a Lucca Comics & Games 2016, in un'elegante edizione a colori con alette e impreziosita dalla cover della star internazionale del fumetto Sara Pichelli.

Sarà possibile trovare questi e tutti i libri ManFont a Lucca Comics & Games 2016, allo stand ManFont (stand E175 - PadiglioneNapoleone).
Saranno presenti anche tutti gli autori della saga di Yamazaki 18 Years per autografare le copie dei due volumi. Per gli orari di dedica, è possibile consultare i canali ufficiali ManFont (sito internet, facebook e twitter) oltre alla pagina facebook del Gentlemen Kaiju Club.





About Manfont: Tra le più affermate realtà indipendenti nel panorama del fumetto italiano, Manfont ha in pochissimi anni dato spazio a decine di autori pubblicando un gran numero di graphic novel originali di grande successo e imponendosi nel mercato come uno dei pochissimi editori a stimolare con convinzione la crescita e i talenti del fumetto italiano.

La ManFont è voler fare fumetti, mettendo gli autori e le loro Storie al centro del progetto.
Perché una buona storia, vale sempre la pena di essere raccontata.
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Quasi-Super #2

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Il nuovo capitolo della miniserie di Gualtieri, Monteleone e Ceregatti




Aspettavamo con estremo interesse il secondo episodio di Quasi-Super, serie targata Uno Studio in Rosso, scritta da Giulio Antonio Gualtieri e Michele Monteleone e disegnata da Ludovica Ceregatti (con colori di Adele Matera). Abbiamo dovuto attendere un anno, ma alla fine le aspettative sono state ben ripagate.

Come abbiamo scoperto nel primo numero il giovane Charles soffre di una particolare forma di schizofrenia che lo conduce a deformare la realtà che gli sta intorno e vivere nella convinzione di essere un supereroe. L'avevamo lasciato nell'istituto Eisenhardt insieme ai suoi amici Kurt, Pietro, Jean e Logan, intenti a pianificare una fuga verso il luogo in cui convergono tutti i supereroi: il Comicon.
Sempre giocando sulla distinzione tra realtà oggettiva e immaginazione, in Quasi-Super #2 Gualtieri e Monteleone si focalizzano maggiormente sui personaggi, con flashback sul loro passato che ci aiutano a comprenderne meglio le origini. Nei dialoghi viene accentuata la vena ironica e il gergo tipico dei ragazzini, che spinge a familiarizzare ancora di più con i personaggi.

Ludovica Ceregatti, di cui avevamo letto recentemente A Sort of Fairytale(Noise Press), si conferma in grado di affilare la matita nei momenti giusti, con uno stile pulito e molto dinamico che ben si integra con la storia. Molto riuscite le due tavole in cui Charles spiega il piano, mostrando una sorta di mappa stilizzata delle idee di fuga. Ancor più che nel primo numero, le espressività dei volti sono eloquenti ed efficacemente rappresentate. La disegnatrice ha insomma raggiunto un buon grado di sintesi, che le permette di esprimersi narrativamente al meglio e interpretare bene la sceneggiatura.
Ai colori Adele Matera prende il posto di Walter Baiamonte, mantenendo una buona riuscita, soprattutto nella distinzione tra i flashback e le scene ambientate nel presente e nelle improvvise esplosioni di variegati colori nelle vignette che riportano i mondi immaginati dal protagonista.



Insomma, un altro bell'episodio per una serie il cui unico difetto è forse la periodicità annuale. Per il resto rimane particolarmente godibile e divertente, senza pretese di innovatività estrema ma al contempo portando una ventata d'aria fresca che può far solo bene.


Giuseppe Lamola



Quasi-Super #2
DATA: ottobre 2016
Uno Studio in Rosso

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Giulio Antonio Gualtieri e Michele Monteleone
DISEGNI, CHINE E COPERTINA: Ludovica Ceregatti
COLORI: Adele Matera

Speciale Dampyr #12 - La porta dell'inferno

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La "dampyriana commedia" di Moreno Burattini e Fabrizio Longo




"Buona lettura, dunque, con la nostra dampyriana commedia...": così il curatore e co-ideatore di Dampyr, Mauro Boselli, conclude il pezzo introduttivo del dodicesimo speciale autunnale dedicato ad Harlan Draka. La scelta di ambientare la storia in parte a Firenze e in parte all'Inferno (letteralmente) rende ulteriormente lampanti i riferimenti letterari a Dante Alighieri e alla sua Divina Commedia. Del resto Dampyr è una serie che da sempre è impreziosita da suggestioni letterarie: se finora ci eravamo abituati a omaggi ai maestri dell'horror e del fantastico (dai più noti, quali Edgar Allan Poe e H.P. Lovevraft, ad altri meno conosciuti come Fitz-James O'Brien) nel momento in cui si progetta un viaggio nell'inferno è ovviamente impensabile prescindere dal poeta della Divina Commedia.



La porta dell'inferno rappresenta innanzitutto l'occasione per un doppio esordio su Dampyr: quello di Moreno Burattini e Fabrizio Longo. Se per Burattini, già da tempo curatore e sceneggiatore di Zagor, il termine "debutto"è abbastanza riduttivo, per il disegnatore Fabrizio Longo si tratta della prima opera pubblicata per Sergio Bonelli Editore, un esordio colmo di difficoltà ma, come vedremo, anche una prova pienamente superata.
L'episodio inizia con la repentina scomparsa di uno studioso, il Professor Martelli: mentre è impegnato a far ricerche nella Biblioteca Medicea Laurenziana, il filologo viene catapultato in un paesaggio infernale. Per sottrarlo dalle grinfie dei dèmoni intervengono Harlan e Kurjak che, con la guida del Professor Alessio Montanari, sono costretti a una "visita guidata" in una sorta di mondo parallelo che scoprono essere una fedele riproduzione dell'Inferno descritto dal Sommo Poeta fiorentino.


La storia si presta dunque a un'interessante viaggio (per forza di cose non esaustivo) nelle tematiche e nell'iconografia dantesca. Riguardo l'ideazione della storia, Moreno Burattini ha dichiarato quanto segue: "riflettendo sulle tematiche horror tipiche della saga dampyriana, sono partito dal presupposto che il racconto più orrorifico mai concepito da mente umana sia la discesa negli inferi di Dante Alighieri: ho immaginato dunque una storia in cui Harlan compisse quello stesso viaggio". Nell'episodio ritroviamo dunque alcuni dei più celebri personaggi: oltre ai tanti dannati sottoposti a pene orribili, riconosciamo Caronte, Paolo e Francesca, Cerbero, le Erinni, tutti rappresentati in maniera particolarmente suggestiva. Ne emerge con chiarezza il ricco apparato di documentazione al quale si sono rivolti gli autori: lo stesso Burattini in un recente articolo/intervista ha dichiarato di essersi avvalso della consulenza dello storico Alessandro Monti (citato anche nella storia nella figura del Professor Montanari), mentre visivamente è evidente anche a uno sguardo superficiale che Longo ha studiato ed assimilato le incisioni di Gustave Dorè per dar vita a delle tavole al contempo personali ma colme di citazioni. Tutti i passaggi dell'albo ambientati all'Inferno sono caratterizzati da una perizia e una minuziosità nella rappresentazione grafica che rendono la lettura particolarmente piacevole, con il verosimile risultato di spingere il lettore con minor memoria degli studi classici a rileggersi una delle opere fondamentali della letteratura italiana.
Studio del personaggio di Fabrizio Longo. © 2016 Sergio Bonelli Editore.

Concludiamo con una curiosità che forse alcuni non avranno colto: la presenza tra i personaggi della storia di Desdemona "Desdy" Metus, protagonista de L'Insonne di Giuseppe Di Bernardo e Andrea J. Polidori, fumetto ambientato proprio a Firenze che non disdegnava la trattazione dell'occulto e a cui lo stesso Fabrizio Longo aveva partecipato alcuni anni fa realizzando i disegni di un episodio.

Dal canto nostro, vi salutiamo come si conviene 
e quindi usciamo a riveder le stelle.

Il sommo Audace
(molto meno Sommo del Poeta...)




SPECIALE DAMPYR #12: “La porta dell'inferno”
SERIE: DAMPYR SPECIALE
NUMERO: 12
DATA: Novembre 2016
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Moreno Burattini
DISEGNI E CHINE: Fabrizio Longo
COPERTINA: Enea Riboldi
LETTERING: Riccardo Riboldi












Tutte le immagini © 2016 Sergio Bonelli Editore.



I Mysteri di Mystère, lo spin-off di The Editor is In

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Frutto della collaborazione tra Sky Arte, Tiwi e Sergio Bonelli Editore, sarà presentato in anteprima a Lucca













I Mysteri di Mystère è il titolo dello spin-off di The Editor is In, la serie televisiva basata sui personaggi Sergio Bonelli Editore che ha esordito a fine aprile su Sky Arte (di cui avevamo parlato qui). Realizzato in collaborazione con Tiwi, I Mysteri di Mystère (titolo omonimo alla trasmissione televisiva curata dal personaggio all'interno del fumetto) sarà ambientato in diverse località italiane. Lo spin-off sarà presentato in anteprima nei prossimi giorni a Lucca Comics & Games 2016.
A seguire i dettagli.


Comunicato stampa

I Mysteri di Mystère in anteprima a Lucca

"I Mysteri di Mystère"è il titolo dello spin-off di "The Editor is In" che Sky Arte, Tiwi e Sergio Bonelli Editore presenteranno in anteprima a Lucca Comics & Games 2016!
Che cosa succede quando Martin Mystère, archeologo, antropologo, Detective dell’Impossibile si trova di fronte i mysteri artistici di uno dei Paesi del mondo più mysteriosi e ricchi di arte?
“I MYSTERI DI MYSTÈRE”, LO SPIN-OFF DI “THE EDITOR IS IN”, IN ANTEPRIMA A LUCCA COMICS & GAMES 2016
Dopo una stagione trascorsa tra quattro mura, è tempo di salutare la scrivania e imbarcarsi in una nuova avventura al di fuori della redazione: uno dei protagonisti più amati dell’universo di Sergio Bonelli Editore, nel tentativo di sventare una cospirazione di portata mondiale, intraprende un viaggio che lo porterà ad affrontare enigmi artistici antichi e impenetrabili, disseminati lungo la nostra penisola. E non sarà da solo.
Coprodotto da Sky Arte HD, TIWI, Sergio Bonelli Editore, “I Mysteri di Mystère” è lo spin-off di “The Editor is In”: il mondo è lo stesso, le regole pure, ma l’Editor ha ceduto il timone della serie al Detective dell’Impossibile. Settimana dopo settimana seguiremo il professor Martin Jacques Mystère in una stagione speciale del suo programma televisivo: “I Mysteri di Mystère”; in ogni puntata Martin si recherà in una diversa località italiana per tentare di svelare i “mysteri artistici” di luoghi suggestivi e indecifrabili, spaziando dalla pittura all’architettura, dalla letteratura all’archeologia, dalla musica all’arte sacra.
Ma i mysteri, come i guai, non vengono mai da soli e Martin si troverà, tra un take e l’altro, a districarsi in un enigma molto più grande di lui.
Ecco gli appuntamenti da non perdere, nel corso di Lucca Comics & Games, per scoprire di più su “I Mysteri di Mystère” e “The Editor is In”:
• Sabato 29 ottobre: proiezione in anteprima del trailer “I Mysteri di Mystère”, lo spin-off di “The Editor is In” dedicato al personaggio di Alfredo Castelli – ore 14:00, Teatro del Giglio (nell'ambito della presentazione "Sergio Bonelli Editore - Uno sguardo al futuro").

• Lunedì 31 ottobre: maratona di “The Editor is In”, con una selezione di episodi della prima stagione della serie – ore 11:00, Auditorio san Girolamo.










Lucca Comics & Games 2016

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La Cinquantesima Edizione del Festival inizia oggi



Inizia oggi l'edizione Gold di Lucca Comics& Games: fumetti, games, videogiochi ed entertainment invaderanno le strade della città toscana, con una marea di eventi, ospiti e iniziative di cui parleremo senz'altro nei prossimi giorni...

Comunicato stampa

Lucca Comics & Games 2016
Si rinnova l’appuntamento con Lucca Comics & Games, il festival  internazionale del fumetto, del cinema d’animazione, dell’illustrazione e del gioco. L’edizione 2016 è Gold: la collaborazione tra la città ed il favoloso mondo del fumetto festeggia 50 anni!

Lucca, 28 Ottobre 2016 – Forte delle 450.000 presenze registrate lo scorso anno, il festival più importante e colorato d’Europa apre oggi le porte ai i fan dell’Isola che c’è!

Tanti gli appuntamenti che animeranno i cinque giorni del festival. Tantissime la mostre, tra cui quelle di Zerocalcare, fumettista italiano autore del poster ufficiale di questa edizione, che porta a Lucca la sua esposizione “ZERO X 50”; Frank Miller, padre di Sin City, 300 ed Il Ritorno Del Cavaliere OscuroKazuo Kamimura, che porta per la prima volta in Italia la pittura dell’era Shoua. Imperdibili gli appuntamenti con la Dylan Dog Experience, fantastica mostra dedicata all’indagatore dell’incubo, l’esposizione di resine ispirate ai protagonisti più famosi del maestro Go-Nagai, il Golden Globe, fulcro della celebrazione dei 50 anni di Lucca Comics & Games, e le bellissime sculture green di Kazuiro Sato che ci mostra la vera arte “Yasai-zaiku”.

Games, videogiochi, fumetti ed entertainment animeranno in questi giorni le strade di Lucca. EA con Battlefield 1 porta dentro le Mura la Prima Guerra Mondiale. Sony e il suo PlayStationVR vi farrano vivere in prima persona l’incredibile esperienza della realtà virtuale. Square Enix presenta Final Fantasy XV nella pittoresca villa Bottini. League of Legends ritorna con sfilate, attività sul palco e ben due competizioni. La pittoresca Japan Town vi trasporterà nel cuore del Sol Levante e il Family Palace regalerà momenti indimenticabili ai più piccoli visitatori del festival.

Tra le novità principali: l’Arena ESL, dove è possibile assistere al più grande campionato E-Sports Italiano, e il Pala-Youtuber, che ospiterà le principali Web-Star Italiane pronte a intrattenere e interagire con i fan.

Non mancheranno incredibili ospiti d’ecceione, come Milo Manara, maestro dell’eros su carta, Terry Brooks, autore della famosissima saga di romanzi fantasy Shannara e Gipi, che presenterà, insieme a Roberto Recchioni, il suo nuovo romanzo a fumetti.

Tutto questo e molto altro ancora vi attende a Lucca Comics & Games 2016!





Gigi Cavenago sarà il nuovo copertinista di Dylan Dog

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Il disegnatore lombardo subentrerà ad Angelo Stano alle cover della serie regolare


Nemmeno un mese fa descrivevamo la straordinaria evoluzione artistica di Gigi Cavenago, artista che in coppia con Roberto Recchioni ha colpito i lettori di Dylan Dog con le novantaquattro splendide tavole di Mater Dolorosa (Dylan Dog #361). La notizia odierna è che Cavenago sarà il nuovo copertinista della serie regolare di Dylan Dog(oltre ad essere il copertinista del Maxi Old Boy quadrimestrale). Come confermato oggi dallo stesso Recchioni sulla propria pagina Facebook, l'artista lombardo sarà il terzo a rivestire tale ruolo, dopo Claudio Villa e Angelo Stano.



Illustrazione di Cavenago




Gigi Cavenago

Classe 1982, dopo la maturità scientifica frequenta per due anni la Scuola del Fumetto di Milano ed un corso di grafica pubblicitaria all’istituto di arti grafiche Rizzoli. Nel 2005 esordisce sul n.1 della rivista Strike e si aggiunge allo staff della nuova serie di Jonathan Steele (di Federico Memola) per la Star Comics. Assieme a Giovanni Gualdoni, crea la miniserie Dr. Voodoo per la Free Books. Il 2008 segna l’ingresso nella scuderia Bonelli. Entra a far parte dello staff di Cassidy, la miniserie creata da Pasquale Ruju di cui disegna il n.6 e 11. In seguito è la volta della prima miniserie Bonelli interamente a colori: Orfani, di Roberto Recchioni e Emiliano Mammucari, per la quale disegna il n.3, e metà dei numeri 4, 9 e 11. Agli inizi del 2014 gli viene dato l’incarico di copertinista per la serie quadrimestrale Maxi Dylan Dog Old Boy. Attualmente alterna il suo lavoro tra Orfani e Dylan Dog.

La nostra Gallery di illustrazioni di Cavenago:
http://gliaudaci.blogspot.it/2016/09/gallery-gigi-cavenago.html
 

Lucca 2016 - Le novità Sergio Bonelli Editore

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Reportage del lungo incontro tenutosi oggi al Teatro del Giglio
















Nel pomeriggio di oggi si è tenuto presso Teatro del Giglio a Lucca l'incontro“Sergio Bonelli Editore: Uno Sguardo al Futuro - le novità editoriali e multimediali”, moderato dal direttore editoriale Michele Masiero, con la presenza di tanti autori della Sergio Bonelli Editore. Sono state introdotte diverse novità e presentate alcune anteprime, che vi riassumiamo a seguire.



La conferenza è iniziata con una canzone dedicata a Darkwood in una performance live di Graziano Romani (da "Zagor King of Darkwood"), con dedica a Sergio Bonelli/Guido Nolitta e Gallieno Ferri. È stato dunque chiamato sul palco Moreno Burattini, attuale curatore di Zagor ("io non sarei qui se non fosse per queste due persone che ci hanno cambiato la vita"), che ricorda come Gallieno Ferri abbia avuto una vita felice e che tutto ciò che ha trasmesso gli altri rimane ancora oggi. Zagor, secondo lo stesso Burattini, è un personaggio ancora vitale, come dimostra editorialmente la sua presenza nella fiera toscana anche con un album di figurine e un gioco da tavolo. Del resto Zagor, sempre secondo Burattini, è un personaggio forse oggi ancor più attuale rispetto a quando è nato, nel suo ruolo narrativo di pacificatore. È stato citato poi il nuovo copertinista che ha dovuto prendersi carico dell'eredità di Ferri, ovvero Alessandro Piccinelli, chiamato sul palco per raccontare il suo nuovo ruolo.
In seguito si è parlato di Martin Mystère ed è stata la volta di Alfredo Castelli, che ha introdotto la miniserie Martin Mystère, Le nuove avventure a colori, un "reengineering", una riprogettazione della serie che cerca di rendere conto del modo attuale di narrare. Non è in continuity con la serie regolare, ma alla fine della miniserie il "nuovo" e il "vecchio" Martin Mystère coincideranno. Gli autori sono "I Mysteriani" che hanno lavorato in una "writing room", sullo stile degli autori delle serie tv americane. Poi Castelli è passato a parlare dell'approccio alla narrazione e ai disegni delle prime storie di Martin Mystère, che sono state recentemente ristampate nella collezione storica a colori realizzata da Repubblica-L'Espresso. 
A seguire è stato presentato I Mysteri di Mystère, spin-off di The Editor is In, che riprende il medesimo modo di raccontare il fumetto in tv. I Mysteri di Mystère sarà ambientato in Italia e parlerà dei misteri dell'arte italiana, con una trama orizzontale che andrà avanti nelle varie puntate. Andrà in onda nel 2017 e ne è stato mostrato un trailer di oltre quattro minuti in cui compare Alex Cendron, l'attore che interpretava l'editor di The Editor is In.
A seguire sono stati mostrati alcuni minuti in anteprima di Monolith, di cui si è parlato con il regista del film. Il regista ha parlato del "potenziale trascendente" che la storia portava con sé e della produzione, che ha richiesto anche di ambientare il film nello Utah, dove c'è un deserto con la sabbia rossa, le montagne striate e una vegetazione sempre molto variegata. Monolith è stato realizzato in parallelo anche in forma di fumetto, scritto e ideato da Roberto Recchioni, co-sceneggiato da Mauro Uzzeo e disegnato da LRNZ. Gli autori, saliti sul palco, hanno poi raccontato la lavorazione del fumetto, il cui "primo tempo"è stato presentato in anteprima proprio a Lucca. LRNZ ha raccontato anche la scelta di dividere il libro in due volumi e di utilizzare diverse palette cromatiche.
Roberto Recchioni ha inoltre illustrato le differenze tra il fumetto e il film, tra cui il nome della macchina, che nel film si chiama Lilith e nel fumetto Irma (un richiamo alla continuità di Dylan Dog).


Si è passato poi a parlare di Dampyr con Mauro Boselli, curatore e co-ideatore della serie insieme a Maurizio Colombo. Della serie, giunta a 200 numeri, sono stati recentemente ristampati i primi due numeri in volume, con l'aggiunta di materiale inedito del disegnatore Majo, ritenuto in alcuni casi troppo "forte" all'epoca della pubblicazione. Si è parlato poi della nuova serie, Dampyr Magazine, che rappresenta la prima volta in cui Dampyr è presente in una pubblicazione come gli Almanacchi Bonelli. Nel primo numero ci sarà una storia disegnata da Paolo Bacilieri e una storia breve di Tesla di Maurizio Colombo e Nicola Genzianella.
Sempre con Boselli si è poi parlato di Tex e di Yama, figlio di Mefisto, che nel numero del mensile in uscita a novembre tornerà in una trilogia sceneggiata dallo stesso Boselli e disegnata da Fabio Civitelli. I gemelli Cestaro stanno inoltre realizzando la storia in cui tornerà Mefisto, che comparirà poi anche in un'altra storia disegnata da Civitelli.
Si è parlato poi, dopo averlo citato più volte, dei trent'anni di Dylan Dog, non solo con Roberto Recchioni ma anche con una serie di media partner, tra cui Unicef, che ha presentato la pigotta di Dylan Dog, Studio Universal, per la collaborazione recente in occasione del trentennale, e Radio 24, che sta mandando in onda otto episodi tra i più rappresentativi di Dylan Dog (tutti scritti da Tiziano Sclavi, compreso l'ultimo, Dopo un lungo silenzio), con l'intento di ricreare immagini e suoni con le parole. Come anticipato ieri, il mese prossimo Angelo Stano dopo 26 anni lascerà il posto a Gigi Cavenago nella realizzazione delle copertine di Dylan Dog.
Il prossimo anno della serie regolare, a detta di Recchioni, sarà pieno di novità e "provocazioni". Inoltre Tiziano Sclavi ha già scritto i primi due episodi della nuova serie, di cui a breve sarà presentato il titolo.


La speciale Zombie Box di Dylan Dog presentata a Lucca,
contenente una ristampa del primo numero.

In seguito lo stesso Recchioni ha parlato di 4 Hoods, di cui ancora non è possibile annunciare una data di uscita, e di Orfani, serie recentemente giunta alla sua quarta stagione. Il co-creatore Emiliano Mammucari ha inoltre annunciato il titolo della quinta stagione, che sarà Orfani: Terra, sceneggiata dallo stesso Mammucari insieme a Mauro Uzzeo e Giovanni Masi, con il contributo ai disegni diLuca
Genovese e Matteo Cremona. Il copertinista sarà Gipi.
A seguire sono stati chiamati sul Antonio Serra, Bepi Vigna e Michele Medda, ideatori di Nathan Never, insieme a Giancarlo Berardi, che ha parlato di Julia, esprimendo inoltre il desiderio di sceneggiare una nuova storia di Tex. Infine Claudio Chiaverotti ha parlato di Brendon e Morgan Lost, mentre Luca Enoch e Stefano Vietti hanno spaziato tra Dragonero e Dragonero Young, la già annunciata nuova serie in lavorazione, annunciando anche un nuovo spin-off, dal nome ancora da definire, dedicato al protagonista in età adolescenziale. Il primo numero di questo spin-off sarà disegnato da Mario Alberti e avrà un tono e uno stile narrativo diversi da quelli che caratterizzano la serie mensile.

Il prossimo anno poi esordirà una nuova serie, scritta da Alessandro Bilotta: Mercurio Loi, che esordirà a maggio 2017 e sarà interamente a colori. La storia avrà un contesto storico molto particolare, ovvero la Roma papalina, piena di cospirazioni. Tutto ruoterà molto intorno al personaggio principale, una sorta di Batman ante-litteram "in un mondo di pazzi".

Il trailer di Mercurio Loi presentato durante la conferenza.

Il secondo debutto del prossimo anno sarà Le stagioni del Commissario Ricciardi a fumetti, una serie a colori ispirata ai libri di Maurizio De Giovanni.

A partire da gennaio, ha annunciato infine Masiero, le testate Bonelli saranno distribuite in contemporanea in edicola e in fumetteria (e non giungeranno dunque in fumetteria con un ritardo di circa 6 mesi, come accaduto finora).

Lucca 2016 - Dylan 30

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Le anticipazioni sul nuovo anno editoriale di Dylan Dog emerse durante la conferenza a Lucca


Vi riportiamo le novità emerse durante la conferenza sul futuro di Dylan Dog tenutasi il 29 settembre in una gremita Chiesa San Giovanni a Lucca.
All'incontro, dedicato al trentennale del personaggio e moderato dal curatore Roberto Recchioni, hanno partecipato vari autori della serie dedicata all'Indagatore dell'incubo tra cui Gigi Cavenago, Giampiero Casertano e Paola Barbato e diversi altri ospiti. Sono state rivelate alcune anticipazioni, raccontati dei retriscena e mostrate delle immagini in anteprima.





L'incontro è stato introdotto dallo stesso Roberto Recchioni, che ha parlato delle celebrazioni dedicate a "un personaggio fragile, fallibile". È stato poi mostrato un video di Tiziano Sclavi con un saluto ai lettori e un augurio all'Indagatore dell'incubo in occasione del suo trentennale.
In seguito c'è stata la presentazione ufficiale del nuovo copertinista, Gigi Cavenago. Dopo un ringraziamento e un applauso ad Angelo Stano, per ventisei anni autore delle copertine di Dylan Dog, sono state mostrate le prime due cover realizzate da Cavenago per la serie regolare (per Dylan Dog #363 e 364, in uscita rispettivamente a novembre e dicembre).


La prima cover di Gigi Cavenago per la serie regolare dell'Indagatore dell'incubo:
Cose Perdute, Dylan Dog #363 in uscita a fine novembre,
scritto da Paola Barbato e disegnato da Giovanni Freghieri.

È stato inoltre annunciato che cambierà anche il frontespizio, verosimilmente a partire dal numero in uscita a novembre. Inoltre è probabile che lo stesso Cavenago non sarà più il copertinista del Maxi Dylan Dog, ruolo che sarà assegnato a un disegnatore che non rientra tra quelli regolarmente al lavoro sulla serie.
A seguire Giampiero Casertano ha raccontato la sua esperienza su Dopo un lungo silenzio, prima storia sceneggiata da Tiziano Sclavi dopo nove anni di assenza dalla serie. Casertano ha affermato che per lui realizzarla ha rappresentato una sorta di ritorno a casa. Il disegnatore ha parlato dell'immediatezza e della semplicità della storia, per la quale, prima ancora della sceneggiatura, Casertano ha dovuto interpretare la malinconia e le emozioni di Sclavi.

Il prossimo mese uscirà Cose perdute, storia sceneggiata dalla "donna che odia Dylan Dog", Paola Barbato. L'autrice ha raccontato di aver voluto inserire Dylan bambino, per sfruttare alcune caratteristiche e aspetti della sua infanzia che devono ancora essere esplorati a fondo e ai quali l'autrice aveva già fatto cenno durante un'altra sua storia recente pubblicata sul Maxi. Sarà un episodio "cupamente solare", stando a come lo ha definito Recchioni (includendo nella definizione il carattere della sceneggiatrice stessa), disegnato da Giovanni Freghieri.
"Gli anni selvaggi" di Dylan Dog saranno raccontati il mese successivo da Barbara Baraldi e Nicola Mari, in un episodio che racconterà l'adolescenza di Dylan, una storia d'amore e d'amicizia, di alcolismo e di dolore, in cui il rock sarà l'ingrediente principale. L'autrice, secondo cui Dylan è un "eroe romantico", ha rivelato che aveva pensato a un finale per l'episodio che però non convinceva fino in fondo Tiziano Sclavi sotto un particolare aspetto, per cui si sono confrontati e sono riusciti a renderla "come doveva essere". Nicola Mari ha suggerito, riguardo la copertina realizzata da Cavenago, che quest'ultimo è riuscito a capire quale fosse il punto focale dell'illustrazione e a sfruttarlo al meglio: questa, secondo Mari, è una delle copertine più belle tra quelle che hanno mai racchiuso un suo lavoro.


La seconda copertina di Gigi Cavenago per la serie regolare è per l'episodio Gli anni selvaggi
realizzato da Barbara Baraldi e Nicola Mari.


Casertano ha poi aggiunto, riguardo la storia di Dylan Dog sceneggiata da Tiziano Sclavi, che chiude con una speranza malinconica, cosa che rappresenta a suo parere una sorta di evoluzione del modo di scrittura di Sclavi.
Recchioni ha annunciato inoltre che, oltre a Sclavi, anche Mauro Marcheselliè tornato alla scrittura: ha già realizzato un soggetto per Dylan Dog, che sarà sceneggiato dallo stesso Recchioni.
Lo sceneggiatore romano, rispondendo a una domanda del pubblico, ha rivelato che sin dall'inizio aveva l'idea di portare Dylan Dog fino a un determinato punto e che il suo intento originario era quello di essere il curatore della serie per cinque anni circa. A suo parere per rivestire questo ruolo è infatti necessario preservare una certa freschezza e voglia di fare, che sono fisiologicamente destinate a modificarsi nel tempo. In ogni caso Recchioni non ha escluso di rimanere anche oltre i cinque anni inizialmente previsti.

In chiusura, rispondendo a una domanda del pubblico, Recchioni ha annunciato che gli autori faranno di tutto per portare la "fase tre" alla prossima Lucca, dunque farla iniziare a ottobre 2017. Si tratterà di un ciclo di dodici albi consecutivi con una forte continuity, che porterà a un nuovo status quo per Dylan Dog.

Prima di congedarsi Recchioni ha mostrato un'immagine di presentazione della nuova serie scritta da Tiziano Sclavi, che si intitolerà Dylan Dog - I racconti di domani e sarà influenzata dallo stile di alcune serie tv (si è fatto riferimento a opere come Black Mirror), con un approccio "socialmente impegnato e corrosivo". Al momento non è stata resa nota la data di pubblicazione, ma anche in questo caso l'auspicio è di presentarne il primo numero il prossimo anno a Lucca.


L'immagine di Dylan Dog - I racconti di domani mostrata durante la conferenza 
(non si tratta della cover dell'albo).

Giuseppe Lamola

Lucca 2016 - Orfani: il nuovo inizio

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L'incontro di Lucca dedicato alle prossime stagioni di Orfani


Presso la sala Oratorio di San Giuseppe si è tenuto ieri l'incontro "Orfani: il nuovo inizio", dedicato alla serie ideata da Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari. Presenti, oltre ai due già citati creatori della serie, Franco Busatta, curatore editoriale, Michele Masiero, direttore editoriale, e diversi altri autori. Durante la conferenza si è parlato delle varie stagioni di Orfani in preparazione, partendo dalla conclusione della terza stagione (Nuovo Mondo) e passando poi a parlare della stagione dedicata alla Juric e della successiva, intitolata Terra.



Orfani: Juric, la quarta "ministagione" di Orfani, è stata scritta da Roberto Recchioni e Paola Barbato, autrice che secondo lo sceneggiatore romano è particolarmente adatta a delineare la figura della Presidentessa del Governo Straordinario di Crisi. Sempre secondo Recchioni, questa stagione contiene storie tra le più "dure e provocatorie" mai pubblicate da Sergio Bonelli Edtiore.
Riguardo il team di disegnatori coinvolti, nel secondo numero vedremo ai disegni, oltre a Roberto De Angelis (già autore dei disegni di Juric #1), Riccardo la Bella e Maurizio Di Vincenzo.
Il terzo episodio sarà invece disegnato da Luca Casalanguida, artista in grado di lavorare in maniera rapida e dunque visto più volte negli ultimi mesi, e colorato da Andres Mossa, già all'opera su diverse serie Marvel.


La variant cover di Orfani: Juric #1 realizzata da Sara Pichelli e disponibile a Lucca Comics & Games 2016.




















Terra, la quinta stagione, a detta degli autori si staccherà completamente dal resto di Orfani per vari motivi. Avrà un tono più scuro, più sottile. Il teaser di presentazione è "Il mondo muore. Loro vogliono vivere" e racconterà di chi è rimasto sul pianeta Terra, destinato a morire mentre chi poteva mettersi in salvo si è già rifugiato altrove.
Il copertinista di questa stagione, come anticipato nella conferenza Bonelli dello scorso 29 ottobre, sarà Gipi. Si assisterà inoltre all'esordio alla sceneggiatura dello stesso Mammucari, che sarà affiancato ai testi da Giovanni Masi (nel secondo numero) e Mauro Uzzeo (nel terzo), ai disegni da Alessio AvalloneLuca Genovese Matteo Cremona, e ai colori da Giovanna Niro e Luca Saponti
Masi e Uzzeo hanno raccontato la lavorazione del progetto, per il quale hanno fatto delle riunioni lunghissime, chiusi in una stanza, cercando di portare avanti la visione che Mammucari aveva della quinta stagione. Rispetto alle prime tre stagioni, in un numero minore di episodi si doveva infatti riuscire a presentare questo contesto narrativo e renderlo credibile. Uzzeo ha sottolineato come nelle varie stagioni diversi generi di fantascienza siano serviti a esplorare aspetti variegati dell'umanità e differenti tasselli di questo mondo.

Illustrazione di Davide Gianfelice, con i colori di Andreas Mossa, realizzata per Lucca Comics & Games.

Dopo Terra ci sarà una di nuovo una stagione lunga, la sesta, che tornerà ad essere composta da dodici episodi e sarà scritta interamente da Recchioni insieme a Michele Monteleone ("non sarà quello che vi aspettate", ha affermato quest'ultimo).
Riguardo il titolo di questa stagione, Recchioni ha affermato di non poterlo rivelare, suggerendo solamente che finora c’è sempre stata un’alternanza tra le serie dispari, che presentavano un nome più ampio (OrfaniNuovo Mondo e l'imminente Terra), e le serie pari, con il nome di un protagonista (la seconda, Ringo, la quarta, Juric, e verosimilmente la sesta).

Contattato telefonicamente, Fabio Licari, coordinatore dei progetti editoriali della Gazzetta dello Sport legati ai fumetti, ha parlato dei "risultati eccellenti" delle serie di allegati dedicati a Dylan Dog, per cui la Gazzetta ha deciso di varare la serie settimanale di ristampe di Orfani. L'obiettivo è quello di arrivare a un pubblico diverso, allargando lo spettro per coinvolgere lettori tra i 12 e i 15 anni.

La copertina variant di Emiliano Mammucari per il primo numero di Orfani: Le origini, collana allegata al Corriere della sera e alla Gazzetta dello Sport.


Siè parlato poi anche del libro edito da Multiplayer e dedicato a Ringo, che sarà disponibile indicativamente nella primavera 2017 e di cui a Lucca è stata presentata un'anteprima gratuita contenente alcune pagine scritte da Recchioni con illustrazioni di Mammucari.

Rispondendo ad alcune domande dal pubblico, Recchioni ha affermato che la sua intenzione con Orfani è, da sempre, quella di continuare a "spostare l'attenzione altrove" rispetto alla direzione in cui si va davvero, come fatto sin dall'inizio sia con Ringo che con Rosa, due rivoluzionari ma anche terroristi, che solo per il loro ruolo di protagonisti potevano essere ritenuti erroneamente "i buoni" ma le cui azioni sono chiaramente da condannare, soprattutto nel caso di Rosa e alla luce di quanto accade al termine della terza stagione.
L'ultima domanda dal pubblico era su quanto era già stato programmato sin dall'inizio e quanto invece è stato ideato strada facendo. Roberto Recchioni ha sostenuto di avere dall'inizio un'idea precisa su come sarebbe andata a finire la storia: una delle prime immagini che gli sono venute in mente è proprio l'immagine finale della serie.

Giuseppe Lamola

We are the champions, presentazione al Lanteri

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Incontro sul fumetto di Tuono Pettinato e Dario Moccia dedicato al leader dei Queen




All'interno della rassegna Fumetti&Popcorn organizzata dal Cinema Caffé Lanteri di Pisa è previsto giovedì 10 novembre un nuovo evento di presentazione di un volume a fumetti. Stavolta tocca a We are the champions, fumetto incentrato su Freddie Mercury, realizzato da Tuono Pettinato insieme al giovane youtuber Dario Moccia per Rizzoli Lizard, volume uscito in occasione di Lucca (dove è andato esaurito nell'arco dei primi giorni della manifestazione). Contestualmente all'incontro con gli autori si terrà l'inaugurazione della mostra delle tavole originali tratte dal libro.


Comunicato stampa
Cinema Caffè Lanteri
presenta
“We are the champions”
di Tuono Pettinato e Dario Moccia

Giovedì 10 novembre
Ore 19.30 inaugurazione della mostra
Ore 20 incontro con gli autori in Sala Cinema

Giovedì 10 novembre alle ore 20, il Cinema Caffè Lanteri di Pisaè entusiasta di avere nuovamente ospite Tuono Pettinatoper il quarto appuntamento della serie Fumetti&PopCorn. Nella veste di autore, insieme al giovane Dario Moccia, il nostro Tuono ci presenterà il nuovo graphic novel “We are the champions”, la biografia a fumetti di una delle storiche e più famose band di tutti i tempi, The Queen, edita da Rizzoli Lizard. La presentazione sarà arricchita dalla esposizione delle tavole originali tratte dal fumetto, che rimarrà visibile fino a domenica 20 novembre.
«Ho contratto l’Hiv. Non mi resta molto tempo da vivere. Ci mettiamo al lavoro?» Freddie Mercury
We are the championsè una biografia tenera e folle. A settant’anni dalla nascita di Freddie Mercury, Tuono Pettinato e Dario Moccia ricordano l’incredibile vita del leader dei Queen.
Non amava passare inosservato, Freddie. La sua teatralità, gli spiazzanti costumi e la sconvolgente tecnica vocale lo hanno reso una delle figure leggendarie del pop internazionale. Ma cosa si nascondeva dietro quei ritmi trionfali e irresistibili che sono diventati inni per intere generazioni di ascoltatori?  Tuono Pettinato, in collaborazione con il noto youtuber Dario Moccia, concentra la sua vena creativa sulla vita di Mercury, una personalità tanto nota per le apparizioni pubbliche quanto sconosciuta nella sua dimensione privata. Il racconto di un’esistenza fatta di musica ed eccessi in un fumetto che parla al cuore dei fan dei Queen e a quello di chiunque sia stato travolto dalle loro canzoni.

La serata sarà realizzata col supporto di Radiocicletta, media partner della rassegna Fumetti&Popcorn.

DARIO MOCCIAè nato a Pisa nel 1990. Si avvicina al fumetto e all’animazione fin da piccolissimo, per poi approfondire i suoi interessi diplomandosi prima al liceo artistico della sua città e poi alla LABA di Firenze. Nel 2011 inizia a usare YouTube per condividere con gli utenti della piattaforma le sue passioni, realizzando dei veri e propri tributi d’amore per le sue opere e i suoi autori preferiti.

TUONO PETTINATO (Andrea Paggiaro, 1976) è una delle firme più amate del nuovo fumetto italiano. Per Rizzoli Lizard ha già pubblicato Garibaldi, Enigma (biografia di Alan Turing realizzata con Francesca Riccioni) e Nevermind, dedicato al leader dei Nirvana Kurt Cobain. Ogni settimana su “Internazionale” appare la sua striscia Mediocri.

Mostra di tavole originali dal 10 al 20 novembre 2016
Cinema Caffè Lanteri
Via San Michele degli Scalzi 46, Pisa

Lucca 2016 - Gli acquisti e le dediche Audaci

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Quel che ci siamo portati dietro alla fine della fiera



Per un appassionato di fumetti andare a Lucca Comics & Gamesè un po' come tornare bambini per qualche giorno: ci si aggira ammaliati e pronti a essere stupiti, poiché esperienze fumettistiche indimenticabili possono sempre essere dietro l'angolo. Può capitarti di incontrare Frank Miller passeggiando per strada o di ascoltare Francesco Guccini che dialoga con Milo Manara. Eventi unici, insomma.
Ovviamente noi ci siamo portati a casa anche qualcosa di materiale. Anche quest'anno le novità proposte erano davvero tante, e c'erano diversi volumi che meritavano attenzione. Non abbiamo avuto modo di accaparrarci tutto (né tantomeno siamo tuttologi di professione), ma abbiamo senz'altro parecchio materiale che leggeremo con gusto nei prossimi giorni.
Come già detto lo scorso anno, ci preme chiarire che questo non è un post commerciale o di "consigli per gli acquisti". Vuole essere piuttosto un modo per condividere ciò che ci ha entusiasmato e per ringraziare tutti gli autori che abbiamo incontrato e tutti quelli con cui abbiamo passato del tempo a Lucca.
È stato davvero bello.
Quando inizia la prossima Lucca?


(Per i lettori più distratti, non scriveremo i nomi dei volumi che trovate nelle foto, ma beccatevi un paio di ingrandimenti...
Fortunatamente siamo riusciti a limitarci con gli acquisti, ecco.)






Ecco le dediche con cui diversi autori, con estrema gentilezza e arguzia, hanno voluto personalizzare i nostri albi.


Alessandro Tota (Charles)


Alessandro Baronciani (Come svanire completamente)

Giuseppe Scapigliati (U come Umorismo, Bradi Pitt)


Federico Manzone (L'ultimo paese)










Hurricane, Ratigher, Sonno e gli altri autori del volume La rabbia

Vincenzo Bizzarri (Il paese dei tre santi)

Peteliko (American Feed)

Lelio Bonaccorso (The Passenger)

Paolo Bacilieri (Palla)

Claudia "Nuke" Razzoli (Millennials)

Marco Taddei e Simone Angelini (Malloy - Il gabelliere spaziale)

Lorenzo Palloni (Esatto)

Giulio e Marco Rincione (Paperi)






Preview: La quarta variazione

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La graphic novel d'esordio di AlbHey Longo, uno dei giovani artisti preferiti da Zerocalcare




















La quarta variazione è la graphic novel d'esordio di AlbHey Longo: l'autore torinese aveva in precedenza collaborato con varie fanzine e autoproduzioni e lavorato come grafico e illustratore.
In questa storia narra del giovane Marco, della fine del liceo e dei progetti per il futuro.
Presentiamo l'opera a seguire.

Comunicato stampa

La quarta variazione

Marco sta finendo il liceo e la sola domanda che gli viene posta è la fatidica: "Cosa farai dopo?".

"Avercene."

- Zerocalcare


BAO Publishing è lieta di annunciare l'uscita in libreria del graphic novel d'esordio di AlbHey Longo: La quarta variazione.

Marco deve fare la maturità e la sola domanda che gli viene posta, da chiunque lo incontri, è la fatidica “Cosa farai dopo?” Lui sa cosa desidera, ma sa anche che non è un progetto convincente per chi lo ascolta, specie per la sua famiglia. Marco vuole disegnare, ma disegnare non è una carriera.

E c'è una persona, più di tutte, cui sarà difficile far digerire il suo bisogno di non limitare le sue scelte facendone una “normale”.

Il debutto di AlbHey Longo è ruvido, irruento e genuino, una prova d'autore innegabile, per uno dei talenti più giovani di BAO, uno degli artisti preferiti di Zerocalcare.

La quarta variazione è disponibile in libreria dal 3 novembre.

AlbHey Longo è nato nel 1993 e abita in provincia di Torino. Prima di realizzare La quarta variazione, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, collaborato con varie fanzine, autoproduzioni e lavorato come grafico e illustratore. È vegetariano ma non ha problemi a cucinare la carne per altri.

Per una preview del libro:
https://issuu.com/baopublishing/docs/preview_la_quarta_variazione




DYLAN DOG #362 - Dopo un lungo silenzio

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Dylan e il demone della caduta di Tiziano Sclavi



Copertina bianca, caratterizzata solo in alto dal logo – rosso sangue – del trentennale e in basso dal titolo della storia, Dopo un lungo silenzio. In mezzo, l’annuncio, in blu:
SCRITTO DA TIZIANO SCLAVI.
All’interno, il bianco domina sovrano: non c’è spazio né per il redazionale, né per l’Horror club e non c’è neanche la solita immagine del frontespizio… Torna a scrivere dopo un lungo silenzio, appunto, che durava dal luglio 2007 (Ascensore per l’inferno, Dylan Dog #250), l’ideatore della serie, Tiziano Sclavi: non c’è spazio per tutto il resto.



















Ma non ci deve essere gioia per questa riemersione di Sclavi dall’abisso del silenzio: sia perché questa storia non costituirà un vero e proprio ritorno definitivo del papà di Dylan Dog come tutti speravamo, sia perché – effettivamente – non c’è nessuna gioia in questo ritorno. È un ritorno che più triste non si poteva… Un lancio preparato da una propaganda ai limiti del voyeurismo e dell’osceno: strillato in ogni sede, instillato nella mente dei lettori, trasformato in fatto commerciale prima di essere apprezzato come fatto artistico in sé (sono già pronte edizioni cartonate, con l'intera sceneggiatura dello stesso Sclavi…), insomma: tutto molto poco nello stile di Sclavi. E cosa ha fatto l’autore lombardo? È andato – come sempre – contro corrente: ha sfornato una storia così lacerante, toccante e vera nella quale non c’è spazio né per mostri, né per fantasmi, ma solo per tanta e orribile umanità.
Sclavi ritorna ed è come se non se ne fosse mai andato. Con lui non servono continuity, restyling, nuovi font, cervellotiche trovate sull’infanzia del protagonista (tremo per il prossimo numero!), John Ghost, pensionamenti, intrighi e macchinazioni…
Dopo un lungo silenzio è quello che dovrebbe essere studiato nei corsi di sceneggiatura.
Una storia dolorosa ma asciutta, essenziale. Larghissimo l’impiego di Sclavi di tavole mute ma che in realtà urlano di disperazione… Parte del merito va al pesantissimo tratto di Giampiero Casertano (specchio riflettente la pesantezza sclaviana) che ha avuto il privilegio di disegnare in modo magistrale questa storia. Una storia sull’alcolismo e sulla solitudine, ma anche sulla depressione e sull’assenza di Dio e sull’impossibilità di trovare negli altri un conforto e di comunicare loro il proprio malessere. Una storia che lascia l’amaro in bocca e che si beve tutta d’un fiato come un bicchiere di rum o di whisky da due soldi…
Tiziano Sclavi ritorna e gli altri nomi – i nomi di quelli che hanno imbrattato e imbrattano la serie con le loro storie che non hanno nulla a che vedere lo spirito del personaggio e del suo autore principe – scompaiono: ogni paragone appare improponibile, ogni penna appare sbiadita, ogni trovata posticcia e fasulla. Messo da parte Claudio Chiaverotti – il quale non è stato minimamente coinvolto nel nuovo ciclo dylaniato e rimane l’unico, in tutta la storia della testata, ad aver scritto un numero consistente di storie in grado di competere con quelle di Sclavi – restano soltanto a poter dire qualcosa su Dylan e il suo mondo Roberto Recchioni (il curatore della serie) e Alessandro Bilotta (tenutario dello speciale annuale dedicato al Pianeta dei morti).




Tiziano Sclavi è tornato a scrivere sulla serie regolare di Dylan Dog. L’evento è di quelli che fanno epoca e di questo – almeno di questo – chiunque abbia mai amato Dylan Dog o almeno letto una sola storia dovrà essere sinceramente grato al nuovo curatore della testata, il tanto chiacchierato quanto talentuoso Roberto Recchioni.
Se esultiamo per il ritorno di Sclavi, versiamo lacrime amare per l’addio di Angelo Stano, straordinario copertinista della seria, sostituito dal giovane e formidabile Gigi Cavenago, autore delle cover del Maxi Dylan Dog Old Boy e autore dei mirabili disegni del penultimo numero, Mater Dolorosa.
Insomma, un ritorno che sa più di funerale… Un ritorno che è un nuovo, tristissimo e al tempo stesso meraviglioso e perfetto addio. E solo Sclavi poteva regalarcelo. Per questo ulteriore regalo noi rendiamo grazie.


Rolando Veloci







"Dopo un lungo silenzio"
SERIE: DYLAN DOG
NUMERO: 362
DATA: ottobre 2016
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Tiziano Sclavi
DISEGNI E CHINE: Giampiero Casertano
COPERTINA: Nessuno









Tutte le immagini © 2016 Sergio Bonelli Editore.

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